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Due eccellenze rendesi scomparse, il messaggio del Sindaco Manna

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Rende ( Cs) –A poche ore di distanza due eccellenze rendesi sono scomparse. Nel campo della medicina e nel campo dello sport: la dottoressa Paola De Rango, chirurgo vascolare professionista di fama mondiale (sono sue 145 pubblicazioni scientifiche) e il grande campione di automobilismo Domenico Scola. Meglio conosciuto come Don Mimì, in molti lo ricordano per le sue magnifiche vittorie in cronoscalate da sogno”. Un messaggio di vicinanza arriva ad entrambe le famiglie da parte del sindaco di Rende Marcello Manna che sottolinea: “Due figure molto apprezzate in tutt’Italia. Due figure unite dalla grande passione, professionalità e amore per il proprio mestiere. Alle loro famiglie va un mio saluto ed un abbraccio caloroso. Negli anni ,con il loro impegno, Paola De Rango e Domenico Scola hanno rappresentato con orgoglio tutti i cittadini di Rende. E parlano chiaro i loro grandi risultati conseguiti ognuno nel proprio campo”.

Commozione ai funerali della piccola Marianna. La madre non avrebbe tentato il suicidio

COSENZA – Si sono svolti in un clima di generale commozione i funerali della piccola Marianna Luberto, che sarebbe stata uccisa, soffocata con un cuscino, a soli sette mesi, dalla madre, poi fermata per omicidio volontario aggravato. Alla cerimonia funebre, che si è svolta nella chiesa di Santa Teresa, ha partecipato anche il vescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, che ha a lungo abbracciato il padre della piccola apparso distrutto dall’immane tragedia ma dignitoso nella sua sofferenza. Stretto tra familiari e colleghi, Francesco per tutta la cerimonia ha fissato quella bara così piccola ricoperta da tanti fiori bianchi. Una cerimonia composta, come il dolore delle famiglie Luberto e Leonetti. Poche ma sentite le parole del sacerdote Don Gino Luberto che ha officiato insieme al presule e che ha ricordato la piccola Marianna come “il fiore sbocciato dall’amore tra Francesco e Giovanna”. La liturgia ha sottolineato che il “Signore vuole che i bimbi vengano a lui”. Il parroco ha rivolto un invito al “perdono e alla speranza”. Un applauso ha salutato la piccola Marianna alla quale monsignor Nolè ha voluto portare un saluto reale è un sostegno concreto a tutta la famiglia.  Intanto si apprende che, a seguito degli esami effettuati sul sangue della madre della piccola, Giovanna Leonetti, non sarebbe stata riscontrata una quantità di farmaci tale da far pensare ad un tentativo di suicidio, come invece si era pensato nell’immediato, essendo stata trovata ai piedi della donna una confezione di barbiturici. Dunque, secondo la ricostruzione degli inquirenti, non avrebbe tentato il suicidio la biologa 37enne. Giovanna Leonetti, dopo essersi vista con il marito – da qualche giorno la donna abitava a casa di una zia a Donnici – nel loro appartamento al terzo piano di una palazzina in centro città si sarebbe recata al secondo piano in casa di un’altra zia che le aveva lasciato le chiavi e lì avrebbe – è questa l’accusa – soffocato la piccola Marianna Luberto con un cuscino e dopo essersi distesa sul letto ha chiamato il marito dicendogli di scendere. Francesco Luberto, giovane avvocato, appena entrato nell’appartamento – ha raccontato ai magistrati – si è recato nella stanza da letto e ha visto la bimba con un cuscino sul volto e la moglie distesa sul letto e accanto una confezione di barbiturici. Mamma e figlia sono state portate d’urgenza in ospedale, ma per la bimba non c’è stato nulla da fare. La biologa, che da ottobre soffre di depressione post partum ed è seguita da specialisti, è stata ricoverata. Dai primi risultati degli esami clinici, la dose di farmaci assunta escluderebbe un tentativo di suicidio. Ma tutto il quadro clinico della donna sarà sottoposto a ulteriori approfondimenti. Nella giornata di martedì 23 febbraio si svolgerà l’udienza di convalida del fermo e l’interrogatorio di garanzia della 37enne, difesa dall’avvocato Marcello Manna.

Cosenza, nel pomeriggio i funerali della piccola Marianna

Cosenza ( Cs) – E’ stata soffocata Marianna, la bimba di sette mesi morta a Cosenza la cui madre, Giovanna Leonetti,  di 37 anni, si trova in stato di fermo in ospedale perché accusata di omicidio volontario. La conferma e’ venuta dall’autopsia effettuata nella tarda serata di ieri dal dottor Berardo Cavalcanti. Dall’esame, i cui risultati saranno resi noti solo tra sessanta giorni, sarebbero emerse delle microlesioni che confermerebbero la pressione esercitata sul volto con un cuscino e, quindi, il soffocamento che ha portato al decesso. Il corpo della bambina, dopo l’autopsia, e’ stato consegnato ai familiari e, nel pomeriggio, alle 15, sono state fissate le esequie che si svolgeranno nella chiesa cosentina di Santa Teresa. La madre della piccola, Giovanna Leonetti, dopo l’esecuzione del provvedimento di fermo, emesso nella notte tra sabato e domenica dal pm Domenico Frascino e controfirmato dal Procuratore della Repubblica Dario Granieri e dall’aggiunto Marisa Manzini, si trova ancora piantonata dai carabinieri nell’ospedale dell’Annunziata. Nelle prossime ore dovrebbe tenersi l’udienza di convalida. Al marito della donna Francesco Luberto, di 41 anni, e’ stata chiesta la disponibilita’ a nominare un difensore per la consorte ma lui, che e’ avvocato, si e’ rifiutato di indicarne uno. Da quanto si e’ appreso il difensore di Giovanna Leonetti sara’ l’avvocato Marcello Manna.

Metro leggere, Manna: “Un’occasione di sviluppo da rendere sostenibile”

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende, Marcello Manna, si è detto molto soddisfatto della metropolitana leggera e dell’accelerata degli ultimi giorni. Di seguito le sue parole, affidate ad un comunicato:

“La metropolitana leggera è un’opera progettata per lo sviluppo sostenibile di tutto il contesto interurbano. Questo progetto ha rischiato di essere l’ennesima promessa non mantenuta dalla politica. L’accelerazione che, invece, ha impresso il governatore, Mario Oliverio, rientra in una più complessiva e necessaria riorganizzazione delle politiche dei trasporti della nostra regione e in particolare dell’area urbana. Marcello-MannaE’ evidente che si tratta di una continuità amministrativa di progetti e gestioni di procedure che, se non portati a termine, comporterebbero forti sanzioni di natura finanziaria, in maniera analoga a quanto accaduto nel settore dei rifiuti in passato. Non bisogna dimenticare che la gara d’appalto relativa alla metropolitana leggera si è conclusa con un’impresa che si è aggiudicata i lavori. Un dietrofront della Regione avrebbe provocato una pesantissima sanzione di natura finanziaria. Il fatto che oggi la Regione dia attuazione ad un atto amministrativo in itinere è un bene per la Calabria. Si tratta di una infrastruttura strategica in grado di favorire la mobilità innanzitutto fra Rende, con la sua Università, e la vicina Cosenza. Un sistema dei trasporti che, mi auguro in tempi molto brevi, avvicinerà sempre di più la nostra area urbana con il campus di Germaneto e l’aeroporto di Lamezia Terme. Un potenziale enorme e facilmente intuibile. La recente evoluzione della specifica normativa regionale prevede un nuovo sistema delle linee pubbliche di trasporto e probabilmente andrà rivisitato il progetto della metropolitana leggera per tenere conto di questa ristrutturazione complessiva. Siamo sicuri che la Regione prenderà in considerazione le aspettative e le eventuali richieste di modifica provenienti da quel settore Nord dell’area urbana il cui fulcro è Rende con l’ateneo di Arcavacata e dalla città di Cosenza. Capisco il timore di molti cittadini rispetto a un’opera così complessa. Ma la paura di qualcosa che ancora possiamo solo immaginare come un cantiere aperto, è solo l’inizio di un percorso nuovo e decisivo, per altro in attuazione di scelte già compiute in passato. A chi si chiede, giustamente, come può coniugarsi un’opera così grande con le politiche del verde urbano e della sostenibilità, mi sento di rispondere con chiarezza e subito. Una serie dei progetti, come quello del bike sharing e altri ancora partiranno nella nostra città. Sostenibilità è una delle parole d’ordine della nostra azione amministrativa. Un concetto che si declina nella vivibilità storica di Rende, luogo in cui le attività all’aria aperta fanno parte del Dna di questa comunità”.

I musei di Rende pronti a sbarcare sul web

foto mannaRENDE (CS) – I musei di Rende pronti a correre sul Web insieme alle ricchezze artistiche del suo centro storico. Uno degli obiettivi dell’amministrazione Manna è la messa in rete delle tante opere d’arte presenti sul territorio e la rivalutazione di una serie di gioielli finora accantonati e in balia dell’incuria. E’ in atto una fase preliminare, di studio e ricerca dei marcatori identitari, artistici e archeologici. In questa ottica e sulla base di una serie di valutazioni già condivise in passato rientra l’incontro del curatore archeologo dei musei capitolini con il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci e il sindaco di Rende, Marcello Manna. Nella sala del rettorato del Campus dell’Unical, giovedì a partire dalle 9,30, saranno presenti pure l’assessore alla Cultura, Vittorio Toscano e quello al Centro storico, Marina Pasqua.La dottoressa Marina Mattei in ateneo sarà accompagnata da Antonella Docci,  restauratore diplomato all’ICR e Presidente dell’ARI; Ersilia D’Ambrosio, responsabile di ricerche per vari Enti pubblici, collaboratore scientifico della Sovrintendenza di Roma Capitale e collaboratrice per la valorizzazione dell’Area Sacra di Largo Argentina;  Maurizio Anastasi, progettista nel settore dei Beni Culturali, già direttore dell’area tecnica della Sovrintendenza di Roma Capitale e docente del Master in Management dei Beni Culturali.L’esecutivo che governa Rende sta valutando la fattibilità di una serie di idee e proposte per lo sviluppo turistico ed economico della parte vecchia della città. In cantiere anche la programmazione di attività legate al restauro e alle vecchie maestranze in grado di portare ad Arintha giovani desiderosi di imparare vecchi mestieri. Un laboratorio di idee che si candida ad ospitare intellettuali, operatori del settore turistico e Start up.“Proprio lunedì scorso – ha affermato il sindaco di Rende, Marcello Manna – il team di ViaggiArt ha iniziato a mappare luoghi, storie e beni artistici. Segno di come intendiamo procedere nella promozione e valorizzazione del nostro centro storico, senza mai dimenticare la crescita economica e turistica che deve essere la conseguenza diretta di questa nostra azione politica. Non possiamo più pensare a agire sulla base di canoni statici. Una App elaborata e progettata dai talenti di Viaggiart sarà il nostro biglietto da visita fuori dai confini regionali e anche nazionali. C’è bisogno che le nostre storie e tradizioni viaggino sui canali delle nuove tecnologie, sulle autostrade dei social e dei siti specializzati. Un percorso nuovo in cui abbiamo deciso di coinvolgere studiosi del calibro di Marina Mattei, curatore archeologo dei musei capitolini”.

I giovani e le loro idee imprenditoriali per far vivere il centro storico di Rende

RENDE (CS) – “Guardo con attenzione alle politiche giovanili e culturali avviate dal Comune di Rende soprattutto in questo bellissimo centro storico”.
È quanto ha affermato Daniel Cateliu, uno dei 15 giovani rumeni impegnati nella sfida con altrettanti ragazzi italiani a chi elabora la migliore idea imprenditoriale. I ragazzi hanno prima visitato il Municipio, accompagnati dall’Assessore alle politiche giovanili e ai Rapporti con l’Università, Vincenzo Pezzi, per poi spostarsi nella parte vecchia della città. Molti progetti avviati e molte idee nel cantiere politico dell’amministrazione guidata dal Sindaco Marcello Manna hanno catturato l’attenzione del gruppo di studio: dalla volontà di favorire la nascita delle start-up alla rinascita del centro storico grazie a progetti culturali specifici come il borgo dei musei. rende centro storico

La business competition fa parte di “Bye, Business young entrepreneurship”, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito di Erasmus plus e che vede il Comune di Rende come partner istituzionale dell’evento organizzato da Goodwill e Talent Garden Cosenza. Daniel Cateliu è un attivista che ha manifestato la volontà di candidarsi alle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento rumeno. Il gruppo di stranieri, composto da lavoratori, studenti e imprenditori, è parte integrante del “Movimento giovanile per la democrazia”, un’associazione che si occupa di partecipazione, cittadinanza attiva e coinvolgimento dei giovani in attività sociali.

“Una bellissima accoglienza – ha commentato Anna Laura Orrico, co-founder di Talent Garden Cosenza – da parte del Comune di Rende. Un’occasione di dibattito in quel centro storico che dovrebbe essere molto più frequentato da cittadini e giovani. Mi aspetto maggiore coinvolgimento dal basso di tutte le esperienze di innovazione presenti sul territorio. Se il Comune riesce ad innescare un dialogo continuo e diventare connettore e facilitatore di rete fra innovatori possiamo elaborare progetti ambiziosi e concreti”.

Riaperto l’antico cinema “Santa Chiara”

Cinema S. ChiaraRENDE(CS)-“La riapertura di un cinema del 1925 rappresenta il senso e la direzione delle nostre politiche culturali. E’ stata una grande emozione salire sul palco e dare il via alla nuova vita del Santa Chiara. Sarà un ricordo che porterò sempre con me”.E’ quanto ha affermato il sindaco di Rende, Marcello Manna, che ieri ha aperto i battenti della cerimonia di inaugurazione del cinema Santa Chiara, il più antico della provincia di Cosenza, che riapre dopo 24 anni.
“Quando riparte un cinema – ha aggiunto Manna – con una storia così importante, ci si trova dinnanzi a un fatto rivoluzionario nel panorama della Settima arte in una terra difficile come la Calabria. E’ uno spazio di dialogo e confronto, in primis con l’Unical. E ringrazio il professor Carlo Fanelli per la sua presenza. Così come ringrazio Italo Costantino e Ignazio Garofalo, grandi continuatori della favola del Santa Chiara. L’inaugurazione di ieri ha dato già il senso di quello che siamo e cosa vogliamo: siamo in cerca di contenuti e idee. Come quelle espresse dal direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace. Anche a Paride sono grato per quanto ha detto e per i consigli di cui faremo tesoro. La lezione della contaminazione fra linguaggio alto e un registro intellettuale più popolare sarà la doppia anima di questo nuovo vecchio cinema”.Il primo cittadino, sottolineando come il ripartire dal centro storico sia sempre stato obiettivo primario della sua giunta, ha affermato che grazie al lavoro di squadra tra assessori e tecnici è stato possibile restituire alla città uno di luoghi storici, fulcro per molti anni della vita sociale e culturale di Rende.“L’Unical voleva essere presente stasera – ha detto Carlo Fanelli, docente di Teorie e tecniche della performance all’Università della Calabria- perché intende proseguire quel progetto di collaborazione avviato con l’amministrazione Manna affinché città e campus continuino a dialogare in maniera proficua”.Serata ricca di proiezioni e discussioni intorno alla settima arte.
Paride Leporace, presidente della Lucana Film Commision, – intervistato da Alfonso Bombini – ha voluto sottolineare l’importanza simbolica della riapertura del cinema: “Abbiamo bisogno di questi momenti di vera e propria resistenza umana in cui la visione collettiva ha una valenza diversa nel riappropriarci  della storia delle immagini ormai scalzata dall’avvento del digitale. Questi momenti sono quindi fondamentali anche nelle scuole e nelle università c’è necessità di educare all’immagine. Riaprire piccole sale cinematografiche è scommessa che ci dimostra la via da intraprendere. Questo cinema è la testimonianza di come dedicarsi alla settima arte oggi sia un atto politico molto significativo”.Il valore simbolico si intreccia a quello storico caratterizzando l’identità collettiva della città: i cinquant’anni di attività del Santa Chiara sono stati al centro dell’intervista della giornalista Simona De Maria a Italo e Orazio Garofalo, famiglia che ininterrottamente, dal 1925 sino al 1979, ha gestito il cinema del borgo antico.
“Ricordo -ha affermato Italo Garofalo- quando per entrare si pagava una lira: era l’epoca del muto e l’orchestrina suonava mentre mia sorella leggeva le didascalie dei film al pubblico in sala. Poi venne l’avvento del sonoro e la sala si riempiva a dismisura. La nostra è stata una vera e propria ossessione per la settima arte che mio padre mi tramandò così come io ho fatto con i miei figli.”.
Ed è stato Orazio Garofalo a proseguire la tradizione in celluloide della sua famiglia: il videomaker ha infatti collezionato più di mille pellicole e nel suo piccolo laboratorio ha avviato un progetto di digitalizzazione filmica.
“La storia di questo cinema -ha detto Garofalo- prosegue a passo coi tempi: la sala sarà infatti attrezzata con le più moderne tecnologie sia a livello sonoro che visivo. Sarà una delle prime sale del meridione ad essere digitalizzata.”.
La serata si è conclusa con la proiezione di “Casablanca” in versione completamente restaurata.
Paride Leporace, intervistato nella trasmissione radiofonica “Hollywood Party” in onda su RadioTre ha voluto condividere la gioia per la riapertura del Santa Chiara in diretta nazionale.
La magia della settima arte continua ad esistere e a resistere: Rende ha di nuovo il suo cinema, il più antico della Calabria.

Patto tra i Comuni di Rende e Montalto per un progetto sul sistema stradale

RENDE (CS) – Un unico sistema viario fra le aree industriali di Rende e Montalto Uffugo. La Giunta guidata dal Sindaco di Rende, Marcello Manna, allo stesso modo di quanto ha deliberato quella del Comune di Montalto, ha dato il via libera al progetto esecutivo di una infrastruttura in grado di favorire un più veloce collegamento dei distretti produttivi.

L’importo complessivo dell’opera supera i 6 milioni di euro. L’approvazione del progetto esecutivo segue l’accordo di programma stipulato fra i due

Marcello Manna, Sindaco di Rende
Marcello Manna, Sindaco di Rende

Comuni.

Pietro Caracciolo, Sindaco di Montalto Uffugo
Pietro Caracciolo, Sindaco di Montalto Uffugo

“Stiamo costruendo – afferma il Sindaco Marcello Manna – l’area urbana giorno dopo giorno. Il tessuto economico dei comuni di Rende e Montalto ha bisogno di questa strada, di relazioni sempre più strette fra imprenditori e di un dialogo costante e incisivo fra le istituzioni che governano due centri così nevralgici nello scacchiere socio-economico della provincia di Cosenza. Lo sviluppo economico di Rende non può prescindere dalla spinta innovativa della nostra zona industriale, luogo dove operano, creano ricchezza e lavoro imprenditori capaci, che ci chiedono collegamenti migliori e politiche attente alle loro esigenze produttive”.

“Tutte le opere pubbliche – commenta l’Assessore ai Lavori pubblici, Pia Santelli – pensate e progettate per il bene della comunità hanno un impatto favorevole, e spesso essenziale, per la vita delle nostre città. La viabilità del futuro fra le zone industriali di Rende e Montalto è al centro della nostra condotta amministrativa. E gli imprenditori sono un elemento essenziale, al pari di altri attori sociali, di una città pronta ad affrontare nuove sfide economiche e di governance del territorio”.strada-2

Marcello Manna: “Cambia la geografia dello sviluppo culturale, economico e sociale della città”

foto Manna..RENDE(CS)-Lotta al degrado, miglioramento della qualità dei servizi,  integrazione e sviluppo culturale ed economico. Sono questi I punti cardine del progetto di riqualificazione delle aree urbane degradate nel territorio di Rende. A cominciare dal completamento del Palazzetto dello Sport di Commenda, un’opera in linea con la promozione e la diffusione delle attività sportive e la crescita dei servizi sociali ed educativi, tutti elementi centrali della attività amministrativa dell’esecutivo guidato dal sindaco, Marcello Manna.Il Comune di Rende partecipa al bando ministeriale che consentirà di potenziare e riqualificare diversi beni pubblici e privati per un valore complessivo di 2 milioni di euro.Il progetto comprende anche la realizzazione di una passerella pedonale in legno a viale dei Giardini, una struttura legata a una nuova organizzazione degli spazi collettivi. Un’area che diventa obiettivo primario delle politiche sociali dell’amministrazione comunale con gli interventi di ristrutturazione del campo di calcio e del centro sociale, luogo in grado di garantire servizi assistenziali alle categorie più deboli e favorire I processi di aggregazione e formazione. All’interno di uno dei locali avrà sede un centro di mediazione e formazione professionale, un progetto di orientamento e assistenza per tutti coloro i quali sono in cerca di lavoro.“Cambierà la geografia – afferma il sindaco di Rende – delle aree degradate del nostro territorio,  che contribuiranno in maniera significativa alla crescita culturale ed economica della città. La mia agenda politica è da sempre orientata all’ottimizzazione degli spazi pubblici e alla promozione del decoro urbano, con una particolare attenzione al tema della viabilità, alla creazione e al recupero di luoghi terzi, vera ricchezza relazionale di una città come Rende. Senza dimenticare la centralità delle strutture sportive e la profonda funzione sociale delle attività che si svolgono all’interno di esse”.La copertura per campi da tennis a Commenda, la manutenzione straordinaria di ripristino delle facciate degli edifici di edilizia pubblica a Villaggio Europa, insieme a un nuovo percorso pedonale sono parte integrante del progetto di Riqualificazione delle aree urbane degradate.“Un progetto – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Pia Santelli – in cui riponiamo molta fiducia per la portata degli interventi e il loro valore sociale, culturale ed economico. Abbiamo un disegno preciso sul futuro della nostra città.Il decoro urbano e il miglioramento delle aree degradate sono una bussola che ci orienta. La fase di programmazione traduce la strada che l’esecutivo, guidato da Marcello Manna, intende percorre per dare risposte alle esigenze e ai bisogni di una città come Rende”.

Predissesto, l’Assessore Crusco si esprime in merito

RENDE (CS)  “Il traguardo dell’uscita dalla Procedura di riequilibrio è vicino. Abbiamo messo in atto politiche chiare e trasparenti, facendo ricorso al Piano di riequilibrio e chiedendo alla Corte di conti l’uscita con sette anni di anticipo. La matematica non è un’opinione, né quantomeno una scienza che  può essere utilizzata senza averne contezza da chi cerca visibilità a tutti I costi”.
E’ quanto afferma l’assessore al Bilancio, ANTONIO CRUSCO, in riferimento allo stato di salute della casse dell’Ente prima che operasse la maggioranza guidata dal sindaco, MARCELLO MANNA.

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“Molti hanno cercato di rimodulare il debito, però senza riuscirci. Hanno provato a risolvere I problemi per via ordinaria, senza alcun esito positivo. E’ tutta qui la storia finanziaria del Comune di Rende”.
Nel 2013 il Comune era a un passo dal Dissesto. E molti analisti  davano per scontato il default. L’indebitamento superava I 16milioni e 600mila euro. Le ricette fino a quel momento proposte avevano fallito nel loro obiettivo. La situazione è cambiata con l’insediamento dell’esecutivo giudato dal primo cittadino, MARCELLO MANNA. La rimodulazione del Piano di riequilibrio e il ricorso a una nuova norma che introduce il Fondo di rotazione per ripianare disavanzo e debiti fuori bilancio ha condotto l’Ente in un tracciato virtuoso. Il ministero dell’Interno ha concesso il Fondo di Rotazione, riconoscendo l’efficacia dell’azione contabile inaugurata dall’attuale primo cittadino di Rende. Questo nuovo corso amministrativo porta con sé la imminente richiesta alla Corte dei conti di uscita dalla Procedura di Riequilibrio con 7 ANNI DIN ANTICIPO rispetto ai tempi previsti. Il primo passo è stata l’approvazione della variazione di assestamento generale di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Assise in cui, rispetto a questo punto all’ordine del giorno, persino il consigliere di minoranza, Andrea Cuzzocrea, ha votato allo stesso modo della maggioranza.
“A presindere dallo scacchiere politico passato, presente e futuro, I debiti sono veri ed esistenti. Non possiamo nasconderli sotto il tappeto. Io ho agito, insieme alla maggioranza a cui appartengo, con la disciplina che deve assistere chi amministra la cosa pubblica. Alla nostra azione politica serve fiato contabile e capacità di spesa. Appena la Corte dei conti darà il via libera, siamo pronti a governare con la marcia in più di chi non è costretto a fare I salti mortali per finanziare ogni attività e progetto”