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Fiabe al castello, sabato la presentazione

Fiabe al CastelloCOSENZA (CS) – Sarà  presentata sabato 28 maggio alle ore 17:00 presso il Castello Svevo di Cosenza, la I edizione di Fiabe al Castello, iniziativa dedicata alla lettura e alla promozione delle antiche Fiabe e novelle della tradizione popolare calabrese, inserita nel programma #IlMaggioDeiLibri. Presso il Castello Svevo di Cosenza, si terranno 5 giornate ispirate al prezioso volume di fiabe raccolte all’inizio del secolo scorso dal palmense Letterio di Francia, recentemente ripubblicato da Donzelli editore col titolo Fiabe e novelle calabresi.Il pubblico conoscerà lungo il suggestivo percorso creato nelle diverse sale del Castello, la storia di uno dei massimi studiosi della novella italiana vissuto tra fine Ottocento e i primi anni del Novecento. Sarà di scena il teatro di figura e d’immagine, la narrazione, la musica dal vivo e saranno in mostra le tavole originali delle illustrazioni dell’artista argentino Fabian Negrin (più volte Premio Andersen) che arricchiscono il volume delle fiabe edito da Donzelli. Durante tutti i cinque giorni, il pubblico potrà accedere alla mostra interattiva e potrà godere degli spettacoli in calendario.Nelle giornate del 26, 27, 28 e 30 Maggio, le scuole possono prenotare il percorso laboratoriale i gruppi assisteranno alla mostra interattiva delle illustrazioni, a un momento performativo sulla fiaba che dà il titolo al libro Re Pepe e il vento magico e la realizzazione in cartapesta di un Totem Gigante ispirato ai personaggi della storia.Nel pomeriggio di sabato e di domenica invece , alle ore 18.00 è prevista in cartellone la PERFORMANCE TEATRALE della Compagnia Aiello, spettacolo suggestivo in cui attori e musicisti animeranno le fiabe più belle e rappresentative del volume. Inoltre, in occasione dell’iniziativa, verrà proiettata una VIDEOINTERVISTA/DOCUMENTO a Vito Teti, storico e antropologo impegnato nel recupero delle tradizioni popolari e storiche del Mezzogiorno e autore del saggio introduttivo alle Fiabe del Di Francia. Ne risulterà un interessante documento che verrà proposto nella sala multimediale del Castello durante i giorni dell’iniziativa. Ogni visita è un viaggio nel tempo alla riscoperta della fiabe e delle tradizioni calabresi, all’interno di un contesto magico come le mura del castello Svevo.

Villa Rendano apre la stagione estiva dedicata alla musica e al teatro

leserate_bozzaCOSENZA – I giardini di  Villa Rendano, storica e prestigiosa villa cosentina di fine ottocento oggi sede della Fondazione Attilio e Elena Giuliani,  si preparano a diventare, questa estate, il palcoscenico naturale che ospiterà ricchi eventi d’arte, musica e cultura.
Dopo il successo riscosso dallo spettacolo-concerto “Festa a Villa Rendano” di Pasquale Anselmo e Francesca Florio, liberamente ispirato alla vita di Alfonso Rendano e quello de “Il berretto a sonagli” di Pirandello per la regia di Rino Amato, nasce l’idea di una rassegna di teatro e musica che allieti l’estate cosentina dalla magnifica cornice dei giardini di Villa Rendano.

Un ricco cartellone di concerti jazz e rappresentazioni teatrali sarà l’occasione per godere delle meraviglie di Villa Rendano in notturna per poi soffermarsi qualche ora  presso il ristorante allestito sul terrazzo. Sarà  Rino Amato a dirigere la rassegna di serate-spettacolo il cui cartellone è stato pianificato seguendo un unico fondamentale filo conduttore: privilegiare  con orgoglio le eccellenze artistiche del territorio e poter dare visibilità alle valide risorse della nostra terra.

Gli eventi in calendario  avranno luogo il giovedì di ogni settimana dai primi di giugno a fine luglio, per concludersi, dopo la pausa agostana, nel mese di settembre. Il pubblico vivrà la magia di magnifici concerti, recitals, e una vera e propria messa in scena: la  replica de “Il berretto a sonagli” che avverrà proprio nel luogo dove essa è stata concepita.
L’ingresso in Villa sarà consentito dalle ore 20,00, per un drink di benvenuto. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21,00. Il costo del biglietto per ogni spettacolo, è di euro 10,00 e potrà essere acquistato presso l’agenzia Inprimafila (Città 2000) sita in Viale Marconi (Cosenza) o presso Villa Rendano.

“Illuminiamo il futuro”.Il Piccolo Coro del Rendano si esibisce al castello Svevo

foto piccolo coro teatro rendanoCOSENZA (CS) -Il Piccolo Coro del Teatro “Rendano” e la Scuola Propedeutica Allievi Cantori aderiscono alla campagna “Illuminiamo il futuro” di Save The Children, in corso anche a Cosenza in quella che è la settimana di mobilitazione nazionale per contrastare la povertà educativa in Italia. Nel nostro Paese oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta. Ma c’è anche un’altra povertà: la povertà educativa che coincide con la mancanza di opportunità formative per i bambini. Una povertà che li priva delle opportunità di costruirsi un futuro o anche solo di sognarlo. Facendo proprie le ragioni di “Save The Children”, il Piccolo Coro del “Rendano” ha organizzato un concerto per venerdì 13 maggio, alle ore 19,30, nella Sala delle Armi del Castello Svevo di Cosenza. In occasione del concerto di venerdì sera al Castello Svevo di Cosenza ad accompagnare il Piccolo Coro saranno Alessia Bruno e Roberto Boschelli. Il concerto è sostenuto dalla “Svevo s.r.l.”. Quella del coro di voci bianche è un’idea sviluppatasi in sintonia con i progetti culturali del Teatro di Tradizione cosentino, da tempo impegnato a valorizzare le professionalità e le potenzialità degli artisti espressione del territorio, con un’attenzione particolare ai giovani, non solo in termini di partecipazione alle attività teatrali, ma anche di formazione. Il progetto didattico/formativo della Scuola propedeutica del Piccolo Coro si pone come obiettivo, oltre quello, di educare i ragazzi ai linguaggi della musica, del canto corale e del teatro musicale, di mantenere attivo un gruppo corale che possa inserirsi all’interno del coro ufficiale e che sia così in grado di partecipare a produzioni liriche, teatrali ed a concerti inseriti nei vari livelli della programmazione del Teatro “Rendano”.

 

 

Daniele Moraca domani sera al Castello Svevo: “vi racconto il viaggio della mia vita”

Cosenza ( Cs) – Il  cammino di Daniele Moraca, il cantautore calabrese, che da Milano è approdato a Vancouver, passando per le isole Far Oer e la bella Sarajevo,  domani, venerdì 5 febbraio, alle ore 20,00,  farà tappa al Castello Svevo di Cosenza.
L’evento, patrocinato dall’Amministrazione comunale, si inquadra nell’ambito dell’iniziativa “Saldi a Cosenza 2016 – Dal Mab al Centro Storico”, promossa dall’Assessorato al turismo, eventi e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro. Nel corso della serata sarà proiettato il videoracconto che il regista Nanni Spina ha realizzato sul percorso musicale e concettuale del musicista bruzio. Diciannove minuti in cui Moraca ripercorre 35 anni di carriera ed emozioni regalate al suo pubblico. Daniele Moraca sarà accompagnato da Paolo Scarpino (piano rhodes), Diego Sisci (chitarra) e Roberto Musolino (basso),  ed eseguirà cinque tracce unplugged, rigorosamente in acustico. Una chicca musicale con l’anteprima assoluta del suo nuovo album, che uscirà in primavera.
Moraca eseguirà per la prima volta il singolo “Profumi”, brano pieno di contaminazioni e un tocco dominante di swing, segnato dalla collaborazione straordinaria del jazzista cosentino d’America Enrico Granafei. Un venerdì sera in cui le note di Moraca si mescoleranno a un piccolo talk durante il quale lo stesso cantautore dialogherà con l’Assessore Rosaria Succurro e con i giornalisti Vittorio Pio e Alfonso Bombini. Ma l’evento del Castello Svevo è carico anche di un altro significato: domenica 7 febbraio, infatti, Daniele Moraca compie 50 anni e, non amando le feste e le celebrazioni, ha voluto fare un regalo a se stesso e a tutta la città di Cosenza che lo ha sempre molto apprezzato. Per poter raggiungere più agevolmente il Castello Svevo l’Amaco ha predisposto per domani un servizio navetta che collegherà Piazza XV Marzo con il maniero federiciano.
Questa la frequenza e l’orario delle corse:
–       partenze da Piazza XV Marzo (19,30-19,50 – 20,10 – 20,30-  20,50- 21,10 – 21,30 – 21,50 – 22,10 – 22,30 – 22,50);
–       partenze dal Castello Svevo (19,40- 20,00 – 20,20 – 20,40 – 21,00 – 21,20 -21,40 – 22,00 – 22,20 – 22,40).

“La Sposa” al Castello Svevo: tra glamour e bellezza spunta la cultura

IMG-20151108-WA0000Per un attimo la maestosa cornice del Castello Svevo ha lasciato credere che quella a cui si stava assistendo era davvero una sfilata degna di AltaRoma, della London Fashion Week o della Milano Moda. Designer importanti del calibro di Antonio Riva e Renato Savi, hanno incantato le passerelle del castello cosentino con abiti di ogni genere e manifattura. Dal pizzo all’organza, passando per i tessuti fluidi, le trame a forma di rosa e le pietre preziose. Cinque diverse collezioni, un tripudio di abiti da sposa e una  linea di gioielli, quelli di Gerardo Sacco, rigorosamente made in Calabria, hanno fatto da cornice, ieri, all’evento “La Sposa” diretto e coordinato da Terry Saponaro, Luigi Vircillo e Rosaria Succurro.

Una serata organizzata in poco tempo che, tuttavia, grazie all’adesione di alcuni importanti sponsor (uno su tutti Villa Fabiano, la cui classe e cortesia si rivelano sempre promotori di eccellenza e l’AIPD) si annovera, assieme a molti altri celebrati nel castello dal restauro ad oggi, tra quelle iniziative di carattere privato ed elitario, apprezzabili sotto molti aspetti, decisamente migliorabili sotto altri.

IMG-20151108-WA0007“La Sposa” ha infatti avuto il merito di coniugare il consuetudinario defilè di abiti da sposa ad un momento culturale di spessore che ha coinvolto, tra le personalità presenti, i già noti Riva a Savi, oltre a Marco Villani(Bellantuono di Blumarine) e Alessandra Nava (Peter Langner). Nel pomeriggio spazio alle loro interviste, durante le quali sono emerse curiosità e consigli interessanti e un pizzico di storia, grazie all’interpretazione degli attori del Parco Tommaso Campanella, nei panni di Luigi D’Angiò e Margherita di Savoia, e all’intervento di una docente Unical che ha speso alcune considerazioni sull’importanza del matrimonio, oggi scelta consapevole e (si spera) d’amore, un tempo fonte d’interesse puro, ma anche sul fenomeno, sempre più diffuso, del matrimonio minorile. Traendo spunto dalla vicenda dell’antica regina, sposa a soli 12 anni e ben preso vedova, si è voluto ricordare quanto sia drammaticamente troppo alto il dato che vede coinvolte giovani adolescenti, dell’Asia e dell’Africa, in situazioni di matrimoni organizzati e gravidanze indesiderate che spesso conducono alla morte precoce.IMG-20151108-WA0009IMG-20151108-WA0010 IMG-20151108-WA0005IMG-20151108-WA0020

Un contributo senz’altro piacevole, per concludere, dal punto di vista del glamour e dell’approfondimento culturale, al quale tuttavia è sembrata mancare quell’attenzione nei confronti del pubblico (quantomeno in termine di adesioni numeriche) che, in logica di marketing, avrebbe richiesto maggiore pubblicità all’evento e una condivisione diversa da quella riservata nelle fasi salienti della serata. Un evento tutto sommato apprezzabile che, studiato maggiormente nei dettagli, potrebbe rivelarsi fonte di notevoli sorprese in futuro.

Lia Giannini

 

Castello Svevo, “Le spose nel tempo”

 COSENZA (CS) Il Castello Svevo di Cosenza domani sabato 7 novembre, aprirà le porte per ospitare l’evento culturale dedicato al mondo della sposa. Una serata, tra storia, arte, cultura, moda, trunk show, defilè, e sociale con l’Associazione AIPD (Associazione Italiana Persone Down) sez. Cosenza. La serata si aprirà alle 17.00 con il convegno “Le spose nel tempo – da Margherita di Savoia ad oggi. Costumi e tradizioni delle spose nel mondo.” Un convegno sulla storia della sposa dal medioevo fino ai giorni nostri e un defilè di moda con la partecipazione di due stilisti nazionali: Antonio Riva e Renato Savi.

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Smart City Days, tra le mura del Castello Svevo per parlare delle città del Mezzogiorno

smart daysCOSENZA – “Agenda Urbana, Smart City e opportunità per il mezzogiorno”, è un importante evento in programma per i giorni 19 e 20 ottobre che si svolgerà fra le antiche mura del Castello Svevo di Cosenza.

Si tratta di una ‘due giorni’ di incontri in cui vari e prestigiosi attori quali IFEL, ANCI, CUEIM, Laboratorio Urbano Smart City Cosenza, Università della Calabria, Enel, Enea, Cnr, in collaborazione con Osservatorio Anci Smart Cities, Smart city Tour di Amerigo, discuteranno e si interrogheranno sulle nuove possibilità offerte dalla programmazione regionale, su come le città potranno usufruire dei benefici offerti da quest’ultima e su cosa potranno realizzare con tali fondi.

Nella prima giornata, promossa da IFEL, andrà in scena il confronto con le autorità di gestione di Ministeri e della Regione Calabria, mentre, nella seconda ci sarà un vero e proprio brainstorming, a cura di Cueim e laboratorio Smart city Cosenza, in cui verrà presentato il programma“Smart city Cosenza” oltre che il connubio tra le città Bari e Cosenza nell’ambito del progetto ResNovae che, com’è noto, le sta portando ad essere poli di attrazione per ciò che concerne lo sviluppo delle Smart City in Italia e in particolare nel Mezzogiorno.

Negli ultimi anni, le città del Mezzogiorno sono state, infatti, teatro di sperimentazioni e progetti pilota nel campo dell’innovazione applicata alla gestione del territorio, come appunto il progetto ResNovae, realizzato con successo in queste due città, che si avvia in questi mesi alla conclusione. Importanti risorse come quelle del PON REC 2007-2013 sono state destinate a progetti di ricerca che hanno favorito il rafforzamento della relazione tra Università e territori e permesso le prime sperimentazioni di iniziative “Smart”.

A conclusione di questa prima fase sperimentale, quali sono dunque oggi le prospettive per lo sviluppo intelligente delle città del Mezzogiorno?

 Il Comune di Cosenza, in collaborazione con ANCI/IFEL e il partenariato del progetto Res Novae, ha organizzato questi interessanti  giorni di formazione e riflessione su future opportunità (senza dimenticare i rischi) per lo sviluppo delle Smart City del Mezzogiorno.

L’anno rotariano al Castello svevo arriva all’epilogo

Verre, Sindaco, ElenaCOSENZA – L’ultima serata dell’anno rotariano 2014-15 del Rotary Club Cosenza NordSerata è da ricordare come fra le più riuscite. Ieri, nel Castello svevo appena riaperto al pubblico dopo il restauro conservativo e funzionale erano presenti come ospite d’eccezione il Sindaco Mario Occhiuto, i soci e le autorità rotariane, i Presidenti di Club e alcuni dei molti ospiti-relatori succedutisi nei mesi. Nella Sala del Trono la Presidente Elena Scrivano ha tracciato un bilancio del proprio anno affidandosi a un foto-racconto di quindici minuti. Nelle immagini del video sono passati i progetti avviati, le innumerevoli riunioni del Club, le relazioni su temi sempre diversi, la ricca comunicazione che ha contrassegnato l’anno condotto da una giornalista. Subito dopo, è stato accolto nel Club come socio onorario il dottor Francesco Romano, ostetrico ginecologo molto stimato e rotariano fin dal 1953, “per l’incessante, generosa, esemplare testimonianza di servizio professionale e rotariano”. Negli ultimi anni il dottor Romano, responsabile del Gruppo Volontari del Distretto 2100, è stato più volte in Africa a prestare assistenza a quelle popolazioni. Un affettuoso e grato saluto è pubblicostato espresso al nuovo socio dal dottor Mario Senatore, che di Romano è stato allievo e collaboratore. La seconda parte della serata è stata dedicata interamente al Sindaco Occhiuto, il quale per la prima volta, ha esposto in pubblico le linee guida del Piano strutturale comunale, cui l’Amministrazione lavora da quattro anni e ormai in procinto di essere portato al vaglio del Consiglio comunale. Occhiuto, che era accompagnato dalla dirigente dell’Ufficio del Piano del Comune arch. Lorenza Tucci, ha illustrato, riscuotendo notevole interesse fra i presenti, una nuova filosofia di pianificazione urbana, fondata non più sull’espansione dei volumi e della città, ma sulla riqualificazione dei vari quartieri, ciascuno da valorizzare attraverso la cura degli elementi caratterizzanti e, laddove serve, attraverso l’inserimento delle funzioni mancanti. Il Piano è tanto più importante se solo si pensa che l’ultimo strumento di pianificazione complessiva approvato dal Consiglio Comunale fu la Variante Generale al Piano Vittorini nel 1995. E il Vittorini era del 1972. Elena Scrivano ha concluso ringraziando tutti i soci e, in particolare, i suoi collaboratori dello Staff dirigenziale e del Consiglio direttivo. Il prossimo 8 luglio appuntamento si terrà a Villa Quintieri di Carolei per il passaggio delle consegne da Elena Scrivano al Presidente 2015/2016 Rossella Napoli.

Riapre il Castello Normanno-Svevo a Cosenza: L’inaugurazione

Riprende vita, in pieno centro storico, a Cosenza, il castello Normanno-Svevo inaugurato ieri con il taglio del nastro alla presenza del sindaco Mario Occhiuto e di numerose autorità civili e militari. Tra menestrelli, giocolieri, re e regine, è stato possibile visitare l’edificio, da poco restaurato, in tutto il suo splendore. A fare da sottofondo alla serata le magiche note di un quartetto d’arpe. Consigliabile la visita al tramonto che conferisce al monumento un’atmosfera speciale. Per l’occasione, in questi due giorni, è stato istituito un servizio navetta che dalle 18,00, e fino a mezzanotte, con partenza ogni 20 minuti da Piazza dei Bruzi e Piazza 15 Marzo, accompagnerà turisti e visitatori.

Di seguito le immagini dell’evento:

 

 

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Foto e notizia di Francesco Farina

 

M5S: il Castello Svevo deve essere dei cosentini, non di un cosentino

castello sevvoCOSENZA – Il Movimento 5 Stelle dichiara: “È trapelata da qualche giorno tramite gli organi di stampa, la notizia riguardante la concessione in gestione del simbolo della città e dei cosentini tutti, a privati. La cosa ha toccato la sensibilità di molti che vedono in questa azione l’ennesima opera di svendita della città. Non abbiamo timore ad usare la parola svendita che è stata da noi utilizzata per altre situazioni (Piazza Fera/Bilotti) e ci ritorna in mente quando si parla di vedere un emblema cittadino in gestione ad altri. Riteniamo si tratti di una sconfitta per tutti il fatto che non si riesca a gestire un monumento di tale importanza, un’ammissione di pochezza amministrativa se per far fruire le nostre bellezze a turisti si demanda un privato (del resto cosa ci possiamo aspettare da una amministrazione che scegli Himmler per pubblicizzare il turismo non cacciando l’incompetente che ha partorito questo colpo di genio). Per assurdo potremmo aspettarci da questa amministrazione comunale e dal suo primo cittadino che si incapsuli la statua di Bernardino Telesio e la si faccia diventare una possibilità di lucro per qualche altra importante famiglia cosentina. Chi lo sa? Certo in questa città troppe cose appaiono strane e sinceramente ci saremmo aspettati che, dopo aver investito milioni di € per la sua ristrutturazione, il Castello Federiciano sarebbe tornato in mano ai cosentini, non ad un cosentino. Ma di questo si tratta! Pare che in commissione cultura siano volati stracci e che quel poco di opposizione che è restata fra le mura del consiglio comunale di Cosenza si sia fatta sentire. Pare che chi avrà in gestione la struttura pagherà una miseria per poterne fare oggetto di lucro. Pare che la convenzione e bando europeo a cui l’aggiudicataria ha partecipato, abbiano previsto un finanziamento a fondo perduto di € 200.000. Pare che la convenzione preveda l’esclusione fra i possibili utilizzi di banchetti vari e l’uso quale discoteca…ma noi non ci crediamo memori della possibilità che le convenzioni possono essere cambiate nel silenzio e nel disinteresse generale. Ci chiediamo a cosa serva infatti adibire un locale bar; e chi ci assicura che questo non si trasformerà in una cucina. E poi in chiusura una domanda: ma il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ha espresso un parere su questa vicenda? nessuno ne ha parlato ma i Cosentini meriterebbero una risposta anche su questo aspetto! Come si può immaginare il Meetup Cosenza “Amici di Beppe Grillo” vigilerà non lasciando che si verifichino situazioni incresciose come quelle che si sono vissute in altri castelli situati sulla costa cosentina.