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In Calabria arriva la Cassa del Microcredito per erogare finanziamenti direttamente alle imprese

COSENZA – Una nuova opportunità di finanziamento per agevolare l’avvio o il rafforzamento di nuove imprese. In Confesercenti Calabria arriva la Cassa del Microcredito Spa che sosterrà l’avvio e lo sviluppo di attività di lavoro autonomo o di micro impresa organizzate in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa attraverso l’erogazione diretta di finanziamenti senza garanzie reali fino a 40mila euro e con piani d’ammortamento fino a 84 mesi. Si tratta di un vero e proprio trampolino di lancio per Coloro che vogliono mettersi in gioco e realizzare una propria idea imprenditoriale con il supporto di Tutor dedicati messi a disposizione da Confesercenti Calabria che offrirà servizi di assistenza e monitoraggio nelle varie fasi di richiesta, erogazione e restituzione del finanziamento utile all’impresa.

Tra i vantaggi del Microcredito è da evidenziare la possibilità di finanziare l’acquisto di beni, ivi incluse le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e le merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta, compreso il pagamento di canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese per la sottoscrizione di polizze assicurative, la retribuzione e la formazione di nuovi dipendenti o soci lavoratori.

 Il Microcredito, spiega il vicedirettore di Confesercenti Calabria, Francesco Baggetta -è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria e sociale di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale. Adesso Confesercenti Calabria oltre al suo tradizionale ruolo di rappresentanza sindacale scende in campo direttamente a fianco di Associati, Pmi, Persone ed Imprese che presentano debolezza finanziaria.

A Trebisacce convegno sulle Comunità Rigeneranti e lo sviluppo sostenibile

TREVISACCE (CS) – Venerdì 24 maggio a Cosenza, presso la sede di “Confesercenti Calabria” in via Frugiuele, n.14 alle ore 11.00, conferenza stampa di presentazione dell’evento “Le Comunità Rigeneranti – Coesione e Sviluppo Sostenibile, Condiviso e Partecipato”, che si terrà giovedì 30 maggio a Trebisacce (Cosenza).

Una giornata di dibattito e confronto inserita nel programma del prestigioso evento nazionale “Festival dello Sviluppo sostenibile” promosso dall’Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile diretto da Enrico Giovannini e giunto alla sua terza edizione.

L’evento promosso e organizzato dal CruUnipol Calabria, dal Comune di Trebisacce e da Officine delle Idee ha tre obiettivi:  presentare il progetto “le Comunità rigeneranti” un modello di sviluppo innovativo finalizzato al coinvolgimento attivo delle Comunità locali, per attivare processi di rigenerazione economica, sociale, nelle aree interne, nei centri storici e nei borghi; confrontarsi sui progetti di sviluppo turistico e culturale in itinere nel territorio (Bando Magna Grecia – Sibari e la costa dei tre miti) e proporre uno spazio reale di confronto tra Calabria, Basilicata e Puglia per programmare progettualità di sviluppo condivise e sostenibili nel versante jonico delle tre regioni. In particolare per quanto riguarda il turismo e la blue economy.

Alla conferenza stampa saranno presenti Franco Mundo sindaco di Trebisacce; Alessandro Cicitta di Unipol; Vincenzo Farina di Cru Unipol Calabria e Antonio Blandi di Officine delle Idee.

Affitti delle attività commerciali, la commissione Finanze approva la risoluzione a favore della cedolare secca

image001REGGIO CALABRIA -Per iniziativa dell’On. Laffranco, sostenuta dagli interventi da parte del Governo di Enrico Zanetti Vice Ministro Mef e di Luigi Casero anche lui Vice Ministro Mef, è stato approvato l’Atto della Camera che impegna il Governo ad assumere iniziative per “estendere le norme attualmente in vigore sulla cedolare secca anche alle locazioni ad uso diverso dall’abitazione”.«Un’indagine condotta da Confesercenti- si legge nella relazione dei firmatari- lo scorso anno mostra come, dopo anni di dura crisi economica, il commercio italiano sia totalmente in ginocchio: stime parlano di 300mila attività chiuse negli anni più bui della recessione, dal 2012 al 2015. Sebbene alcuni osservatori e analisti di mercato sostengano che la ripresa sia già iniziata, va rivelato che il terreno su cui si innesta porta ancora i segni di un’economia che ha visto chiudere oltre 600mila negozi, oggi sfitti. A confermare tale scenario è stato lo stesso Presidente Nazionale di Confesercenti Massimo Vivoli che, commentando i dati su come siano cambiati i centri storici dei principali comuni italiani negli ultimi 7 anni sia cresciuto il computo turistico e ricettivo, con una forte riduzione dei negozi tradizionali. Alla luce – continua la relazione dei firmatari – degli efficaci risultati derivanti dall’attuazione dello strumento della cedolare secca nel settore residenziale, appare più che opportuno estendere tale misura anche alle locazioni commerciali, istituendo contratti a canone agevolato, con relativo sgravio fiscale per il proprietario, anche al comparto aziendale, legato ancora a normative e tipologie contrattuali degli anni ’80. In questo modo si renderebbe senz’altro più interessante per i proprietari privati l’affitto ad aziende e con ogni probabilità si ridurrebbe la grande quantità di immobili commerciali oggi sfitti».«Si tratta di un esplicito riconoscimento della qualità della attività prodotta da Confesercenti, sostiene Marcianò – presidente Confesercenti Calabria. L’auspicio è che il lavoro avviato dalla nostra Associazione possa già approdare nella legge di bilancio per il 2017».

Alluvione: solidarietà alle imprese

confesercentiCatanzaro(Cz)La Confesercenti Calabria, a seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito una vasta area dell’Alto Jonio Calabrese, i cui danni ingenti sono tuttavia ancora non compiutamente calcolabili sulle attività produttive, esprime solidarietà e vicinanza a tutti gli imprenditori e cittadini colpiti dai tragici eventi e prende atto con soddisfazione delle azioni del Presidente Oliverio circa la richiesta dello stato di calamità naturale, ma chiede che particolare attenzione venga posta alle piccole e medie imprese che rischiano di non riaprire più i battenti.Confesercenti chiede il massimo sforzo nella ricerca di soluzioni che possano alleviare e riparare i danni causati al tessuto economico, specie del settore turistico, della vasta zona interessata, come ad esempio un coinvolgimento di FINCALABRA, e dell’intero sistema bancario operante in Calabria, per l’accesso al credito rapido e senza interessi, in modo da scongiurare il rischio dei mancati pagamenti delle merci andate in malora o l’impossibilità di riacquistare le scorte per riprendere l’attività, così come le necessarie ristrutturazioni dei locali. Parimenti potrebbe attuarsi una misura socio economica per evitare che dette attività procedano ai licenziamenti dei dipendenti. Confesercenti è altresì convinta che una misura immediata, quale la sospensione del pagamento dei tributi locali e delle tasse regionali, potrebbe rappresentare un segnale di fiducia e di vicinanza alle imprese colpite dagli eventi.Gli effetti di quanto accaduto si produrranno in tempi brevi per la notevole entità del disastro, occorre pertanto il massimo sforzo ed il massimo interesse nel ricercare ed attuare soluzioni atte a salvaguardare il già debole tessuto economico e non compromettere una stagione turistica già non esaltante per gli operatori.Confesercenti Calabria aprirà un conto corrente bancario per costituire un fondo di solidarietà a favore dei soci e delle imprese vittime della grave calamità.

Confesercenti, una nuova giunta per un nuovo futuro

CatturaCATANZARO – Quale organizzazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese, la Confesercenti regionale ritiene che il Presidente Mario Oliverio che, pare abbia trattenuto per sé anche la delega alle Attività produttive, debba recuperare il passo e il tempo per ridare prospettive alla Calabria. “Noi – dichiara il Presidente regionale della Confesercenti Nino Marcianò – non siamo intervenuti all’indomani dello scandalo “Rimborsopoli”. Abbiamo preferito metabolizzare atti e fatti divergenti rispetto alle esigenze dei calabresi. Oggi, nondimeno, facciamo un plauso alla Procura di Reggio Calabria perché l’opinione pubblica è informata dei “vizi” della politica e dei “malvezzi” di taluni politici, al di là dei risvolti penali e amministrativi per gli “onorevoli” e i “portaborse” coinvolti. In proposito, il recupero è già avviato – questo l’auspicio del Presidente regionale della Confesercenti Nino Marcianò. Presidente Oliverio – prosegue Marcianò – plaudiamo alla Sua decisione di intervenire affinché il Consiglio regionale rimuova ogni legge, ogni contributo per finanziare “le attività politiche”. Ogni risorsa, ogni energia deve essere spesa, o meglio investita, per lo sviluppo. E, per tale via, l’unica possibile soluzione è il sostegno allo sviluppo imprenditoriale e, nello stesso tempo, nel sostenere la “domanda interna”. La Confesercenti, al tempo, aveva dato pubblicamente merito alla decisione di rimodulare in profondità il sistema delle nomine degli assessori, abolendo i “consiglieri supplenti”. E questo poiché la Calabria ha bisogno, innanzitutto, di semplificazione e trasparenza, anche per dare conto alla pubblica opinione della reale eliminazione di sprechi e spesa improduttiva. Con riguardo alla nuova Giunta regionale – conclude il Presidente della Confesercenti regionale della Calabria – ogni valutazione, com’ è naturale, è prematura perché quest’organizzazione, la Confesercenti, si esprime rispetto agli obiettivi, ai risultati. Per la Calabria – ecco l’appello di Marcianò – il Governo regionale dovrà distinguersi nella legalità, negli atti, nella liceità nei comportamenti, nella capacità di programmazione negoziata, nella spesa produttiva dei fondi europei, nel riconoscimento e nel rispetto dei ruoli dei vari soggetti rappresentativi di interessi reali.”

Confesercenti Calabria: si deve cambiare la legge sugli orari dei negozi

COSENZA – “Senza regole la libertà di concorrenza non è in grado di tutelare la concorrenza stessa”. Il presidente di Confesercenti Calabria, Antonino Marcianò, tuona duro contro la normativa della “liberalizzazione selvaggia”, cioè la legge sugli orari dei negozi, ora al Senato dopo l’approvazione della Camera dei deputati, per la quale Confesercenti nazionale chiede che venga modificata in direzione di un maggiore equilibrio. E se in tre anni, dopo il regime di deregulation degli orari delle attività commerciali imposto dal governo Monti, sono stati costretti a chiudere in Italia 124mila negozi, la situazione in Calabria ed in città non va certo meglio: nei primi otto mesi del 2014 in regione continua l’emorragia delle imprese registrate (rientranti nel gruppo 461 della classificazione delle attività economiche Ateco 2007, commercio) e a fronte di 150 nuove iscrizioni si registrano 198 cancellazioni con un saldo negativo di 48 aziende. Anche in città il lento declino si traduce, nello stesso periodo, in 36 iscrizioni e 42 cancellazioni con un saldo negativo di sei. “La legge va cambiata” evidenzia Marcianò pronto a sottolineare come un sondaggio Confesercenti-Swg afferma che il 59 per cento degli italiani è d’accordo. “Un sondaggio – spiega il presidente di Confesercenti Calabria – in cui si evince, tra l’altro, che il 67 per cento degli italiani ritiene che in soli due anni il proprio quartiere ha visto diminuire nettamente i negozi di vicinato. Molti degli intervistati hanno segnalato che i negozi di cui erano clienti abituali non ci sono più ed il 59% del campione da ragione a chi ritiene che la normativa della liberalizzazione selvaggia vada rivista”. “Tra crisi di consumi, mancanza di credito e liberalizzazione l’esito è stato devastante anche per la nostra città – continua Marcianò – che presenta sempre più file di saracinesche abbassate, senza dimenticare che gli effetti della liberalizzazione senza regole e la crisi hanno prodotto in Italia più di 100 mila posti di lavoro perduti solo fra il 2012 e il 2013”.
Per il presidente di Confesercenti Calabria è importante adesso evitare il collasso delle tante imprese di commercio, come ce ne sono tante in città, con due dipendenti o meno. “Continueremo ad insistere affinché la legge sugli orari, peraltro rivelatasi inefficace sui consumi e sull’occupazione, venga modificata e sosterremo le regioni italiane che hanno richiesto un referendum per la revisione della deregulation” Sulla questione è anche giunto un messaggio del presidente della Pastorale del lavoro Mons. Giancarlo Bregantini il quale, nell’augurarsi che “si possa incidere sui parlamentari con proposte ferme pur se progressive”, ha ricordato le parole del Papa quando ha sostenuto che “la domenica va resa libera dal lavoro, eccettuati i servizi necessari, per affermare che la priorità non è a livello economico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari”.