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Servizio idrico, Incarnato: «L’attuale sistema non è efficiente»

SANT’AGATA D’ESARO (CS) –  Sulla gestione del servizio idrico, con Mario Oliverio alla Regione, si è fatta un’operazione verità sul passato e si sta lavorando alla fase successiva con l’avvio di cospicui investimenti.

Lo ha detto Luigi Incarnato, commissario liquidatore della Sorical, ieri a Sant’Agata d’Esaro incontrando alcuni amministratori locali a margine di un’iniziativa organizzata del capogruppo della lista Oliverio Presidente in consiglio regionale, Orlandino Greco sul futuro della diga di Cameli.

«La Regione – ha detto Incarnato – ha avviato cospicui investimenti infrastrutturali per migliorare il servizio idrico, 23 milioni di euro solo per il “Progetto Abatemarco” con interventi sulla rete acquedottistica, in gestione a Sorical, e su quella dei 25 Comuni serviti, compresa la gestione delle utenze con la sostituzione dei contatori. L’attuale sistema – ha spiegato Incarnato – non è efficiente e sta creando enormi problemi finanziari alla Regione, a Sorical e ai Comuni.

L’inefficienza della gestione delle utenze, che ha generato morosità e allacci abusivi, ha portato molti Comuni sull’orlo del dissesto con debiti di circa 200 milioni di euro verso Sorical, per le forniture degli ultimi anni ancora non pagate, mentre per il periodo 1981/2003 restano ancora 280 milioni di euro, su 450 originari, da versare da parte degli stessi Comuni alla Regione. In questo contesto la Sorical non è stata messa nelle condizioni di completare il piano degli investimenti fermo a 250 milioni di euro circa, di cui 109 con risorse private».

L’autorità di regolazione nazionale, Arera, (ex Aeegsii) e, di recente, il ministero dell’Ambiente, hanno più volte richiamato la Regione, che ha la responsabilità di costruire gli strumenti normativi, all’adeguamento del sistema alle normative vigenti. «I Comuni  – così stabilisce la legge nazionale ha spiegato Incarnato agli amministratori- devono esercitare i poteri attraverso gli Enti d’ambito, nel 2010 è stato costituito l’Ato unico Calabria e ora si sta procedendo alla costituzione dell’Ente d’ambito, cioè l’Autorità Idrica Calabria, da quel momento i sindaci calabresi sono in grado di esercitare le proprie prerogative».

Rispetto alle osservazioni dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, il commissario Incarnato ha detto: «Sono disposto a incontrare i parlamentari, anche domani mattina, metto a disposizione atti e qualsiasi altra documentazione in possesso della Sorical, al fine di fare chiarezza su tutto, compreso la barzelletta delle tariffe illegittime.”

“La rappresentanza, attraverso i sindaci eletti – ha spiegato Incarnato – è ampiamente rappresentativa, perché è immaginabile pensare di gestire un organismo composto da 405 sindaci. La Regione, guidata da Mario Oliverio, sta colmando un’inerzia di anni.  La Calabria, come tutte le Regioni d’Italia – ha puntualizzato Incarnato agli amministratori presenti – ha bisogno di un soggetto che gestisca il servizio idrico, dalle fonti di approvvigionamento fino alla depurazione con efficienza ed efficacia, utilizzando le più moderne tecnologie per ridurre allacci abusivi e perdite di rete. Questo soggetto deve essere pubblico e partecipato dalla Regione, proprietaria degli acquedotti, e dai Comuni, proprietari delle rete di distribuzione. Chi pensa di continuare a mantenere separate le gestioni, come è stato fatto fino ad oggi, è fuori strada. L’attuale impostazione, dopo 25 anni, ha dimostrato di essere inefficiente e inefficace».

Incarnato rincalza: E’ del sindaco la responsabilità sulla gestione idrica

COSENZA – “Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto cerca di scaricare sulla Sorical, e buttarla in caciara, responsabilita’ sulla gestione idrica che sono esclusivamente del Comune. Non ho mai inteso utilizzare la Sorical per fare battaglia politica e non permetto al sindaco di gettare fango su una societa’ ridotta sul lastrico dai suoi alleati”. E’ quanto sostine nella sua replica il commissario della Sorical Luigi Incarnato dopo le dichiarazioni del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che ieri ha convocato una conferenza stampa urgente sulla nuova emergenza idrica.
“Appena mi sono insediato – ha detto Incarnato – ho riattivato investimenti dopo che in modo sciagurato, la societa’ era stata messa sul lastrico per l’incapacita’ della politica di gestire il servizio idrico. E’ da mesi che abbiamo dato la disponibilita’ al sindaco di Cosenza, mettendo a disposizione tecnici e imprese specializzate, per risolvere i problemi della carenza idrica della citta’ e cio’ nell’esclusivo interesse dei cittadini che hanno il diritto di avere un bene primario come l’acqua. Solo prima di Natale la Sorical e’ stata investita di alcune problematicita’ per una grossa perdita nella zona di Via Popilia che dopo dieci giorni di ricerche non veniva individuata. Ho messo a disposizione – spiega – una squadra e una ditta specializzata che in tre ore ha trovato e riparato la perdita. Dal 28 dicembre al 5 gennaio abbiamo individuato 20 perdite, 11 nel quartiere Serra Spiga-San Vito; 9 nella zona Centro e due a Via Popolia recuperando almeno 40 litri al secondo. Dalle nostre ricerche e’ emerso che la scuola di Via Roma per tutto il periodo festivo, ha scarico nella fognature 4/5 litri al secondo solo perche’ il galleggiante dell’autoclave non funzionava; Sono state trovate perdite in numerosi pozzetti e anomalie in alcuni serbatoi comunali”. “Addirittura e’ stato trovato aperto un by pass – prosegue Incarnato – che scaricava oltre 800 litri a cittadino nella zona di Via Popilia a discapito della parte centrale della citta’. Questo by pass pochi giorni fa e’ stato riaperto nonostante i tecnici della Sorical ne avessero consigliato la chiusura per evitare scompensi nella rete. Il sindaco Occhiuto continua ad attribuire la responsabilita’ all’Abatermarco per le continue riparazioni, dimostrando di non conoscere il funzionamento del sistema. Infatti solo il 20% delle riparazioni sono avvenute con l’interruzione del flusso per poche ore, mentre negli altri casi l’erogazione e’ stata garantita attraverso un sistema di by pass del sistema Abatemarco-Capodacqua e l’utilizzo della vasche di accumulo della citta’. Infine, in merito al documento del gruppo del Pd, non e’ mia intenzione sindacare sull’attivita’ di un gruppo politico che non e’ il mio”. “Debbo sottolineare – ha concluso – che solo il 35% dei cittadini di Cosenza paga regolarmente la tariffa (acqua+depurazione) e poco e’ stato fatto per combattere allacci abusi e morosita’. Anche su questo abbiamo offerta massima collaborazione ma il sindaco preferisce fare propaganda e utilizzare l’acqua per battaglie politiche di corto respiro, mentre io sono impegnato a trovare soluzioni a problemi che vengono da lontano. Sulle accuse personali che mi rivolge Occhiuto le rispedisco al mittente, ognuno ha la sua storia politica, personale e imprenditoriale. Della mia ne vado orgoglioso”.