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Contributi pubblici non dichiarati, nei guai un’associazione no profit

CROTONE – I finanzieri del Gruppo di Crotone, al termine di indagini patrimoniali delegate dal procuratore regionale della Corte dei Conti Rossella Scerbo e dal sostituto procuratore generale Marcella Papa, ha sottoposto a sequestro conservativo oltre 500 mila euro di un’associazione operante, tra l’altro, nel settore delle prestazioni di servizi ad anziani e disabili nonché della formazione professionale, e dei rappresentanti legali.

L’operazione è l’epilogo di una più ampia indagine dei finanzieri che avevano accertato la vera veste giuridica dell’associazione quale ente commerciale e non senza fine di lucro.

Già in passato la Finanza aveva accertato indebite percezioni di contributi pubblici per un milione oltre a 10 milioni di ricavi non dichiarati, dal 2011, e la scoperta di fatture false per oltre 2 milioni. Ulteriori controlli sugli stessi soggetti hanno evidenziato condotte illecite volte all’ottenimento di contributi regionali a titolo di borse lavoro, integrazioni salariali e formazione professionale

CSV, “Il valore delle organizzazione no profit”, un convegno all’Unical

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Misurare il valore creato dalle organizzazioni non profit. È questo il titolo del convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria e dal CSV Cosenza che si terrà venerdì 15 giugno, alle 9.30, nell’aula seminari “Giovanni Arrighi” del cubo 0B dell’Unical.

 

Nell’occasione saranno presentati i primi esiti e sviluppi del progetto di ricerca sulla sperimentazione di un modello di analisi sull’impatto sociale nato da una convenzione siglata tra lo stesso Dipartimento e il Centro servizi. La collaborazione tra Università e CSV mira a raggiungere un nuovo obiettivo di misurazione del valore sociale generato dall’azione degli enti non profit. L’argomento assume oggi sempre più rilevanza anche alla luce dei contenuti della Riforma del Terzo settore il cui concetto di impatto sociale è legato alle modalità di affidamento dei servizi sociali alle organizzazioni del Terzo settore. Per la realizzazione della ricerca è stato costituito un comitato scientifico si cui fanno parte il responsabile scientifico, la professoressa dell’Unical, Maria Teresa Nardo, la professoressa Benedetta Siboni dell’Università di Bologna e Carmela Guarascio dell’Unical.

Dopo i saluti istituzionali del rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, del direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Francesco Raniolo e del presidente di Volontà Solidale – CSV Cosenza, Giovanni Romeo, ci sarà una relazione introduttiva video registrata di Johannes Dumay dell’Università di Macquarie di Sydney, Australia, che interverrà su “The role of not for profit organisations to address wicked problems of the world”.

Alle 10.15 è prevista la tavola rotonda sul tema “Non profit e misurazione degli impatti. Esiti e sviluppi del progetto di ricerca” alla quale parteciperanno Mariacarla Coscarella, direttrice del CSV Cosenza, Paolo Ricci dell’Università di Napoli Federico II, Maria Teresa Nardo, Benedetta Siboni, Carmela Guarascio e Pasqua Rignanese dell’Università di Bologna.

Smascherato falso ente “no profit” che ha evaso oltre 200mila euro al fisco

COSENZA – La Guardia di Finanza di Cosenza ha scoperto una struttura turistica che operava come finta associazione sportiva dilettantistica, ma di fatto svolgeva una vera e propria attività commerciale con un ingente volume d’affari e l’impiego di manodopera in nero.

L’associazione, solo artatamente creata come Ente non commerciale per godere delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa di settore, gestiva uno stabilimento balneare d’élite ed offriva servizi di natura commerciale a soggetti non associati provenienti da varie regioni italiane e finanche dall’Australia. La struttura era dotata anche di un rinomato ristorante, che proponeva pietanze a base di astice e ostriche e disponeva di una ricercata carta dei vini.

Le finalità non lucrative e la partecipazione degli associati, in molti casi anch’essi veri e propri clienti ignari del loro ruolo fittizio all’interno dell’associazione, erano solo riportate formalmente nello statuto dell’Ente per beneficiare, indebitamente, di un regime tributario di favore e svolgere attività commerciali produttive di significativi redditi ma sconosciute al Fisco.

Pertanto, attraverso una verifica fiscale svolta per più periodi d’imposta dalleFiamme Gialle cosentine, anche mediante l’incisivo strumento delle indagini finanziarie, è stato possibile disvelare l’omessa dichiarazione e contabilizzazione di ricavi per oltre 200mila euro. Inoltre è stata disconosciuta la natura associativa e non lucrativa dell’associazione determinando l’inquadramento della stessa come impresa commerciale.

 

Scoperta attività commerciale mascherata da no-profit

VIBO VALENTIA – Un’attività commerciale, attiva nel settore del fitness e dello sport dilettantistico, mascherata da ente no-profit per evadere il fisco è stata scoperta dagli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza di Vibo Valentia che hanno accertato oltre 100 mila euro di ricavi non dichiarati all’erario. A conclusione di una verifica fiscale, i finanzieri hanno rilevato che i “soci” dell’associazione sportiva, che beneficiava delle agevolazioni previste dalla normativa di settore, erano in realtà clienti della medesima e ignari di risultare tali ai fini fiscali anche per non avere mai partecipato alle periodiche assemblee societarie e alla nomina dei rappresentanti. Inoltre, il titolare dell’attività figurava come collaboratore dell’associazione percependo compensi per le prestazioni fornite. Dall’analisi è emerso che l’ente, al termine di ciascun anno solare non approvava alcun bilancio o rendiconto economico-finanziario così come prescritto dalla normativa vigente.