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Statale 106 nel cosentino, intimidazioni a lavoratori e responsabili Anas

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – “Esprimo massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’azienda che sta realizzando i lavori per la costruzione della nuova rotonda di Santa Lucia, lungo la statale 106, e ai responsabili dell’Anas”. Così scrive in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Davide Tavernise.

“L’intimidazione subita è inaccettabile e spero che le autorità competenti, che ringrazio per l’enorme sforzo che compiono giornalmente per garantire l’ordine in questo territorio, possano far piena luce sull’accaduto e garantire la prosecuzione dei lavori in piena tranquillità.

Come sostengo da tempo serve rafforzare i presidi di legalità nella Sibaritide, oggetto delle mire di gruppi delinquenziali che sfruttano la disattenzione dello Stato e il sottodimensionamento delle forze dell’ordine per portare avanti i propri interessi criminali.

Il monito preoccupante lanciato da Nicola Gratteri qualche giorno fa a Crosia sia raccolto dalla sottosegretaria di Stato agli interni Wanda Ferro, che nei prossimi giorni raggiungerà il nostro territorio: la Sibaritide – conclude Tavernise – presenta poca presenza di polizia giudiziaria rispetto ai bisogni. Anni di lotta politica hanno portato il commissariato di polizia di Corigliano Rossano all’elevazione a primo dirigente, ma quanto con frequenza costante accade nei nostri territori ci dice in maniera inequivocabile che occorre alzare il tiro. Per mettere “fuori confine” la criminalità organizzata, dallo Stato serve di più, auspico dunque che chi rappresenta le istituzioni intervenga presto”.

Centri per l’impiego e concorsi, Tavernise (M5S): «Assunzioni ferme da un anno. Occhiuto attenzioni le politiche attive del lavoro».

CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – Fanno discutere le parole del presidente Occhiuto secondo cui il reddito di cittadinanza sarebbe stato un errore del M5S  – e sull’ex premier Conte –, alle quali arriva la risposta piccata del consigliere regionale Davide Tavernise.

«Il governo Conte I ha lavorato contemporaneamente su due fronti: lotta alla povertà e politiche attive del lavoro, attraverso il potenziamento dei centri per l’impiego. Se la lotta alla povertà era funzionale a restituire dignità a persone in precarie condizioni economiche, aggravate poi dalla pandemia, il potenziamento dei centri per l’impego era funzionale all’inserimento nel mondo del lavoro, per ritrovare la giusta indipendenza economica. Come ricordato dal presidente Occhiuto sono 240 mila i percettori di reddito in Calabria. E allo stesso modo va ricordato che il governo Conte I ha stanziato a favore dei centri per l’impiego 1 miliardo di euro, che le regioni competenti in questa materia, non hanno utilizzato, Calabria compresa. Per mere dietrologie politiche?», rimarca in una nota Tavernise, capogruppo M5S in consiglio regionale.

«Alle opinioni oltremodo discutibili si antepongono i fatti – prosegue Tavernise. E i fatti ci dicono che, relativamente ai centri per l’impiego in Calabria, il 31 dicembre scorso, nonostante le giuste risorse a disposizione, è stato indetto un concorso per l’assunzione di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità di personale a tempo determinato. Nel mese di luglio, poi, la conferenza stampa per presentare le modalità di svolgimento delle prove. Le prime prove dal 2 al 4 agosto. A distanza di due mesi dalle prove nessuna graduatoria pubblicata e nessuna prova indetta per le altre figure previste. Così decido di intervenire pubblicamente. Ad oggi delle prove espletate ancora nessuna graduatoria risulta pubblicata. L’intervento pubblico ha comunque permesso nelle settimane scorse di avviare le prove per il profilo D. I fatti sono questi: a distanza di un anno dal concorso, e quattro mesi dalla conferenza stampa, le assunzioni nei centri per l’impiego in Calabria sono ferme al palo. Nessuna assunzione, nessun favoreggiamento per quell’attività che spetta alla regione e vorrebbe l’incrocio di domanda e offerta. Invito pertanto il presidente Occhiuto a concentrarsi sulle politiche attive del lavoro in Calabria, piuttosto che guardare fuori regione a chi lotta per restituire dignità a persone in difficoltà».

 

 

Annunziata: “Degrado intollerabile, Occhiuto revochi incarico al commissario AO”

COSENZA – “Quanto sta accadendo all’ospedale Annunziata di Cosenza palesa un degrado intollerabile che si protrae da tempo ormai. E’ un degrado totale sia gestionale che organizzativo paralizzante soprattutto l’attività in pronto soccorso, ma investente anche i reparti della struttura ospedaliera. L’ospedale punto di riferimento importante per tutta la provincia di Cosenza continua ad avere numeri impietosi e posti letto drammaticamente carenti, per cui il pronto soccorso si presenta, secondo quanto denunciato da numerosi cittadini, come un coacervo di barelle con pazienti abbandonati a se stessi che restano in pronto soccorso piuttosto che trovare posto nei reparti. Il dca n.73 del 13 luglio scorso, attribuisce al commissario gli obiettivi di mandato orientati al soddisfacimento delle improrogabili esigenze dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e tra questi compare la riorganizzazione e il potenziamento del pronto soccorso. A distanza di oltre cinque mesi e mezzo dal conferimento dell’incarico al nuovo commissario la situazione dell’Annunziata non pare diversa dal passato. Tanto non può procrastinarsi, per cui l’intervento del presidente Occhiuto in qualità di commissario ad acta non può non andare verso la revoca dell’incarico”. E’ quanto denuncia il capogruppo del M5S in regione Davide Tavernise a più riprese oggetto di segnalazioni dei cittadini.

“Vero è – prosegue Tavernise – che sull’Annunziata gravano gli errori di anni di pessima gestione, per cui ad esempio non si è neanche assunto il personale che pur poteva essere assunto, in quanto autorizzato, ma secondo le segnalazioni pervenute oggi si parla addirittura di mancanza di farmaci, di letti fuori uso, persino di mancanza del necessario per i servizi igienici. A tanto si aggiunge la situazione di reparti che nelle ore notturne risultano sottoposti al controllo di un solo infermiere per 30 pazienti. Tutto questo – conclude Tavernise – eccede i problemi straordinari come l’implementazione della medicina territoriale, che aiuterebbe a decongestionare il pronto soccorso, ma attiene a capacità organizzative che continuano a mancare drammaticamente”.

Ferrovie, tratta Reggio Calabria-Cosenza: le due corse veloci non saranno cancellate

REGGIO CALABRIA – E’ stata approvata nella seduta del consiglio regionale calabrese del 6 giugno, la mozione che “impegna la giunta regionale ad assumere ogni utile e necessaria iniziativa nei riguardi di Trenitalia al fine di mantenere, sulla tratta ferroviaria Reggio Calabria – Cosenza i due collegamenti veloci”, trattandosi di collegamenti fondamentali per una regione come la Calabria con numerosi e strutturali problemi di trasporto pubblico locale.

Primo firmatario Davide Tavernise, capogruppo del M5S nel consiglio regionale della Calabria, la mozione è stata sottoscritta dai capigruppo: De Nisi, Laghi, Crino, Arruzzolo, Neri, Loizzo, Bruni, Bevacqua, Graziano. Da tutti i gruppi politici presenti nella massima assise regionale, che hanno poi votato in aula all’unanimità la mozione, un messaggio forte perché la Regione eviti, per come previsto a partire dal 13 giugno 2022, la cancellazione dei due collegamenti “fast”, nella tratta ferroviaria tra Cosenza e Reggio Calabria Centrale, espletati con convogli ETR 104 “Pop” di ultima generazione.

“La mozione – dichiara il consigliere regionale Tavernise – va ben oltre la missiva che nei giorni scorsi avevo inviato al Dipartimento turismo, marketing territoriale e mobilità della Regione, rappresentando un atto di indirizzo politico chiaro espresso dal consiglio regionale che impegna direttamente l’esecutivo calabrese. Una mozione, poi, rafforzata dal consenso trasversale di tutte le forze politiche, per cui mi aspetto nei prossimi giorni che la Regione, committente del servizio, indirizzi Trenitalia verso la permanenza delle due corse veloci, che hanno contribuito a migliorare il nostro trasporto pubblico regionale”.