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Evasione per oltre 4 milioni. Sequestrati conti e 44 automezzi nel cosentino

COSENZA – La guardia di finanza di Cosenza ha eseguito un decreto di sequestro per equivalente delegato dall’autorità giudiziaria di Castrovillari nei confronti di due persone, residenti nella provincia di Cosenza, per evasione di imposte sui redditi ed Iva pari a 4.539.000 euro. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno sottoposto a sequestro i saldi attivi di undici conti correnti e di sei rapporti bancari accesi in numerosi istituti bancari nazionali, quote societarie di una Srl del parmense, venticinque auto, sedici autocisterne per il trasporto di carburante, due automotrici e un motociclo. Il sequestro, spiega la guardia di finanza, scaturisce da una complessa indagine fiscale che ha consentito di smascherare una ditta individuale che formalmente risultava avere ad oggetto coltivazioni agricole, mentre, di fatto, commercializzava prodotti energetici denaturati per uso agevolato. I finanzieri hanno ricostruito la compravendita di ingenti quantitativi di gasolio ad uso agricolo la cui cessione, “in nero”, garantiva alla titolare e all’amministratore di fatto rilevanti guadagni. Inoltre, a fine anno, non veniva presentata alcuna dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e ai fini Iva né, tantomeno, venivano versate le dovute imposte. I due erano già stati denunciati alla procura della Repubblica di Castrovillari per omessa dichiarazione dei  redditi ed Iva, distruzione e occultamento di scritture contabili.

Cosentino agli arresti per evasione dai domiciliari

COSENZA – Nella giornata di ieri i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile dipendente dalla Compagnia di Cosenza hanno tratto in arresto, per il reato di evasione domiciliare, D.R.V., classe ’84, pregiudicato. Nello specifico i militari hanno sorpreso il giovane in Via Agostino Casini, al di fuori della propria abitazione seppur costretto a rimanere in casa in quanto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. A seguito poi di una perquisizione personale è stato trovato in possesso di 2 gr. di marijuana. I militari, dopo aver segnalato la vicenda alla competente Prefettura, per uso personale di sostanze stupefacenti, è stato poi arrestato.

Evade dai domiciliari. Arrestato pluripregiudicato nel cosentino

polizia-arrestoCOSENZA – Continua l’azione di controllo del territorio da parte degli uomini della Polizia di Stato alle direttive del Questore Liguori. Nella mattinata odierna,  il personale dell’U.P.G.S.P.  notava Mazzei Francesco, di anni 22, pluripregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari che passeggiava in compagnia di un tossicodipendente. Accortisi della presenza dei poliziotti, Mazzei faceva rientro in casa mentre il suo compagno tentava di allontanarsi velocemente, ma veniva bloccato dagli operatori di Polizia. Presso l’abitazione del Mazzei veniva eseguita una perquisizione e lo stesso tratto in arresto per il reato di evasione.

Fisco, evaso un milione di euro da strutture turistiche

VIBO VALENTIA – Evasione fiscale per oltre un milione di euro contestata ad alberghi, villaggi turistici e stabilimenti balneari: è il risultato dei controlli effettuati dai finanzieri del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia lungo le coste calabresi. Delle oltre 130 attività commerciali esercitate e sottoposte a controllo nella fascia doganale marittima, solo una netta minoranza aveva provveduto al previsto accatastamento degli immobili ed al pagamento delle imposte. I controlli si inseriscono in un progetto più ampio avviato dal Comando regionale Calabria della Guardia di Finanza, finalizzato, attraverso un’opera di analisi, a rilevare i fenomeni evasivi connessi alle concessioni demaniali marittime insistenti con controlli sui tributi locali Ici-Imu, oltre alle concessioni governative ed al pagamento dei canoni demaniali. Il fenomeno, tra l’altro, comporta una concorrenza sleale perché gli evasori possono avvalersi di costi minori e quindi essere più competitivi.

Scoperta da Gdf evasione per 4,5 milioni, tre le denunce

REGGIO CALABRIA – Un’evasione fiscale per oltre 4,5 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria che ha denunciato i tre rappresentanti legali e l’amministratore di fatto di una società per omessa presentazione di dichiarazioni fiscali. L’indagine, condotta dalle fiamme gialle reggine nei confronti di una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di mobili, ha portato alla luce, il giro d’affari “in nero”. I finanzieri, in mancanza di scritture e registri contabili contabili, hanno ricostruito le movimentazioni di denaro nascoste al fisco poste in essere, nel tempo, dai responsabili dell’azienda. In particolare è stata rilevata la figura di un amministratore di fatto, con precedenti in materia tributaria, il quale ha fittiziamente rivestito il ruolo di dipendente della società gestendo tutte le dinamiche societarie con l’obiettivo di far ricadere eventuali responsabilità amministrative e penali su ignari e terzi soggetti.

Frode fiscale da 2,5 milioni di euro Denunciato imprenditore

COSENZA – La Guardia di Finanza di Cosenza ha individuato una frode fiscale, nel settore del commercio di prodotti tecnologici, con evasione di imposte per oltre 2,5 milioni di euro. Ad insospettire i finanzieri sono stati i prezzi di vendita dei prodotti, praticati dalla società, molto più bassi rispetto a quelli applicati dalle imprese concorrenti operanti nel medesimo settore commerciale. La verifica fiscale svolta ha permesso di accertare l’emissione di documenti falsi (le cosiddette “dichiarazioni d’intento») per acquistare beni tecnologici senza l’applicazione dell’Iva. Uno stratagemma consentiva all’azienda di rivendere i beni a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli praticati sul mercato, con conseguenti effetti distorsivi sulla concorrenza. Ad una attenta analisi la società è risultata formalmente gestita da un legale rappresentante “inesistente”, un soggetto che sfruttava documenti identificativi falsi, mentre era effettivamente amministrata da un imprenditore cosentino – operante anche in altri settori di mercato – che è stato denunciato per dichiarazione fraudolenta ed emissione di altri documenti per operazioni inesistenti. Per assicurare la restituzione delle imposte evase ed il pagamento delle relative sanzioni sono state attivate le procedure per il sequestro dei beni patrimoniali esistenti per valore equivalente a quello dell’evasione.

Reggio Calabria, evasione fiscale per 14 milioni di euro

REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha portato a termine una complessa e articolata attività di polizia economico-finanziaria nei confronti di una società operante nel settore del commercio all’ingrosso. La selezione del target è stata resa possibile grazie a un’analisi di rischio basata sulle risultanze del controllo economico del territorio nonché sull’incrocio e sull’elaborazione dei dati contenuti nei diversi applicativi informatici del Corpo di ultima generazione. Con l’evidente obiettivo di evadere i tributi dovuti la società, pur presentando la prescritta dichiarazione ai fini delle Imposte dirette e dell’Iva per l’anno 2014, non aveva indicato i ricavi conseguiti. Le Fiamme Gialle hanno preso in esame, per ricostruire il volume d’affari, la copiosa documentazione contabile ed extracontabile acquisita all’atto dell’accesso presso la sede della società, accertando la presenza di un imponibile, nascosto al fisco, di circa 14 milioni di euro. Il rappresentante legale della società è stato segnalato all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di dichiarazione infedele.

Cosenza, evasione fiscale per nove milioni di euro

COSENZA – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, in seguito ad alcuni controlli effettuati nei confronti di un’impresa del capoluogo bruzio hanno scoperto una maxi-evasione di imposte per 9 milioni di euro realizzata da una società immobiliare grazie al falso trasferimento di sede a Roma. Dagli accertamenti effettuati sono emerse diverse violazioni tra cui l’inserimento in contabilità di fatture false per 500.000 euro, al fine di gonfiare i costi e ridurre gli utili dell’impresa. Falsi acquisti di edifici in costruzione e compravendite fittizie di immobili già costruiti, attestavano operazioni e costi mai realmente sostenuti dalla società immobiliare. Il rappresentante legale dell’azienda è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Cosenza per l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e per dichiarazione infedele, reati sanzionati con la reclusione da uno a sei anni. Al fine di assicurare la restituzione delle imposte evase ed il pagamento delle relative sanzioni sono state attivate le procedure finalizzate al sequestro dei beni patrimoniali esistenti per valore equivalente a quello evaso.

Società del crotonese accusata di truffa ed evasione fiscale

Crotone ( Kr) – Nonostante fosse un evasore fiscale ha ottenuto illegalmente un finanziamento con la legge 488 per la sua azienda. I finanzieri di Crotone hanno scoperto entrambi i reati ed hanno denunciato il legale rappresentante di una società di servizi per i reati di truffa ed evasione fiscale. La truffa ai danni dello Stato, finalizzata ad ottenere 600 mila euro attraverso i finanziamenti pubblici, è stata messa a segno attraverso l’emissione di false fatture. Dopo che la Guardia di finanza di Crotone ha scoperto la truffa il Ministero dello Sviluppo Economico ha bloccato il finanziamento. Successivamente le fiamme gialle hanno scoperto anche che il legale rappresentante dell’azienda non aveva versato le imposte dovute su redditi per cinque milioni di euro.

Cosenza, evade il fisco per 500mila euro. Denunciato dalla Guardia di Finanza

Matera, posto di controllo della Guardia di FinanzaCOSENZA – Una persona di nazionalità russa, ma residente in Italia da diversi anni, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Cosenza per il reato di esercizio abusivo della professione. Secondo quanto si è appreso l’uomo, agente immobiliare, approfittando di contatti diretti con i propri connazionali russi, alimentati anche da pubblicità su siti e social network, sarebbe riuscito a portare a termine numerose operazioni di compravendita tra venditori italiani e cittadini extracomunitari in cerca di appartamenti, in alcuni casi anche di notevole pregio, in cui trascorrere le vacanze estive. L’analisi dei movimenti bancari, coadiuvata dallo studio della posizione reddituale e patrimoniale, ha permesso ai finanzieri di portare alla luce redditi non dichiarati che ammontano a quasi 2 milioni di euro e una posizione debitoria in termini di iva e irap che supera, complessivamente, 500.000 euro di imposte non pagate.