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Le Azzurrine avanzano nelle qualificazioni agli Europei. Scommessa vinta per Cosenza

La Nazionale Under 17 Femminile, con il 2-2 contro la Scozia, accede al Round 2 di qualificazione all’Europeo di categoria. Lo fa chiudendo al secondo posto il Gruppo A3 alle spalle della Francia: quattro punti in tre gare, tre in più rispetto alla prima fase dello scorso anno.

A Cosenza va in archivio una settimana indimenticabile con un risultato di grande prestigio, che permette alle ragazze di Jacopo Leandri di garantirsi un buon piazzamento in vista del sorteggio (in programma a dicembre) della seconda fase.

Ancora a segno, come contro la Slovenia, Rosanna Ventriglia (Roma) ed Eleonora Ferraresi (Juventus), che con il quarto calcio di rigore trasformato in tre partite ha regalato il pari a un’Italia sostenuta per tutta la settimana dal pubblico calabrese.

LA PARTITA 

Leandri, senza Pieri squalificata, ha arretrato – come accaduto a gara in corso contro la Francia – Ferraresi sulla linea delle centrocampiste, riproponendo Ventriglia davanti. Cambio anche in difesa, con Pomati al posto di Di Girolamo accanto a Petruzziello. Pronti, via, e Italia in vantaggio: cross da destra di Consolini e colpo di testa preciso di Ventriglia. Poco prima della mezzora, destro dell’attaccante della Roma e palla alta. Ancora Ventriglia protagonista al 37′, ma il sinistro della numero 9 è finito a lato. Prima dell’intervallo (39′), assolo di Romanelli concluso con un tiro a giro fuori non di molto. Un’occasione anche per la Scozia: cross da destra di Jessica Husband per il colpo di testa di Martin, con la palla finita alta di poco sopra la traversa della porta di Nespolo. 

Dopo 8′ della ripresa è arrivato il pareggio della Scozia con Berry che, dopo essere entrata in area di rigore, ha prima trovato la respinta di Consolini poi la porta di Nespolo sul tap in. Reazione azzurra affidata a Galli: sinistro alto dopo una corsa di 30 metri palla al piede. L’Italia, però, al 14′ si è fatta trovare scoperta in difesa: assist di Berry per Martin che di sinistro ha fulminato Nespolo. Di Ferraresi il tentativo di raggiungere l’immediato pareggio: sinistro deviato da un difensore scozzese. Alto, al 18′, anche il destro di Bedini, mentre al 25′ Ferraresi ha chiamato Thomson alla deviazione. Il portiere della Scozia ha rischiato di regalare il 2-2 all’Italia, con un disimpegno sbagliato, riscattandosi su Ventriglia, prima del salvataggio sulla linea di Erin Husband su Romanelli e del terzo tentativo alto sempre della giocatrice dell’Inter. La pressione dell’Italia è stata premiata all’87’, quando la neoentrata Copelli è stata atterrata in area da Sharkey. Dal dischetto, glaciale Ferraresi nel trasformare il rigore del 2-2, che vale il secondo posto. E nel finale Ferraresi è andata anche vicina al 3-2, ma al triplice fischio è comunque festa per l’Italia e anche per la Scozia, che proseguirà il suo cammino.

“Abbiamo condotto la partita in lungo e in largo, ma siamo state punite due volte in sette minuti, e su questo dovremo lavorare in vista del Round 2 – l’analisi di Leandri -. Queste gare, però, lasciano tante certezze: abbiamo una squadra che non molla mai, onora sempre il tricolore e ha un futuro. Arriviamo alla seconda fase da seconda classificata, quindi nella seconda urna del sorteggio: abbiamo guadagnato una posizione, ora starà a noi metterci del nostro”. L’Italia saluta Cosenza: “Ci porteremo la città e la sua gente nel cuore. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuti in questi giorni”

Il secondo turno della Lega A deciderà le sette squadre che raggiungeranno la Svezia alla fase finale (5-18 maggio 2024), che fungerà anche da qualificazioni UEFA per la Coppa del Mondo FIFA Under 17 femminile nella Repubblica Dominicana.

(Fonte e foto: www.figc.it)

SCOZIA – ITALIA 2-2

SCOZIA: Thomson; J. Husband, G. Robertson, Husband, McArthur; Sharkey, A. Robertson (40′ st Burns), Murray (34′ st Linden), Black; Berry, Martin. A disp: Halliday, Paton, Robin, Mcstay, Daniel, Mcknight, Gray. All. Macdonald

ITALIA: Nespolo; Consolini, Petruzziello, Pomati, Santoro; Bedini (35′ st Copelli), Cherubini, Ferraresi; Ventriglia, Romanelli, Galli. A disp.: Bucci, Paniccia, Ieva, Mariotti, Baccaro, Bertola, Di Girolamo. All. Leandri

MARCATRICI: 5′ pt Ventriglia (I), 8′ st Berry (S), 14′ Martin (S), 43′ rig. Ferraresi (I)

ARBITRO: Overtoom (Paesi Bassi)
ASSISTENTI: Van Gilst (Paesi Bassi), Vargova (Slovacchia)
IV UFFICIALE: Bockova (Slovacchia)

NOTE: ammonite Pomati (I), Consolini (I), Martin (S)

Il calendario del Gruppo A3 (9-15 ottobre)

Prima giornata (9 ottobre)
Francia-Scozia 3-0
ITALIA-Slovenia 4-0

Seconda giornata (12 ottobre)
Slovenia-Scozia 1-3
Francia-ITALIA 4-3

Terza giornata (15 ottobre)
Slovenia-Francia 0-8
Scozia-ITALIA 2-2

Classifica (in neretto le squadre qualificate): Francia 9, ITALIA (d.r. +3) e Scozia (d.r. -1) 4, Slovenia 0

Daniele Lavia trascina l’ItalVolley. Azzurri campioni d’Europa!

Doppietta Italia. Nello stesso anno della vittoria continentale della Nazionale femminile, anche i ragazzi della maschile si laureano campioni d’Europa: non era mai successo prima! E festeggia anche la Calabria con il suo campione Daniele Lavia: ottima la prestazione del 22enne schiacciatore nato a Cariati ma cresciuto a Rossano e lanciato da Corigliano Volley. 

L’Italia di coach De Giorgi si regala una notte da sogno battendo al tie break 3-2 (22-25, 25-20, 20-25, 25-20, 15-11) la Slovenia al termine di una gara durante la quale è apparsa per molti tratti in difficoltà, ma ancora una volta ha reagito da grande squadra ribaltando una situazione che a un certo era sembrata condannarla.

Per la Nazionale Maschile si tratta della settima medaglia d’oro della sua storia a distanza di sedici anni dall’ultimo successo ottenuto a Roma nel 2005.

E per la prima volta la Nazionale Italiana chiude imbattuta la competizione.

De Giorgi ha iniziato la gara schierando il consueto schieramento che prevede la diagonale Giannelli-Pinali, Lavia e Michieletto i martelli, Galassi e Anzani i centrali con Balaso libero.

Giuliani ha scelto Ropret in palleggio, Stern opposto, Urnaut e Cebulj gli schiacciatori, Pajenk e Kozamernik i centrali con Kovacic libero effettuando così un solo cambio (Ropret per Vincic) rispetto alla gara disputata nella prima fase.

Primo set iniziato con la formazione tricolore contratta e autrice di qualche sbavatura in ricezione che ha condizionato lo sviluppo della manovra. De Giorgi a quel punto ha inserito Recine al posto di Michieletto per migliorare un po’ la ricezione ricevendo buoni feedback. Gli sloveni hanno comunque continuato a giocare la loro gara ordinata approfittando dei numerosi errori degli azzurri incrementando progressivamente il vantaggio (16-13, 21-14) complici anche i numerosi errori in battuta di Giannelli e compagni. Nonostante tutto, però, gli azzurri si sono rifatti sotto fino al -1 (23-22 Slovenia), ma ancora un errore al servizio (7 in totale nel parziale) ha regalato alla Slovenia la prima palla set sfruttata al meglio da un ace di Sket entrato appositamente: 25-22 e 1-0 per gli uomini di Giuliani.  

Il secondo è cominciato con gli azzurri apparsi migliorati in ricezione, ma comunque non in grado di accumulare un buon margine di vantaggio che li mettesse al sicuro dal recupero degli sloveni puntualmente arrivato fino al loro primo vantaggio nel parziale (11-10). Nonostante questo capitan Giannelli ha guidato i suoi nei momenti più difficili fino a nuovo vantaggio azzurro (18-14). Nel finale le squadre sono rimaste a contatto (22-20 per gli azzurri), ma è stato il muro (5 nel parziale) il fondamentale grazie al quale il sestetto tricolore ha portato la situazione in parità grazie al 25-20 conclusivo.

Terzo set iniziato subito a ritmi molto alti e con gli sloveni in grado di accumulare un primo vantaggio (11-8) dopo che in avvio la situazione si era mantenuta in parità (7-7). La ricezione azzurra ha però ha nuovamente mostrato segni di cedimento con De Giorgi che a quel punto ha giocato la carta Piccinelli (esordio per lui nella manifestazione) concedendo a Balaso minuti di riposo. Proprio il cambio di libero ha propiziato il parziale recupero del sestetto tricolore portatosi prima sul -1 (20-19) e poi sul 20-20 grazie a un ace di Giannelli. Nel finale però le emozioni non mancano e gli sloveni si riportano subito sul +3 (23-20) piazzando il break decisivo che ha permesso loro di allungare fino al 25-20 conclusivo ancora grazie alla ricezione azzurra in evidente affanno. Gli azzurri, per la prima volta dall’inizio della manifestazione si sono trovati in svantaggio.

Nel quarto De Giorgi ha inserito Romanò al posto di Pinali, ma gli sloveni hanno continuato a sfruttare le zone di conflitto della fase difensiva azzurra; se si aggiunge poi che la battuta nelle fasi iniziali non è stata efficace come di consueto ciò che ne è derivato è stato un nuovo vantaggio sloveno (13-12). Un buon turno al servizio di Lavia ha però improvvisamente invertito la rotta fino al 17-13 per gli azzurri e nel finale thriller un muro di Ricci (nel frattempo entrato) e un buon turno al servizio di Romanò hanno portato la gara al tie-break grazie al 25-20 conclusivo.

Tie-break subito in salita (0-3), ma Romanò è in trance agonistica e riporta i suoi in partita (4-4). Gli azzurri però a quel punto sono inarrestabili e volano sul +4 (11-7, 12-8).  A quel punto però la corsa degli azzurri è inarrestabile e chiudono sul 15-11.

Domani la squadra rientrerà in Italia (aeroporto Orio al Serio, Bergamo) con un volo il cui atterraggio è previsto alle 8.25.

Tokyo 2020, eliminata ai quarti l’Italvolley dei calabresi Lavia e Valentini

Brutte notizia da Tokyo dove la Nazionale italiana di pallavolo maschile è fuori dai Giochi Olimpici. E così tornano a casa gli ultimi rappresentanti calabresi: il giocatore Daniele Lavia e il tecnico Antonio Valentini.

Ai quarti di finale i ragazzi di Gianlorenzo Blengini sono stati battuti al tie-break dall’Argentina al termine di un match dall’andamento altalenante nell’ambito del quale il risultato è stato in bilico fino alle battute conclusive. Iniziata la gara nel migliore dei modi gli azzurri si sono progressivamente smarriti cedendo il passo agli avversari portatisi sul 2-1. Nella seconda parte della gara però Juantorena e compagni hanno reagito portando al gara al quinto set. Nel tie-break, però, sul 10-8 in favore dell’Italia, un turno al servizio di Lima ha messo nell’angolo gli azzurri che a quel punto hanno perso sicurezza fino ad arrendersi 15-12.

LE PAROLE A FINE GARA DEL CT GIANLORENZO BLENGINI: 

“Nel secondo set siamo stati avanti di qualche punto e in quel momento abbiamo commesso qualche errore di troppo in battuta e quello ha permesso loro di rifiatare e in più hanno cominciato a difendere molto, rimettendosi in partita. Nel terzo abbiamo faticato a riorganizzarci, mentre il quarto è stato a senso unico per noi. Nel tie-break siamo stati davanti anche di due punti, però a fare la differenza è stato un loro turno in battuta. Grazie a quella serie hanno preso un bel vantaggio e non ce l’abbiamo più fatta a recuperare. Sapevamo che ci avrebbe aspettato un match durissimo, l’Argentina arrivava a questa Olimpiade con una squadra matura e nel girone sono stati capaci di fare grandi cose, sfiorando addirittura la vittoria con il Brasile. Proprio per questo siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto nel primo set e siamo rimasti in partita sino alla fine, però non è bastato. L’Argentina così va avanti, mentre noi ci fermiamo qui. Tutti i ragazzi, sia quelli scesi subito in campo, sia chi è entrato dalla panchina ha provato a dare il 100% di quello che era nelle condizioni di dare. (…) Devo ringraziare, ovviamente, tutti i giocatori con i quali ho lavorato, tanti hanno dato alla nazionale una disponibilità quasi illimitata per portare più in alto la maglia azzurra. A volte ci siamo riusciti, a volte no, ma l’impegno non è mai stato meno del 100%. Rappresentare per due volte consecutive il proprio paese alle Olimpiadi è stato un grandissimo privilegio”.

ITALIA – ARGENTINA: 2-3 (25-21, 23-25, 22-25, 25-14, 12-15)

Italia: Giannelli 3, Zaytsev 8, Michieletto 21, Juantorena 22, Galassi 12, Anzani 5, Colaci (L). Kovar, Sbertoli, Lavia, Vettori 10, Piano 4. All: Blengini
Argentina: Conte 19, Loser 4, Sole 9, Lima 14, Palacios 18, De Cecco 4, Danani (L). Sanchez, Ramos, Poglajen 4, Pereyra 1, Mendez. All: Mendez  
Arbitri: Simonovic (SRB), Maroszek (POL)
Durata set: 29’ 35’, 32’, 24’, 21’
Italia: a 5 bs 21 mv 13 et 27
Argentina: a 5 bs 15 mv 6 et 22

‘ndrangheta, maxiblitz tra Italia e Svizzera. Sono 75 le persone arrestate

CATANZARO – Un’operazione in Italia e Svizzera è stata condotta dalla Guardia di Finanza e della polizia elvetica per l’arresto di 75 persone accusate di essere legate a cosche della ‘ndrangheta. Complessivamente gli indagati sono 158, ai quali sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione ed altri reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose. Colpiti diversi esponenti di affermate e risalenti famiglie della criminalità organizzata calabrese, operanti principalmente nel territorio che collega Lamezia Terme alla provincia di Vibo Valentia. L’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, è condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) di Roma, con il supporto dei reparti del Comando regionale Calabria, in simultanea con la Polizia Giudiziaria Federale di Berna. Nel corso dell’operazione sono stati anche sequestrati beni per 169 milioni di euro che erano nella disponibilità delle persone arrestate e indagate.

L’operazione, scattata in contemporanea alle prime luci dell’alba, è il frutto di anni di lavoro investigativo svolto nell’ambito di una squadra investigativa comune (Joint Investigation Team) costituita presso Eurojust tra magistratura e forze di polizia dei due Paesi, cui hanno aderito, per l’Italia, la Dda di Catanzaro e reparti della Guardia di finanza (Nucleo di PoliziaEconomico-Finanziaria di Catanzaro e Scico di Roma) e, per la Svizzera, la Procura della Confederazione Elvetica di Berna e la Polizia Giudiziaria Federale di Berna.

Tra le persone indagate ci sono Rocco e Tommaso Anello, ritenuti al vertice dell’omonimo clan di Filadelfia (arrestati), Domenico Bonavota (latitante), del clan di Sant’Onofrio, i fratelli Giuseppe e Vincenzino Fruci di Acconia di Curinga. Indagato l’avvocato ed imprenditore Vincenzo Renda, 49 anni, di Vibo Valentia. Arrestati Domenico Ciconte di Sorianello (imprenditore boschivo), il costruttore Francesco Caridà di Pizzo Calabro.

Buon compleanno Italia. La Nazionale azzurra compie 110 anni

110 anni di storia, quattro Mondiali, un Europeo. Buon Compleanno alla Nazionale italiana di calcio che, a distanza di oltre un secolo dal suo esordio, continua a far innamorare milioni di italiani, rappresentando il nostro Paese nel mondo, con la sua maglia azzurra che oggi è uno dei principali simboli di identità e italianità.

Di seuito il ricordo sul sito della Figc 

Il 15 Maggio 1910 la prima partita contro i cugini transalpini

La gloriosa storia degli Azzuri cominciò all’Arena Civica di Milano dove l’Italia si presentò in campo vestita di bianco in occasione del battesimo ufficiale, di fronte la Francia che aveva iniziato la sua storia 6 anni prima a Bruxelles contro il Belgio.

L’esordio fu subito beneaugurante: 6-2 frutto della tripletta messa a segno da Lana e dei gol di Fossati, Rizzi e Debernardi. Proprio il primo successo sui francesi, festeggiato dai 4000 spettatori presenti sugli spalti dell’impianto milanese, è rievocato nella campagna della FIGC per celebrare l’anniversario della Nazionale attraverso lo slogan ‘Insieme da 110 anni. Oggi come allora’, con le immagini dei protagonisti di quella storica partita. Il visual realizzato da Carlo Angelini, illustra un momento della partita Italia – Francia e le icone dei 12 pionieri (11 calciatori più l’allenatore Umberto Meazza) della Nazionale. Il font, disegnato ad hoc per l’occasione, così come i particolari delle divise dei giocatori, sono frutto di una ricerca tra le fonti iconografiche dell’epoca e contribuiscono a evocare tutto il fascino di un’epoca lontana nel tempo, ma ancora viva nel nostro immaginario.

Gli auguri all’Italia di Gravina e Conte

«La Nazionale di calcio – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – è patrimonio di tutti gli italiani; da 110 anni rappresenta un elemento di coesione sociale e un moltiplicatore di emozioni che non ha mai smesso di appassionare, nemmeno nei momenti più difficili della storia del nostro Paese. L’auspicio è rivedere presto in campo la Nazionale di Mancini, per continuare a scrivere nuove pagine di questo splendido racconto. Celebriamo il passato guardando con fiducia al futuro».

«La Nazionale – aggiunge il Ct della Nazionale Roberto Mancini – è il simbolo di un Paese che nei momenti di difficoltà ha sempre saputo rialzarsi, mostrando quella coesione e quello spirito collaborativo che rappresentano da sempre due qualità distintive di noi italiani. E’ un onore poter guidare una squadra che gode del sostegno di milioni di connazionali, che ringrazio per l’affetto e la passione con cui ci hanno seguito e a cui spero di poter regalare presto le soddisfazioni che meritano».

 

Da quell’esordio di 110 anni fa, la Nazionale di calcio ha accompagnato la vita del nostro Paese diventando parte dei ricordi di ciascuno, dei riti quotidiani, dei momenti più belli della socialità, identificando l’amore infinito di milioni di persone, di intere generazioni, figli, padri e madri, nonni e bisnonni.

Una storia Azzurra

La Nazionale ha guidato il Paese nell’uscita dagli anni di piombo con la vittoria del Mondiale 1982, ha rilanciato il movimento calcistico dopo gli scandali con il trionfo del 2006 a Berlino. Ci ha resi protagonisti tra gli Anni 60 e gli Anni 70 grazie alla vittoria nell’Europeo e al 4-3 di Italia – Germania, ha affiancato il boom economico del Dopoguerra, ha costituito un ponte con il resto del mondo nei favolosi Anni ’30 coincisi con due Mondiali e la Medaglia d’oro Olimpica a Berlino ’36, ha saputo essere oggi – con Roberto Mancini e i suoi giocatori – un elemento di novità, di spinta, di entusiasmo. La maglia azzurra, oggetto di rispetto e di considerazione nel mondo, è stata indossata da centinaia di campioni che hanno contribuito a renderla leggendaria: sono oltre 800 gli atleti che in questi 110 anni di vita hanno avuto il privilegio di indossare almeno una volta la divisa della Nazionale. Lottando, sudando, soffrendo, gioendo. Alle loro spalle, centinaia di milioni di italiani, nel corso dei decenni, hanno tifato e sostenuto la Nazionale. Dal Nord al Sud, dalle Alpi alla Sicilia, senza dimenticare i tanti emigranti in giro per il mondo che si sono riconosciuti e riscattati attraverso l’Azzurro. Nelle piazze e nelle case, trepidando e inneggiando, l’Azzurro è entrato in ogni angolo. Insieme agli Italiani, l’Italia del calcio ha camminato in un abbondante secolo di vita, per oltre 800 partite totali (824), partecipando a 18 Fasi Finali dei Mondiali e 10 8compresa la prossima) degli Europei, divenendo un riferimento culturale e sociale inestimabile.

Il palmares dell’Italia:

4 Coppe del mondo, 1 Campionato Europeo, 1 Medaglia d’Oro e 2 Medaglie di bronzo alle Olimpiadi, oltre a 2 Coppe Internazionali, un precursore dell’Europeo in scena tra gli anni ’20 e ’50.

Dopo quel lontano 1910 l’Azzurro, oltre che simbolo della Nazionale italiana di calcio, è diventato anche il colore di tutte le Nazionali dello sport italiano.

Grande attesa per l’Italia alla 34ª Estate Internazionale del Folklore. E ci sarà anche il Botswana

CASTROVILLARI (CS) – Non mancherà, naturalmente, la partecipazione dell’Italia fra i gruppi partecipanti alla 34ª Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino. 

L’Italia è rappresentata dal gruppo ospitante la kermesse, ovvero, il Gruppo Folklorico “Città di Castrovillari”, direzione artistica di Antonio Notaro.

Il folklore a Castrovillari nasce nel 1929 per merito del compianto Dott. Aldo Schettini il quale avvertì già da allora l’esigenza di conservare e tramandare la cultura e le tradizioni della propria terra attraverso canti, balli e rappresentazioni di teatro popolare. 

Nel gennaio del 1984 viene costituita l’Associazione Culturale Gruppo Folklorico “Città di Castrovillari” i cui elementi, succedutesi nel corso degli anni, portano avanti con impegno ed abnegazione il pensiero dell’amatissimo e compianto Direttore Aldo Schettini. 

La bellezza e l’originalità dei costumi, ricchi di colori, ricami, e naturalmente la vivacità e la briosità dei canti e dei balli hanno contribuito col passare del tempo all’affermazione del gruppo in Italia e all’estero partecipando ai più importanti festival internazionali del folklore tra i quali ricordiamo Portugalete (Spagna), Gannat e Biarritz (Francia), Zakopane (Polonia), Vigodna (Slovacchia), Bull-Baden (Germania), Berna (Svizzera), Corfù (Grecia). Nel 1986 il gruppo si è recato in Messico in occasione dei mondiali di calcio, nel 1992 e 1994 a Santa Fe in Argentina; nel 1997 in Giappone a Nagoya alla fiera campionaria dei prodotti tipici calabresi. Nel 2015 ha rappresentato la Calabria all’Expo di Milano e ha partecipato al 51° Festival Internazionale derl Folklore di Chateau-Gombert (Marsiglia). Nel 2016 ha partecipato all’Aulona Folk Festival” in Albania, nel 2017 alla Kiel Woche in Germania e nel 2018 al Festival Internazionale di Bistrita in Romania. Il gruppo si appresta a partecipare ai festeggiamenti del Columbus Day dal 10 al 17 ottobre nel New Jersey (Stati Uniti).

Alla 34ª Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino ci sarà anche il Botswana con il National Folklore Ensemble “Ngwao Letshwao” – Gaborone.

Il Botswana è un paese arido nel cuore dell’africa australe compreso fra il deserto del Kalahari e il delta dell’Okavango , una delle aree umide naturalistiche più affascinanti del mondo. La parola Botswana significa “Terra degli Tswana”.  Il gruppo “Ngwao Letshwao”, fondato  nel 2005 a Gaborone, ha lo scopo di salvaguardare e trasmettere la cultura del Botswana e diffonderne la conoscenza a livello internazionale. Il gruppo è composto da artisti di tutti i dodici gruppi etnici del paese, ove la parte preponderante e quella dell’etnia Tswana. Il nome si compone delle parole “Ngwao” che significa “cultura o tradizione” e “Letshwao” che ha un ampio valore semantico e si può tradurre come simbolo, segno, orma, traccia ecc., quindi il nome del gruppo può tradursi come “Icona culturale”. Il gruppo “Ngwao Letshwao” ci offre uno spettacolo che rappresenta la ricchezza e la diversità culturale del Botswana. La musica tradizionale si esprime principalmente attraverso la voce, gli archi (segabo), una kalimba arcaica (setinkane) ed una serie di flauti differenti : gli uomini ballano mentre suonano, e le donne battono le mani, urlando, a volte accompagnate da tamburi conici.

Confermata l’estradizione in Italia per il boss calabrese Rocco Morabito

URUGUAY – Un tribunale penale di Appello dell’Uruguay ha confermato l’estradizione in Italia di Rocco Morabito, boss della ‘Ndrangheta calabrese, ‘most wanted’ negli Stati Uniti e condannato in contumacia dalla magistratura italiana a 30 anni di carcere.

Lo ha appreso l’ANSA da fonte a conoscenza dei fatti. Arrestato nel settembre 2017 in un hotel di Montevideo dopo 23 anni di latitanza, Morabito (53 anni) – riferisce sulla sua pagina online il settimanale Busqueda – era agli arresti in attesa di un processo per falsificazione di documenti.

Il pregiudicato ha ingaggiato nei mesi scorsi una battaglia legale con la magistratura locale per evitare l’estradizione, ed ora, riferisce il portale uruguaiano Subrayado, i suoi legali presenteranno un estremo appello alla Corte Suprema.

Fonte e Foto Ansa

L’Italia vince il 4Flags di Cosenza. Campagna fiducioso per l’Europeo

COSENZA – Tre su tre per il Settebello che supera agevolmente la Cina e chiude il “4 Flags” di Cosenza a punteggio pieno. Diversamente dalle gare precedenti, gli uomini di Campagna partono con il piede sull’acceleratore e dopo due tempi sono già sul 5-1. Il commissario tecnico degli azzurri regala più spazio a Casasola, Dolce e Alesiani, concede due tempi a testa a Nicosia e Massaro e prova diverse soluzioni, concedendo un turno di stop a Di Fulvio, Del Lungo e Bodegas. Sugli scudi nel 10-5 finale Fondelli e Figlioli, autori di una tripletta a testa in un tabellino completato dalle marcature di Renzuto, Casasola, Equenique e Molina. Di quest’ultimo la rete più bella dopo due dribbling di Equenique che gli ha poi servito uno splendido assist. Italia quindi che chiude a punteggio pieno e con tante buone indicazioni in vista dei prossimi Europei di Barcellona.

Italia – Cina 10-5 (2-1, 3-0, 1-1, 4-3)

Italia: Nicosia, Dolce, Molina 1, Figlioli 3, Fondelli 3, Velotto, Renzuto 1, Gallo, N. Presciutti, Casasola 1, Echenique 1, Bertoli, Massaro, Alesiani. All. Campagna.

Cina: Wu Honghui, Qin Fada, Chu Chengahao, Chen Jinghao 1, Xie Zekai 1, Sha Shi, Chen Zhongxian, Chen Rui, Chen Yimin, Liu Xiao 1, Zhang Chufeng 2, Tan Feihu, Peng Jiaho, Liang Zhiwei. All. Porobic.

NOTE: Superiorità: Italia 6/8; Cina 1/5. Campagna

Campagna contento del calore degli appassionati cosentini

Positivo il bilancio del ct azzurro Alessandro Campagna. che per la tre giorni cosentina alla sua squadra dà un 6 «perché abbiamo fatto una buona crescita sul piano difensivo, dobbiamo migliorare molto sul gioco d’attacco». «Confido però sul tre giorni che resteremo ancora qui a Cosenza per cercare di finalizzare la preparazione in tal senso». Il tecnico ai microfoni di Ottoetrenta.it si dichiara quindi fiducioso per la spedizione azzurra a Barcellona: «Speriamo bene. Il percorso è lungo, saranno 15 giorni intensivi. Vediamo un po’ quello che succederà». E infine i complimenti ai tifosi cosentini: «Sono molto contento del pubblico visto qui».

Ora testa agli Europei

Una vittoria annunciata, sperata, voluta e cercata. Il Settebello italico di mister Campagna può dirsi pronto per la competizione europea al via tra una settimana a Barcellona. E a Cosenza e nella piscina olimpica di Campagnano, dove ha scelto di rimanere fino a giovedì per prepararsi a dovere, ha potuto guardare da vicino Olanda e Germania che nella prima gara dell’ultima giornata hanno chiuso sull’8-8. I tedeschi in particolare saranno i primi avversari degli azzurri ai campionati europei il 16 luglio. 

Cosenza ha risposto bene

In definitiva il 4 Flags passa in archivio anche con un’organizzazione impeccabile, riconosciuta dagli atleti e dagli staff delle squadre, e una buona cornice di pubblico. ‹‹Siamo stati onorati della scelta ricaduta su Cosenza e pensiamo di avere risposto, come sempre, in modo proposito, professionale e altamente competitivo››, le prime parole della famiglia Manna, al termine della tre giorni di gare ed eventi.

Buona fortuna Italia, Cosenza ti ha già portato bene in passato, chissà che non possa farlo anche stavolta!

PHOTOGALLERY di Francesco Farina

4 Flags, l’Italia fa il bis. Capitan Figlioli: «La passione del pubblico cosentino è unica»

COSENZA – Dopo la bella vittoria di ieri con la Germania, il Settebello centra la seconda vittoria consecutiva nel torneo 4 Flags di Cosenza contro la nazionale olandese per 9-5.

Ottima la prestazione degli uomini di coach Alessandro Campagna che a parte il primo quarto chiuso sull’1-0 dall’Olanda, hanno sempre condotto la gara in vantaggio, andando all’intervallo lungo sul 6-2, con doppiette di Gallo e Di Fulvio, gol di Molina. Al rientro in vasca gli uomini di Van Galen provano a riacciuffare l’incontro ma l’Italia gestisce tutte le fasi di gioco, va a rete ancora con Molina, Fondelli, Velotto e Renzuto e chiude i conti sul 9-5. Buone indicazioni quindi per Campagna che festeggia il secondo successo in due gare e si prepara a chiudere domani contro la Cina. Poi sarà Europeo a Barcellona, ma la sensazione è che il Settebello goda di un ottimo stato di forma.

Entusiasta capitan Figlioli

Soprattutto in virtù della prestazione di stasera, in crescendo rispetto a quella di ieri. «Stiamo ancora caricando perché è ancora presto mollare prima degli Europei – spiega a fine gara il capitano Pietro Figlioli -. Abbiamo ancora nove  giorni prima della prima partita è giusto continuare a lavorare».  «L’importanza di partite come queste è che ti permettono di studiare i prossimi avversari. Germania e Olanda sono squadre molto pesanti, perciò contro di loro bisogna fare un gioco molto intelligente e coeso per batterli». L’Italia però ha dimostrato di aver ampi margini di miglioramento e di potersela giocare con chiunque. «Assolutamente si – prosegue il capitano azzurro -. Credo che abbiamo un margine pazzesco e con Sandro Campagna siamo in costante ricerca della perfezione. A questo torneo non abbiamo bisogno del risultato ma di cercare di eliminare gli errori. Stiamo lavorando su ogni azione».  Poi sul calore del pubblico cosentino: «Qui ci troviamo benissimo. Il fatto che il pubblico  ci metta tutta questa passione per noi è qualcosa di unico e ci dà la carica». Quello stesso pubblico che senza l’Italia del calcio ai mondiali si infiamma per il Settebello: «Ogni volta che c’è il calcio purtroppo gli altri sport e le altre manifestazioni vengono messi in seconda fila. Quindi  senza il calcio è un bene per gli altri sport in questo momento».

OLANDA – ITALIA 5-9 (1-0, 1-5, 2-3, 1-1)

Olanda: Wagenaar, Van der Burg 1, Winkelhorst, Van der Horst, Van Ljperen 2, Lindhout, Gottemaker, Nispeling, Muller, Janssen 1, Lucas 1, De Koff, Filipovic. All. van Galen.
Italia: Del Lungo, Di Fulvio F. 2, Molina 2, Figlioli, Fondelli A. 1, Velotto 1, Renzuto 1, Gallo 2, Presciutti N., Bodegas, Echenique, Bertoli, Massaro, Alesiani. All. Campagna.

Arbitri: Peris e Haentschel

Note: Espulsioni: Olanda 3/10; Italia 3/9. Nessun giocatore uscito per limite falli.

L’altra gara

La seconda giornata si è aperta con il successo della Germania, che supera la Cina con il punteggio di 13-8. La gara resta in equilibrio per due tempi prima del break dei tedeschi, che nell’ultimo periodo di gioco piazzano un parziale di 6-2 e si aggiudicano il match. Sugli scudi Reibel e Kuppers, autori di una tripletta a testa. Bene la Cina, che per tre tempi resta incollata agli avversari e offre buone soluzioni e tanto agonismo. Nel finale però il calo che consente alla Germania di festeggiare il successo dopo il ko incassato ieri dall’Italia.

GERMANIA – CINA 13-8 (3-2; 2-3; 2-1; 6-2)

Germania: Schenkel, Reibel 3, Van Der Bosch 1, Real 2, Preuss, Jungling 1, Illinger, Strelezkij, Kuppers 3, Zech 2, Restovic 1, Eidner, Gotz. Allenatore: Stamm

Cina: Wu Honghui, Qin Fada, Chu Chenghao 1, Chen Jinghao, Xie Zekai 1, Sha Shi, Chen Zhongxian 2, Chen Rui, Chen Yimin 1, Liu Xiao 1, Zhang Chufeng, Tan Fehiu 2, Peng Jihao, Liang Zhiwei. All: Porobic

Arbitri: Petronilli e Zwart

Note: Espulsioni: Germania 4/8; China 3/11 più un rigore trasformato. Uscito per limite falli Chen Jinghao nel quarto tempo.

Il programma di domani

Questo il programma della terza e ultima giornata del torneo: apre alle 10,00 Germania – Olanda, a seguire alle 11,30 Italia – Cina.

Photogallery di Francesco Farina

7Bello a Cosenza, buona la prima! Ct Campagna: «Siamo cresciuti come un diesel» 

COSENZA – Finisce con un rotondo 13-5 il match Italia – Germania nella prima giornata del 4Flags. Dopo un avvio di studio, in cui gli azzurri vanno comunque subito in gol con Figlioli e Bodegas, autore di quattro reti, si fa sotto la Germania che con tre reti in pochi minuti riesce a soprassare l’Italia e a chiudere il primo parziale sul 3-2. Il Settebello non accusa il colpo e, trascinato dallo splendido pubblico di casa, al rientro in vasca prende il largo. Tutto frutto del gran lavoro al centro di Bodegas, che al centro diventa dominante. Tre reti e 5-4 a metà gara. Poi è solo Italia. Campagna prova il doppio mancino con Echenique e Gallo sugli scudi. L’argentino naturalizzato italiano segna due reti in un terzo tempo in cui Di Fulvio e Figlio completano l’opera e portano gli azzurri sul 9-4. Gli ultimi 8 minuti sono giocati tra gli applausi del pubblico che sottolinea le reti di Figlioli, Di Fulvio, Gallo e Bertoli.

ITALIA – GERMANIA 13-5 (2-3; 3-1; 4-0; 4-1)

Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Molina, Figlioli 3, Fondelli 1, Velotto, Renzuto, Gallo 1, Presciutti, Bodegas 4, Echenique 2, Bertoli 1, Nicosia, Dolce. Allenatore: Campagna.

Germania: Schenkel, Reibel 1, Van Der Bosch 1, Real 1, Preuss, Jungling 1, Illinger, Strelezkij, Kuppers, Cuk, Restovic 1, Eidner, Gotz, Zech, Schulz. Allenatore: Stamm

Arbitri: Peris e Zwone

Note: Circa 1000 spettatori. Espulsioni: Italia 5/14; Germania 1/8. Espulsione definitiva per Preuss al terzo tempo, Restovic e Eidner al quarto tempo.

Buone indicazioni per il c.t. Campagna Campagna

Soddisfatto il commissario tecnico Alessandro Campagna per la prima uscita nel torneo di Cosenza che deve servire per affinare la preparazione in vista dell’Europeo ormai alle porte. «Non abbiamo avuto un buon approccio alla gara, i tedeschi ci hanno messo in difficoltà e abbiamo preso tre gol. Poi man mano ci siamo sciolti come un buon diesel e alla fine il distacco è aumentato. Posso dire che soprattutto al terzo tempo abbiamo fatto delle belle giocate».  L’Italia ha mostrato quindi buoni margini di migliramento, nonostante l’avvio sottotono. Voglia di non scoprirsi troppo davanti ai primi avversari di Barcellona?«Può darsi che sia successo questo nel subconscio dei giocatori. Oppure semplicemente in questi giorni stiamo caricando di lavoro e quindi può darsi che i ragazzi non erano ancora sciolti nei movimenti». Sebbene battuta stasera, Campagna invita comunque a non sottovalutare la Germania. «Può giocare meglio di così. Stasera mancava un elemento importante. E’ una squadra forte fisicamente e quindi la prima partita d’sordio sarà delicata e difficile e dobbiamo stare attenti».

L’altra gara 4 Flags

Nel match pomeridiano l’Olanda ha ampiamente battuto la Cina 11- 6. Gli Oranje partono con il piede giusto e nei primi due tempi mettono in chiaro le cose con un perentorio 4-0. La Cina si sveglia tardi e prova a recuperare trascinata da Zhang Chufeng, autore di 5 reti. Non basta però, perché l’Olanda controlla, guidata da un De Koff autore di un bel poker. 

CINA – OLANDA 6-11 (0-3; 0-1; 3-4; 3-3)

CINA: Wu Honghui, Qin Fada, Peng Jiahao 1, Chen Jinghao, Xie Zekai, Sha Shi, Chen Zhongxian, Chen Rui, Chen Yimin, Chu Chenghao, Zhang Chufeng 5, Tan Fehiu, Linag Zhiwei, Zhu Gelin. All: Porobic

OLANDA: Wagenaar, Van Der Burg, Winkelhorst 2, Van Der Horst, Van Ijperen 1, Lindhout, Gottemaker, Nispeling1, Muller 1, Janssen 1, Kopman, Lucas 1, De koff 4, Filipovic. All: Van Galen

ARBITRI: Petronilli e Haentschell

A seguire, e prima del serale Italia – Germania, è andata di scena una coloratissima cerimonia d’apertura con la presentazione delle quattro formazioni impegnate al 4 Flags fino a domenica. E sulla tribuna della piscina olimpica buona cornice di pubblica e tanto entusiasmo per questo insolito e bellissimo assaggio di Europei. 

Le gare di domani

Domani appuntamento alle 18,30 per Germania – Cina. Alle 20,00 in vasca le nazionali di Italia e Olanda. Il Settebello a caccia di conferme!

Le gare sono ad ingresso libero e visibili nel canale Youtube del Cosenza Nuoto Official.

PHOTOGALLERY (di Francesco Farina)