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Comitato Prendocasa in piazza a Cosenza

COSENZA – Contemporaneamente all’inizio della presentazione del candidato a sindaco Lucio Presta a Cosenza ha sfilato per le strade del centro anche il Comitato Prendo Casa, rivendicando il diritto dei cittadini ad avere un tetto. Per la verità si è trattato di una breve manifestazione, quasi impercettibile, con uno striscione, qualche cartello, una trentina di partecipanti e qualche slogan contro il fascismo. Il mini corteo ha percorso il tratto iniziale di Via Montesanto e Via Brenta, arrivando soltanto a lambire l’area interessata dall’iniziativa elettorale dell’Alleanza Civica.

Manifestazione dei dipendenti della Sacal

manifestazione lsu lpuLAMEZIA TERME (CZ) – Partecipata manifestazione dei dipendenti Sacal questa mattina davanti al Comune di Lamezia Terme.I lavoratori hanno ritenuto di manifestare il proprio disagio poiché da tempo preoccupati per la piega che sta prendendo la vicenda della smembramento della Sacal, con la costituzione di una società parallela, i cui orizzonti sono a tutt’oggi indefiniti.La manifestazione ha visto una folta partecipazione dei delegati USB che hanno sventolato con orgoglio la bandiera del sindacato.L’impatto della presenza di così tanti lavoratori, ha avuto come effetto quello di portare il sindaco ad aprire le sale del consiglio comunale ai manifestanti in una sorta di assemblea aperta, nella quale i rappresentanti dei lavoratori hanno esposto le ragioni del sit-in di oggi. Giuseppe Benanti, dirigente regionale delle USB Trasporto Aereo, ha chiesto le immediate dimissioni dell’attuale CdA della Sacal ed ha manifestato la forte preoccupazione per le incognite di un futuro assolutamente incerto. Benanti ha annunciato che, nel previsto incontro di mercoledì prossimo, richiesto ed ottenuto dall’USB con il Sindaco della città, saranno illustrati i dettagli della vicenda, specificando meglio tutte le questioni inerenti alla questione in argomento.La posizione del sindaco di Lamezia, che, trascurando alcuni passaggi importanti a causa dei quali si è arrivati a questa situazione, ha assicurato la difesa di tutti i posti di lavoro, stabili e precari, appare comunque importante in vista del Consiglio di Amministrazione del prossimo 23 marzo. Proprio in vista di quest’ultima riunione, la USB Trasporto Aereo, l’ha lanciata anche al Presidente della Provincia di Catanzaro, visto che, dopo il Comune di Lamezia, questa è il socio maggioritario.

Agricoltori incrociano le braccia davanti la Cittadella regionale

CATANZARO – E’ in un corso una manifestazione davanti gli uffici della Cittadella regionale a Catanzaro ad opera di circa trecento persone con  trenta trattori agricoli. La protesta è stata promossa da un comitato spontaneo di agricoltori della provincia di Crotone per i ritardi nei pagamenti dei premi dell’Unione Europea relativi al settore agricolo.

Il presidio procede nonostante l’incontro avuto nei giorni scorsi con il consigliere regionale delegato, Mauro D’Acri, mentre nelle ultime ore anche il presidente Mario Oliverio aveva rassicurato gli agricoltori dichiarando che «nella prossima settimana sarà possibile liquidare le domande uniche per un importo complessivo pari a circa quaranta milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli altri pagamenti già effettuati sulla domanda unica». Ma il comitato ha voluto comunque puntare l’attenzione anche su altri temi, quali l’assegnazione del carburante agricolo e dei titoli di riserva, l’accesso al credito e il programma di vaccinazioni.

Sul posto anche alcuni autobus e alcune autovetture. La manifestazione ha creato forti rallentamenti sulla strada statale 106, tra Steccato di Cutro e Germaneto.

Più succo d’arance nelle bibite: soddisfazione del num. 1 di Coldiretti Calabria Molinaro: “Una rivincita per Rosarno e la Calabria”

CATANIA – Nel corso della mobilitazione della Coldiretti nella città siciliana, è stata resa nota una lettera del Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e indirizzata al Ministro alle Attività Produttive Federica Guidi. Scopo della missiva è sollecitare dei passi in avanti per aumentare il contenuto in termini di succo d’arancia nelle bibite fino al 20%.

Si legge nella lettera: “La legge 30 ottobre 2014, n.161 (legge europea 2013-bis) stabilisce, all’articolo 17, comma 1, che le bevande prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo, o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino, devono avere un contenuto di succo di arancia non inferiore a 20g. per 100cc o dell’equivalente quantità di succo di arancia concentrato o disidratato in polvere. Lo stesso articolo al comma 3 stabilisce che tale obbligo entri in vigore a decorrere dal dodicesimo mese successivo al perfezionamento, con esito positivo, della procedura di notifica della Commissione Europea ai sensi della Direttiva 98/34/CE, di cui dare notizia mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.  In proposito ricordo  che la norma tecnica è stata notificata alla Commissione Europea, tramite l’ufficio centrale di notifica del Ministero dello sviluppo economico, e il periodo di stand still (blocco/fermo n.d.r.)  risulta essere terminato lo scorso 5 gennaio 2015, senza alcuna reazione da parte della Commissione. Poiché la richiamata direttiva europea non prevede necessariamente l’emanazione di un provvedimento esplicito da parte della Commissione, è da ritenersi che, decorsi utilmente i termini, sia possibile dare attuazione alla norma tecnica di cui al citato articolo 17 della legge 161/2014. Ti chiedo pertanto di valutare l’opportunità di adottare le iniziative finalizzate a confermare la piena efficacia delle citate disposizioni della legge europea 2013-bis“.

Soddisfazione per il contenuto della lettera è stata espressa da Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria, poichè, ha dichiarato che “questa disposizione che modifica una legge di 55 anni fa è nata in Calabria con l’iniziativa “Non lasciamo sola Rosarno…..coltiviamo gli stessi interessi” e riguarda tutti gli agrumicoltori del sud e tutti i cittadini – consumatori”. L’auspicio, a questo punto, è che i produttori di bibite non frappongano ostacoli di tipo burocratico e adeguino la percentuale di succo nelle aranciate con arance al 100% italiane. Questo, ha concluso Molinaro, sarebbe “un bel segnale nei confronti di un vasto territorio che ha nell’agrumicoltura una reale possibilità di sviluppo e reddito e un contributo fondamentale a coniugare giustizia economica e sociale”.

Le idee di Occhiuto sul nuovo polo ospedaliero di Cosenza

Manifestazione di Occhiuto al CitrignoCOSENZA – Un incontro con la stampa esteso ai candidati delle liste a sostegno della sua candidatura e a tutti i cittadini per illustrare nel dettaglio il progetto del nuovo Polo ospedaliero di Cosenza. E non, dunque, una manifestazione inaugurale della campagna elettorale: Mario Occhiuto ha tenuto a precisarlo subito esordendo in una delle sale del cinema Citrigno che si è rivelata troppo piccola per contenere tutte le persone intervenute.
In prima fila, gli amici onorevoli Jole Santelli e Fausto Orsomarso, e poi ex assessori ed ex consiglieri del suo Esecutivo, e ancora l’ex dirigente dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Franco Petramala.
“Qualcuno cerca di confondere le idee dicendo in giro che io vorrei ristrutturare l’ospedale esistente – ha dichiarato Occhiuto – Niente di più falso. Ho voluto organizzare questo appuntamento proprio per spiegare bene quale sia la mia posizione”.
Attraverso l’uso di slide, ha così presentato, tavola dopo tavola, il progetto venuto fuori lo scorso anno dal concorso di idee inserito nella rassegna “Invasioni di architettura”.
Il nosocomio dell’Annunziata non può e non deve essere trasferito dal luogo in cui si trova perché il centro della città si svuoterebbe delle funzioni essenziali che fanno vivere una città.
“L’attuale ospedale – ha spiegato Occhiuto – diventerà un parco urbano per studenti e medici, in modo che gli universitari possano riappropriarsi degli spazi in uno scambio con il resto del territorio. Si tratta di una vera e propria riqualificazione con un’espansione a sud fino alla collina dove sorge la struttura sanitaria del Mariano Santo”.
il nuovo ospedale, anzi per meglio dire il nuovo Polo ospedaliero, verrebbe dunque realizzato attraverso una serie di edifici organizzati nel verde con terrazze comuni.
La bellissima struttura già esistente, con i padiglioni degli anni ‘30, resterebbe così in uso agli studenti mentre i Mario Occhiuto alla manifestazione del Citrigno 2reparti ex novo, nella visione progettuale di Mario Occhiuto, dovrebbero dislocarsi fino a sopra la collina dove, appunto, sorge il Mariano Santo.
“Lo sviluppo di una città – ha proseguito Occhiuto – è purtroppo oggi spesso frutto di approssimazione, mentre in passato veniva costruita seguendo un pensiero razionale. La Regione Calabria, in materia di Sanità, dovrebbe occuparsi della programmazione e dei contenuti. Spetta all’Amministrazione comunale scegliere il sito di un ospedale”.
A proposito delle competenze istituzionali, Occhiuto ha sottolineato come da un lato occorra sì potenziare i servizi, ma dall’altro “è pur vero che si avverte forte la necessità di non arretrare, programmando il futuro”.
Le strategie di questo specifico progetto, completate da un attento studio su tutte le attività integrate e correlate (come ad esempio i trasporti e la creazione di un sottopasso), non prevedono quindi la ristrutturazione dell’attuale ospedale dell’Annunziata, bensì, in sintesi, la sua trasformazione in un campus di medicina.

Candelise ( RSU Regione Calabria) a Carlo Tansi: “basta sotterfugi, vogliamo certezze”

Catanzaro ( Cz) – “Quando il dott. Tanzi fu incaricato di assumere la direzione della Protezione Civile della Regione Calabria, – ha dichiarato Candelise membro RSU Regione Calabria- tutti, dipendenti e cittadini comuni, lo accogliemmo quasi come un santo guaritore in cui confidare per la risoluzione dei molteplici problemi che esistevano nel settore di Protezione Civile e portatore idee innovative e risolutive nella gestione delle mille criticità che il territorio calabrese non si è mai fatto mancare. Amaro, molto amaro, è stato lo scontro con la dura realtà, laddove ci siamo dovuti nostro malgrado arrendere all’evidenza dei fatti ossia che il dott. Tanzi ha come suo unico fine quello di apparire il più possibile sui media a scapito del buon funzionamento del Settore di Protezione Civile”. “Tali affermazioni – ha proseguito sempre Candelise – sono purtroppo suffragati da atti amministrativi e dichiarazioni oramai di pubblico dominio quotidiano. Ultimo l’episodio clamoroso  che ci ha fatto letteralmente saltare dalla sedia è il DDG n. 1513 del 25 febbraio 2016 proposto dal dott. Tansi con cui, pur mantenendo aperti gli uffici di Crotone e Vibo Valentia, li relega di fatto ad un ruolo veramente minimalee di scarsa utilità ai rispettivi territori di competenza dimenticandosene, con assoluto dimenticanza del passato, che sono da sempre stati primo tassello nel mosaico della gestione delle emergenze”. “A tale circostanza – ha aggiunto  ancora Candelise – che ha oramai creato uno stato incancrenito di malessere ed agitazione in noi lavoratori diciamo basta. Basta davvero. Questa mortificazione, così tremenda, la sentiamo sulle nostre spalle e rappresenta, per certi versi, la sconfitta di noi tutti. Occorre, oggi più che mai, che il dott. Tansi faccia chiarezza subito, basta sotterfugi. I lavoratori di Crotone e Vibo Valentia hanno il pieno diritto di sapere quale sarà il loro futuro. Tale stato di cose, che sta rapidamente giungendo al culmine di tolleranza, ove non si dovesse riscontrare una immediata e tangibile inversione di rotta nell’operato del dott. Tanzi, tra cui l’urgente rettifica del DDG 1513/2016, vedrà questa RSU obbligata a farsi portavoce delle rimostranze dei lavoratori i quali non ci limiteremo a indignarci, ma intendiamo darci da fare e per realizzarlo siamo pronti a mobilitarci anche attraverso forme di manifestazione collettiva e di protesta. La mia straordinaria esperienza come lavoratore della Protezione Civile  non può rischiare di dare più spazio alle vergogne e alle reiterate nefandezze consumate in questi giorni dal dott. Tansi cui rivolgo un accorato appello affinché, attraverso un forte senso di responsabilità, possa porre fine a questo stato di confusione e incertezza ormai consolidate”

Metroleggera, si va verso un compromesso

Manifestazione no metro 1COSENZA – L’opinione pubblica si è parzialmente espressa sottoscrivendo la petizione promossa dal comitato spontaneo di cittadini promossa venerdì 26 febbraio in Piazza 11 Settembre. Nonostante la pioggia sono state raccolte circa un migliaio di firme. Questa metropolitana non s’ha da fare. O meglio: non s’ha da fare lungo Viale Mancini. E poco importa se questo comitato tanto spontaneo e apartitico non sembra, visto che si riconoscono al banco di raccolta firme due sostenitori della prima ora di Mario Occhiuto: Geppino De Rose e Giuseppe Cirò. I contrari alla costruzione dell’infrastruttura agitano lo spettro della devastazione del viale, i favorevoli invece ribadiscono che la posa dei binari non causerà né la chiusura dell’importante arteria, né lo smembramento del verde esistente. E tirano fuori il programma elettorale del 2011 del sindaco uscente in cui si legge a chiare lettere che il Viale Parco immaginato dall’architetto contempla verde, aree attrezzate per fare jogging e binari per far passare il tram. Il problema è proprio questo: si è arrivati all’appalto dopo che tutte le istituzioni, compresi i consigli comunali di Cosenza e Rende, si sono espresse a favore. Adesso la questione è esplosa perché strumentale alla campagna elettorale. Si cerca di capire da che parte vanno i cittadini per cavalcarne gli umori. Non c’è solo Occhiuto a dirsi contrario all’opera. Anche Ennio Morrone, politico esperto che notoriamente riesce a capire prima degli altri da che parte spiri il vento, ha espresso le proprie perplessità: “Sono due i parametri fondamentali cui un’opera del Manifestazione no metro 3genere deve attenersi: la compatibilità ambientale e la sostenibilità economica – ha detto il consigliere regionale – Ecco perché, deve essere innanzitutto pensato un percorso alternativo che non pregiudichi affatto funzionalità e fisionomia di viale Mancini ma che, al contempo, potenzi strategicamente la tratta. Il percorso, infatti, potrebbe in parte sfruttare il tracciato ferroviario delle Ferrovie della Calabria, che dal canto loro avrebbero la possibilità di giocare un ruolo importante nella gestione della linea, per raggiungere e collegare debitamente Rende e l’Unical con la città di Cosenza. Ma, al tempo stesso, è lecito immaginare anche un incremento del tracciato nella direzione del capoluogo regionale, prevedendo un nodale interscambio a Lamezia, in modo da creare un flusso biunivoco virtuoso. Con questa soluzione si consentirebbe pertanto il collegamento dell’area urbana bruzia con altre importanti strutture calabresi come l’aeroporto internazionale di Lamezia, la nuova Cittadella regionale e la stessa città di Catanzaro assicurando un inedito, apprezzabile e più vasto servizio ai cittadini capace di catalizzare un’utenza tale da giustificare ampiamente lo sforzo economico previsto, rimodulato così per ammodernare e valorizzare il raccordo Cosenza-Catanzaro”. Oliverio ha lasciato intendere che queste modifiche potrebbero essere apportate in fase di progettazione esecutiva. Se ne saprà di più a margine della manifestazione che proprio la Regione ha organizzato per il 2 marzo alle ore 17,00 al Cinema Modernissimo di Cosenza.

Metro leggera, anche “Terra libera” alla manifestazione di venerdi 26

RENDE (CS) – Anche l’ Associazione  politico- culturale  “Terra Libera Calabria”  interviene in merito alla realizzazione della Metro Cosenza – Rende – Unical, annunciando la partecipazione alla manifestazione del 26 febbraio, in Piazza XI Settembre a Cosenza, e lanciando un appello affinche’ si faccia un referendum, per dare la possibilita’ ai cittadini di decidere, su questioni cruciali come la Metro, ma non solo.

“E’ con quest’intento che parteciperemo il prossimo 26 febbraio alla manifestazione contro la distruzione di V.le Giacomo Mancini”, si legge in un comunicato stampa dell’associazione. “I cittadini devono essere in grado di giudicare dell’economicità della “Metro leggera” e del suo futuro mantenimento ma sulla base dei numeri e non dell’affare che rappresenterebbe per la sua realizzazione, con i relativi “carrozzoni” da evocare in chiave pre-elettorale. E, soprattutto, riteniamo che i cittadini debbano scegliere, in questa come in tutte le altre occasioni passibili di orientare l’azione politico-istituzionale, quando questa rappresenti un impegno per le generazioni a venire e che esuli dalle prospettive del singolo periodo amministrativo. Chiediamo, pertanto, che si faccia un referendum, affinché si determini la reale volontà dei cittadini e non quella di singole consorterie politico-affaristiche. L’unico modo per fare il bene della collettività è ascoltarne le istanze e perseguirle concretamente e sulla scelta di dare voce al popolo tramite referendum determineremo le nostre scelte di campo per le prossime amministrative cosentine. Siamo sicuri che chi pensa a scelte che debbano rispecchiare quelle della comunità non potrà sottrarsi dall’accoglimento del nostro appello, a meno che non abbia già deciso di sacrificare l’idea di dare voce al popolo.”.

Berlusconi verrà a Cosenza per sostenere Mario Occhiuto

REGGIO CALABRIA – Silvio Berlusconi sarà a Cosenza per sostenere personalmente la candidatura a sindaco di Mario Occhiuto. Il presidente di Forza Italia lo ha annunciato intervenendo telefonicamente durante la manifestazione “Reggio verso la città metropolitana”, organizzata dal capogruppo in consiglio regionale Alessandro Nicolò.
Dopo aver rivolto i suoi saluti alla coordinatrice regionale azzurra Jole Santelli, al capogruppo Alessandro Nicolò e agli altri dirigenti presenti, il leader di Forza Italia ha voluto denunciare il suo rammarico per la fine anticipata dell’amministrazione di Cosenza, annunciando la propria volontà di voler personalmente giungere in Calabria per sostenere  Mario Occhiuto alla riconquista di Palazzo dei Bruzi
Berlusconi ha poi evidenziato l’opportunità che rappresenta l’istituzione di Reggio Calabria come città metropolitana voluta proprio dall’ultimo governo da lui presieduto ed ha condannato con forza l’atteggiamento del Governo Nazionale verso la Calabria. Ha condannato  la decisione del governo di rimuovere dalle priorità la questione relativa alla Statale 106 definanziandola e lasciandola nel concreto, in uno stato di abbandono. Stesso discorso per l’autostrada, oggetto di definanziamento per il tratto conclusivo. Il presidente forzista ha inoltre denunciato come il governo intenda inaugurare l’opera il prossimo anno, sostanzialmente evitando di completarla.
Berlusconi, inoltre ribadendo la sua presenza in Calabria per le amministrative, ha invitato i dirigenti a lavorare tutti insieme per il rilancio del partito.

I lavoratori delle Terme Luigiane tornano a manifestare

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – I lavoratori delle Terme Luigiane, su iniziativa delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, effettueranno mercoledì 27 gennaio, con inizio alle ore 9,30, una manifestazione con presidio per far sentire il loro disagio e le preoccupazioni che vivono in questi giorni circa il loro stato occupazionale legato all’apertura delle Terme Luigiane per la stagione 2016 che di solito accade agli inizi del mese di maggio.

La manifestazione avrà luogo all’inizio nell’area della rotonda antistante il Bar “Lo Scoglio” sulla SS 18 per proseguire con una marcia sulla stessa strada in direzione Salerno, fino al bivio di Intavolata, sperando che nel frattempo i due Sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese abbiano concordato, così come è stato chiesto loro dalle Organizzazioni Sindacali, con apposita lettera ufficiale, una seduta congiunta pubblica dei due Consigli comunali da tenersi nella stessa mattinata per un confronto serrato e decisivo sulla vertenza in atto.

Nella lettera inviata dalle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL al Prefetto e al Questore di Cosenza, come al Comando dei Carabinieri di Guardia e ai due Sindaci, Maritato e Rocchetti, si parla di una manifestazione- presidio e la richiesta della convocazione dei due Consigli comunali ha lo scopo di trovare le sinergie per abbreviare e trovare, anche attraverso tale manifestazione, dei percorsi idonei a scongiurare all’unisono il pericolo della chiusura delle Terme per un periodo indefinito.