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Danze a 4 mani al Museo dei Brettii con il duo pianistico Aventaggiato-Matarrese

museo dei brettii e degli enotriCOSENZA – Penultimo appuntamento, sabato 8 dicembre, alle ore 18,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri per la tredicesima edizione dell’Autunno Musicale, la stagione concertistica internazionale patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza e promossa dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino.

Il concerto, dal titolo “Danze a 4 mani” avrà come protagonista il duo pianistico formato da Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese, definiti dalla critica “una coppia di pianisti estremamente dotati dal punto di vista strumentale, ma soprattutto illuminata, in piena identità di vedute, da uno spirito analitico lucido e fecondo, sorretto da una sincera sensibilità poetica.”

In repertorio, le 12 danze ungheresi di Brahms e, nella seconda parte, la “Petite Suite” di Claude Debussy e la “Rapsodie Espagnole” di Maurice Ravel.

Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese si sono formati con autorevoli maestri, come Aldo Ciccolini, Marisa Somma e Francois Joel Thiollier.

Entrambi sono docenti di pianoforte principale presso il Conservatorio “Piccinni” di Bari e svolgono attività concertistica sia da solisti che in duo pianistico, riscuotendo ovunque unanime apprezzamento di pubblico e di critica, sia in Italia che all’estero.

La loro specializzazione consiste nel recupero di pagine musicali a lungo tempo dimenticate. Inoltre, la loro ricerca di composizioni per pianoforte a quattro mani ha permesso di scoprire inaspettatamente una copiosa letteratura, in parte del tutto sconosciuta. Una ricerca che gli ha permesso di offrire nelle sale da concerto opere come i Concerti Brandeburghesi di Bach-Reger, l’Albero di Natale e le trascrizioni dei Poemi Sinfonici di Franz Liszt e il Concerto per pianoforte e orchestra di Carl Czenry, oltre a pagine famose del repertorio per pianoforte a 4 mani di Dvorak, Debussy, Satie, Ravel, Brahms, Schubert ed altri.

Il Duo Aventaggiato-Matarrese si dedica anche al repertorio per 2 pianoforti, eseguendo musiche di Brahms, Debussy, Sciostakovic e Ravel e, nel bicentenario della nascita di Franz Liszt, una della pagine più rappresentative e impegnative del repertorio per due pianoforti: la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven nella trascrizione originale del musicista ungherese.

 

 

Concerto del chitarrista Luciano Pompilio

COSENZA – Si terrà sabato 1 dicembre, alle ore 18.00, presso il Museo dei Brettii e degli Enotri per la stagione dell’Autunno Musicale il concerto del chitarrista pugliese Luciano Pompilio. Il giovane musicista, allievo dei maestri Alberto Ponce, Manuel Barreco e Stefano Palamidessi presenterà il concerto dal titolo “Una Limosna por Amor de Dios”. Nel 2007 ha partecipato alla prima assoluta nazionale di “The book of Signs” di Leo Brower per due chitarre e orchestra, è inoltre direttore artistico del Festival Internazionale di chitarra “Città di Manfredonia” e della Stagione Concertistica “In concerto” a San Giovanni Rotondo.

 

Questo sabato per l’Autunno Musicale il duo Vannucci-Torrigiani

COSENZA – Sarà il duo toscano, formato dal chitarrista Lapo Vannucci e dal pianista Luca Torrigiani, ad impreziosire il decimo appuntamento dell’Autunno Musicale, in programma sabato prossimo 24 novembre, alle ore 18,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri.

La tredicesima edizione dell’Autunno Musicale, la fortunata stagione concertistica internazionale di cui è direttore artistico il maestro Luigi Santo, è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza e promossa dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino.

Titolo del concerto di sabato prossimo è “Fantasie per 88 tasti e 6 corde” con un chiaro riferimento agli strumenti suonati dai due musicisti, impegnati nell’esecuzione di un repertorio quanto mai vario ed impegnativo che comprende l’ouverture da “Il Barbiere di Siviglia” nella riduzione di Ferdinando Carulli, il Notturno opera 36 di Francesco Molino, il divertimento per chitarra e pianoforte opera 38 di Carl Maria von Weber, la Fantasia Concerto di Heitor Villa-Lobos.
Completano il programma, la serenata espanola, per pianoforte solo, di Joaquin Malats, la fantasia di Hans Haug e la latin suite “Cuatro piezas para dos” di Gerald Schwertberger.
Il giovane chitarrista fiorentino Lapo Vannucci, ha iniziato gli studi con Riccardo Bini per poi proseguirli al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, dove si è diplomato sotto la guida di Alfonso Borghese. Con quest’ultimo ha frequentato il biennio di alto perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole e contemporaneamente ha seguito masterclasses con Arturo Tallini, Alvaro Company e Frédéric Zigante. Attualmente segue i corsi di Alberto Ponce presso l’Ecole Normale de Musique de Paris “Alfred Cortot”. E’ vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali sia da solista che in duo. Ha suonato per la Regione Toscana e collaborato con il Comune di Pistoia in diverse occasioni, tra cui l’inaugurazione, nel novembre del 2004, del Piccolo Teatro “Mauro Bolognini”, accompagnando in un recital gli attori Ugo Pagliai e Paola Gassman. Lapo Vannucci è anche membro del comitato artistico dell’Associazione Cultura e Musica “Giulio Rospigliosi” e responsabile dell’omonimo concorso chitarristico nazionale.
La carriera del pianista Luca Torrigiani ha, invece, avuto inizio nel 1992 con una prestigiosa tournée in Giappone che lo portò a suonare nelle più importanti sale concertistiche di Gifu e Tokyo, dove ha peraltro tenuto un concerto privato in onore della famiglia imperiale. Diplomatosi a pieni voti in pianoforte, organo e composizione organistica al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze sotto la guida dei Maestri Fiuzzi e Mochi, Torrigiani ha partecipato a diversi concorsi pianistici nazionali e internazionali, classificandosi sempre ai primi posti.
Perfezionatosi con autentici maestri dello strumento come Alexander Lonquich e Paul Badura-Skoda, Luca Torrigiani ha tenuto concerti in diverse città italiane ed estere, sia come solista sia in formazioni cameristiche, ottenendo successi di pubblico e critica. Ha inciso per l’etichetta “Sonitus” musiche organistiche pistoiesi in prima assoluta mondiale e in trio “flauto, clarinetto e pianoforte” musiche di Saent-Saens, Poulenc, Genin, Debussy e Ibert.
Anche per il prossimo sabato continueranno le visite guidate al patrimonio artistico-culturale della città di Cosenza, proposte all’interno dell’Autunno Musicale dal direttore artistico della stagione concertistica Luigi Santo.
Prima del concerto del duo Vannucci-Torrigiani, infatti, sarà possibile partecipare ad un itinerario che prevede la visita alla Chiesa di rito greco del Santissimo Salvatore.
Il raduno per la visita guidata, della durata di 30 minuti, è fissato, per le ore 16,30 di sabato 24 novembre, al Museo dei Brettii e degli Enotri.
La partecipazione alla visita guidata è gratuita per i possessori del biglietto di ingresso al concerto del duo Vannucci-Torrigiani e per gli abbonati alla stagione dell’Autunno Musicale.

“Il vento dell’Est” per il nono appuntamento dell’Autunno Musicale

COSENZA – Si terrà il prossimo 17 novembre, alle ore 18,00, presso il Museo dei Brettii e degli Enotri per il nono concerto della tredicesima edizione dell’Autunno Musicale, la stagione concertistica internazionale patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza e promossa  dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino.

A esibirsi il duo macedone formato dal trombonista Kiril Ribarski e dalla pianista Milica Sperovic, nel concerto dal titolo “Il vento dell’est”.

Definito dalla critica internazionale come “il poeta del trombone”, Kiril Ribarski è nato a Stip, in Macedonia, dove  ha completato i suoi studi musicali e dove attualmente insegna alla facoltà di musica dell’Università “Goce Delcev”.

Il trombonista macedone ha vinto numerosi premi internazionali ed ha diretto l’Interfest-Bitola, importante festival di musica classica.

Intensa la sua attività concertistica con numerosi concerti in 37 Paesi, sia da solista che in significative compagini orchestrali.

Ad affiancarlo nel concerto di sabato 17 novembre al Museo dei Brettii sarà la pianista Milica Sperovic che ha tenuto numerosi concerti in Europa, Asia e negli Stati Uniti; con il trombonista Kiril Ribarski forma una delle coppie musicali più affiatate del panorama musicale classico. Le loro indiscutibili doti interpretative saranno sicuramente apprezzate anche dagli spettatori dell’Autunno Musicale.

 

 

 

Il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza parteciperà alla “Rassegna del cinema e della Comunicazione Archeologica”

COSENZA – Il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza parteciperà alla “Rassegna del cinema e della Comunicazione Archeologica”, in programma da domani, martedì 6 novembre, fino a sabato 10 novembre, a Licodia Eubea, in provincia di Catania.

La manifestazione è promossa ed organizzata dall’Associazione Archeoclub d’Italia di Licodia Eubea insieme alla casa di produzioni cinematografiche “Fine Art Cinema” di Augusta che ne cura la direzione artistica.

Il Museo dei Brettii e degli Enotri prenderà parte alla rassegna, che è alla sua prima edizione, con la proiezione del corto “L’amore riscoperto” di Andrea Schiappelli e Alessandro Vanzetti, prodotto da “Pool Factory” per lo stesso museo cosentino e regolarmente proiettato nelle sale del complesso monumentale di S.Agostino.

“L’amore riscoperto” ha suscitato l’interesse della rassegna di Licodia Eubea, dopo che i direttori della manifestazione, Lorenzo Daniele e Alessandra Cilio, lo avevano apprezzato alla Rassegna del cinema archeologico di Rovereto dove era stato selezionato nel 2010 e dove aveva suscitato particolare interesse. Dopo averlo visionato a Rovereto, Daniele e Cilio hanno rivolto l’invito alla direttrice del Museo dei Brettii Maria Cerzoso che lo ha accolto di buon grado.

Il film prodotto dall’istituzione culturale cosentina figurerà all’interno del programma della seconda giornata della rassegna di Licodia Eubea, mercoledì 7 novembre. Alle 15,30 “L’amore riscoperto” sarà proiettato nell’ex Chiesa di S.Benedetto e Santa Chiara nell’ambito della sezione “Ragazzi e archeologia”. L’opera di Schiappelli e Vanzetti è un video animato che narra la storia di una sepoltura bisoma (un uomo e una donna deposti assieme), risalente ad un momento della prima età del ferro (870-800 a.C. circa) e relativa alla necropoli di Torre Mordillo.

La rassegna del Cinema e della Comunicazione archeologica di Licodia Eubea si tiene nel piccolo centro agricolo arroccato sui monti Iblei che gode di una tradizione archeologica di ampio respiro. La prima edizione della manifestazione è dedicata alla memoria del prof.Antonino Di Vita, illustre archeologo scomparso di recente che proprio nel territorio licodiense ha svolto gran parte delle sue ricerche. Al prof. Di Vita l’organizzazione della rassegna del cinema e della comunicazione archeologica ha intitolato anche un premio che sarà consegnato nella giornata conclusiva del 10 novembre ad una personalità che ha speso la propria vita professionale nella divulgazione archeologica.

Il pianista Andrea Turini sabato al Museo dei Brettii per l’Autunno Musicale

Settimo concerto della XIII edizione dell’Autunno Musicale sabato 3 novembre, alle ore 18,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri.

La stagione concertistica internazionale promossa dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino e patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, proseguirà con il concerto del pianista Andrea Turini, dal titolo “Estampes”.

Il programma del concerto prevede musiche di Johann Sebastian Bach e di Claude Debussy.

Andrea Turini ha compiuto gli studi musicali  presso il Conservatorio di Musica  “Arrigo Boito” di Parma, dove si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Anna Maria Menicatti.  Dopo aver conseguito il Diploma superiore in musica da camera presso l’Ecole Normale de Paris , si è perfezionato con pianisti di fama internazionale come Konstantin Bogino e Humberto Quagliata. Vincitore in concorsi nazionali e internazionali, ha intrapreso una brillante carriera concertistica che lo ha visto protagonista nelle più importanti città italiane e in Europa, Israele e negli Stati Uniti.

Sue esibizioni sono state ospitate da prestigiosissime sedi tra le quali anche la famosa Carnegie Hall di New York.

Di  particolare rilievo la collaborazione di Andrea Turini, come pianista solista, con l’orchestra i “Musici Aurei” diretti dal M° Luigi Piovano, che lo ha visto  impegnato nell’esecuzione dei concerti di Bach e della prima esecuzione assoluta della versione per pianoforte e orchestra del “Concerto Italiano”di Bach curata da Antonio Piovano. Attualmente è titolare della cattedra  di pianoforte principale presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Franco Vittadini” di Pavia.

Tra le iniziative collaterali proposte dall’Autunno Musicale e dal suo direttore artistico Luigi Santo, continuano anche le visite guidate al patrimonio artistico-culturale della città di Cosenza. Prima del concerto di Andrea Turini, infatti, sarà proposto un itinerario che prevede la visita all’Ara dei Fratelli Bandiera a completamento della precedente visita guidata  sul tema del Risorgimento cosentino. Sarà ricostruita la storia di Emilio ed Attilio Bandiera e quella della loro sepoltura fino alla costruzione dell’Altare.

Il raduno per la visita guidata, della durata di 45 minuti, è fissato, per le ore 16,30 di sabato 3 novembre, al Museo dei Brettii e degli Enotri.

La partecipazione alla visita guidata è gratuita per i possessori del biglietto di ingresso al concerto di Andrea Turini e per gli abbonati alla stagione dell’Autunno Musicale.

 

 

 

 

 

 

 

Sgarbi presenta il suo libro e rilancia: un crimine impedire ai Bronzi di viaggiare

Cosenza – Il rapporto tra l’arte e la sacralità, non meramente intesa come religiosità ma come un’energia insita in ciascuno e che nell’artista è destinata a prendere forma nella sua produzione.

Questo il filo conduttore del tandem di eventi tenutosi ieri al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza che ha ospitato la presentazione dell’ultimo libro di Vittorio Sgarbi da titolo “L’ombra del divino nell’arte contemporanea” e, a seguire, l’inaugurazione della mostra,  – non a caso – dal titolo “Il Divino nell’arte contemporanea” promossa e curata da Mario Bilotti, celebre per avere curato già altre importanti eventi espositivi nella città bruzia tra cui la mostra da “Picasso a Warhol opere della collezione Bilotti” del 2005.

Nella gremita sala conferenze del Museo si è discusso di entrambe le iniziative per poi giungere al culmine nella presentazione del libro di critica d’arte da parte dello stesso autore, Vittorio Sgarbi, in questi giorni a Cosenza e impegnato in altri eventi culturali.

Presenti all’evento assieme al noto critico, l’assessore alla Cultura del comune di Cosenza, Rosaria Succurro, il curatore della mostra Mario Bilotti, l’editore della Cantagalli Francesco Corsi, la storica d’arte del Ministero ai Beni culturali, Stefania Bosco e l’architetto Fernando Miglietta che ha moderato gli interventi. A portare la loro testimonianza anche due degli artisti protagonisti della Mostra che è seguita alla presentazione, ovvero Stefano Solimani e Croce Caravella. Presente anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, giunto in ritardo per via di impegni istituzionali.

L’idea del doppio evento è nata dal progetto di rivisitazione dell’opera degli artisti contemporanei che si occupano del tema del divino; la mostra fa parte di una rete di eventi espositivi curati dallo stesso Bilotti, cui hanno preso parte anche molte opere realizzate per l’occasione ma unite dal comune denominatore della sacralità. Opere e artisti spesso menzionati nel libro presentato proprio ieri da Sgarbi.

Ironico e pungente fin dalle prime battute, Vittorio Sgarbi ha esordito dicendo “questa mostra è organizzata e finanziata da me a mia insaputa”, alludendo alla gratuità del suo intervento; ma ha subito tenuto a sottolineare quanto sia legato alla città di Cosenza e al suo centro storico, per il quale si è sempre battuto – spesso con interventi fortemente critici nei confronti dell’operato di cert’uni amministratori della città – cercando di promuoverne la valorizzazione e la tutela.

Nel passaggio al clou della manifestazione, ovvero la presentazione del tema del libro, non ha potuto mancare ad alludere alla situazione attuale del circuito artistico e museale calabrese, in particolare alla condizione dei Bronzi di Riace e alla reticenza delle alte dirigenze “che pur non ne sono proprietarie” – ha affermato lo stesso Sgarbi – a volerle renderle accessibili al pubblico magari consentendone l’esposizione in altri musei italiani. Secondo il critico pecca di “idiozia criminale” chi pensa di voler tenere a tutti i costi in Calabria le due maestose opere, adducendo come motivazione la loro fragilità, laddove sono stati per secoli in balia delle correnti marine e in condizioni estremamente precarie e ad esse hanno persistito; ma soprattutto laddove sembra essere lontana la data di riapertura del Museo della Magna Graecia di Reggio Calabria che dovrebbe ospitarle.

Ma per Sgarbi i Bronzi sono stati un ottimo esempio da cui partire per definire il proprio concetto di contemporaneità, laddove con essa si definisce un qualcosa “che vive dentro di noi”, una “condizione che ci appartiene”, in luogo della quale anche i Bronzi possono definirsi contemporanei, in quanto portatori di “seducenza materiale”, e perché legati alla memoria storica di una comunità che li ha accolti una volta ripescati dai fondali.

E come la contemporaneità risiede in ciascuno, allo stesso modo si verifica con la sacralità o la spiritualità: quel qualcosa che porta l’artista a esprimersi attraverso le proprie opere.

Il rapporto tra l’artista contemporaneo e il divino, inteso come rappresentazione di soggetti sacri o religiosi è stato successivamente al centro dell’intervento di Sgarbi. In modo particolare la problematicità che sembra assumere questo rapporto quando uno dei due termini, ovvero il contemporaneo, si slega dal fattore cronologico per accostarsi maggiormente a quello ideologico. Laddove coincide, agli inizi del Novecento, con “la morte di Dio” e l’artista si trova in una sorta di empasse che supera anche grazie della tendenza avanguardista all’astratto. Ma come è avvenuto per il Neoclassicismo, anche l’artista contemporaneo, che ormai da secoli ha sdoganato la condizione della committenza, “può e deve ritornare al tema del sacro” – ha affermato Sgarbi – e può farlo sia percorrendo la via dell’avanguardia che sia astrattismo o concettualismo, sia rivisitando i canoni della tradizione figurativa. Attraversando quell’”ombra” come dice il titolo, che altro non è l’incombenza o l’influenza del divino, – usando le parole del critico – tema ormai “raro, forse desueto, ma non impossibile all’artista contemporaneo”.

Così ha avuto inizio il viaggio tra le diapositive commentate dal critico che si è soffermato in maniera particolare al recupero della Cattedrale di Noto – ricostruita dopo il crollo del 1996 – , che sta attualmente curando sulla base di canoni dell’arte tradizionale e cui hanno contribuito con il proprio lavoro diversi artisti le cui opere sono esposte alla Mostra al Museo dei Brettii e degli Enotri.

Molto partecipata e seguita con attenzione, la presentazione si è conclusa con i saluti del sindaco Mario Occhiuto, che ricordiamo essere egli stesso di formazione artistica, in quanto architetto; anche costui ha voluto esprimere il plauso nei confronti del lavoro di Mario Bilotti e del suo impegno culturale nella città di Cosenza, che ieri si è espresso in maniera ottimale nella coniugazione di due così interessanti eventi.

Prima di procedere con il taglio del nastro e l’apertura ufficiale della mostra, l’amministrazione comunale ha voluto esprimere la propria riconoscenza a Sgarbi consegnando il “Telesio d’argento”.

Giovanna M. Russo

“Il Divino nell’arte contemporanea” – Oggi, con Vittorio Sgarbi, inaugurazione della mostra al Museo dei Brettii e degli Enotri

museo dei brettii e degli enotriCosenza – Sarà inaugurata oggi 27 settembre presso il Museo dei Brettii e degli Enotri (Complesso di Sant’Agostino), la Mostra “Il Divino nell’arte contemporanea” alla presenza del noto critico Vittorio Sgarbi che al tema ha recentemente dedicato un libro, “L’ombra del Divino nell’arte contemporanea”, che verrà presentato nell’occasione.

L’inaugurazione si terrà alle 18,30 anziché alle 17,00 come precedente comunicato: la mostra, curata da Roberto Bilotti, con la collaborazione di Giovanni Intra Sidola sarà aperta alle 20,00 e  rimarrà visitabile fino al 14 ottobre.

Tre gli espositori cosentini: Maurizio Orrico, Adele Ceraudo (di cui Sgarbi pubblica due opere nel suo libro) e Niccolò De Napoli, che hanno partecipato all’ultima edizione della Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi.

Gli orari del Museo: da martedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
Sabato e domenica: dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
Dal 1 ottobre l’orario pomeridiano viene anticipato di un’ora: dalle 15,30 alle 18,30.
Il Museo resta chiuso di lunedì.

Mercoledì 19 settembre conferenza stampa della XIII edizione dell’Autunno Musicale

COSENZA – Conferenza stampa di presentazione mercoledì 19 settembre, alle ore 10,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri, della XIII edizione dell’Autunno Musicale, la stagione concertistica internazionale promossa dall’Associazione Musicale “The Brass Collection” e dall’Associazione “Amici della Musica” di Mendicino e patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza.
I concerti dell’Autunno Musicale, in programma al Museo dei Brettii e degli Enotri, inizieranno sabato 22 settembre e andranno avanti per tre mesi, fino al 15 dicembre.
All’incontro con i giornalisti, nel corso del quale sarà illustrato il cartellone della manifestazione, parteciperanno l’assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza Maria Francesca Corigliano, il direttore artistico della stagione concertistica Gino Santo, la Dirigente del settore cultura di Palazzo dei Bruzi Giuliana Misasi e il Direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri Maria Cerzoso.