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Rende, una commissione di accesso in Comune per verificare eventuali infiltrazioni mafiose

COSENZA -Il Prefetto di Cosenza, dott.ssa Vittoria Ciaramella, su delega del Ministro dell’interno, ha nominato una commissione di accesso presso il Comune di Rende, allo scopo di verificare la sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su eventuali collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare, ai sensi dell’art. 143 del Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali.

La commissione, composta dal dott. Antonio Reppucci, Prefetto a riposo, dal dott. Giuseppe Zanfini, Dirigente del Commissariato di P. S. di Paola, e dal Ten. Col. Dario Pini, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, dovrà concludere i lavori entro tre mesi, eventualmente prorogabili di altri tre mesi. Cosenza, 30 settembre 2022

“Appalti spezzatino” al Comune di Rende: assolti dirigenti e funzionari

COSENZA – Dopo oltre tre ore di camera di consiglio, il Tribunale Collegiale di Cosenza, presieduto da Carmen Maria Raffaella Ciarcia, a latere Granata e Familiari, ha assolto l’ex capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Rende, Ing. Nicola Giuseppe Gallo difeso dall’avvocato Francesco Chiaia e il funzionario Giuseppe Rende, all’epoca dei fatti a capo della “Rende Servizi” dall’accusa relativa alla realizzazione di alcuni loculi cimiteriali con la formula del «non aver commesso il fatto». Entrambi erano indagati in un’inchiesta del 2012 su presunti appalti spezzatino. Sul banco degli imputati, oltre all’ing. Gallo, anche l’imprenditore Gianfranco Baratta, l’ing. Gianfranco Sole ed il dott Luigi Mamone. Tutti originariamente accusati di falso e abuso di ufficio. Nel collegio difensivo, oltre all’Avv. Francesco Chiaia, gli avvocati Dorothy De Cicco, Alberto Rossi, Pietro Sammarco e Innocenzo Palazzo.

«Il fatto non sussiste»

La Procura della Repubblica di Cosenza, nella persona della dott.ssa Emanuela Greco, lo scorso 2 febbraio aveva aggravato tutti i capi di imputazione e il 3 giugno aveva chiesto 10 anni di reclusione per L’ing. Nicola Gallo e pene tra i 3 ed i 4 anni per tutti gli altri imputati. L’ing. Gallo è stato assolto per i primi due capi di imputazione aggravanti A e A1, quelli relativi al frazionamento artificioso dell’appalto (appalti spezzatino nome che connota il processo) perchè «il fatto non sussiste» ed ha condannato l’ing. Nicola Gallo ed il titolare di impresa funebre Gianfranco Baratta ad 8 mesi di reclusione con pena sospesa per il solo episodio relativo al verbale di consegna dei loculi cimiteriali di cui al capo F) della imputazione. Capo per il quale il pm aveva chiesto anni 3 e mesi 3 di reclusione per gli imputati.

Ieri nel pomeriggio hanno discusso i difensori, ed ha chiuso per ultimo l’avv. Francesco Chiaia difensore di Gallo che ha discusso confutando analiticamente, alla luce del lungo dibattimento, le tesi della Procura. Il Tribunale dopo lunga camera di consiglio, in tarda serata, ha assolto l’ex capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Rende dai reati di turbativa del procedimento e da falso ideologico e falso materiale aggravato, imputazione relativa al frazionamento artificioso dell’appalto con affidamento diretto a professionista/progettista. Poi ha dichiarato la prescrizione per i restanti capi eliminando, così, le richieste delle aggravanti avanzate dalla Procura con la modifica di tutte le imputazioni. Il Tribunale ha altresì deciso il non luogo a procedere nei confronti di Nicola Gallo, Luigi Mamone e Gianfranco Sole per i relativi capi di imputazione perché estinti da intervenuta prescrizione.

Soddisfatto il legale

Appena terminata l’udienza l’avv. Francesco Chiaia ha così commentato la sentenza: “sono soddisfatto dall’esito assolutorio e dalla dichiarata intervenuta prescrizione dal tribunale collegiale di Cosenza, autorevolmente composto, per il mio assistito ing. Nicola Gallo, posto che la Procura della Repubblica aveva chiesto 10 anni di reclusione, dopo 9 anni dall’inizio del procedimento e dopo che aveva aggravato tutti i capi di imputazione. Per l’unico capo residuato per il quale il mio assistito è stato condannato ad 8 mesi di reclusione con pena sospesa e benefici di legge, a fronte dei 3 anni e 3 mesi richiesti dalla Procura della Repubblica – Il penalista ha continuato – proporremo con convinzione appello“.

Nasce Comunical, spazio virtuale per operatori commerciali e studenti Unical

RENDE (CS) – Una vetrina virtuale in cui domanda e offerta si incontrano, uno spazio dedicato alle eccellenze del territorio: nasce Comunical. Il progetto porta la firma del Comune di Rende e dell’Università degli Studi della Calabria e mira a valorizzare le attività cittadine del settore terziario e a favorire un contatto diretto con gli studenti del campus, attraverso la creazione di una rete di supporto agli esercenti, che decideranno di inserire delle promozioni per gli studenti Unical

Questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa, sono stati illustrati i dettagli dell’iniziativa alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive Domenico Ziccarelli e del Prorettore Centro Residenziale Unical Luigino Filice.

Sul portale  www.comunical.org sarà possibile consultare la mappa delle attività  aderenti all’iniziativa, trovare informazioni utili. Al contempo gli esercenti potranno avere a loro disposizione una vetrina in cui inserire promozioni ed eventi in corso, che saranno veicolati anche attraverso i canali dei social media dedicati.

A chi si rivolge ComUnical

«Il campus ospita migliaia di ragazzi fuori sede che poco o nulla sanno della città. Abbiamo voluto creare uno spazio virtuale in cui gli studenti potessero orientarsi facilmente ed avere un contatto diretto con il territorio» ha spiegato l’assessore alle attività Produttive Domenico Ziccarelli. «Il compito primario per una amministrazione deve essere quello di creare sinergie all’interno delle diverse anime della città. Abbiamo puntato non a caso sul commercio, che è il motore dell’economia del territorio».

«Abbiamo accolto con molto favore questa iniziativa – ha aggiunto il Prorettore Filice in conferenza stampa- perché offre un servizio concreto agli studenti e contribuisce alla formazione della comunità in una città a connotazione universitaria”. “Comunical è soltanto un tassello – ha aggiunto l’Assessore Ziccarelli- delle tante iniziative che l’amministrazione Manna sta portando avanti in direzione di una sinergia sempre più stretta tra Campus e città di Rende. Abbiamo già avviato l’iter per l’istituzione di una delegazione del Municipio all’interno dell’Università. Lo sportello crerà  un canale diretto di confronto tra gli studenti e il Comune, in cantiere poi i sono i progetti inseriti all’interno della strategia urbana,  che ridisegnerà la città di Rende nei prossimi vent’anni e l’Unical avrà un ruolo sempre più centrale».  

Comune di Rende: entro il 18 marzo la presentazione delle domande per il fitto casa

Rende ( Cs) – Potranno essere presentate entro il 18 marzo 2016 le domande per l’assegnazione del contributo annuale per il fitto casa che il comune di Rende eroga alle famiglie per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. Le domande, compilate esclusivamente sul modello predisposto, dovranno essere presentate entro le ore 12 del 3 marzo 2016 presso il protocollo generale dell’Ente. Sull’albo pretorio on line del Comune di Rende (in particolare nella sezione Bandi di gara- esiti gare e appalti) è possibile verificare i requisiti per l’assegnazione del contributo e altri eventuali informazioni.

Rende, domani l’inaugurazione dell’asilo comunale

RENDE (CS) – Domani alle 18.30  in via Londra (Ex Caserma dei Carabinieri9 sarà inaugurato il primo asilo Nido D’Infanzia comunale di Rende, denominato “Peter Pan”. Comune Rende

Alla cerimonia di inaugurazione, che segnerà una giornata di festa  senza dubbio molto importante per la comunità, saranno presenti i consiglieri comunali, l’assessore Ida Bozzo e il sindaco di Rende Marcello Manna. Naturalmente presenti anche i bambini che usufruiranno del nuovo servizio e le loro famiglie.

Fondazione culturale “Paolo di Tarso” e Comune di Rende: insieme per promuovere il cibo mediterraneo

RENDE (CS) Ieri pomeriggio in Comune la firma del protocollo d’intesa con la fondazione culturale “Paolo di Tarso” per la promozione e realizzazione di idee e progetti per la condivisione ai fini dello sviluppo economico del territorio, del commercio e dell’impresa in occasione della prima biennale della Dieta Mediterranea per i diritti umani al cibo sano che si svolgerà nel 2016. Tra i punti centrali di questa attività di partnership tra il Comune di Rende e la fondazione culturale Paolo di Tarso ci sono: promozione della cooperazione internazionale, tutela dei diritti umani all’accesso al cibo sano, diffusione del modello alimentare salutistico della Dieta Mediterranea, sperimentazione e progettazione europea e creazione di una rete di conoscenze, professionalità e relazioni.

la firma 3

 

Molto soddisfatto il sindaco di Rende Marcello Manna che tiene a precisare: “ci sarà tanto lavoro da sviluppare insieme. Un’altra giornata importante per una Rende sempre di più al centro di una rete nazionale ed europea. La crescita di un territorio passa anche attraverso queste collaborazioni, anche perché, da soli non si va da nessuna parte”.  Anche per la professoressa Luana Gallo, presidente della fondazione culturale “ Paolo di Tarso” è stata una “ firma importante. Abbiamo trovato un comune sensibile con grande voglia di poter camminare accanto a noi per preparare al meglio non solo la biennale della Dieta Mediterranea, ma una serie di lavori e idee che vedranno al centro di tutto la progettazione europea e la tutela dei diritti umani all’accesso al cibo sano. Il tutto con un fine ben preciso: portare buona e nuova economia al territorio. Abbiamo messo sul tavolo e svilupperemo pure altri progetti di valenza culturale, ambientale e di cooperazione internazionale. Siamo molto felici di farli con un comune all’avanguardia come quello di Rende  ”.

Delibera di approvazione piano di riequilibrio del Comune di Rende

Comune RendeRENDE – La Corte dei Conti con la deliberazione n. 23 del 22 aprile 2015 nell’approvare il piano di riequilibrio del Comune di Rende, ha fatto un vero e proprio exscursus storico, dal 2008 al 2013, dalla gestione politica, amministrativa e contabile dell’ente.  In questa analisi dettagliata sono state riportate tutte le criticità che hanno causato il predissesto dell’ente che, ricordiamolo, è l’anticamera del fallimento della pubblica amministrazione locale. La stessa Corte tra i tanti elementi evidenziati ha messo sotto il riflettore alcune inadempienze quali la tardiva approvazione dei rendiconti d’esercizio e, in particolare, quello del 2010, il mancato rispetto del patto di stabilità nel 2008 e del 2011, l’utilizzo di fondi vincolati (originariamente destinati alla realizzazione di opere pubbliche o di servizi specifici) per pagare correntemente i debitori o per pareggiare il bilancio, la costante sovrastima delle proprie entrate (di circa 5 milioni) e la sottostima delle spese (per oltre 4 milioni di euro), soprattutto negli anni dal 2008 al 2012, per sempio relativamente agli oneri urbanizzazione non riscossi, alle spese per la pubblica illuminazione, alle spese legali e alle mense scolastiche. Tutti fattori che hanno determinato un disavanzo d’amministrazione, di oltre 9 milioni di euro e generato altre otto milioni e mezzo di euro di debiti fuori bilancio. Tra le altre criticità segnalate, riguardo alle passate gestioni amministrative, sono state poi poste in risalto, dalla stessa Corte dei Conti, alcune irregolarità contabili che costringeranno l’amministrazione ad ulteriori misure finanziarie correttive. Al di la dei tecnicismi appare evidente che nelle passate amministrazioni siano state poste le basi e poi create le condizioni che hanno condotto prima la gestione commissariale a far ricorso alla procedura di riequilibrio e poi questa nuova amministrazione ad intervenire affinchè si evitasse una possibile e quasi certa dichiarazione di dissesto. La Corte dei Conti e il Ministero dell’Interno ,in sede di esame del primo piano di riequilibrio, avevano riscontrato una serie di criticità che potevano compromettere il percorso di risanamento avviato. La nuova Amministrazione comunale è dovuta, perciò, intervenire, rimodulando il piano per evitare che le osservazioni recapitate al Comune potessero condurre la stessa Corte dei Conti ad esprimersi negativamente e costringere l’ente a dichiarare il dissesto. Nel revisionare il piano di riequilibrio l’Amministrazione ha destinato, per evitare peggiori conseguenze, ogni entrata dell’ente al ripiano della massa debitoria ereditata dalle precedenti amministrazioni che per il 2014 ammonta ad oltre 4 milioni di euro. Per condurre l’ente verso una sana gestione delle proprie finanze ha evitato di inserire a copertura dei debiti le vendite degli immobili che negli anni passati artificiosamente erano state poste a loro garanzia. Vendite, poi, mai realizzate che hanno determinato, insieme alle spese fuori bilancio ormai sostenute, la creazione di quella massa passiva che ha condotto il Comune sull’orlo del fallimento .

L’approvazione del piano da parte della Corte dei Conti certifica in modo incontrovertibile questo dato, ossia che l’ente era orami prossimo al dissesto se non si fosse intervenuti per tempo con una oculata gestione delle risorse pubbliche che ripianasse (purtroppo con le tasse dei cittadini) i troppi debiti ereditati.

Solo per memoria è utile ricordare che nei 10 anni previsti dal piano di riequilibrio  l’ente dovrà far fronte a 4 milioni di euro di disavanzo d’amministrazione, 8 milioni e mezzo di euro di debiti fuori bilancio e accantonare altri 4 milioni e centomila euro per il contenzioso legale dell’ente, per un totale di circa 16 milioni e mezzo di euro. Con uno sforzo straordinario questa amministrazione solo nel 2014 ha dovuto pagare 4 milioni di euro per i debiti fuori bilancio ereditati, piuttosto che destinare tali spese al miglioramento dei servizi esistenti. Questi sforzi possono fare presumere che assieme alle entrate garantite dal Minitero dell’Interno in favore degli enti dissestati la condizione di predissesto possa essere superata negli anni a venire. Certamente la strada del risanamento finanziario del Comune è obbligata e anche piuttosto stretta. Anche per quello che la Corte dei Conti ci chiede per rispettare gli impegni presi al momento dell’approvazione del piano: riduzione della spesa per prestazione di servizi di almeno il 10% nell’arco del triennio 2014-2016, contenimento della spesa del personale e divieto di incrementare il numero dei dipendenti dell’ente, monitoraggio costante delle spese delle società partecipate, copertura nella misura minima del 36% dei servizi a domanda individuale (mensa e trasporto scolastico, centro anziani, gestione diretta degli impianti sportivi), rispetto dei tempi di pagamento, fissazione al massimo delle aliquote su tributi e tariffe comunali ( Imu, Tasse Rifiuti, Occupazione di Suolo Pubblico, Pubblicità, Addizionale Irpef). Oltre a questo ogni 6 mesi l’amministrazione sarà sottoposta ad un controllo da parte della Corte sul rispetto degli obiettivi del piano (ripiano dei disavanzi, pagamento dei debiti fuori bilancio, riduzione delle spese, incasso delle entrate). Come si vede il risultato conseguito ,a seguito dell’approvazione del piano, ha evitato una più disastrosa dichiarazione di dissesto finanziario che avrebbe comportato la chiusura della Rende Servizi, la chiusura degli impianti sportivi comunali, la riduzione drastica dei servizi (mense scolastiche, trasporto scolastico, centro minori, centro anziani) oltre alla applicazione in maniera indiscriminata di ulteriori tagli alla spesa.

Questo rappresenta solamente il punto di partenza di un più articolato riequilibrio finanziario che sarà attuato insieme ad un rilancio delle attività e, dove possibile, anche degli investimenti.  Nonostante tutte le ristrettezze e i vincoli di legge questa amministrazione con costi e spese risibili rispetto al passato sta garantendo le principali manifestazioni ed eventi culturali sul territorio cittadino, il mantenimento dello standard dei servizi pubblici erogati e attraverso un nuovo piano industriale il rilancio della Rende Servizi, senza sottacere che l’Amministrazione Manna sta anche chiudendo le operazioni di alienazione del patrimonio che passate amministrazioni avevano tentato invano di vendere. Questa entrata rappresenterà una risorsa straordinaria che ci si augura possa consentire al Comune di uscire anticipatamente dalla procedura di predissesto e far fronte agli ulteriori tagli ai trasferimenti erariali che peseranno sulle finanze comunale per oltre un milione e trecentomila euro.

Dal Comune di Rende: aperto il tavolo tra i Presidenti del Consiglio

RENDE – I Presidenti dei Consigli Comunali di Rende (Annamaria Artese), Castrolibero (Nicoletta Perrotti), Cosenza (Luca Morrone), Mendicino (Nathalie Crea) e Montalto Uffugo (Gerardo Molinaro), si sono incontrati nella Sede del Comune di Rende per discutere lo schema di un protocollo di intesa per l’avvio di un percorso condiviso atto alla valorizzazione e promozione del territorio, della cultura e delle tradizioni che caratterizzano le loro comunità. L’intesa prevede la nomina di un Comune capofila del progetto e, all’unanimità. I cinque Presidenti dei Consigli hanno concordato la rotazione annuale della carica sulla base della scadenza del mandato, con Cosenza come primo Comune capofila.
Nello spirito di grande cordialità e collaborazione fattiva che ha caratterizzato l’incontro, si è proposto lo studio delle forme e dei modi di una eventuale partecipazione dei cinque Comuni all’imminente Expo Milano 2015, il cui tema proposto, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, ben si adatta a dei territori e a delle comunità tanto ricche sotto questo punto di vista.
La proposta si inserisce nel più ampio quadro della costituzione, operativa e non solo teorica, dell’Area Urbana di Cosenza, anche nello spirito del discorso d’insediamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha invitato le Pubbliche Amministrazioni a adeguarsi alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni. I cinque Presidenti dei Consigli Comunali si sono stati concordi nel ritenere quanto mai utile, oltre che l’unificazione dei vari servizi essenziali (raccolta differenziata, trasporti), anche la pianificazione e gestione comune di tutte le varie attività culturali, per consentire così una razionalizzazione della programmazione e una migliore fruibilità, col fine ultimo e alto che anche attraverso la trama e l’ordito della cultura si possa creare il tanto auspicato tessuto dell’unione.

Riprenderanno a breve i lavori per il ponte sul fiume Surdo

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende Vittorio Cavalcanti nel corso della seduta del consiglio comunale di martedì, in cui si è discusso anche dei lavori del ponte sul fiume Surdo, ha commentato l’attuale situazione di disagio per i cittadini rendesi: “Il disagio che stanno vivendo le attività commerciali della zona e tutti i cittadini di Rende lo comprendiamo e lo tocchiamo con mano. Il senso di responsabilità e l’onestà intellettuale che contraddistingue questa amministrazione ci fa riconoscere che si poteva fare di più.- Certamente c’è stato un eccesso di burocrazia, che ha prodotto carte e lettere, ed un evidente difetto nel dirigere una situazione difficile, che imponeva maggiore fermezza a concretezza. E’ chiaro che per noi è stato prioritario intervenire per sbloccare i lavori ed abbiamo solo rinviato una analisi puntuale delle ragioni, progettuali e di direzione, che, a distanza di quasi tre anni, hanno impedito la realizzazione dell’importante opera. Penso, comunque, che su questo tema si siano caricate speculazioni e strumentalizzazioni eccessive perché un dato di fatto è possibile confermare: molte problematiche  non sono imputabili all’amministrazione comunale”.

Un punto all’ordine del giorno sul cedimento e la mancata ricostruzione del ponte è stato richiesto da alcuni consiglieri di minoranza tra cui il consigliere Pino Munno (Gruppo Scopelliti Presidente), primo firmatario, che nel suo intervento introduttivo ha sottolineato le tante difficoltà dei cittadini e degli esercenti commerciali causate della mancata realizzazione del ponte e della necessità di dare risposte chiare e precise sulla situazione attuale e sulle iniziative intraprese dall’Amministrazione.