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Cosenza, a Gianni Di Marzio anche la cittadinanza onoraria post mortem

COSENZA – “Accogliamo con favore la proposta proveniente dal Centro di Coordinamento club Cosenza di conferire la cittadinanza onoraria post mortem a Gianni Di Marzio e nel mese di settembre avvieremo, di concerto con il Presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca, l’iter procedurale per l’attribuzione dell’importante riconoscimento”.
Lo ha affermato il Sindaco Franz Caruso che ha subito risposto alla proposta formulata a mezzo stampa dallo stesso Centro di coordinamento.
“Ad onor del vero – ha sottolineato il Sindaco – dell’idea di conferire a Gianni Di Marzio la cittadinanza post mortem avevamo già discusso ieri con il Presidente dell’Associazione “La Terra di Piero”, Sergio Crocco, grande tifoso rossoblù, anticipando la proposta che è stata formulata oggi sulla stampa. Va detto che la decisione dell’Amministrazione comunale di intitolare a Gianni Di Marzio tutta l’area circostante dello Stadio San Vito-Marulla e da me comunicata durante la riuscitissima manifestazione di presentazione del Cosenza calcio 2022/2023 in Piazza dei Bruzi – ha aggiunto Franz Caruso – ha suscitato diffusi ed unanimi consensi sia in chi era presente, sia in quanti, all’indomani dell’evento, mi hanno fatto prevenire il loro compiacimento. Questo dimostra che abbiamo fatto la cosa giusta e sulla quale il consenso è stato assoluto. D’altra parte – ha ribadito il Sindaco Franz Caruso – cosa ha rappresentato e continua a rappresentare Gianni Di Marzio per Cosenza e la tifoseria rossoblù si è manifestato in tutta la sua evidenza in Piazza dei Bruzi, trascinando tutti noi, e ancor di più l’ospite speciale della serata, Gianluca Di Marzio, il figlio dello storico artefice della promozione del Cosenza 1987/1988 in serie B, in una girandola di forti emozioni che hanno reso ancora più particolare e sentita l’intera manifestazione. Alla nostra decisione iniziale che – tengo a ribadirlo – non può essere considerata una deminutio per il grande uomo di sport che è stato Gianni Di Marzio, che ha scritto una delle pagine più importanti ed al tempo stesso indelebili della storia del Cosenza calcio e della Cosenza sportiva, aggiungiamo oggi quella di conferire all’allenatore che è nel cuore di tutti i cosentini la cittadinanza onoraria post mortem, come riconoscimento doveroso ad un uomo che tanto ha dato allo sport e alla nostra città e che merita di essere ricordato anche negli anni a venire. E’ questo un approdo quasi fisiologico che tiene conto sì di una specifica sollecitazione, ma che era già nei nostri desiderata, anche e soprattutto – ha concluso Franz Caruso – per dare concretezza, insieme all’intitolazione dell’area circostante lo Stadio, ad un proposito che avevamo già annunciato nell’immediatezza della scomparsa di Gianni Di Marzio, quello, cioè, di onorarne adeguatamente la memoria”

Cosenza, sarà intitolata a Gianni Di Marzio tutta l’area circostante dello Stadio

Sarà intitolata a Gianni Di Marzio tutta l’area circostante dello Stadio San Vito- Marulla. Lo ha annunciato il Sindaco Franz Caruso al termine della presentazione in Piazza dei Bruzi del Cosenza Calcio 2022/2023
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Addio a Gianni Di Marzio: portò il Catanzaro in A e il Cosenza in B

COSENZA – Grande lutto nel mondo del calcio che piange la scomparsa di Gianni Di Marzio, 82 anni, ex allenatore e dirigente oltre che opinionista televisivo e radiofonico, attualmente consulente del Palermo. 

L’annuncio su Twitter è stato dato dal figlio Gianluca, giornalista a Sky. “E adesso potrai finalmente allenarlo il tuo caro amato Diego  sei stato un grande papà, mi hai insegnato tutto e non sarò l’unico a non dimenticarti mai”. Il riferimento è ovviamente a Diego Maradona che Di Marzio scoprì quando allenò il Napoli a partire dal 1977. In Argentina Di Marzio scoprì un giovanissimo Diego Maradona segnalandolo al presidente Corrado Ferlaino ma l’operazione non fu subito possibile a causa della chiusura delle frontiere al mercato. Nonostante tutto i due conservarono sempre uno splendido rapporto.

Il cordoglio di Catanzaro e Cosenza

Di Marzio ha legato quindi la sua carriera da allenatore al calcio calabrese. A metà anni ’70  portò il Catanzaro in serie A. Lo stesso club giallorosso – che ha allenato dal 1974 al 1977 e nella stagione 1988-1989 – lo ricorda così sul proprio sito: «L’US Catanzaro 1929 esprime dolore e cordoglio per la scomparsa di Gianni Di Marzio, il cui nome è legato indissolubilmente alla storia sportiva della società giallorosa. Con il tecnico napoletano in panchina, infatti, le Aquile centrarono la promozione in serie A nella stagione 1975/1976 dopo aver perso, l’anno precedente, sempre con Di Marzio alla guida tecnica, lo spareggio per la massima serie contro il Verona».

Cordoglio e vicinanza anche da parte dell’altra squadra calabrese allenata di Di Marzio, il Cosenza, con cui nella stagione 1987-1988 ha centrato la promozione in Serie B, attesa da ventiquattro anni. Il presidente Eugenio Guarascioo lo ha ricordato così: «Fece grande il calcio calabrese e si legò a Cosenza, in una delle pagine più belle e intense della storia calcistica rossoblù. Indimenticabile a bordo campo e negli spogliatoi: la sua verve, il suo piglio deciso e sempre umano, soprattutto la sua brillante visione di gioco sono ricordi che faranno parte per sempre del bagaglio culturale e sportivo di questa città. La sua lunga carriera lo ha portato in templi del calcio e lo hanno visto protagonista di una gloriosa stagione di gol e bellezza, a fianco di campioni immortali come Maradona, ma Gianni Di Marzio sempre ha conservato un rapporto esclusivo con la Calabria e la sua Cosenza. In questo giorno di addii, la commozione è tanta e un pensiero carico di affetto da parte della società, della squadra e di tutto lo staff va alla famiglia di Gianni, a partire dal figlio Gianluca affermato giornalista e che dal padre ha ereditato competenza e passione sportiva».

La seconda carriera nel Cosenza

Nella Serie B 1989 1990, a dicembre, torna a guidare il Cosenza, sostituendo l’esonerato Gigi Simoni, ottenendo la salvezza all’ultima giornata (0-0 sul campo della Triestina), grazie anche alla classifica avulsa. Confermato per la Serie B 1990-1991 sulla panchina del Cosenza, è esonerato a inizio novembre e sostituito da Reja. Dopo la carriera da allenatore a Palermo dopo la stagione 1991-1992, con il Cosenza ha lavorato negli anni successivi anche come direttore sportivo, suggellando ancora di più il suo legame con il club silano.