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In fiamme specie macchia mediterranea, individuato il responsabile

FIUMEFREDDO BRUZIO (CS) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Longobardi  hanno nei giorni scorsi denunciato un uomo di Fiumefreddo per incendio boschivo colposo. L’uomo,  si è reso responsabile di un incendio in località “Destro Gattarelle” di Fiumefreddo Bruzio causato dall’abbruciamento di residui vegetali a ridosso di un terreno boscato.

I militari avvertiti da una segnalazione, giunti sul posto,  hanno constatato che era in atto un incendio che stava divampando in un costone ricoperto da specie tipiche della macchia mediterranea e che aveva interessato anche delle specie quercine.

Sul posto è intervenuta una squadra Antincendio di Calabria Verde con una autobotte che ha lavorato diverse ore per spegnere le fiamme che hanno interessato una superficie di circa 15mila metri quadri. Sul posto al momento dell’arrivo dei militari non vi era nessuno.

Subito dopo attraverso accurate indagini è stato individuato il responsabile. Sull’area interessata all’incendio i militari hanno inoltre applicato il Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF) che consente di ricostruire l’evoluzione del fuoco attraverso i segni e le tracce che lo stesso rilascia.

Incendio baraccopoli San Ferdinando, un morto

REGGIO CALABRIA – Ha provocato una vittima l’incendio divampato la notte scorsa nella baraccopoli di San Ferdinando, a Reggio Calabria.

Si tratterebbe di un 35enne di nazionalità senegalese.

Le operazione per la sua identificazione sono in corso.

Nel rogo sono state distrutte una ventina di baracche. Le fiamme potrebbero essere scaturite da uno dei tanti fuochi accesi dai migranti per riscaldarsi: una scintilla avrebbe provocato le fiamme che poi si sono rapidamente propagate tra le abitazioni di fortuna fatte di materiale infiammabile come legno e plastica.

Rende, incendio nella notte in una concessionaria di Contrada Lecco

RENDE (CS) – Un incendio di grosse dimensioni è divampato nella notte all’interno di una concessionaria di auto in Contrada Lecco a Rende, nei pressi dell’ex Legnochimica. Secondo una prima ricostruzione pare che il rogo sia partito, per cause accidentali, dall’officina e si sia poi esteso anche ai locali dove sono esposte le vetture, alcune delle quali sono andate  distrutte.

Il rogo avrebbe anche prodotto l’esalazione di fumi tossici che si sono sviluppati su gran parte dello stabile.

Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco di Cosenza, che hanno operato per molte ore prima di sedare il fuoco e le forze dell’ordine. L’ipotesi più accreditata, pare sia da imputare a cause accidentali.

 

 

Resort dato alle fiamme, i titolari diffondono le immagini in rete

MONTEBELLO JONICO (RC) – Persone non identificate hanno compiuto un attentato incendiario contro il resort “Le Saline” di Montebello Jonico”. La struttura era stata obiettivo di un altro attentato incendiario nel settembre del 2016. L’episodio è stato commentato dal sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, secondo il quale «si tratta di un atto gravissimo che deve suscitare l’indignazione non solo da parte delle istituzioni ma dall’intera comunità metropolitana»

Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della struttura mostrano in tutta la loro drammaticità, la barbarie dell’ennesimo vile gesto subito.

«Spero che gli autori di questa vile intimidazione possano essere presto assicurati alla giustizia. Ritengo significativo che gli stessi titolari della struttura abbiano deciso di diffonderle in rete, con l’obiettivo di suscitare un sentimento di indignazione popolare contro chi si ostina a voler tenere nel buio la nostra amata terra».

Fonte e foto Ansa

Cutro, a fuoco mezzo compattatore per la raccolta dei rifiuti

CUTRO (KR) – Un incendio sulle cui cause sono in corso accertamenti ha danneggiato un mezzo compattatore per la raccolta dei rifiuti del Comune di Cutro. Le fiamme, sviluppatesi nella tarda serata, sono state spente da due squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Crotone che sono intervenuti con due automezzi.

Gli operatori hanno prima spento l’incendio che ha coinvolto la cabina dell’autocarro e, successivamente, dopo avere effettuato un foro sul tetto dell’automezzo, hanno agito per estinguere le fiamme che hanno interessato i rifiuti contenuti all’interno del compattatore. Così facendo i vigili hanno evitato che le fiamme si propagassero all’intero automezzo che ha comunque riportato danni. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Cutro.

FONTE E FOTO ANSA

Auto in fiamme sulla 106, disagi alla viabilità

SQUILLACE (CZ) Panico e tanta paura,  ma nessuna conseguenza per il conducente di un’auto in transito sulla statale 106, in prossimità dello svincolo di Squillace, a seguito dell’incendio della vettura.

Le fiamme, probabilmente di natura accidentale, sono scoppiate all’improvviso e hanno costretto il conducente, unico a bordo, ad abbandonare il veicolo che stava procedendo in direzione di Catanzaro.
Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Soverato che ha provveduto a spegnere le fiamme.

Disagi si sono registrati per la viabilità. La corsia stradale, nel tratto interessato, è rimasta bloccata sino al termine delle operazioni di spegnimento. Sul posto sono intervenuti anche degli operatori dell’Anas.

Foto e Fonte Ansa

Incendia la propria auto, denunciato dai carabinieri

PIANE CRATI (CS) – Ha incendiato la propria auto, ma è stato notato da una pattuglia dei carabinieri che dopo un breve inseguimento lo hanno bloccato è denunciato. Il fatto è accaduto a Piane Crati. I carabinieri della Compagnia di Rogliano, nel corso di un servizio di pattugliamento, hanno avuto la segnalazione dalla centrale operativa di un’auto in fiamme nei pressi del campo sportivo di Piane Crati.

Andando sul luogo dell’incendio, i militari hanno notato un uomo con indosso una tuta da lavoro cambiare improvvisamente percorso. Quando la pattuglia si è avvicinata, l’uomo si è messo a correre verso il centro del paese, inseguito da uno dei due militari che lo ha riconosciuto. L’uomo è stato poi rintracciato nell’abitazione di un cognato, ancora intento a cambiarsi i vestiti. Vistosi scoperto ha raccontato tutto. I carabinieri hanno poi accertato che la vettura era di sua proprietà. Le indagini proseguono per accertare il movente del gesto. Non è esclusa una tentata truffa all’assicurazione.

Fonte e foto Ansa

Incendio distrugge i locali di un villaggio turistico nel Cosentino

 

 

Incendio tendopoli San Ferdinando, l’intervento dell’assessore Robbe

CATANZARO- «Quanto è successo a Capodanno non può che suscitare sgomento, rabbia e indignazione, oltre che preoccupazione». Lo ha dichiarato l’assessore regionale Angela Robbe in riferimento alla tragedia sfiorata nella tendopoli di San Ferdinando. «È l’ennesimo incendio che scuote la sovraffollata baraccopoli di San Ferdinando- prosegue-. La Regione Calabria ringrazia il lavoro tempestivo dei Vigili del Fuoco che hanno scongiurato l’ennesima sciagura. Ciò, però, non rende meno grave e doloroso quanto accaduto, né ci sottrae ad alcune riflessioni che devono guidare l’agire dell’Amministrazione e, prima ancora, l’agire umano. Sorpresa, invece- sottolinea ancora l’assessore-  ha suscitato la richiesta della CGIL di nuovi container, che andrebbero ad alimentare il ghetto in cui vivono queste persone e, come ha dichiarato lo stesso Presidente durante l’ultima riunione in Prefettura, non c’è nessuna intenzione di alimentare ghetti destinando risorse a questi fini. La responsabilità ultima di quanto è accaduto, e che purtroppo continua ad accadere – rimarca ancora la Robbe-,  sta nel non voler vedere che la soluzione non può essere spostarsi più in là e creare un’altra tendopoli o baraccopoli, fatta di tende, o di containers o di moduli abitativi, che andrebbero a determinare un altro ‘non luogo’ privo di ogni servizio e regola e che continuerebbe nel ghettizzare queste vite e metterle, non meno a rischio di come lo sono ora. Non possono essere queste le soluzione che offrono le Istituzioni, giustificandosi dietro all’emergenza».Queste considerazioni dell’assessore Robbe nascono dalle proposte che il Presidente della Regione Mario Oliverio ha avanzato nell’ultimo tavolo tecnico permanente, tenutosi in Prefettura, e che sono state condivise dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, dal Commissario Reppucci, i sindaci delle aree interessate e le parti sociali. «La soluzione a questi ‘non luoghi’ – ha proposto Oliverio all’ultima riunione in Prefettura – potrebbe essere: la disponibilità da parte di quei Comuni, che hanno già dimostrato una forte sensibilità sul tema dell’accoglienza, avviando i progetti Sprar e di accogliere i lavoratori se ne hanno diritto, oppure, facilitare l’individuazione di case da sfitte da tempo, o ancora, moduli abitativi all’interno delle aziende in accordo con gli imprenditori agricoli dell’area o i beni confiscati, inutilizzati, di cui la Prefettura dispone dell’elenco completo, da destinare a residenze per i lavoratori stranieri». Considerazioni che l’assessore Robbe riprende per affermare: «Lo ha detto chiaramente il presidente Oliverio ed ha impegnato la Regione nella costruzione di un fondo da usare a garanzia per favorire l’ottenimento di case in fitto o la sistemazione di questi beni come anche il servizio navetta. Questo percorso per quanto sembri più difficile è l’ineludibile scelta da seguire- mette infine in evidenza la delegata a Lavoro e Welfare-, considerato che questo flusso migratorio, non è un’emergenza come si vuol fare passare, ma è parte della nostra ordinaria quotidianità. Questi lavoratori contribuiscono nella manodopera agricola che ha determinato un peso importante nel PIL della Regione. La scelta del prefetto di incontrare e verificare la possibilità di accogliere questi migranti nei progetti Sprar va in questa direzione. In tal senso dobbiamo trovare la risposta vera e strutturale ad un problema che altrimenti si riprodurrà ciclicamente a danno di tutti: dalle persone accolte alle comunità di cui siamo parte e che dobbiamo far crescere».

Auto in fiamme a Lamezia, avviate le indagini

LAMEZIA TERME (CZ) – Panico tra i residenti ma nessun problema per le persone a Lamezia Terme a causa dell’incendio che ha interessato un’autovettura Ford C Max parcheggiata nel cortile privato di un condominio.

Le fiamme, sviluppatesi per cause che sono in corso di accertamento, hanno quasi distrutto la vettura lambendo altre due auto, una Fiat 600 e una Lancia Y che si trovavano nelle vicinanze. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme che hanno estinto il rogo evitando che si propagasse alle altre auto. Nessuna ipotesi viene esclusa circa la natura dell’incendio. Indagini sono state avviate dalla Polizia di Stato.

Fonte e foto Ansa