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Diga del Menta, Oliverio: «Dopo 35 anni si chiude la telenovela»

REGGIO CALABRIA – «Sin dall’inizio della nostra esperienza di governo ci siamo posti l’obiettivo di chiudere la triste telenovela della diga del Menta».
Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel corso di un sopralluogo al potabilizzatore della grande infrastruttura ubicato in località Pendola di Armo, a pochi chilometri dalla città di Reggio Calabria. All’incontro con le imprese, le maestranze e lo staff tecnico, a cui il Presidente della Regione ha rivolto un sentito ringraziamento per il lavoro compiuto, hanno partecipato anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e il Commissario regionale di Sorical, Luigi Incarnato.
«I lavori -ha ricordato- sono iniziati negli anni ’80 e sono stati interrotti nel 2011. Noi abbiamo ripreso questo cantiere nel 2015, subito dopo la mia elezione, con l’obiettivo di portare l’acqua del Menta al servizio della città di Reggio Calabria. In questi anni abbiamo lavorato in silenzio. Dopo 35 anni possiamo finalmente dire che l’obiettivo è stato realizzato e siamo qui per dire che l’acqua è arrivata al potabilizzatore. Adesso ci vorranno poche settimane per espletare tutte le procedure previste dalla legge necessarie che devono essere esperite dagli organi sanitari competenti che dovranno certificare la potabilità dell’acqua che, peraltro, è eccellente. Naturalmente non spetta a me definire date. Io posso solo dire che noi abbiamo fatto quanto dovevamo fare, portando l’acqua alle porte della città, pronta ad essere immessa nei serbatoi e nella rete e messa a disposizione dei cittadini che potranno così godere di un’acqua pura, cristallina e non salina. Ora tutte le opere sono state eseguite e completate. L’impianto è, quindi, pienamente disponibile».
“E’ un fatto -ha rimarcato il presidente della Giunta regionale- che possiamo definire, senza alcuna esagerazione, storico perché la città di Reggio Calabria ha patito per decenni la mancanza di acqua di qualità. Ai cittadini voglio solo dire che gli impegni che si assumono vanno rispettati e questo è uno dei tanti impegni che noi abbiamo assunto e rispettato.
Per quanto riguarda la rete idrica della città di Reggio Calabria -ha aggiunto Oliverio, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti- abbiamo già impegnato consistenti risorse per la ingegnerizzazione della rete e sono già in corso i lavori. Ci siamo mossi, insomma, su due binari: da una parte mettere a disposizione dei cittadini l’acqua del Menta e, dall’altra, rendere efficiente la rete per una distribuzione ottimale. Realizzati questi fondamentali obiettivi, penseremo anche ad un utilizzo della risorsa idrica a fini energetici, per abbattere ulteriormente i costi del servizio e utilizzare al meglio questa grande risorsa. È un altro tassello -ha concluso Oliverio- che va in direzione di quella che io ho più volte definito “la rivoluzione della normalità”, cioè rendere normale quello che in questa regione non lo è mai stato».

 

Maltempo, Oliverio : «Pronti a chiedere lo stato di emergenza»

CATANZARO – A seguito delle forti piogge e dei conseguenti gravi danni che hanno interessato gran parte della Calabria tra il 16 ed il 19 giugno scorso, la Giunta Regionale, raccogliendo le continue segnalazioni di criticità che continuano a provenire alla Sala Operativa di Protezione Civile, sta predisponendo i provvedimenti formali per la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza che dovrà essere approvato dal Governo.
«Si tratta di un atto dovuto – spiega il Presidente Oliverio – dinanzi ad un fenomeno meteorologico particolarmente intenso, ed anche inatteso vista la stagione, che ha colpito diffusamente e con straordinaria intensità sia le aree costiere che quelle interne di quasi tutte le Province calabresi, provocando ingenti danni alle infrastrutture, alle attività produttive ed al patrimonio pubblico e privato.
Per questa ragione – prosegue il Presidente – dopo la conclusione degli interventi in emergenza, ho immediatamente dato mandato al Dirigente della Protezione Civile regionale, Carlo Tansi, di istituire un gruppo di lavoro, coordinato dai tecnici della stessa U.O.A. Protezione Civile, dell’ex Autorità di Bacino Regionale, del CAMILAB dell’Università della Calabria e del CNR-IRPI quali Centri di Competenza del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, per la predisposizione delle relazioni tecniche che accompagneranno la Delibera di richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza che la Giunta, su mia proposta, si appresta ad approvare.
“Riteniamo di fondamentale importanza che lo Stato – conclude Oliverio – accolga le nostre legittime istanze, che scaturiscono da situazioni di gravissimo danno e che, per estensione e portata, non possono essere fronteggiati dai singoli enti territoriali coinvolti dagli eventi, anche in funzione del ripristino, nel più breve tempo possibile, delle normali condizioni di vita e del superamento delle tante criticità, dovute alla precarietà idro-geologica del territorio, che rischiano concretamente di minare l’incolumità dei cittadini calabresi.
Un plauso ed un ringraziamento, infine, ai Sindaci dei Comuni colpiti che, anche grazie alla sinergia con la Protezione Civile regionale hanno gestito e superato in modo esemplare l’emergenza, scongiurando che vi fossero vittime tra la popolazione e riportando, in tempi rapidi – con il decisivo contributo degli operatori di Calabria Verde – il ritorno alla normalità».

 

Laghi silani sfruttati, Molinaro ad Oliverio: «È giunto il momento di soluzioni stabili»

CATANZARO – «Sicuramente faremo anche quest’anno i conti con la mancanza di acqua ed è già allarme nel crotonese. Le prime serie avvisaglie, come accade ormai da anni, – dichiara Pietro Moinaro, presidente di Coldiretti Calabria – si registrano infatti in questo territorio  dove ritorna di attualità   l’irrigazione della coltura dei finocchi che, vengono piantumati all’incirca  dalla metà di settembre. Una  circostanza  – scrive Coldiretti al Presidente Oliverio, al Prefetto di Crotone, al comune di Isola C.R. e dirigenti dei Dipartimenti interessati della Regione  – che si verifica poiché finiscono i volumi d’acqua (33 milioni di mc) erogati, dal 1° maggio al 30 settembre,  dall’attuale  “dominus”, l’A2A, la multiutility specializzata nel settore dell’energia, previsti nelle  convenzione che risalgono al 1968. Convenzioni  ormai datate,  – scrive Coldiretti – perché di 50anni fa e succedutesi via via tra vari soggetti e ancorate ad una agricoltura diversa e poco legata ai frequenti  cambiamenti climatici che influiscono, sulla vita stessa delle persone e delle attività economiche. Rivedere   le condizioni delle  “Convenzioni” ormai è un imperativo  – continua Coldiretti – peraltro – chiosa –   inspiegabilmente a suo tempo  sono state rinnovate, con un vincolo  trentennale che scade nel 2029. La multiutility  – precisa Coldiretti – produce energia turbinando in media nell’anno 10 mc/s  che equivalgono a circa 300milioni di mc di acqua in un anno. Di questi, allo stato, 100 milioni circa sono consegnati al Consorzio gli altri vengono rilasciati in mare. E’ facile dedurre  che l’acqua non viene rilasciata in funzione di quanto previsto dalla legge e cioè della richiesta e necessità dei territori e quindi per uso idropotabile e irriguo ma in base a criteri e considerazioni economiche che non mirano sicuramente alla conservazione della risorsa idrica nei bacini silani. A fine agosto/metà settembre di ogni anno, anche nel 2018 sarà così,  si esauriscono  i volumi di acqua previsti dalle convenzioni,  e questo  rende problematica l’attività agricola e zootecnica.. Insomma un intero sistema rischia di collassare. Non possiamo più accontentarci di  forme di assistenza temporanee dettate dall’urgenza della situazione e durante le quali A2A chiede alla Regione il risarcimento per il mancato utilizzo dell’acqua per la produzione di energia– insiste Molinaro –  bensì è giunto il momento di soluzioni stabili e durature. Non possiamo più accettare che un grande patrimonio ambientale che appartiene alla Calabria, sfruttato a fini idroelettrici, abbia anche e tra l’altro probabilmente un ritorno economico insoddisfacente per le casse regionali. Molinaro chiede al Presidente Oliverio, in virtù di una “sovranità” da esercitare, che la Regione Calabria metta in campo  una iniziativa forte a difesa del nostro patrimonio agricolo, ambientale, turistico e paesaggistico”.  Riuscire a cambiare la situazione, chiude la lettera –  è un deciso salto culturale: una sfida di futuro, nella quale dobbiamo essere  impegnati»

 

Scomparso Luigi Tarsitano, il cordoglio di Mario Oliverio

CATANZARO – «Ho conosciuto Luigi più di quarant’anni fa, una vita, quando nel PCI un cognome era in stretta simbiosi con un luogo, un comune».
E’ quanto afferma il presidente della Regione Mario Oliverio in una nota in cui esprime profondo cordoglio per la scomparsa dell’ex Consigliere regionale Luigi Tarsitano.
«I Tarsitano e Roggiano -prosegue- erano un tutt’uno anche se ormai quasi tutti – ad iniziare da Fausto, primogenito, trasferitosi a Roma, avvocato del PCI nazionale ed in particolare di Enrico Berlinguer, a Luigi direttore didattico e consigliere comunale a Rossano – non abitavano più il loro paese.
Tutti i fratelli di Luigi: Fausto, Elio, Tonino hanno avuto una militanza attiva nel PCI e hanno ricoperto ruoli politici e d istituzionali. Ricordo Luigi come persona garbata, si contraddistingueva per i suoi modi gentili ed il suo portamento elegante. Mai fazioso e sempre disponibile al confronto ed allo scambievole arricchimento politico e culturale.
La mia frequentazione con Luigi -aggiunge Oliverio-divenne più intensa negli anni dell’esperienza comune in Consiglio Regionale. Quanti ricordi. Entrambi eletti nella terza e quarta consiliatura ci ritrovammo per dieci anni, dall’ottanta al novanta nel Consiglio Regionale a Reggio Calabria, io allora giovanissimo e lui un po’ più anziano di me. Ebbe sempre una sensibilità molto forte per i problemi della cultura e della formazione. A lui si debbono iniziative importanti per la promozione e l’attenzione rivolta agli scavi di Sibari e d alla realizzazione dell’attuale struttura museale; nonché all’istituzione dell’IRACEB (ISTITUTO REGIONALE PER LE ANTICHITÀ CALABRESI E BIZANTINE) con sede a Rossano. Molto attento e sensibile si problemi della Piana di Sibari in particolare modo a quelli dell’agrumicoltura”.
“Un pensiero forte ed un abbraccio -conclude il presidente della Regione- va in questo momento alla moglie Clara, ai figli Fausto e Marta ed ai parenti tutti».

Strutture ambulatoriali private, Oliverio incontra i rappresentanti di Anasap e Federlab

CATANZARO –  La Regione si costituirà attraverso la sua Avvocatura in adesione al ricorso delle strutture ambulatoriali private accreditate contro i decreti 72 e 87 del commissario alla Sanità Scura. Le strutture, come noto, in seguito ad un atteggiamento ritenuto vessatorio da parte dello stesso commissario Scura, al termine di una recente assemblea hanno deliberato l’erogazione delle prestazioni esclusivamente a pagamento a partire da lunedì 4 giugno.
La decisione riguardo alla costituzione è venuta nell’ambito della riunione sulla situazione delle strutture private, convocata presso la Cittadella regionale dal presidente Mario Oliverio su sollecitazione delle associazioni di categoria Anisap e Federlab, presenti all’incontro cui hanno partecipato il presidente della III commissione, Sanità, del Consiglio regionale, Michele Mirabello, il dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute della Regione Bruno Zito e per l’Avvocatura regionale l’avvocato Nicola Greco.
Nella riunione i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno ripercorso l’iter che ha portato alla decisione di erogare prestazioni a pagamento rilevando- hanno sottolineato- la decisione del commissario Scura di tagliare visite e prestazioni non tenendo conto dei fabbisogni dei calabresi, cui vanno aggiunti undici mesi di mancati pagamenti per le prestazioni erogate. I delegati presenti, al riguardo, hanno chiesto lo sblocco dei pagamenti.
Il presidente Oliverio ha invitato a rivedere la decisione di sospendere l’erogazione delle prestazioni date in regime di convenzione per conto del sistema sanitario annunciata per lunedì prossimo al fine di evitare di scaricare sui cittadini le conseguenze di atti commissariali assunti senza tener conto dei bisogni delle popolazioni.
Le associazioni Anisap e Federlab, che hanno espresso un ringraziamento per l’incontro avvenuto e per la grande sensibilità mostrata dal presidente Oliverio e per le preoccupazioni espresse, e pur riconoscendo il grave disagio cui andranno incontro i cittadini calabresi hanno annunciato di essere costrette a confermare la decisione presa perché ” undici i mesi di mancati pagamenti e il taglio di prestazioni decretato dal commissario Scura non consentono più l’erogazione delle prestazioni per conto del servizio sanitario regionale.”
«La situazione, alla luce dell’ostinata presa di posizione del commissario per il piano di rientro, è davvero grave», commenta a fine riunione il presidente Oliverio che ha dichiarato ancora: «Sono stati raggiunti livelli preoccupanti ed insostenibili che mettono a serio rischio la salute dei cittadini. Dinanzi all’annunciata sospensione della erogazione delle prestazioni sanitarie convenzionate da parte delle strutture private è necessario assumere ogni utile iniziativa volta ad impedire la negazione di un fondamentale diritto qual è quello alla salute. In tale direzione ritengo opportuno portare all’attenzione anche dei signori Prefetti i rischi a cui è esposta la popolazione calabrese con possibili implicazioni di tensioni sociali, anche alla luce degli annunciati licenziamenti da parte degli titolari delle strutture».

 

 

Oliverio: «Evitiamo il solito teatrino della politica “politicante”»

CATANZARO – «Ai consiglieri regionali, soprattutto a quelli di lungo corso, a quelli che hanno una lunga esperienza politica alle spalle, ho chiesto di evitare, nel corso della seduta del Consiglio regionale svoltasi ieri a Palazzo Campanella di Reggio Calabria, il solito teatrino delle politica “politicante”, di quella politica, cioè, che ripete ossessivamente atteggiamenti che appartengono al passato e utilizza, per esempio, una momentanea, incidentale mancanza del numero legale per strumentalizzare politicamente la tenuta e la compattezza della maggioranza».
E’ quanto afferma il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, rispondendo ad alcuni consiglieri regionali di maggioranza e opposizione che ieri sera, in presenza della mancanza di numero legale, quasi al termine dei lavori dell’Assemblea regionale, hanno chiesto una verifica politica all’interno della maggioranza di governo.
«Sia chiaro -aggiunge Oliverio- che non voglio assolutamente giustificare coloro che erano assenti. I consiglieri regionali, soprattutto quelli che hanno una lunga esperienza politica alle spalle, sanno bene che la presenza ai lavori della massima Assise regionale attiene alla responsabilità di ogni singolo consigliere regionale. Ognuno è chiamato a rispondere, in prima persona, di fronte ai cittadini che lo hanno eletto per svolgere il lavoro di consigliere regionale. L’assenza in aula, quindi, non ha e non può avere alcuna giustificazione. E’ un problema morale che riguarda ogni singolo consigliere regionale e può essere giustificata solo in caso di estrema necessità e di urgenza. Il sottoscritto, che oltre ad essere Presidente della Regione è anche consigliere regionale, malgrado le incombenze e le responsabilità che riguardano la sua funzione, non ha mai fatto mancare la sua presenza ai lavori del Consiglio regionale, dall’inizio alla fine delle sedute. Così come non ha mai delegato altri a presiedere le riunioni della Giunta regionale. Quando i cittadini ti investono di una responsabilità, sei tu, in prima persona, che rispondi alla fiducia che essi hanno riposto in te, votandoti ed eleggendoti. E sei sempre tu che devi renderne conto. E’ chiaro che, nel caso dovesse verificarsi la mancanza di una parte della maggioranza rispetto ad atti particolarmente importanti come l’approvazione di un bilancio regionale, si porrebbe un problema politico serio. Detto questo vorrei dire a chi continua a segnalare con accanimento ingiustificato problemi all’interno della maggioranza che, comunque, esistono appositi strumenti per verificare se ci sono o meno problemi di tenuta all’interno di una maggioranza. Chi fa parte della maggioranza può presentare una mozione di fiducia alla Giunta. Solo così sI può verificare se esiste o meno di una maggioranza politica. La stessa cosa può fare la minoranza che può proporre al Consiglio una mozione di sfiducia’. La Politica, quella con la P maiuscola -prosegue il presidente della Regione- mi ha insegnato che quando ci sono problemi all’interno di una maggioranza si devono porre a viso aperto, alla luce del sole, pubblicamente e con coraggio e non attraverso camarille e tentativi di logoramento, aspettando il momento più opportuno, magari quando uno o due consiglieri regionali si assentano dall’Aula per soddisfare i propri bisogni fisiologici, per tendere imboscate e denunciare l’assenza del numero legale. Anche questo è un modo per delegittimare e sfilacciare l’immagine dell’ Assemblea regionale e della politica e non di Oliverio. Agitare i problemi senza mai andare al cuore delle questioni al solo scopo di ottenere un titolo con il proprio nome sui giornali non fa bene alla politica e alle istituzioni democratiche. Quando ci sono problemi se ne deve prendere atto e, se è il caso, si dichiara conclusa un’esperienza di governo. Naturalmente, lo ripeto ancora una volta, con ciò non voglio assolutamente giustificare chi, ingiustificatamente, si assenta dai lavori del Consiglio regionale e pensa di esercitare il ruolo di consigliere come un “turista di passaggio”. Costui, a mio avviso, farebbe meglio a trarne le conseguenze e a rinunciare al ruolo che gli hanno assegnato gli elettori. E’ ora di finirla, quindi -conclude Oliverio- di fare della politica e di questo consesso, che è il più elevato tra le istituzioni calabresi in termini di rappresentanza, un “teatrino” che offende la dignità di ognuno di noi e toglie credibilità delle nostre istituzioni».

Oliverio sotto indagine, Guccione chiede di discuterne durante il Consiglio regionale

REGGIO CALABRIA – «Ho chiesto di inserire all’ordine del giorno del Consiglio regionale la discussione in merito all’indagine che vede coinvolto il presidente della Giunta Mario Oliverio per avviare un confronto sulla questione. Rispettiamo ovviamente il lavoro della magistratura ma la politica oggi non può fare finta di nulla. Ho atteso qualche giorno prima di esprimere le mie valutazioni in merito alla notizia degli avvisi di garanzia, anche perché mi sarei aspettato più coerenza, non solo a parole ma anche attraverso i fatti visto che, a quanto pare, i ragionamenti e le valutazioni fatte in passato sugli avvisi di garanzia non valgono per gli ospiti del decimo piano della Cittadella regionale. Siamo davanti- dice il consigliere regionale Carlo Guccione- a una concezione del garantismo a corrente alternata, di una doppia morale – così come ho spiegato in consiglio regionale – che permette a qualcuno di rimanere al suo posto invocando il principio d’innocenza, mentre per altri viene usata per giustificare rimozioni o allontanamenti. Particolarmente grave è la vicenda che vede coinvolto il capo di gabinetto, nomina fiduciaria del presidente Oliverio. La Regione si è addirittura costituita parte civile e rimane al suo posto. È evidente dunque  una enorme contraddizione politica così come contraddittorio è l’atteggiamento di Oliverio rispetto a due anni fa, dimostrando che la doppia morale è parte costitutiva del suo agire etico, politico e amministrativo. Fermo restando che l’avviso di garanzia non è sinonimo di colpevolezza, è uno strumento a garanzia dell’indagato che non può essere strumentalizzato a fini politici. Ma è evidente che, alla luce di quanto è accaduto qualche giorno fa, dal presidente Oliverio sono stati usati due pesi e due misure a distanza di qualche anno. Ciò testimonia a quanta incoerenza e ipocrisia siamo costretti ad assistere nel momento in cui ad essere coinvolto è il presidente stesso in prima persone e il suo entourage».

Riforma Welfare, il Tar boccia Oliverio

CATANZARO – La riforma del welfare varata dalla giunta Oliverio è da rifare. Non lo dicono più soltanto le opposizioni di centrodestra, che negli ultimi mesi, in particolare con il consigliere regionale Gianluca Gallo, avevano ripetutamente messo in risalto i punti deboli della riorganizzazione del settore. Adesso a certificarlo c’è anche il Tar Calabria, con una sentenza emessa a seguito di un ricorso presentato da diverse cooperative ed onlus operanti nel campo dell’assistenza socio-sanitaria.

«Con provvedimento pubblicato in data odierna – spiega proprio Gallo – la Prima sezione del Tar catanzarese ha di fatto cassato l’impianto disegnato dalla giunta Oliverio nel campo della riorganizzazione del sistema integrato dei servizi e delle politiche sociali regionali. Da mesi andiamo evidenziando le falle di quella che pomposamente è stata presentata come una riforma che in realtà non riforma nulla, se non in peggio». Al centro delle critiche, la scelta di scaricare sui Comuni e sulle famiglie, anche quelle senza reddito, quote rilevanti di compartecipazione alle spese, ma pure le incertezze derivanti dalla mancata attuazione di passaggi fondamentali della riforma, con le strutture sanitarie lasciate ad operare senza convenzioni né possibilità di fatturare le prestazioni erogate. «Questioni di merito di grande importanza – sottolinea Gallo – sulle quali i giudici neppure hanno ritenuto di dover interloquire, ritenendo già sufficientemente grave l’illegittimità delle procedure seguite dalla giunta Oliverio nell’adozione delle sue delibere». Tra le censure, due su tutte: la mancata richiesta del preventivo parere alla Terza commissione regionale, deputata ad occuparsi di politiche sociali, e di quello della Conferenza Regione-Autonomie Locali. «Il presidente Oliverio, come nel suo stile – incalza l’esponente della Cdl – pur di non offuscare la sua immagine di governatore decisionista non s’è curato minimamente di garantire il rispetto delle prerogative del Consiglio regionale e di altre istituzioni: è andato dritto come un treno, finendo però col deragliare, come spesso e volentieri gli capita, alla prima curva». Aggiunge Gallo: «Il guaio è che il presidente trascina con sé nel baratro anche i calabresi. Certo, la sentenza del Tar potrebbe essere sempre ribaltata dal Consiglio di Stato, ma il dato che emerge e che niente potrà scalfire è quello di un uomo solo al comando, insofferente al confronto con quanti pure, per legge, dovrebbero obbligatoriamente contribuire ai processi decisionali. Ne prendano atto la sua maggioranza ed il presidente del consiglio regionale, per pretendere quanto meno e come minimo il rispetto dei ruoli istituzionali. Da questa vicenda emerge evidente la mortificazione inflitta alle Commissioni ed al Consiglio».

Conclude Gallo: «Torno a rilanciare una richiesta già avanzata nelle settimane passate, e che la pronuncia del Tar rende ora urgente: Oliverio venga in Aula e discuta in Consiglio del welfare. Lo faccia presto, e con altrettanta rapidità appronti le modifiche più volte richieste ma mai adottate, eppure indispensabili, ora più che mai, per mandare avanti un settore che rischia di esplodere. E se il welfare andrà in frantumi, a pagarne le conseguenze non saranno soltanto le strutture sanitarie ed i loro lavoratori, ma anche le decine di migliaia di calabresi, e tra loro in particolare minori, anziani e persone con disabilità, che ricevono cure e servizi assistenziali che, da un momento all’altro, potrebbero venir meno. Insomma, Oliverio si dia una mossa: se c’è, batta un colpo».

 

Villaggio Coldiretti a Bari, all’inaugurazione sarà presente Mario Oliverio

BARI – Da domani, dalle ore 9,30, a domenica 29 aprile  ci sarà sul Lungomare Imperatore Augusto e Piazza del Ferrarese a  Bari il Villaggio Coldiretti  #iostocoicontadini, che si estende per un kilometro e mezzo, con la partecipazione, insieme alla Puglia e Basilicata, della Calabria agricola e agroalimentare. A questo appuntamento epocale, sono attesi solo dalla Calabria, tra agricoltori e cittadini, oltre diecimila partecipanti che visiteranno il più grande mercato di Campagna Amica, per degustare il vero cibo italiano. Al grande eventoparteciperà il Presidente della Regione Oliverio che da domani sarà presente all’inaugurazione. «Ho voluto  fortemente essere presente – ha dichiarato il Presidente – per testimoniare che la Calabria è agricoltura e agroalimentare e che il nostro impegno verso questo settore portante dell’economia della nostra regione è massimo. L’agricoltura e l’agroalimentare in questi anni hanno avuto un impulso e soprattutto crescita continua e la mia presenza  – ha continuato – alla straordinaria iniziativa organizzata dalla Coldiretti, testimonia il lavoro che svolge quotidianamente in Calabria, e quanto sia importante Coldiretti a livello regionale, nazionale ed europeo. Dopotutto, la presenza ormai costante nella nostra regione della rete “Campagna Amica”, delle battaglie sull’origine obbligatoria in etichetta e la continua lotta contro la  contraffazione del “Made in Calabria” e il caporalato sono politiche che stanno cambiando negli ultimi anni il volto della Calabria».  «La Calabria – ha commentato il presidente di Coldiretti Molinaro – vuole incantare e stupire con il suo cibo e i protagonisti assoluti i contadini che puntano su tradizioni, eccellenze e innovazione continua». All’interno del Villaggio saranno previsti appositi work shop, dibattiti e incontri formativi tra i quali , “acqua Tour” organizzato dall’Anbi Nazionale (Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) e i l’Anbi Calabria dove sarà illustrato il contratto di fiume – Crati, il primo realizzato in Calabria,  con la presenza della maggior parte dei Consorzi di Bonifica calabresi  guidati dal  guidati dal Presidente Marsio Blaiotta.

 

 

 

 

Il cordoglio di Mario Oliverio per la scomparsa di Domenico Napolitano

CATANZARO –  «Le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di Domenico Napolitano, un giornalista di razza che con il giornale che fondò e diresse per tanti anni ha contribuito alla conoscenza e alla diffusione dei problemi, delle ansie e delle aspettative di una città e di un intero comprensorio».
Lo afferma Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, che ha avuto un colloquio telefonico nell’immediatezza della notizia del decesso con il figlio del giornalista.
«Un pensiero di affettuosa vicinanza – dice ancora Oliverio – giunga in questo momento ai suoi familiari, ai giornalisti e a tutte le maestranze de’ “Il Crotonese”, nella certezza che essi sapranno -come già, del resto, stanno facendo in questi mesi e anni- proseguire nell’opera di una corretta informazione, lontana da faziosità e luoghi comuni come Napolitano fece in tutta la sua meritoria e lunga carriera professionale».