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Il Presidente Mario Oliverio incontra i Sindaci della Locride

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha presieduto un incontro con i sindaci della locride, alla presenza del Vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi, dell’Assessore al Lavoro Federica Roccisano e del Capogruppo in Consiglio regionale Sebi Romeo. Gli amministratori hanno messo in evidenza le problematiche dei vari territori legati, in particolare, ai rifiuti, alla sanità, al dissesto idrogeologico, all’abbandono delle aree interne. Infine, è stata chiesta la costituzione di un Tavolo permanente per la locride.

L’Assessore Roccisano ha evidenziato i progetti avviati, in termini di politiche giovanili, nell’intera locride come “crescere al sud”. Per i beni culturali, Roccisano ha parlato di un protocollo d’intesa con la Sovrintendenza, che consentirà ai Comuni interessati, di essere direttamente coinvolti nella gestione e nella salvaguardia dei beni che ricadono in quel territorio.

Il Presidente Oliverio, nel concludere i lavori, ha sottolineato l’importanza della riunione dando risposte concrete ai diversi problemi sollecitati. “Questa riunione è un punto di partenza. È stata particolarmente positiva. La locride, in un quadro più generale di difficoltà della nostra regione, ha una particolare situazione di sofferenza. Le nostre risorse per far fronte a queste problematiche non sono sufficienti, perciò, anche recentemente in occasione della sua venuta, ho chiesto al Presidente Renzi di rivolgere un’attenzione particolare alle nostre esigenze nella definizione del Patto per il Sud. Abbiamo chiesto che il Patto venga caratterizzato, per quel che ci riguarda, indirizzando risorse verso il problema del dissesto idrogeologico, delle infrastrutture, delle politiche dello sviluppo e del lavoro e per la soluzione delle problamatiche relative all’ambiente. Abbiamo, poi, proposto al Governo la messa in sicurezza della strada statale 106. Recentemente abbiamo chiesto a Rfi l’ammodernamento della linea ferroviaria ionica con l’eventuale ausilio dei sottopassi. Sul versante dell’utilizzazione delle risorse, credo che dobbiamo compiere un salto di qualità lavorando per obiettivi, come abbiamo previsto nella programmazione regionale che ora dobbiamo calare nella programmazione territoriale”.

A Guardavalle assemblea cittadina alla presenza di Enzo Bruno: prevenzione e potenziamento delle infrastrutture all’ordine del giorno

GUARDAVALLE (CZ) – Si è svolta ieri pomeriggio nel Municipio l’assemblea pubblica, convocata dal primo cittadino Giuseppe Ussia, che ha visto non solo la partecipazione del Presidente della Provincia Enzo Bruno, ma anche di larga parte della cittadinanza, anch’essa invitata a partecipare. Si è trattato di un importante momento di dialogo e confronto, necessario per fare il punto sulla questione del dissesto idrogeologico, problema che affligge il territorio, e sulle tante “incompiute” del comune jonico che si spera di condurre finalmente a termine grazie all’impegno dell’Ente intermedio per il superamento della cosiddetta “stagione delle incompiute”. Ad aprire i lavori, proprio il Sindaco Ussia che ha subito ringraziato Bruno per l’attenzione rivolta al territorio di Guardavalle. E lo stesso Presidente della Provincia ha annunciato il prossimo completamento del Viadotto al chilometro sei della strada provinciale Guardavalle-Guardavalle Scalo, infrastruttura incompleta da ben quindici anni per la quale è stato intercettato un importante finanziamento. “L’opera è di estrema importanza in quanto sarà capace di comprimere una lunga serie di tornanti, riducedoli ad un tratto rettilineo di circa duecento metri. Il progetto è già nella disponibilità dell’Ente: le opere saranno mandate in appalto entro la prossima settimana, e salvo intoppi burocratici, si potrà arrivare alla consegna dei lavori entro l’estate di quest’anno”, la dichiarazione di Bruno in proposito. Difatti, essendo mancati i finanziamenti iniziali, il viadotto era rimasto incompleto senza l’ultimazione dell’impalcato; oggi, per terminare la struttura, sono stati recuperati 700 mila euro con legge regionale 24 e ulteriori 400 mila euro che portano il finanziamento complessivo ad un milione e cento mila euro. Tuttavia, sono necessari, ha ribadito Enzo Bruno, interventi di prevenzione in tale settore, “attraverso cui affermare una nuova cultura dell’impiego del suolo che metta al primo posto la sicurezza della collettività e ponga fine da un lato a usi speculativi e abusivi del territorio. A tal fine, il Presidente della Provincia ha voluto ricordare quegli interventi già attuati dalla Provincia in materia di infrastrutture e dissesto, quali la riapertura del Ponte sull’Ancinale, sostenendo che, nonostante l’attuale fase delicata attraversata dall’Ente stesso al momento, il nuovo “si occuperà in particolar modo di viabilità, trasporti, ambiente ed edilizia scolastica” ma ” con l’importante contributo dei sindaci e degli amministratori locali che si renderanno protagonisti di disegnare insieme alla Provincia la legge regionale che darà funzionalità al nuovo sistema degli Enti locali”.

Tavola rotonda del Pd di Catanzaro sul dissesto idrogeologico

CATANZARO – “Dissesto idrogeologico: l’Area Vasta fra salvaguardia, programmazione e potenziamento delle infrastrutture” è il tema della tavola rotonda organizzata dalla Federazione provinciale del Partito democratico di Catanzaro che si è tenuta questa sera nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro alla presenza del dirigente responsabile della “Protezione Civile calabrese, Carlo Tansi. A portare i saluti dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno – assente giustificato per motivi di salute – il capo struttura Francesco Mari, mentre all’ingegnere Fabrizio Galli è toccato entrare tecnicamente nell’attività del settore regionale in materia di prevenzione. Dopo il saluto di Francesco Perri, della segreteria provinciale della Federazione di Catanzaro che ha moderato il dibattito, a fare gli onori di casa Enzo Bruno, nella doppia veste di segretario provinciale del Partito democratico e presidente della Provincia di Catanzaro. Tanti i sindaci della provincia presenti, tra questi i vice segretari provinciali democratici: Michele Drosi, sindaco di Satriano e presidente dell’associazione dei piccoli comuni; Davide Zicchinella, primo cittadino di Sellia, e Gianluca Cuda, sindaco di Pianopoli.

“Con questa tavola rotonda vogliamo portare il nostro contributo all’azione programmatica della Giunta Oliverio in questa delicata problematica – ha detto Francesco Perri aprendo i lavori -. Per fare ciò bisogna necessariamente partire dai territori, tutelandoli e attrezzandoli soprattutto nella salvaguardia del suolo. Le azioni attuabili in relazione a questo rischio sono fondamentalmente la previsione, la prevenzione e la mitigazione degli effetti”.

“Il nostro è un territorio fragile, sempre più soggetto a rischio di dissesto, come diretta conseguenza del consumo eccessivo di suolo e della cementificazione selvaggia che violenta il territorio senza preoccuparsi delle devastanti conseguenze – ha esordito Enzo Bruno, presidente della provincia di Catanzaro -. Quello che deve cambiare per garantire maggiore sicurezza è il ruolo della Protezione civile e il sistema complessivo della prevenzione come strumento prioritario di contrasto al dissesto”. Argomenti, questi, al centro dell’azione amministrativa della Provincia sin dall’insediamento del presidente Bruno che tra i primi atti compiuti annovera proprio la convocazione di un tavolo con gli attori interessati alla pulizia dei fiumi e alla manutenzione, con la conseguente firma di un protocollo d’intesa per intervenire nella messa in sicurezza, soprattutto nei centri abitati. “Abbiamo stilato un elenco definito sulla base di criteri tecnici e non politici che ci ha permesso di attuare nei fatti la prevenzione necessaria a rispondere alle emergenze dettate da un’alluvione come quella dello scorso mese di ottobre – continua Bruno -. Nella provincia di Catanzaro sono caduti anche più millimetri di pioggia che nella provincia di Reggio, ma senza le drammatiche conseguenze che abbiamo registrato in quelle zone con opere pregevoli che hanno mitigati i danni”. Ancora una volta, l’invito rivolto da Bruno alla Regione, è quello di tener conto delle competenze e delle professionalità maturate nel sistema della prevenzione e del contrasto al dissesto idrogeologico al momento della definizione della legge regionale sulle nuove Aree vaste: “Una competenza, questa, sottratta alle Provincie dal 1 agosto scorso che il nuovo ente intermedio potrebbe svolgere con grande competenza assumendo il ruolo di gestione che la legge di riforma della autonomie attribuisce ai nuovi enti di Area vasta”.

Un plauso all’operato della Provincia di Catanzaro in materia di prevenzione arriva proprio dal direttore della Protezione civile regionale, Carlo Tansi che ha confermato quanto ricordato da Bruno: nel Catanzarese il 30 e 31 ottobre sono caduti 734 millimetri di pioggia senza alcun danno grave, mentre nel reggino la pioggia caduta è stata di 400 millimetri con conseguenze disastrose. Tansi ha concluso i lavori dopo il dibattito a cui hanno portato il proprio contributo Davide Zicchinella, Leopoldo Chieffallo (sindaco di San Mango D’Aquino e presidente dell’Unione dei Comuni Ma. Re. Monti) e Pino Soriero.

Platì, sopralluogo della Protezione Civile nell’area della frana

PLATì (RC) – Gli scorsi giorni una frana di vaste dimensioni si è abbattuta su alcuni fabbricati di contrada Vignale, facenti parte del Comune di Platì, nel reggino. Trattandosi di un fenomeno in evoluzione e, purtroppo, potenzialmente pericoloso, già venerdì scorso, Luca Rotondi, Commissario prefettizio di Platì, insieme al responsabile dell’UTC Antonio Marvelli, ha chiesto l’intervento dell’UOA “Protezione Civile Reggio Calabria”, la quale è prontamente intervenuta nel corso della medesima notte. Gli operatori della Protezione Civile hanno, quindi, effettuato un primo sopralluogo, guidati dal Dirigente Carlo Tansi e dal funzionario responsabile del Settore Emergenze della stessa UOA, Edoardo D’Andrea.

La ricognizione ha evidenziato la presenza di un corpo franoso lungo oltre 170 metri e largo almeno 30, del tipo “scorrimento-colata” che si è abbattuto su un fabbricato, destinato a deposito, e adiacente a un edificio abitato da due famiglie che, per tale ragione, sono stati immediatamente sgomberati. Tuttavia, il corpo franoso, ha sottolineto lo stesso Tansi, ha ostruito anche il torrente “Vallone Mastro Paolo provocando un’altra situazione di potenziale danno: il pericolo, infatti, è che, in caso di ulteriori piogge, le acque del torrente, non potendo defluire liberamente, possano creare a monte dell’ostruzione un “effetto-diga” dalle conseguenze problematiche se non disastrose. Essendo un pericolo eseguire, in tali condizioni, operazioni di movimento-terra per liberare il torrente dai detriti in accumulo, la pressione idrica, divenuta a questo punto notevole, nel tratto di torrente ostruito, potrebbe causare rimobilizzazioni del corpo franoso che andrebbe a scivolare sulle decine di edifici sottostanti l’area. Al fine di evitare spiacevoli conseguenze, il tratto di territorio è constantemente monitorato dalla Protezione Civile e dai tecnici del Comune di Platì: la maggiore preoccupazione, infatti, riguarda l’evoluzione del fenomeno che potrebbe estendersi fino al centro abitato, distante meno di duecento metri dall’area di massima criticità. Solo quando l’allerta meteo si sarà allentata sarà, dunque, possibile liberare il torrente dalle ostruzioni e realizzare opere provvisorie di canalizzazione delle acque, in vista di una risoluzione definitiva, per la quale la stessa Protezione Civile ha provveduto ad avvisare dell’accaduto il Commissario per l’Emergenza Idrogeologica Carmelo Gallo, per inserire l’area nell’elenco del piano degli interventi regionali di risistemazione idrogeologica.

 

 

Pia Santelli: lavori nel Comune di Rende per evitare il rischio frane

RENDE (CS) – Interventi contro il dissesto idrogeologico in alcune aree del centro storico e di Arcavacata. Aggiudicati i lavori per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro. “Si tratta solo del primo passo di una più complessiva serie di progetti inseriti nel piano delle opere pubbliche del 2016”. È quanto ha affermato l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rende, Pia Santelli.

Assessore ai Lavori Pubblici Pia Santelli
Pia Santelli, Assessore ai Lavori Pubblici

“Questa amministrazione – afferma – mette al primo posto la sicurezza dei cittadini di Rende e crede nella prevenzione di tutta una serie di possibili situazioni di rischio, soprattutto alla luce delle violente e durature precipitazioni che da qualche anno stanno interessando il territorio calabrese, sempre troppo soggetto a problemi llegati alla sua particolare conformazione orografica”.

Approvato pure il progetto definitivo in relazione alla mitigazione del rischio frane in contrada Pietà. Una serie di interventi per un valore totale di 1milione e 50mila euro. All’interno di una più complessiva politica, in materia di lotta al dissesto idrogeologico, rientra il consolidamento dell’area cimiteriale. In questa parte del centro storico sarà realizzata una paratia. Altro progetto è quello che contiene una serie di lavori in località Vermicelli per un valore complessivo di 3,4 milioni di euro. Approvato il progetto preliminare per il monitoraggio di situazioni a rischio frana in tutto il territorio di Rende.

Gualtieri (Fai-Cisl): “Su dissesto idrogeologico serve impegno concreto del Governo”

giuseppeGualtieriFaiCislCATANZARO – “Non basta la solidarietà, così come non bastano gli interventi per l’immediato ripristino delle infrastrutture distrutte dalla nuova ondata di maltempo. Non si può accettare che, ancora una volta, superata l’emergenza si spenga l’attenzione del Governo sulla questione dell’assetto idrogeologico di un territorio, quello calabrese, che continua ad essere devastato da piogge e alluvioni”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fai-Cisl Calabria Giuseppe Gualtieri. “Ancora una volta – continua Gualtieri – la Calabria ha pagato un prezzo troppo alto, con la morte di un giovane padre e i danni incalcolabili che frane e inondazioni hanno causato all’economia di gran parte della regione. La Locride, la piana di Gioia Tauro, la provincia catanzarese, così come pochi mesi fa la Sibaritide, sono state messe in ginocchio per l’incapacità del territorio di reggere l’urto del maltempo, a causa di un’incuria decennale, dell’abusivismo, della mancanza di investimenti adeguati sul contrasto al dissesto idrogeologico e sulla manutenzione dei corsi d’acqua, dell’assoluta assenza di politiche nazionali rivolte alla tutela del territorio. Con il cessare delle piogge non deve calare un nuovo silenzio nell’attesa passiva del prossimo disastro. Non si possono mettere ancora a rischio vite umane: serve da subito avviare un vero piano di messa in sicurezza di un territorio fragile quale quello calabrese. Chiediamo al governatore Oliverio la convocazione immediata di un tavolo partecipato che individui priorità, bisogni e piani di intervento, e che dia maggiore forza alla Calabria nel confronto con un Governo nazionale che alle parole deve fare seguire i fatti, non certo limitandosi alla doverosa rapida ricostruzione di alcuni chilometri di asfalto e binari, ma investendo mezzi, uomini, risorse ingenti e certe nella prevenzione attraverso un piano di  messa in sicurezza del  territorio ad altissimo rischio idrogeologico e sismico, che ha bisogno di qualità degli interventi, dalla costa ai centri montani”

Dissesto idrogeologico.Mario Oliverio:”Disastro preannunciato”

IMG_8425CATANZARO(CZ)-“Quanto è accaduto in queste ore in Calabria e, soprattutto nella Locride, è un vero e proprio disastro”.Lo ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio dopo aver effettuato un  sopralluogo nelle zone della regione più colpite dal maltempo.“Anche in questa come in altre occasioni –ha aggiunto il governatore della Calabria- si evidenzia, purtroppo, uno stato del territorio che è stato abbandonato a se stesso per un lungo periodo di tempo. Ciò che balza  agli occhi è la mancata cura delle aste fluviali. La SS.106, ferrovia Jonica che crollano, che collassano mettono in evidenza un’assoluta inadeguatezza e disattenzione da parte di questi enti che dovevano essere e sono preposti ad investire e rafforzare le grandi infrastrutture di comunicazione anche sul piano strutturale”.“Per quanto ci riguarda –ha sottolineato il Presidente della Regione- abbiamo trovato un territorio che è un colabrodo, segnato da un gravissimo dissesto idrogeologico. Questa estate tutti abbiamo visto ciò che è accaduto a Rossano. Adesso abbiamo sotto gli occhi il territorio della Locride devastato. Sin dal nostro insediamento abbiamo capito che non potevamo starcene con le mani in mano e ci siamo subito messi a lavorare per mettere a punto un grande progetto di sistemazione idrogeologica, di pulitura, di regimazione delle acque nelle fiumare e nei torrenti di tutta la Calabria, perché i ritardi accumulati nel corso di decenni hanno determinato una condizione di maggiore vulnerabilità e di esposizione al rischio del nostro territorio. Naturalmente, dopo aver fatto una ricognizione complessiva dei danni, chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza al governo e, soprattutto, chiederemo che sia sostenuto il nostro progetto di difesa e di sistemazione idrogeologica che stiamo mettendo a punto. Abbiamo bisogno di un grande progetto. La Calabria non può pensare ad una prospettiva di crescita e di sviluppo se non parte dal suo territorio, che è un territorio fragile, fortemente esposto a rischi. Noi dobbiamo mettere mano alla situazione strutturale di tutto il territorio e mitigare i rischi”.“La presenza del ministro Delrio con cui abbiamo sorvolato la zona più colpita dal maltempo per meglio renderci conto dei danni prodotti –ha concluso Oliverio- sottolinea l’interesse del governo per una situazione così grave e rispetto a cui attendiamo un adeguato sostegno”.

Dorina Bianchi assicura: esistono i fondi per il dissesto idrogeologico

 

“Le risorse finanziarie per affrontare il problema del rischio idrogeologico in Calabria ci sono, il problema è legato alla loro gestione nei tempi giusti. Infatti nel 2010 sono stati stanziati 220 milioni di euro che avrebbero dovuto finanziare oltre 180 interventi

Dorina Bianchi
Dorina Bianchi

urgenti. Come ha evidenziato oggi il sottosegretario Velo, in risposta ad una mia interrogazione in Commissione, di tutte queste opere previste, solo 94 sono state finanziate ma ancora non avviate e solo 4 sono state concluse. Una percentuale troppo bassa che evidenzia una falla che va superata” . A dirlo è Dorina Bianchi, Vice Presidente dei deputati del Gruppo Area Popolare (NCD-Udc).

” Infatti – conclude – per utilizzare al meglio le risorse finanziarie, occorrono tempi certi con un sistema di regole chiare e trasparenti, oltre ad una attenta valutazione sull’efficacia ambientale degli interventi. Lo stesso sottosegretario Velo, sempre in risposta alla mia interrogazione, ha evidenziato che il Commissario per il dissesto idrogeologico ha pieni poteri per sbloccare la situazione. Anzi con il decreto Competitività e lo Sblocca Italia essi sono stati ancora di più ampliati. Pertanto faccio appello al Presidente della Regione Oliverio, nonché Commissario, affinché le risorse disponibili vengano utilizzate al più presto e al meglio”.

Piano prevenzione dissesto idrogeologico, piena collaborazione del Consorzio di Bonifica

risezionamento canale-2CATANZARO – Sgombrare il campo dalle ombre e aprirsi alla luce dei finanziamenti mirati, realizzabili e verificabili: piena collaborazione dal Consorzio.

Davanti ai dati allarmanti e preoccupanti sulla occupazione e la chiusura delle imprese in Calabria, che in questi giorni hanno occupato intere pagine dei mezzi di comunicazione il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese rilancia l’ormai improcrastinabile necessità di avviare “a largo spettro” il piano di prevenzione della messa in sicurezza del territorio. L’analisi di Manno parte da una angolatura che evidentemente è stimolante: “dal piano di prevenzione per la messa in sicurezza del territorio può venire nuova occupazione diretta ed indiretta, tra l’altro con la valorizzazione dello stock di capitale umano che si forma nelle nostre università e che sciaguratamente li costringiamo ad andar via di fatto impoverendo il nostro tessuto economico e sociale.  Nel discorso programmatico il Governatore Mario Oliverio  – commenta – con parole chiare, ha espresso che la prevenzione del dissesto idrogeologico per la Calabria è una necessità e urgenza, l’uso della gestione sostenibile e durevole del territorio, e i relativi interventi da effettuare, contribuiscono a riavviare lo sviluppo valorizzando quell’insieme di capitale naturale, sociale ed economico che apre la nostra regione  a nuove prospettive. Dopotutto – prosegue – la tutela dei beni comuni ambientali e la valorizzazione dei territori sono un cardine della civiltà contemporanea e una azione per orientare lo sviluppo, le attività economiche e l’appetibilità della nostra regione”.  Il Consorzio di Bonifica con i progetti cantierabili predisposti, alcuni dei quali, per circa 20 milioni di euro, sono stati deliberati dagli organi consortili, è in grado di rendere questo grande servizio alla Calabria e per tutto questo, non bastano più solo dichiarazioni e buoni propositi ed è indifferibile che  l’Unità di Missione regionale per la lotta al rischio idrogeologico, verso la quale  prosegua il lavoro con rapidità nella nostra regione verso la quale ribadiamo piena collaborazione.

Conferenza Territoriale Anbi: Consorzi di Bonifica di Calabria-Sicilia

CATANZARO – Grande la soddisfazione da parte dei dirigenti dei Consorzi Calabresi per l’arrivo, per la prima volta in qualità di Presidente Anbi, di Francesco Vincenzi. Piano Irriguo Regionale, Attività di Forestazione, Nuovi Bilanci Consortili e Innovazione Gestionale e Sostenibilità Economica e Finanziaria i temi trattati dalle relazioni programmate. Il Presidente Urbi  Marsio Blaiotta che ha presieduto  e coordinato gli interventi ha evidenziato che gli importanti traguardi conseguiti nella passata legislatura, impongono una ulteriore accelerazione nel processo di ammodernamento gestionale e nell’implementazione dei servizi rivolti ai consorziati. Importanti contributi sono dunque arrivati dai due Vice Presidente Roberto Torchia e Giandomenico Caridi così come dal Consigliere Anbi Macchione. La presenza del Direttore Generale Anbi Massimo Gargano ha così consentito di proiettare e ridiscutere, anche in funzione dell’appuntamento ad Expo 2015, di innovazione e gestione e tutela del territorio. Interessanti ed appassionati i contributi da parte del Presidente della Coldiretti Sicilia e del Direttore del Consorzio di Caltagirone a rappresentare il gravoso problema della gestione diretta della Regione che non può certo garantire una programmazione seria delle reali necessità del mondo agricolo e dei servizi necessari. Fra gli interessanti ed approfonditi contributi tecnici da parte del Direttore dello Scalea Ruggero sul Sit, del Responsabile dell’Area Agraria Urbi Scazziota sulle linee strategiche dell’area Agro-Ambientale, da sottolineare lo strategico elenco di misure previste dal Psr 2014/2020 utilizzabili dai Consorzi (anche in partneriato) fatta dal consulente Coldiretti dott. Mario Toteda. Il saluto del Presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, ha declinato il coerente e rinnovato impegno dei dirigenti  e dell’intera struttura della più importante e rappresentativa Organizzazione Agricola in Calabria ed in Italia rivolta a seguire uno schema impegnativo quanto semplice: “i servizi all’agricoltura offerti dai Consorzi di Bonifica sono essenziali e devono continuare a seguire le esigenze di innovazione che, sempre più spesso, non trovano risorse dirette dalle pubbliche amministrazioni; per progettare e programmare (anche attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari) significa, contestualmente, “imporre” ai riferimenti istituzionali di essere coerenti rispetto alle loro stesse enunciazioni programmatiche. Siamo sempre stati e continueremo ad essere quelli che prima di chiedere, imponiamo a noi stessi di fare il meglio che ci è possibile”. Appassionato e competente come di consueto il contributo dell’Avv. Anna Maria Martuccelli nel segnare il filo conduttore di un processo di riforma dei Consorzi Calabresi che, negli ultimi 4 anni, ha visto felici accelerazioni operative. Le conclusioni del Presidente Francesco Vincenzi sono state rivolte alle azioni concrete che distinguono i Consorzi di Bonifica come ultimi presidi di area vasta nella tutela del territorio.