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Amantea, sequestrata una discarica incendiata

incendiorifiutiAMANTEA (CS) – Una discarica con rifiuti dati alle fiamme a monte del comune di Amantea è stata sequestrata dalla Guardia costiera di Vibo Marina . L’area si estende lungo circa 200 metri quadri di demanio fluviale. Il rogo, spento dai vigili del fuoco, ha riguardato vario materiale pericoloso e non, tra cui traverse di legno, eternit, auto abbandonate, materiale edile e tubi in plastica. Indagini sono state avviate per tentare di risalire ai responsabili della discarica.

Caso Lattarico, il consigliere Graziano presenta una mozione al Presidente della Giunta regionale e al Ministero dell’Ambiente

GRAZIANO%20GiuseppeCOSENZA – Il Consigliere regionale Giuseppe Graziano, a proposito del caso Lattarico e sulla paventata catastrofe ambientale emersa nel corso di alcune indagini portate avanti dalla Direzione distrettuale antimafia, ha presentato una mozione con la quale impegna il Presidente della Giunta regionale e il Ministero dell’Ambiente ad attuare, nell’arco di breve tempo, tutte le azioni necessarie a verificare il reale stato dei luoghi e, nella scongiurabile ipotesi di un concreto rischio, procedere all’immediata bonifica dei luoghi interessati del comune di Lattarico.
“Se le dichiarazioni del collaboratore di giustizia – dichiara Graziano – dovessero corrispondere a verità, credo che non si dovrà perdere altro tempo. C’è bisogno di pragmatismo. La mia proposta che ho messo subito al vaglio del Consiglio, della Giunta e per il suo tramite del Ministero dell’Ambiente, è quella di inviare una delegazione di tecnici e professionisti degli uffici e degli enti regionali preposti, il Dipartimento del Governo del territorio, l’Arpacal e l’Azienda sanitaria su tutti, che hanno competenze specifiche in materia e mezzi per effettuare analisi approfondite, a verificare lo stato dei luoghi indicati nella deposizione giudiziaria. Qualora dovessero essere riscontrate anomalie, la Regione Calabria – precisa il Consigliere regionale – è nelle possibilità di procedere nell’immediato alle attività di bonifica. Una soluzione potrebbe giungere dall’utilizzo di una parte di quelle decine di milioni di euro dei fondi Por 2007-2013 che sono rimaste inutilizzate. Insomma, le risorse non mancano, soprattutto per casi come quello di Lattarico, una comunità tranquilla e virtuosa rimasta scossa da queste ultime scoperte. Per venire a capo della vicenda, serve solo la volontà politica. Continuerò a rimanere dalla parte dei cittadini ed in questo caso, del tutto particolare, sarò di fianco al sindaco di Lattarico, Antonella Blandi, che ho incontrato oggi presso la Casa Municipale e con la mia partecipazione al Consiglio Comunale su questo tema, per portare avanti insieme qualsiasi iniziativa utile affinché – conclude Graziano – questo splendido territorio non diventi un’altra terra dei fuochi.”

Rovito: Il sindaco interviene ancora sulla Discarica di San Nicola a Celico

ROVITO (CS)  Continua l’azione del sindaco di Rovito, Felice D’Alessandro, riguardante la discarica sita in località San Nicola, a Celico. Il 30 luglio scorso, infatti, preso atto che l’Arpacal “non dispone dei mezzi e della strumentazione necessaria per la determinazione della concentrazione di odori mediante olfattometria dinamica” e a seguito dell’incontro con il Prefetto e con il segretario regionale del Partito Democratico, Ernesto Magorno, D’alessandro ha convocato, in seduta straordinaria, un consiglio comunale congiunto con tutti i sindaci della Presila, presso la sala consiliare del comune di Rovito, avente come punti all’ordine del giorno aggiornamenti e proposte riguardanti la discarica di Celico. L’obiettivo di D’Alessandro era quello di “ trovare una strada unica, congiunta, che porti i comuni ed i cittadini presilani a liberarsi di questo mostro ambientale”.

D’Alessandro, dopo essersi detto “consapevole e preoccupato” del malessere della comunità dovuto agli odori poco gradevoli che è costretta a sopportare e causati dalle emissioni odorigene provenienti dal sito gestito della Mi.Ga., ha informato i numerosi cittadini presenti di tutte le azioni avviate al fine di risolvere la problematica.

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“Abbiamo  fatto quanto era di competenza comunale- ha affermato il sindaco di Rovito- per cercare di rimuovere le criticità dovute alla presenza della discarica di Celico, su cui abbiamo investito tutti gli organismi regionali e provinciali preposti alla salvaguardia della salute pubblica”. “ Come sindaco” ha proseguito D’Alessandro “continuerò a stare al fianco dei miei concittadini, con convinzione e determinazione. Il nostro, sin dall’inizio, è sempre stato un chiaro “no” alla discarica e non abbiamo cambiato idea […], andremo avanti a muso duro perseguendo tutte le attività legali e politiche a nostra disposizione”.

“Bisogna puntare- ha concluso D’Alessandro- sulla raccolta differenziata e, in particolare, ad alte percentuali della stessa in tutti i comuni presilani. Bisogna favorire la nascita di isole ecologiche ( nel nostro caso abbiamo già espletato le procedure riguardanti la gara d’appalto, ci rimane di aprire le buste ed avviare i lavori) e promuovere la bonifica delle aree interessate”.

Discarica Celico, il Sindaco di Rovito chiede un incontro al Presidente della Regione

discarica celicoLAMEZIA TERME (VV) – Nei giorni scorsi, presso la Federazione regionale del Pd a Lamezia Terme, si è svolto  un incontro a cui hanno partecipato il sindaco di Rovito Felice D’Alessandro, l’assessore comunale all’ambiente Gessica Sottile, il segretario del circolo cittadino del Pd Eugenio Iusi e i segretari regionale e provinciale del Partito Democratico, Ernesto Magorno e Luigi Guglielmelli. “Nel corso dell’incontro – ha dichiarato D’Alessandro – abbiamo affrontato la questione riguardante l’emergenza rifiuti e, in particolar modo, la discarica di Celico. È stato un incontro fortemente positivo che ha portato i presenti alla decisione congiunta finale di chiedere un incontro al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per meglio comprendere la linea dell’Esecutivo regionale sulla discarica di Celico”. Per quanto riguarda le richieste avanzate nei giorni scorsi all’Arpacal circa le esalazioni maleodoranti provenienti dalla discarica, preso atto che l’Agenzia regionale “non dispone dei mezzi e della strumentazione necessaria per la determinazione della concentrazione di odori mediante olfattometria dinamica”, D’Alessandro ha valutato le risposte pervenute ancora vaghe e interlocutorie, mentre ha giudicato di particolare interesse il suggerimento di Arpacal all’autorità competente di prevedere “la possibilità di una sospensione delle sole attività di compostaggio, responsabili principali delle emissioni odorigene, in attesa del completamento delle modifiche strutturali migliorative del sito” e la diffida nei confronti della società Miga s.r.l “a completare entro 30 giorni (a partire dal 2 luglio 2015), le varianti progettuali prescritte, pena la possibile revoca/sospensione dell’autorizzazione in essere”. Il sindaco di Rovito, infine, ha ringraziato il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per aver convocato tempestivamente, a seguito di sua specifica richiesta, un apposito incontro per venerdì 24 luglio alle ore 9.30 in Prefettura, a cui sono stati invitati lo stesso sindaco di Rovito, quello di Celico, il Dirigente del servizio tematico Aria dell’Arpacal e l’Amministratore Unico della società Mi.Ga srl “allo scopo – si legge nella nota/invito della Prefettura di Cosenza – di analizzare le problematiche relative alla segnalazione della fuoriuscita di esalazioni dall’impianto di compostaggio, gestito dalla Mi.Ga srl nel Comune di Celico e per aderire alla richiesta in tal senso del sindaco di Rovito nel cui territorio comunale la problematica è particolarmente avvertita”.

MiGa Srl: I cittadini di Celico (Cs) denunciano discarica

discarica1A seguito delle ripetute segnalazioni, ricevute da privati cittadini e comitati, relative alla presenza di odori molesti provenienti dalla discarica sita in località San Nicola del Comune di Celico, di proprietà della MiGa Srl, il Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) interviene per chiarire le attività che l’Agenzia, in qualità di organo tecnico della pubblica amministrazione, dotato di adeguate strumentazioni, professionalità e indipendenza, ha svolto sull’impianto nell’esercizio delle sue competenze istituzionali.

“In riferimento alla presenza di odori nauseabondi presso il centro abitato di Rovito – è detto nella nota – si rappresenta  che questa Agenzia, oltre ai controlli ordinari di cui all’art. 29 decies comma 3 del d.lgs 152/06 e ss.mm. ed art. 9 d.lgs 36/2003, i cui esiti sono stati trasmessi alle Competenti Autorità,  ha effettuato una serie di rilievi per accertare quanto lamentato dai cittadini e dai comitati. In particolare, è stato effettuato, congiuntamente ai tecnici del Comune di Rovito e ai tecnici del Dipartimento Provinciale di Catanzaro, un monitoraggio per la determinazione delle sostanze organiche volatili i cui esiti, non evidenzianti presenza di sostanze pericolose e nocive, sono stati resi noti alle istituzioni e ai privati che ne hanno fatto richiesta. Gli stessi esiti e la segnalazione circa la presenza di emissioni odorigene al di sopra del corpo della discarica sono stati trasmessi alla Autorità Competente con nota prot. 42635 del 29/10/2014”.

“Del perdurare delle lamentele dei cittadini di Rovito circa la presenza di odori provenienti dall’impianto e dello stato di avanzamento dei lavori di adeguamento autorizzati con decreto del Direttore Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente (D.D.G.) n° 12587/2014, è stata data comunicazione alla Autorità Competente in data 15/12/2014 con nota prot. 49423; nella stessa nota questa Agenzia segnalava la possibilità di una sospensione delle sole attività di compostaggio, responsabili principali delle emissioni odorigene, in attesa del completamento delle modifiche migliorative sopra citate”.

“Lo scorso 3 giugno, a seguito di ulteriore sopralluogo per verificare il rispetto del crono- programma trasmesso dalla MI.GA srl (nota del 5.01.2015 prot. n. 86), si è accertato che l’esercizio della discarica avveniva in maniera da mitigare le emissioni odorigene mentre permanevano le criticità, già riscontrate nei precedenti controlli, circa l’efficienza del contenimento delle emissioni odorigene generatesi nelle fasi di lavorazione/stabilizzazione dei rifiuti. In pari data si accertava che i lavori per la realizzazione delle opere strutturali, autorizzati con il D.D.G. n° 12587/2014, non erano ancora stati completati. Di quanto sopra è stata redatta apposita relazione trasmessa alle Competenti Autorità con nota prot. 20629 del 10/06/2015”.

Tali lavori consistono nella realizzazione di un capannone destinato alla ricezione e compostaggio dei rifiuti, con un biofiltro a servizio del capannone; i lavori sono ancora in fase di realizzazione ed il biofiltro non è stato ancora installato. I tecnici del dipartimento di Cosenza ritengono, infatti, che la realizzazione di tali lavori possa attenuare di molto il fenomeno di diffusione degli odori molesti.

Nel corso del 2015, inoltre, l’Arpacal ha effettuato due visite ispettive nell’impianto, esattamente in data 13 Marzo e 31 Marzo, per accertare, rispettivamente:

  • la fattibilità delle modifiche da apportare al Piano di Monitoraggio e Controllo proposte dalla Ditta Mi.Ga alla Autorità Competente in data 19/02/2015 con nota prot. 17/2015 (istruttoria ancora in corso);
  • i flussi dei rifiuti in ingresso, per come regolati dalle disposizioni urgenti emanate dalla Unità Operativa Progetto Rifiuti del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.

“Pertanto, l’Agenzia – conclude la nota del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal – nei limiti delle proprie competenze, ha sempre svolto gli accertamenti sull’impianto in questione, conformemente al dettato normativo dell’art. 29 decies del D. lgs. n.152/06 e s.m.i., relazionando, puntualmente, all’Autorità Competente sulle criticità riscontrate e sulle misure da adottare. Giova ricordare che il “pubblico” può esercitare il diritto di accesso formale ai documenti amministrativi e alle informazioni ambientali, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195  e dalla legge n.241/90”.

Sequestrata un’ ingente discarica di rifiuti a Mirto Crosia

DSCF4977_RIDOTTACROSIA (CS)-Rinvenuto, su un’area di circa 10.000 mq, un deposito incontrollato di rifiuti a cielo aperto. Nell’ambito dei servizi mirati al controllo, prevenzione e repressione dei reati ambientali, gli uomini del primo Nucleo della Sezione Reati Ambientali della Polizia Privinciale di Cosenza, hanno rinvenuto in Parrida di Crosia, un accumulo di pneumatici fuori uso e la presenza di circa 40 mc di rifiuti misti, abbandonati nel bel mezzo della vegetazione. Tale accumulo ha dato modo di credere alla condotta non occasionale nell’accumulo di tali rifiuti nel sito, che ha provocato un elevato stato di degrado dell’area. L’area, interessata dalla presenza di animali, è stata sequestrata e consegnata in custodia alla Polizia Municipale del Comune in oggetto. Attualmente in corso le attività investigative coordinate dal Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro al fine di risalire agli autori di tale illecita attività.

Il Comitato Ambientale presilano: Maggiore tutela ai lavoratori della discarica di Celico

CELICO (CS) – Il Comitato Ambientale presilano lamenta la scarsa attenzione che la politica riserva alla sicurezza dei lavoratori. Nel caso specifico il problema riguarda un incidente avvenuto presso la discarica di Celico: “Non conosciamo bene i termini esatti dell’incidente occorso ad un operaio ma sembra che sia stato necessario l’intervento del 118 per un malore dovuto ad inalazione di sostanze nocive – dichiara il comitato, proseguendo poi sul tema del lavoro nero e sottopagato – Il licenziamento di operai del luogo per impiegare manodopera proveniente dall’est europeo, certamente “gestibili con maggiore facilità”, fanno temere un possibile decremento dei livelli minimi di sicurezza. La presenza di vestiti stesi ad asciugare, fa ipotizzare inoltre il permanere nei dintorni della discarica di personale anche oltre il normale orario di lavoro. Per l’ennesima volta ci chiediamo dove sono gli organi dello Stato preposti a vigilare sul rispetto delle norme? Il Comitato si impegnerà,a tal proposito, a denunciare tutto quello che avviene senza rispettare le normative e che per anni ha trovato terreno fertile in Presila. La necessità imminente di cambiare di fatto le cose – conclude la nota stampa – renderà finalmente possibile quella tanto acclamata giustizia sociale!”

Amendolara,individuata area di oltre 250 metri quadrati di discarica abusiva

Amendolara – Nei giorni scorsi personale militare della Guardia costiera appartenente alla Delegazione di spiaggia di Montegiordano, agli ordini del Capo del Compartimento marittimo Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, durante il sistematico monitoraggio del territorio in collaborazione con l’Agenzia regionale per l’ambiente, in contrada Pennino del Comune di Amendolara, nelle immediate vicinanze del depuratore comunale, ha individuato su un’area di oltre 250 metri quadrati una vera e propria discarica abusiva costituita da pneumatici, materassi, elettrodomestici vari.L’intera area, per oltre 250 metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro penale preventivo dai militari della Guardia costiera, che l’hanno delimitata con del nastro rosso bicolore ed è stata affidata in custodia al responsabile del Settore Tecnico-Manutentivo del comune di Amendolara, anche per le successive operazioni di bonifica del sito.Considerato il pericolo per la pubblica incolumità e per l’ambiente nonché per evitare che nel suolo venissero ulteriormente disperse sostanze inquinanti, la Guardia costiera ha chiesto al Comune di attivare le procedure per la rimozione dei rifiuti e la successiva bonifica dell’area.

Dopo l’intervento dell’ARPACAL per la classificazione dei rifiuti, infatti, il Comune di Amendolara ha incaricato apposta ditta autorizzata per la bonifica, avvenuta sempre nei giorni scorsi ed alla presenza del personale della Guardia costiera e dei tecnici comunali.

 

Rifiuti: Occhiuto contro Corrado

COSENZA – La vicenda dei rifiuti non sembra trovare soluzione e continua la polemica sul conferimento nelle discariche.

Il sindaco Mario Occhiuto contesta l’atteggiamento del sindaco di Celico, Luigi Corrado, in merito all’ordinanza di blocco dei camion di spazzatura provenienti dal capoluogo bruzio.

“Pur non amando fare politica attraverso denunce – dichiara Occhiuto – mi sono ritrovato costretto a depositare un esposto per l’interruzione di pubblico servizio, con la speranza che il procedimento conseguente possa contrastare quella pericolosità per la salute che viene avvertita in tutta la città di Cosenza a causa dell’emergenza rifiuti. Emergenza che è stata indiscutibilmente provocata dagli atti illegittimi di chi si trova ad amministrare il territorio non facendo il bene della comunità ma, anzi, andandole contro. Di questo, ovviamente, ho già informato il prefetto Tomao in modo da attuare le successive azioni del caso”.

Il sindaco tuona nuovamente contro il sistema gestionale che non vuole saperne di “liberare” Cosenza dalla morsa gravosa che da troppe settimane l’ha travolta, con le strade invase dai rifiuti.

“Se la città di Cosenza è sporca – aggiunge – i cittadini sappiano che adesso lo devono al sindaco di Celico, che con un’ordinanza ha inibito l’accesso dei veicoli sulla strada che porta alla discarica di Celico, individuata dalla Regione Calabria. Non si può fare una distinzione fra rifiuti cosentini e rifiuti non cosentini. Se la discarica può provocare un possibile danno ambientale e per la salute, come pure giustamente sostengono i rappresentanti dei comitati che si oppongono, il danno può essere provocato dai rifiuti conferiti anche dagli altri Comuni e non solo da quelli di Cosenza. La discarica o è di tutti, o va chiusa a tutti. Non è più ammissibile continuare con politiche di questo tipo che rovinano il territorio e alimentano un sistema malato di gestione della cosa pubblica”.

 

Lo Polito al consigliere Rosa: “sai di chi sono le responsabilità per la discarica”

CASTROVILLARI (COSENZA) – “Senza polemiche , ma per onore della verità! Il consigliere provinciale Riccardo Rosa che chiede verità può verificare, leggendo attentamente le sue dichiarazioni, da che parte  sono le responsabilità.
Il palazzetto dello sport è stato finanziato, con tanto di mutuo, 5 anni fa, esattamente nel 2009. Il Comune di Castrovillari,  a guida centrodestra e con esponenti di spicco come il consigliere provinciale Rosa, doveva trovare semplicemente il terreno. Ha individuato, invece,  il sito della vecchia discarica  ed il progetto  è saltato. Dopo 3 anni hanno indicato un  altro terreno vicino al PIP. Peccato lo avessero già assegnato ad altra associazione per  realizzare l’autodromo. Nel frattempo, nel 2012, all’epoca del nostro insediamento, erano già passati  3 anni e mezzo, ed il mutuo non c’era più.

Con pazienza questa Amministrazione comunale ha individuato una nuova aerea che era sotto gli occhi di tutti perché già individuata  come Servizi Sportivi  nel Piano Regolatore. Soltanto gli amministratori del centrodestra non avevano visto o, forse,  non potevano intervenire sul fondo predetto. Questa Amministrazione ha recuperato le  somme per l’esproprio e sta chiedendo , insistentemente, alla Provincia di rifinanziare il progetto, le cui somme il centrodestra ha fatto perdere.
Ricordiamo che una costante della precedente Amministrazione era l’incapacità ad individuare siti idonei, tanto è vero che anche il secondo Campo di Calcio è stato realizzato su terreno non di proprietà comunale.
Apprendiamo inoltre con stupore il grande impegno del consigliere Riccardo Rosa a far convocare un Consiglio Provinciale per il prossimo 7 febbraio sulla questione rifiuti.

Peccato, però, che: 1) la Provincia non ha competenza in materia di rifiuti, ma esclusivamente , questa, appartiene alla Regione; e 2) che il problema rifiuti è già esploso prepotentemente poiché le discariche di Pianopoli e di Bucita non ricevono più rifiuti, e tutti i Comuni non hanno alcuna indicazione su dove portare i propri.
E , poi, ancora ci si  continua a chiedere perché il centrodestra , a Castrovillari,  non è andato  neppure al ballottaggio.”