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PD Celico, primarie per scegliere il candidato sindaco? Falcone frena

CELICO (CS) – Alcuni iscritti del Partito Democratico celichese, a mezzo di una raccolta firme, hanno chiesto di indire le primarie al fine di decidere democraticamente ed in modo condiviso il candidato Sindaco per le prossime amministrative di maggio.
Tale richiesta deriva, tra le altre cose, dal fatto che il Sindaco uscente, in ragione del proprio operato, avrà una lista quasi completamente nuova. È risaputo, infatti, che soltanto due su sette membri dell’amministrazione Falcone hanno deciso di ricandidarsi con lui.

Lo stesso Falcone, nella riunione del partito del 6 marzo scorso, ha annunciato di aver già provveduto a “fare la nuova lista”, senza aver avuto alcun confronto in sezione sui nomi dei futuri candidati.

«Ma quello che più lascia perplessi – dice il segretraio locale del PD Matteo F. Lettieri – è il fatto che lo scorso febbraio Falcone ha affermato su diversi giornali di accettare la sfida del secondo mandato e di essere disponibile ad eventuali primarie, ma nella riferita riunione di circolo, convocata al fine di comunicare la volontà di una parte del partito
di celebrare le primarie, lo stesso ha preso la parola ed ha imposto una votazione all’assemblea contro la consultazione pubblica. Tale votazione, non era all’ordine del giorno e, alla luce del documento in cui il 30% circa degli iscritti chiedeva le primarie, deve ritenersi lesiva del diritto di chi non sapeva che in quell’assemblea si sarebbe votato a favore o contro le primarie. Detta circostanza veniva fatta presente al Sindaco Falcone il quale continuava nel suo proposito.
Tali comportamenti sono del tutto contrari allo spirito del Partito Democratico e contro lo statuto, che prevede che nel caso in cui vi sia un Sindaco uscente, le primarie possono essere richieste addirittura con il 15% delle firme degli iscritti.
Peraltro, è prassi oramai consolidata a Celico quella di derogare al termine di 4 mesi previsto dallo statuto per le primarie ed è la prima volta che il Sindaco uscente, che nella generalità dei casi non dovrebbe temere alcunché, non accetta e non si dichiara disponibile alle primarie.
A Celico i precedenti riguardano il Sindaco Luigi Corrado, che dopo cinque anni di amministrazione decise, nonostante l’appoggio di gran parte del partito, di sottoporsi alle primarie nel mese di marzo 2009 e l’attuale Sindaco di Celico, che vinse le primarie il 24 marzo 2014. Due deroghe allo statuto che i firmatari ritenevano assolutamente rilevanti anche in questo caso. Non si capisce perché Falcone in quell’occasione riteneva giusto ricorrere alle primarie ed oggi vi si oppone fermamente.
Resta il fatto che le primarie rappresentano il metodo che si è dato il Partito Democratico per evitare divisioni al suo interno e per scegliere democraticamente i propri rappresentanti. Non celebrarle porterà inevitabilmente a delle spaccature che si tradurranno in una divisione alle prossime elezioni amministrative. È per questi motivi che, con grande rammarico, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da Segretario di Circolo del Partito Democratico di Celico. Il comportamento tenuto dal Sindaco Falcone è del tutto inaccettabile. Non si può imporre la propria linea con la forza. Questi episodi non mi appartengono e non appartengono al Partito Democratico».

Omicidio di Cirò Marina, Fuscaldo confessa: «Ho ucciso io Antonella Lettieri»

CIRO’ MARINA – Salvatore Fuscaldo, vicino di casa di Antonella Lettieri, la donna barbaramente uccisa lo scorso 8 marzo a Cirò Marina, ha confessato il delitto. Lo ha annunciato in diretta su Retequattro “Quarto Grado”, precisando che Fuscaldo, arrestato pochi giorni dopo il fatto ma che nel corso delle settimane successive si era professato innocente, ha ammesso il suo crimine durante un interrogatorio nel carcere di Castrovillari, dov’è rinchiuso. Ammettendo le proprie responsabilità al pm della Procura di Crotone Alfredo Manca, l’uomo ha sollevato da ogni colpa la moglie Caterina e gli altri familiari. Il comandante provinciale di Crotone dei carabinieri, colonnello Salvatore Gagliano, interpellato dall’Ansa ha espresso le proprie perplessità: «Le dichiarazioni di Fuscaldo – ha detto – sono oggetto di attenta verifica perché il racconto dell’uomo presenta molte lacune. Non è escluso, infatti – ha proseguito l’ufficiale – che quella di Fuscaldo non sia una confessione spontanea, ma sia stata motivata dagli incontestabili elementi di prova raccolti a suo carico e possa essere stata motivata dalla volontà di coprire le responsabilità di altre persone coinvolte nell’omicidio. Bisogna stare attenti, dunque, a non lasciarsi andare a facili entusiasmi».

Omicidio Lettieri, i Ris tornano a Cirò nell’abitazione di Fuscaldo

CIRO’ MARINA (KR) – I carabinieri del comando provinciale di Crotone, insieme agli uomini del Ris di Messina hanno proceduto ad un’ulteriore ispezione giudiziaria nell’abitazione del cinquantenne Salvatore Fuscaldo, attualmente sottoposto a detenzione cautelare perché ritenuto responsabile di omicidio volontario pluriaggravato, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della commessa quarantaduenne di Cirò Marina, Antonella Lettieri. In una nota i militari precisano che non sono emerse finora elementi contrastanti con quanto assunto nelle indagini, che hanno poi portato alla cattura di Fuscaldo, ma l’intervento del Ris rappresenta un approfondimento e una normale conferma di carattere esclusivamente scientifico alle operazioni già compiute sulla scena del crimine e nei luoghi di pertinenza dell’indagato detenuto. Si tratta, spiegano i carabinieri, solo di esigenze di carattere tecnico, nello specifico sugli ambienti considerati e in riferimento agli ultimi sequestri di oggetti che sono all’esame di laboratorio dei Ris.

Cropalati, insediata la nuova giunta con due new entry

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CROPALATI ( CS) –  L’amministrazione guidata da Luigi Lettieri cambia volto. L’1 marzo scorso al Comune di Cropalati si è insediata la nuova giunta. Il vicesindaco e assessore Achiropita Ruperto e l’assessore Francesco Marino, a seguito di un accordo politico, hanno lasciato le loro cariche con l’idea di fare spazio a nuove esperienze amministrative. A prendere il loro posto nella squadra di governo cittadino sono stati due consiglieri di maggioranza: Antonio Falcone, neo vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, allo Sport e al Servizio Cimiteriale, e Michela Boccuti, assessore alla Pubblica Istruzione, alla Cultura e al Personale. «È stata una giunta dinamica e operativa quella che finora mi ha affiancato – ha commentato il sindaco Lettieri – . Ruperto e Marino in questi due anni e mezzo hanno dimostrato competenza ed estrema professionalità. Il loro lavoro e la loro dedizione sono stati preziosi per Cropalati. Voglio ringraziarli – ha continuato – per il percorso che insieme abbiamo fatto e per la disponibilità che hanno dato ad affiancare la nuova giunta. Siamo convinti, tutti e cinque, che questa scelta possa essere utile a far maturare nuove e altrettanto significative esperienze amministrative». Il capitolo che si è appena aperto, a quanto pare, non romperà il collegamento con il passato. I nuovi insediati fanno sapere di essere intenzionati a lavorare anche per continuare il lavoro che Ruperto e Marino avevano iniziato. «La nomina in giunta – ha detto Falcone, che sarà il nuovo vicesindaco – mi riempie di gioia e allo stesso tempo mi carica di responsabilità. Sono consapevole dell’ottimo lavoro fatto da chi mi ha preceduto. Per questo il mio auspicio è quello di continuare sulla strada già intrapresa, anche con l’apporto e con il contributo degli assessori uscenti, per consolidare quanto fatto finora e per perseguire con umiltà e impegno nuovi obiettivi. Ringrazio il sindaco Lettieri per la fiducia che ha riposto in me: con la nomina a vicesindaco, ha dimostrato di credere molto nelle potenzialità e nella forza propulsiva di noi giovani». Sulla stessa linea anche le parole del nuovo assessore Boccuti, che ha dichiarato: «Ruperto ha dato il via a opere importanti, che seguirò con responsabilità e determinazione. Le due promesse che in questo momento mi sento di fare sono quella che mi impegnerò in modo incondizionato nel portare avanti il progetto politico di Cropalati Bene Comune e quella che ci sarà da parte mia la massima disponibilità nei confronti di Cropalati e dei miei concittadini». E la testimonianza che sia reale l’intenzione di continuare a collaborare –  in una sorta di ‘giunta a cinque’ – , si può dedurre proprio dalle parole dei due assessori uscenti. «Ringrazio il Primo Cittadino per la fiducia che mi accordato e Achiropita Ruperto per essere stata un’ottima compagna di viaggio – ha detto FrancescoMarino – . Questo passaggio di testimone non cambia nulla rispetto agli obiettivi e al progetto politico messo in piedi fino a qui. Anzi, vuole essere una testimonianza del fatto che le idee e i progetti contano più dei singoli interpreti». Ruperto, nell’augurare buon lavoro a Falcone e a Boccuti, ha fatto sapere di essere certa che «i neo assessori porteranno a compimento quanto già avviato e arricchiranno di nuove proposte il percorso amministrativo. Si tratta – ha aggiunto – della seconda fase del nostro impegno per il Bene Comune di Cropalati. Ci alterniamo in una staffetta programmata che ha soprattutto lo scopo di far maturare esperienze amministrative al servizio della comunità. Voglio ringraziare – ha concluso – il sindaco Lettieri, per la fiducia che ha riposto in me, e Francesco Marino, con il quale ho condiviso questa straordinaria esperienza».

Vibonese, dalla Vigor arriva Lettieri

VIBO VALENTIA – Secondo colpo in casa Vibonese. Dopo quello di Arnor Angeli, il volto nuovo nell’organico della Vibonese risponde al nome di Giovanni Lettieri. Classe ’97, difensore, il neo acquisto rossoblù nella passata stagione ha giocato in Serie D con la Vigor Lamezia, totalizzando 30 presenze.

Oggi pomeriggio alle 17.30 si terrà la presentazione ufficiale del tecnico Massimo Costantino.

Alta Roma Alta Moda: quel mondo che non c’è

Quante volte, osservando le sfilate dalla tv, avete immaginato un mondo da fiaba e avete considerato dei privilegiati gli invitati a quel mondo? Quante volte, pensando a quegli abiti da sogno, avete provato il desiderio di indossarne o acquistarne uno?

Alta Roma Alta Moda, la manifestazione dedicata al mondo del fashion e del lusso che si è tenuta dal 24 al 27 gennaio a S. Spirito in Sassia, è appena terminata. E di quelle luci, di quell’ atmosfera da fiaba, di quei sogni conserva molto poco. Del resto Roma non è Milano, non è Parigi e nemmeno New York. A Roma non si corre, si spinge. E quando questo avviene anche all’ingresso di un evento che dovrebbe dare lustro e prestigio ad una città così storica e piena di bellezza, la cosa acquisisce un tono più grave. Si rischia di ricordare di una manifestazione che ha i suoi pregi solo la confusione e la lentezza che accompagna tutto l’evento.

Non di rado  accade che l’ingresso alle sfilate somigli nella maggior parte dei casi ad uno stadio dove quando ti va bene, se fai parte dei giornalisti o dei blogger, siedi in terza fila, se va male rischi il posto standing tra la folla ammassata. La gente arriva, sfila uno dei suoi outfit più inadeguati convinta che a Roma a Gennaio ci sia sempre il sole, nemmeno fosse il Brasile, e si siede osservando per tutto il tempo il vicino di posto e dimenticando che la vera arte è in passerella. Del resto non ci sono vip né personaggi importanti. Quelli si riservano per i volti noti, per quei pochi stilisti che ancora possono definirsi couturier di Alta Moda come Renato Balestra, Nino Lettieri, Gattinoni.

Così in un mare di polemiche, di accuse, di abbandoni istantanei e di addii preannunciati, si chiude un altro evento facendo riflettere. Su quanto la nostra realtà, anche quella più aperta ai giovani e che di essi si nutre, sia così chiusa nei confronti del nuovo che avanza. Perché se quella lentezza che tanto caratterizza Roma diventa motivo di nervosismo nella gran parte dei casi, può essere motivo di orgoglio per chi riesce a cogliere le sfumature brillanti di un mondo nuovo che sul vecchio e dal vecchio prende le sue basi, pur discostandosi dall’Alta Moda in senso stretto.

Un mondo come quello di Esme Vie, fatto di rigore geometrico, di eleganza e di passione tutta femminile. Una collezione dedicata all’amore in cui prende spazio il rosso, il rosa confetto e il beige, le forme strutturali e geometriche, il monocromatismo e le pietre preziose. O come quello di San Andrès Milano,  che celebra la bellezza e l’austerità commista all’eleganza senza tempo degli anni 50 evidente nei tagli e nelle forme  colte per l’occasione nelle tonalità eteree del celeste e del panna. Lui e i suoi modelli richiamano l’immagine di una donna forte e potente che tuttavia si avvia verso un ritorno alla femminilità.

Alta Roma è la palestra dei giovani stilisti che vogliono provarci, che gridano “ce la posso fare”.  In essa tutto richiama al passato ma celebra il futuro: la struttura, l’alternanza di nomi importanti a volti nuovi, lo stile dei couturier, l’ispirazione delle collezioni, il modo di gestire l’organizzazione. Certo Roma non è Milano. Non è freddezza, non è precisione, non è dinamicità e questo si percepisce immediatamente.

Chi va ad Alta Roma ha tutto il tempo per emozionarsi ancora osservando il volto sorridente e mai adirato di Renato Balestra  che realizza per la nuova collezione primavera-estate 2014, un tripudio di capi ispirati  all’ uccello del paradiso, abitante leggiadro della Nuova Guinea. Dominano in un esplosione di colori il verde giada, il mandarino, il turchese e immancabile il blu Balestra. Motivi floreali si alternano a tessuti stampati di piume variopinte, intarsi di swarovsky rivestono stoffe sinuose nelle tonalità del blu notte che richiamano la paradisea, frammenti di oro zecchino si frappongono sullo stesso abito combinato in varie tonalità. Chiude la sposa, raffinata e piena di ricami, nel suo abito dalle varie tonalità di bianco che ricordano una candida ninfea. Per lui e per le sue creazioni l’immancabile Valeria Marini, il giornalista-giudice di Fashion Style Cesare Cunaccia e il noto attore, affascinante ed elegante nella sua giacca ispirata al colore tanto amato dallo stilista, Giorgio Borghetti.

Alta Roma è il posto delle sfide in cui è possibile osservare un piccolo miracolo quando anche il più maturo degli stilisti si lascia vincere dalla commozione degli applausi che lo accompagnano segno di un grande successo e di un notevole gradimento per la collezione. E’ il caso di  Nino lettieri che sceglie nuovamente la cornice tradizionale di S. Spirito per celebrare il suo ritorno al plissè in un susseguirsi di  linee morbide ed essenziali, ispirate agli anni ‘50/ 60 grazie alle forme a trapezio, gli abiti a ruota lunghi fino al polpaccio, i mini abiti trasparenti ricamati da paillettes dai disegni orientali. La sua sposa, leggiadra ed eterea nella figura dell’ex Miss Italia Giusy Buscemi, è un trionfo di tulle, georgette plissè e ricami.

Ad Alta Roma la gente non arriva, anzi da lì spesso se ne va. E questa edizione è stata quella dei grandi addii.  A cominciare da quello di Terranova, da anni alla guida della maison Sarli che, uscito di scena a ventiquattro ore dalla sfilata, ha lasciato ad accogliere il suo applauso le sarte, artefici ancora una volta di un miracolo di collezione che alle forme scultoree e geometriche ha privilegiato tessuti leggeri, trasparenze e linee morbide. Accanto all’organza, al drapée al gazar, convivono gli jacquards. Intarsi e  applicazioni in rilievo di ricami o di cristalli poggiano su trapezi esasperandone la forma e producendo un effetto di ricca  e assolutamente nuova semplicità.  A lui e alla sua nuova “era” si accosta anche l’addio di Gattinoni che celebra la sua ultima collezione nel cantiere de La Nuvola – il nuovo Centro Congressi di Massimiliano e Doriana Fuksas- lasciando che il passato si chiuda con una frase che somiglia ad un monito tutt’altro che di speranza: “andremo in giro e la porteremo da altre parti, perché credo che Roma dovrà stabilizzarsi prima di avere le prove di tanta energia e di tanta fatica e di tanta gente“.

Lia Giannini