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Dignità e lavoro: i diritti hanno colore?

COSENZA – Li abbiamo tutti i giorni accanto ma spesso non badiamo a loro. Ci soffermiamo a volte su particolari che li caratterizzano, ma trascuriamo la loro umanità e la loro storia. Siamo carichi di pregiudizi nei loro confronti, ma non ne conosciamo esperienze e pensieri. Accudiscono i nostri anziani, giocano con i nostri bambini, ci servono il caffè al bar, riparano le nostre auto, preparano le nostre cene al ristorante, coltivano le nostre terre. Adam, Maria, Yousef, Camila, Linda vivono nelle nostre città, eppure non godono dei nostri stessi diritti. Sono cittadini di serie B o più spesso lo status di cittadino non è loro nemmeno riconosciuto. Quasi come una sorta di rete invisibile di individui che danno il proprio contributo alla comunità in cui vivono attraverso il lavoro che svolgono, senza ricevere in cambio ciò che spetta loro.

Da quattro ormai si svolge in tutta Italia lo sciopero degli immigrati, una iniziativa promossa per accendere i riflettori sull’importanza del riconoscimento di diritti a chi proviene da paesi altri. Una serie di manifestazioni, incontri, dibattiti centrati sul razzismo e sullo sfruttamento.

Secondo i dati del Dossier Statistico sull’Immigrazione 2012, elaborato da Caritas Italiana e Migrantes, in Italia gli stranieri sarebbero 5 milioni e 11 mila. In Calabria il dato si assesta sui 78 mila. Numeri rilevanti che raccontano di persone, di famiglie, di sacrifici, di speranze. Una contaminazione che viene etichettata dall’opinione pubblica e dalle agende politiche come emergenza, ma che nasconde elementi preziosi di competenze, idee, valori. Un tema che ultimamente ha trovato la ribalta sui mezzi di comunicazione per le vicende legate allo sfruttamento dei braccianti agricoli, per i massicci sbarchi di clandestini sulle coste delle regioni del sud, per le condizioni di gestione dei CIE (Centri di identificazione ed espulsione).

Situazioni che hanno mobilitato le molteplici organizzazioni che sono attive nella lotta per i riconoscimento dei diritti ai migranti e che oggi partecipano a questo sciopero singolare. Un impegno che si realizza quotidianamente, a stretto contatto con le persone in difficoltà, scontrandosi da un lato con la burocrazia dello Stato e dall’altro con i pregiudizi della gente.

Una giornata, quella di oggi, che si tinge di giallo, il colore simbolo della manifestazione. Un colore scelto per la sua assenza nel panorama dei partiti, perché l’attenzione ai diritti degli immigrati dovrebbe essere un tema trasversale ai diversi schieramenti politici. Una giornata che, quest’anno, punta il dito su un aspetto di grande attualità, ovvero la richiesta di cittadinanza per tutti i figli di migranti nati o cresciuti in Italia.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

GAS in piazza

COSENZA – Torna l’appuntamento con i Gruppi d’Acquisto Solidale. In piazza XI settembre si ripropone la giornata dedicata alla spesa sostenibile, per i consumatori e per i produttori.

Un momento di scambio tra domanda e offerta che si concretizza nell’incontro. Persone che si ritrovano per condividere prodotti, ma soprattutto saperi, esperienze, competenze, idee.

Un mercato plurale e variegato che copre principalmente il settore alimentare ma che si arricchisce anche della presenza di diversi artigiani. Dalla verdura – rigorosamente di stagione – ai legumi, dalla frutta al pane, dai saponi agli oggetti per la casa realizzati con materiale riciclato.

Un’esplosione di colori e odori che invita alla prova e stuzzica la curiosità dei passanti. Un’occasione per scoprire ed imparare cose nuove o anche riscoprire ciò che la frenesia moderna e la globalizzazione stanno pian piano lasciando scomparire.

Una forma innovativa di vivere la piazza che le restituisce lo status di agorà e di centro della vita sociale e culturale della città: non più solo luogo di passeggio distratto, ma uno spazio che torni ad essere vivibile e vissuto da tutti. Incubatrice di socializzazione e di riflessioni.

In questo sabato che precede un importante appuntamento democratico come quello delle elezioni, la spesa diventa emblema e fulcro di una reale partecipazione, perché frutto di una ritrovata consapevolezza. Ciascuno diventa importante nella quotidianità delle proprie azioni, diventa responsabile in prima persona, senza deleghe. L’acquisto tramite GAS significa qualità, salvaguardia dei territori, rispetto per la natura, incentivi al lavoro onesto, prezzo trasparente, eticità, attenzione ai più deboli. L’idea della sostenibilità dunque che si declina da un punto di vista economico, ma non solo. Tanti aspetti diversi – spesso trascurati dalle agende politiche – che si possono racchiudere in un semplice gesto. Una scelta che viene maturata come nuova possibilità di intendere il consumo.

L’evento di oggi si inserisce in un percorso più ampio, di continuità con il primo esperimento del 26 gennaio, ma costituisce anche un volano ideale per il lancio della campagna “Fera ara ‘mmersa”, la tradizionale manifestazione di accoglienza dei migranti durante la Fiera di San Giuseppe, che si terrà dal 16 al 19 marzo prossimi presso le ex officine delle Ferrovie della Calabria tra viale Mancini e via Popilia.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

A Rende “OriDay Calabria” per guidare gli studenti alla scelta del proprio futuro

RENDE – Ideata dall’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, si è tenuta presso il liceo Scientifico Pitagora di Rende l’“OriDay Calabria2013”, una giornata di riflessione mirata a promuovere anche le iscrizioni degli studenti, accompagnati dai rispettivi genitori, alle istituzioni scolastiche per le scuole primarie e per il secondo ciclo di istruzioni per l’anno scolastico 2013/2014, i cui termini scadono il prossimo 28 febbraio.

Per il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesco Mercuri, la giornata si è aperta con una visita alle strutture del Liceo Scientifico “Pitagora”, dove è stato accolto dalla dirigente, Elisa Policicchio, dai docenti e studenti, animatori della stessa manifestazione “OriDay Calabria 2013”, con l’organizzazione e la presentazione di esperimenti, simulazioni ed attività di laboratorio.

Il “Pitagora” di Rende, quale scuola Presidio per l’Orientamento nell’area del comprensorio urbano rendese, cosentino e dell’hinterland, ce ne sono 16 geograficamente disseminate sul territorio calabrese, ha aperto, così, le porte dell’Istituto per l’intera giornata consentendo alla cittadinanza  la frequenza delle sale di esposizione, utilizzate per la presentazione di materiali delle scuole secondarie di primo e secondo grado, in modo da conoscere i vari percorsi formativi, attraverso giuste ed appropriate informazioni a cura degli studenti e docenti delle rispettive scuole partecipanti: il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende,  l’Istituto Tecnico Commeciale “Cosentino” di Rende, il Liceo Scientifico, Geometri e Ragioneria “Valentini” di Castrolibero, e lo stesso Liceo Scientifico “Pitagora” di Rende.

Per il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria la giornata  “OriDay Calabria” è stata caratterizzata da un programma di visite ed incontri svoltisi successivamente presso gli Istituti “Filolao” e “Pertini” di Crotone, dove ha presentato, insieme alla Sovrintendente ai Beni Culturali, il catalogo della Mostra “I Greci d’Occidente”; mentre nel pomeriggio la manifestazione si è chiusa presso il Presidio di Orientamento del Liceo Classico “Galluppi” di Catanzaro, dove si è svolto un confronto  con gli studenti sulle loro aspettative in materia offerte didattiche formative nella prospettiva degli studi universitari e interessi professionali per un inserimento nel mondo del lavoro.

Argomenti, questi trattati anche in mattinata nell’ambito di un incontro dibattito, svoltosi nella sala consiliare del Comune di Rende, in Piazza Matteotti di contrada Commenda, moderato dal giornalista Franco Bartucci, sul tema: “Progetto Orientamento: per non smarrire il senso della vita e realizzare il proprio progetto che ha radici nel passato, nasce nel presente e si pro-tende verso il futuro”.

Dopo una introduzione della direttrice, Elisa Policicchio, il dibattito è entrato nel vivo con gli interventi del Rettore dell’Università della Calabria, Giovanni Latorre, del presidente dell’Assindustria di Cosenza, Renato Pastore, dello stesso direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesco Mercurio, del sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Antonio Bruno Tridico, del comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Francesco Ferace, nonché dell’ex campione italiano di corsa campestre, Maurizio Leone.

Per tutti è stato un modo di confrontarsi con gli studenti rispetto ad obblighi spettanti alle istituzioni per favorire processi educativi e formativi in modo da creare le migliori condizioni d’ingresso e valorizzazione dei giovani nel mondo del lavoro. Un lavoro ed un processo educativo e formativo che deve partire dal mondo della scuola, dove deve vigere una programmazione abilitata ai nuovi tempi in cui corpo docente e studenti lavorano in sinergia per fare rete con il mondo universitario e con il mondo del lavoro.

Dipendenti Totobit a rischio delocalizzazione

Cosenza – Totobit Informatica è l’azienda del gruppo Lottomatica che gestisce servizi come le ricariche telefoniche, il pagamento delle utenze, per oltre 130.000 punti vendita della Rete LIS (Lottomatica Italia Servizi) i quali eseguono giornalmente circa 1,5 milioni di transazioni finanziarie, l’emissione dei tagliandi valori bollati per conto dell’Agenzia delle Entrate movimentando circa 10 milioni di euro al giorno, l’erogazione dei servizi CartaLIS IMEL (in collaborazione con Banca Sella) e la convalida delle vincite dei biglietti Gratta&Vinci.

Il sindaco Mario Occhiuto è solidale con gli operatori e le operatrici del Gruppo Lottomatica che avrebbe deciso di smantellare, entro il prossimo 31 dicembre, il suo laboratorio di Ricerca e sviluppo nel cosentino.

 

L’Immacolata di chi lavora

COSENZA –  «Tempo di demolire, tempo di costruire», «tempo di guadagnare, tempo di perdere» è scritto in Qohèlet: un tempo per ogni cosa. Ma di questi tempi si aggira lo spettro – piuttosto consistente – della crisi, si allunga l’ombra della recessione, dilaga la sfiducia: è tempo di «crescere», ripetono come un mantra tecnici e politici. Non c’è tempo da perdere: bisogna rimboccarsi le maniche. Chi non ci sta è un fannullone, chi si lamenta denigra la buona fortuna di avere un lavoro. Eppure c’è una festa segnata in rosso: l’Immacolata. Sarebbe un tempo di rito, perdersi per ritrovarsi. Magari in famiglia. Parlarsi tanto per parlarsi, senza dirsi niente di importante. Fermarsi, fare il punto, stare al mondo. Ma sono lontani i tempi delle «otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire» (conquiste d’altri tempi perduti). Anche all’Immacolata si lavora. Più degli altri giorni. E non solo negli ospedali, nelle caserme dei vigili del fuoco o nelle stazioni dei carabinieri. Si lavora pure nei call center e nei negozi.

 

Sette dicembre

In fila al supermercato. La signora del banco dei salumi: «Lavoriamo anche domani». Un angolo della bocca si piega all’ingiù, lo sguardo si abbassa. La cliente risponde: «Non me ne parlare… quando arriva Natale, non vedo l’ora che questo mese passi». La signora ha un negozio di scarpe. Ricorda i tempi in cui «il lavoro era lavoro e la festa era festa». «Ma sì, erano gli anni ’90…» le fa eco l’altro addetto ai salumi.

 

Otto dicembre

In un centro commerciale. «Ma io dico: nessuno deve andare a cucinare?». La domanda la pone una signora in un bar. Davanti a lei sfilano donne, uomini, bambini, anziani. Chi vuole l’acqua, chi un caffè. Chi va di fretta, chi si siede. Nella sua voce un accenno di stizza. Come a dire: non se ne possono stare a casa? No, non se ne stanno a casa. Le commesse, intanto, sorridono. Anche se uno degli angoli della bocca tenta di opporre resistenza. Due uomini trasportano i carrelli della spesa lungo la scala mobile. Si parlano. Il corpo proteso in avanti tradisce la fretta. Di andarsene.

 

Rita Paonessa

 

 


Bando della Regione finalizzato all’occupazione nel campo turistico, alberghiero e dei beni culturali

Catanzaro – Dodici processi formativi finalizzati alla occupazione nel campo turistico, alberghiero e dei beni culturali sono oggetto di un bando, con scadenza prevista 9 dicembre ma i cui termini saranno prorogati di trenta giorni, predisposto dal dipartimento formazione dell’assessorato al lavoro della Regione Calabria.

A presentare il bando, in una conferenza stampa, e’ stato l’assessore Francescantonio Stillitani insieme alla dirigente di settore Concetta Di Gesu.

Destinatari dei corsi saranno circa 500 disoccupati che abbiano compiuto 18 anni di eta’, mentre possono partecipare al bando piccole e medie imprese del settore turistico alberghiero con sede legale in Calabria aventi in organico almeno 10 unita’. I percorsi formativi sono stati individuati in collaborazione con le associazioni di categoria, creando le condizioni per una reale richiesta delle figure formate.

Al termine, il 10 per cento dei corsisti dovranno essere assunti a tempo indeterminato dalle aziende, le quali riceveranno un contributo pari al 50% del costo del lavoro per assunto per un anno.

Il bando e’ finanziato con 1 milione 370 mila euro provenienti dal Fondo sociale europeo, Por Calabria 2007/2013, asse II ”occupabilita”’.

Bando Regionale di 32 milioni di euro per i giovani laureati

CATANZARO – Trentadue milioni di euro per offrire una prospettiva concreta di lavoro a 1.600 giovani laureati calabresi. E’ quanto prevede il bando ”Dote occupazionale per giovani laureati”, illustrato a Catanzaro dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti e dall’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani. La ”dote”, che si traduce in una somma di massimo 20 mila euro, viene trasferita al datore di lavoro che assume il giovane.

 

Cassano All’Ionio aderisce al progetto “Microcredito e servizi per il lavoro”

CASSANO (CS) – Su proposta dell’assessore municipale alle Finanze Antonino Mungo, il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso ha aderito alla manifestazione di interesse ed alla partecipazione al progetto “Microcredito e servizi per il lavoro”, elaborato dall’Ente nazionale per il microcredito su incarico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, finalizzato alla promozione e creazione, presso i Servizi per il lavoro, di strumenti operativi innovativi volti all’autoimpiego e alla microimprenditorialità. Strumenti, questi ultimi due, ritenuti idonee a fronteggiare il generale calo dell’occupazione, non sufficienti, però, se non è accompagnato da una serie di servizi di informazione e assistenza che consentono di conoscere quali sono i vincoli e le opportunità dal punto di vista del mercato del lavoro, degli incentivi alle imprese, degli sgravi fiscali e contributivi, nonché in materia di semplificazione.
Nell’ambito dello stesso, ha informato il primo cittadino Giovanni Papasso, il progetto che il Comune di Cassano All’Ionio intende presentare è quello di valorizzare il già esistente e operante Sportello Informa-Giovani che fornisce i seguenti servizi:
1) Orientamento al lavoro ed assistenza nella redazione dei curricula vitae: 2) consulenza all’autoimpiego ed alla finanza agevolata, tutto ciò da attuare con l’integrazione di una nuova offerta di servizi specialistici indirizzati a fornire informazione ed assistenza alla fruizione dello strumento del microcredito.
La finalità del progetto, ha spiegato il Sindaco di Cassano All’Ionio, è di promuovere ed agevolare il reperimento di capitali necessari per le piccole e medie imprese del territorio che, attualmente, si trovano a dover affrontare situazioni di difficoltà di accesso al credito. In buona sostanza, ha tenuto ancora a precisare il primo cittadino Giovanni Papasso, con tale strumento si vuole offrire alle persone che rientrano nelle categorie di svantaggio l’opportunità di poter avviare un’attività di lavoro autonomo o un’impresa promuovendo l’uguaglianza sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne nell’attività economica e professionale e, soprattutto, contrastando la disoccupazione, particolarmente in questo periodo di gravi crisi economica che soffoca le aree più svantaggiate del nostro Paese ed anche della nostra Cassano All’Ionio.

Partirà domani la seconda edizione del forum e – Labora

CATANZARO – Prenderà il via domani la seconda edizione del Forum “e-LABŌRA – Laboratori per l’orientamento, la formazione e il lavoro”, promosso dalla Provincia di Catanzaro, e che si concluderà il prossimo venerdì 9 novembre. Il Forum, dal titolo “Il Lavoro Possibile”, si terrà nel Teatro Umberto di Lamezia Terme con inizio alle ore 9,30. Si inizia con la presentazione del Forum a cura del dirigente del Settore lavoro della Provincia, Filippo Pietropaolo ed il saluto dell’assessore provinciale al lavoro e alle politiche sociali, Sergio Polisicchio e del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. Solo venrdì l’intervento del presidente della Provincia Wanda Ferro. A seguire, verranno presentati i dati dell’Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro a cura di Arturo Siniscalchi, direttore area politiche settoriali Formez e di Pietro Alfarano, responsabile servizio mercato del lavoro della Provincia. Il convegno di domani, 8 novembre, verterà sul tema “Quali competenze per il lavoro che manca: incontri con le agenzie ed i servizi per il lavoro ed il sistema formativo regionale e provinciale”. Alle 14, 30 è previsto, invece, un incontro sulla “Creazione di impresa: inserimento e prospettive occupazionali attraverso il lavoro autonomo”, condotto da Tiziana Lang, ricercatrice Isfol/segreteria tecnica del direttore generale politiche per l’orientamento e la formazione del Ministero del lavoro. Per le 16.30 si discuterà sulle “Novità dalla legge Fornero: il nuovo apprendistato, i tirocini e gli strumenti per il passaggio dalla scuola al lavoro”, condotto da Giuseppe Gaetano dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Catanzaro. Il 9 novembre, invece, il convegno si svilupperà sugli “strumenti per chi cerca lavoro e per chi cerca lavoratori: servizi, incentivi e politiche attive per il lavoro in Calabria”. Dopo i saluti del Cpi della Provincia di Catanzaro, si discuterà della “legge Fornero: come cambiano i nuovi contratti e gli ammortizzatori sociali”, conduce Giuseppe Buscema dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Catanzaro. Per le ore 11, il convegno si concentrerà sulla “formazione per chi lavora, a cosa servono i fondi interprofessionali: incontro di approfondimento sui finanziamenti per la formazione continua” con Filippo Cipparrone di Confindustria – Fondo Forte ed Antonio Tassone di Confcommercio. Alle 14,30, in programma l’incontro con la Regione Calabria: “I nuovi fondi per il lavoro in Calabria”. Alle 15,30 si discuterà di “Politiche attive, nuovi ammortizzatori e servizi per il lavoro, quali incentivi per promuovere il lavoro oltre l’assistenzialismo: incontro dibattito sulle funzionalità dei servizi e del sistema degli incentivi alla luce della riforma”. La conclusione dei lavori, è affidata al dirigente del Settore Lavoro della Provincia, Filippo Pietropaolo e Nicola Rossi di “Monster Italia”. Nel corso delle due giornate si terranno, all’interno della biblioteca comunale di Palazzo Nicotera, con inizio alle ore 9,30, dei laboratori formativi. Nell’area espositiva saranno presenti oltre 20 aziende che, nel corso della due giorni, incontreranno per un colloquio i candidati che hanno inviato la propria candidatura alle offerte di lavoro pubblicate sul sito www.lavoro.provincia.catanzaro.it e che sono risultati in linea con il profilo ricercato. L’attività di recruiting verrà condotta direttamente dalle aziende in collaborazione con Monster Italia, filiale italiana di Monster Worldwide multinazionale leader mondiale nel favorire l’incontro tra persone e opportunità di lavoro, partner dell’iniziativa. All’esterno della struttura che ospiterà l’evento, sarà presente il Barcamper con il Consulting by “dPixel”, un vero e proprio ufficio mobile attrezzato per la ricerca di startup, idee imprenditoriali innovative, da realizzare per far emergere giovani talenti, ricercatori e manager. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.elaboracz.it.

La società civile si arricchisce di una nuova realtà: nasce Dignità del Lavoro

COSENZA – In un periodo in cui le opportunità lavorative sembrano apparire come un miraggio e un’utopia, risulta ardito e quanto meno coraggioso avviare una nuova attività imprenditoriale. Ancor di più se la solidarietà, la partecipazione e l’inclusione sociale sono i valori primari e fondanti di questo nuovo soggetto.

Eppure è con queste basi che nasce la cooperativa sociale Dignità del Lavoro, presentata oggi alla città di Cosenza nel Salone degli Stemmi in Arcivescovado. Una realtà che si pone l’obiettivo di “restituire dignità alle persone più deboli attraverso percorsi di inserimento lavorativo”. Un’entità nuova che costruisce però le sue fondamenta sulla solida esperienza ventennale di Delfino Lavoro.

“Tutto ha inizio nel 1986 con la prima struttura di accoglienza per tossicodipendenti”. Le parole di Annamaria Odoardi, figura di rilievo nel panorama sociale cosentino, che aprono la presentazione, suonano come un passaggio di testimone al neo presidente Manfredo Piazza e alla nuova equipe. Un intervento affettuoso e commovente sull’attività svolta fin qui dalla precedente cooperativa, segnato dal ricordo delle persone che hanno contributo ai successi e dalla caparbietà per migliorare che ne ha contraddistinto l’operato. Energia e vigore che vengono automaticamente trasferiti nella nuova realtà, così come parte delle competenze e delle capacità acquisite.

Un biglietto da visita invidiabile – secondo le parole dello stesso presidente – che si combina con la scelta di un nome importante. Dignità del Lavoro infatti punta inequivocabilmente ad un’idea di lavoro onesto e rispettoso della persona, un’idea che sembra ormai allontanarsi dall’immaginario collettivo.

Un avvio incoraggiante dunque per la neonata cooperativa, che ha ricevuto plausi e riconoscimenti di merito da parte delle istituzioni, con cui da sempre Delfino Lavoro ha collaborato, ma anche da parte di un nutrito gruppo di soggetti appartenenti al terzo settore e alla società civile cittadina.

La chiave per proseguire con successo nel cammino intrapreso e per raggiungere risultati di rilievo risiede certamente nella tenacia e nella forza di volontà dei componenti, a cui si deve aggiungere la capacità di creare relazioni e reti strutturate e fruttuose. Quello che Giacomo Mancini, assessore regionale al Bilancio, ha definito come “fare squadra” tra enti istituzionali e non. Una collaborazione ripresa a più voci dalle autorità intervenute, tra cui mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, Gianpaolo Chiappetta, consigliere regionale, e dal sindaco Mario Occhiuto. Presenti, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, il sindaco di Castiglione Cosentino e il vicesindaco di Lappano.

La dignità del lavoro evocata nel nome della cooperativa è certamente l’elemento maggiormente emerso nel corso dell’incontro, dignità che – come ha tenuto a precisare il vescovo Nunnari – non è solo difesa delle morti bianche, ma anche difesa dal clientelismo: “non siate portatori di borse, ma di idee”.

Idee che sono il motore principale dell’attività più strettamente imprenditoriale e commerciale, a partire dai settori della produzione editoriale e della organizzazione di eventi. Tra i prodotti di punta attualmente in corso, l’attenzione si è focalizzata in particolare sul gioco di società “Cittadini. La sfida quotidiana della legalità”, sul meeting dei giovani del Mediterraneo alla sua quarta edizione e sui progetti di borsa lavoro “Percorsi di legalità” per l’inserimento di minori in carico ai servizi di Giustizia Minorile.

La sfida è decisamente avvincente, il terreno pronto, la partita tutta da giocare. Non resta che seguire questa nuova avventura che costituirà decisamente una tappa di arricchimento per l’intera comunità cosentina.

 

 

Mariacristiana Guglielmelli