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Nicola Cosentini è un giocatore della Brutium

COSENZA – La Brutium Cosenza ha perfezionato l’accordo con il calciatore Nicola Cosentini, classe 1988, centrocampista centrale nato a Cosenza.

Il calciatore ha cominciato la carriera nella primavera della Juventus, formazione con la quale ha vinto una Supercoppa di categoria. 

Tra le varie esperienze, Parma, Rieti, Savona, Montalto, Gavorrano e Viareggio. Stagioni nella massima serie nazionale sia a Malta che in Lituania. Una presenza in maglia azzurra, nella categoria under 17.

Le sensazioni del calciatore

«Ho sposato questo progetto senza tentennamenti. La Brutium rappresenta una realtà sana, passionale e con tanta voglia di crescere. Sono certo di aver fatto una scelta oculata ma al tempo stesso di cuore. Il mio curriculum non conta, sin dal primo giorno farò il possibile per mettermi a disposizione di staff e compagni di squadra. Ringrazio la società per avermi cercato e voluto fortemente sin dai primi contatti», ha dichiarato il giocatore.

Così invece  il direttoreo sportivo Giampiero Sammarra:«Questo colpo è indicativo. Stiamo lavorando per allestire una squadra capace di far divertire i nostri tanti sostenitori. Cosentini è un calciatore con tanti trascorsi positivi nei professionisti, speriamo possa essere d’esempio per i nostri calciatori. Siamo solo all’inizio di un mercato che riserverà diverse sorprese. Intanto benvenuto Nicola».

Domani la conferenza stampa di presentazione dello Staff Tecnico, nel rinnovato quartier generale della Brutium Cosenza di Castiglione Cosentino.

Anno nuovo e nuova vittoria per la DeSeta: 3 a 1 contro la Falchi Salento Lecce

Il grosso dispiacere di questo nuovo anno è non vedere un Pala Ferraro gremito per la partita fra la DeSeta Casa Conad Vena Cosenza e la Falchi Salento Lecce. Eppure, con la pallavvolo la patria italica si è comportata, in un senso meno sanguinario, come l’Impero Romano: ha dominato ad Occidente ed Oriente. Il peccato originale di questo sport che ha allenato soldati e guerrieri, è allora quello di non aver un reparto comunicativo ed educativo così potente da spezzare il monopolio del Calcio. Ma ogni tipo di constatazione o di paragone interessa relativamente agli atleti cosentini e salentini che giocano nel fine settimana.

DeSeta Casa Conad Vena Cosenza e Falchi Salento Lecce sono scesi in campo colmi di motivazioni. Il primo set del loro duello è cominciato in maniera grossolana: tre servizi sbagliati consecutivamente. Errori gratuiti a parte, questa prima frazione di gioco è stata vinta dai cosentini per 25 a 19. Il cambio di marcia è avvenuto dopo il terzo timeout (i locali erano avanti 18 a 16), dopo il servizio fortunato di Lotito che ha piegato il nastro e si è adagiato nella prima linea avversaria. La De Seta ha fatto però notare una ricezione insicura e un attacco in continuo funzionamento. I Salentini, dal livello tecnico discreto, hanno  poi vinto il secondo set 26 a 24. La difesa cosentina non si  è dimostrata un reparto abbastanza scaltro ed adattabile agli schemi offensivi degli uomini di Calareva. In questa parte della gara, è rientrato lo schiacciatore bulgaro Galabinov e il pubblico si è scaldato. L’ innesto, giunto nel momento in cui i cosentini stavano recuperando ed allontanando lo scollamento e il divario nel punteggio, non è stato utile per portarsi due set a zero.

Sono state utilissime al contrario, le strigliate e le richieste di supporto al pubblico che coach Marano ha esibito nel terzo set. Il tenente Kojak della squadra cosentina sapeva di dover aggiustare la sua squadra e sapeva anche che nel terzo set non si poteva crollare. La sua tenacia è stata ripagata dalla sua squadra. 25 a 22 per la De Seta. Galabinov, glaciale e disciplinato atleta, ha abbattuto muro e difesa della Falchi Salento Lecce. Garofalo, uno di media statura che si libra verso il cielo e scendendo fa il verso ai giganti, ha completato il sorpasso. Il pubblico locale, che ha assaggiato il timore degli avversari, ha fischiato troppe volte i servizi dei salentini e l’assistente del direttore di gara per alcune opinabili decisioni. Questa è  stata l’unica manata di anti-sportività di un pubblico che si è divertito ad applaudire e a suonare trombette.

I fischi e gli applausi hanno preannunciato, tuttavia, l’allegria con cui i cosentini hanno chiuso il quarto ed ultimo set, 25 a 13 e il ritorno in campo di Di Fino, altro pezzo validissimo dell’attacco. Un minuto dopo il tg delle venti la partita si è conclusa, cedendo il posto a commenti a caldo: i lupi hanno un attacco spaventoso, migliorando l’organizzazione difensiva e coprendo con più rigore le zone della seconda linea finiranno nelle prime tre posizioni della classifica.