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Evade dai domiciliari, fermato in pieno centro a Cosenza

COSENZA – Un arresto ieri nel pieno centro della città bruzia. Gli agenti della questura hanno fermato un giovane, S.D., di 21 anni, evaso dagli arresti domiciliari cui era posto. Nell’ambito dei regolari controlli del territorio, soprattutto nei confronti dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione e alla sorveglianza speciale, il personale di una volante ha fermato il 21enne, sottoposto a domiciliari per violazione agli obblighi imposti dalla citata misura di prevenzione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In particolare, nella serata di ieri gli agenti hanno notato il giovane che si aggirava in modo furtivo tra le auto in sosta in una delle vie del centro cittadino. Riconosciuto il soggetti, gli agenti gli hanno intimato di fermarsi, ma S.D. si è dato alla fuga, salvo essere bloccato nei pressi di piazza dei Valdesi. L’uomo ha opposto una forte resistenza, urlando, aggredendo violentemente gli operatori di polizia e cercando più volte di afferrare uno di loro per il collo. La reazione del fermato è stata tale da indurre gli agenti a utilizzare un dispositivo di dissuasione ed autodifesa oleoresin capsicum. Dopo essere stato decontaminato S.D. è stato nuovamente sottoposto alla misura della detenzione domiciliare.

Arrestata donna russa per evasione

RENDE (CS) – I carabinieri della Stazione di Rende hanno arrestato una 41enne di nazionalità russa residente a Rende (CS), per il reato di evasione. I militari hanno infatti accertato che la donna, già sottoposta alla misura degli arresti domiciliari, al momento del controllo, si trovava all’interno di un bar poco distante dalla propria abitazione unitamente ad altre persone, violando gli obblighi cui era sottoposta. L’arrestata, concluse le formalità di rito, è stata trattenuta presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Rende, in attesa di rito direttissimo fissato per la mattinata di oggi.

Due persone denunciate per evasione

RENDE (CS) – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende Hanno deferito in stato di libertà, per il reato di evasione due persone, un 27enne cosentino e una 41enne di nazionalità russa, entrambi residenti a Rende.
I militari operanti accertavano che i due, già sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, al momento del controllo erano al di fuori delle rispettive abitazioni, violando gli obblighi cui sottoposti.

Scoperto dentista evasore totale con guadagni di oltre 400mila euro

COSENZA – La Guardia di Finanza di Cosenza ha scoperto un dentista che esercitava la libera professione senza mai aver presentato alcuna dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito redditi per oltre 400mila euro. I finanzieri, dopo aver constatato l’esercizio dell’attività, hanno dato il via ad un controllo fiscale che ha consentito di reperire nello studio appunti, annotazioni su registri improvvisati e file presenti su diversi strumenti informatici, che hanno permesso di ricostruire l’attività svolta dall’odontoiatra e i redditi non dichiarati. In particolare si è riusciti a ricostruire un’imposta evasa di circa 100mila euro e contestualmente richiedere l’applicazione di misure cautelari fiscali volte a tutelare il credito dell’amministrazione finanziaria nei confronti del contribuente. Questo consentirà l’iscrizione di ipoteca sui beni del debitore e l’autorizzazione a procedere al sequestro conservativo degli stessi, per ottenere garanzie dei crediti erariali connessi alle imposte evase e ai relativi interessi. La verifica del mancato rispetto delle norme di natura igienico-sanitario che disciplinano l’operato dei medici hanno altresì portato a disporre la chiusura dello studio dentistico , su precisa indicazione delle Autorità sanitarie locali.

Luzzi, arrestato un quarantenne per evasione

LUZZI (CS) – Nella serata di ieri,i militari della Stazione Carabinieri di Luzzi traevano in arresto un 45enne di Luzzi residente in Germania per evasione. I militari operanti, nel corso di servizio di controllo del territorio, accertavano che l’uomo, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, non si trovava presso la propria abitazione. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato nuovamente tradotto presso l’abitazione dei genitori in regime di arresti domiciliari

Scoperto un professionista evasore fiscale proprietario di 17 immobili

COSENZA – I finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno scoperto un professionista cosentino che negli anni dal 2010 al 2016 ha omesso di dichiarare al fisco compensi per oltre 5 milioni di euro ed omesso di versare imposte per oltre 3,5 milioni di euro. La verifica fiscale parte dal fatto che lo stesso, per alcuni anni, non aveva presentato dichiarazioni fiscali, con una specifica attività attraverso un accesso nello studio e l’effettuazione di accertamenti bancari. Le indagini finanziarie, svolte con riferimento agli ultimi cinque anni di attività, hanno evidenziato la presenza di numerosi rapporti di credito riconducibili al professionista, tra cui oltre sessanta conti corrente. L’esame dei flussi finanziari ha consentito alle Fiamme Gialle di ricostruire l’ammontare dei redditi annui conseguiti, relativi prevalentemente a prestazioni professionali documentate con parcelle o semplici preventivi di spesa, denominati “parcelle pro forma”, che non venivano registrate in contabilità né, tantomeno, confluivano nelle dichiarazioni fiscali. I diversi clienti sentiti in merito alle prestazioni ricevute ed ai pagamenti effettuati hanno confermato di aver fruito dei servizi del professionista e di averlo regolarmente pagato senza ricevere regolare fattura o parcella. Il soggetto, seppur evasore totale, conduceva un elevato tenore di vita ed è risultato proprietario di 17 immobili per i quali non ha versato né le imposte sui redditi di fabbricati né i tributi locali (Imu) per oltre ventimila euro. A conclusione dell’attività è stato contestata l’omessa dichiarazione di imposte per oltre tre milioni e mezzo di euro ed il professionista è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza per il reato di omessa dichiarazione. Il professionista è stato altresì segnalato all’ordine professionale per aver omesso di versare, alla cassa forense, contributi per oltre duecentomila euro. Al fine di assicurare la restituzione delle imposte evase ed il pagamento delle relative sanzioni sono state attivate le procedure finalizzate al sequestro di beni patrimoniali per un valore equivalente alle imposte evase.

Cosenza, arrestato pregiudicato per evasione

COSENZA – La Polizia di Stato della Questura di Cosenza, nella scorsa nottata, durante i servizi di prevenzione e repressione dei reati ha tratto in arresto P. A.  per evasione, detenzione di sostanza stupefacente, munizioni e detenzione abusiva di armi e munizioni. Il personale della Questura di Cosenza, nel cuore della notte, sorprendeva su via Popilia due pregiudicati che si aggiravano con fare sospetto nei pressi di alcuni istituti scolastici. Uno di questi veniva riconosciuto per P. A.  sottoposto agli arresti domiciliari. Quest’ultimo alla vista degli agenti di polizia si dava alla fuga. Le volanti, alla ricerca dell’evaso, lo hanno rintracciato nei pressi del ponte Mancini dopo un lungo inseguimento a piedi. Veniva effettuata perquisizione personale e domiciliare a carico dell’evaso, nel corso della quale venivano rinvenuti: un pugnale, una balestra, un bisturi, una cartuccia cal. 7.65, un involucro con circa 15 gr di sostanza stupefacente e un coltello a serramanico. L’arrestato, accompagnato presso gli uffici  per le formalità di rito, risultava gravato da numerosi precedenti di polizia, in particolare per spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, furto e resistenza. Lo stesso veniva sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Evade dai domiciliari, denunciato trentenne

SAN PIETRO IN GUARANO (CS) – I militari della Stazione Carabinieri di San Pietro in Guarano, deferivano in stato di libertà un 33enne di Lamezia Terme per evasione. I militari durante un servizio di controllo del territorio, accertavano che l’uomo, sottoposto al regime degli arresti domiciliari all’interno di una comunità terapeutica, si era allontanato, senza un giustificato motivo, dalla struttura per poi rientrarvi poco dopo.

Visitava senza fatture, scoperto un medico evasore

LOCRI (RC) – Al medico sono stati contestati oltre 600mila euro a titolo di somme percepite illecitamente (tra compensi in nero, quota di denaro non versata all’Asp provinciale e somme stipendiali non spettanti). L’attività delle fiamme gialle prende spunto da una segnalazione pervenuta al “117” in cui veniva segnalato che il medico solitamente non emetteva alcuna ricevuta fiscale a fronte dei pagamenti ricevuti per le visite effettuate conclusasi con specifica contestazione della mancata emissione della ricevuta fiscale. I finanzieri venivano inoltre a conoscenza che il medico era autorizzato dall’Asp di Reggio Calabria ad esercitare l’attività libero-professionale in regime di “intramoenia allargata” (cioè presso studi privati al di fuori delle mura ospedaliere). Il fondato sospetto che il medico esercitasse l’attività in regime di “intramoenia allargata” in contrasto con le stringenti normative di legge che regolano la materia veniva puntualmente confermato a seguito della perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Locri, che ha diretto le indagini, sottoponendo a sequestro la documentazione inerente l’attività professionale esercitata. La documentazione consentiva la totale ricostruzione delle prestazioni professionali eseguite nei confronti di una moltitudine di pazienti per le quali aveva omesso il rilascio delle previste ricevute sanitarie non documentando all’Asp di Reggio Calabria un totale complessivo di oltre 600mila euro.

Fisco, scoperta evasione per 17 milioni di euro

CROTONE – Un’evasione fiscale per quasi 17 milioni di euro, da parte di una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Crotone che ha denunciato il rappresentante legale dell’azienda. I finanzieri, al termine di una verifica, hanno scoperto l’omissione da parte dell’impresa della presentazione delle dichiarazioni annuali dal 2009 al 2014. L’indagine ha permesso di appurare che l’impresa ha commercializzato gasolio agricolo sottoposto ad un regime agevolato importato dall’estero un prodotto assimilabile e rivendendolo illegalmente come gasolio per autotrazione, senza aver tenuto alcuna contabilità. Attraverso la ricostruzione delle operazioni economiche, mediante controlli incrociati, i finanzieri hanno constatato un’evasione per 16 milioni settecento mila euro con mancato pagamento di Ires per oltre un milione 400 mila, di Iva per oltre 2 milioni, di Irap per oltre cinque milioni e di accise per 8 milioni di euro.