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Omicidio Cocò, arrestato per droga uno degli imputati

FIRMO (CS) – Otto persone sono state arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza nell’ambito di un’operazione condotta nei territori di Firmo, Lungro, Spezzano Albanese e Cetraro.
Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Castrovillari, due in carcere e sei ai domiciliari, per detenzione e porto di armi, truffa, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e estorsione. Tra gli arrestati c’è Cosimo Donato che, assieme a Faustino Campilongo, è accusato dell’omicidio del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di tre anni ucciso e bruciato in auto nel 2014 a Cassano allo Ionio insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e alla compagna marocchina di questi Ibtissam Touss. Dalle indagini è emerso che Donato, tramite la moglie, anche lei arrestata, che andava a trovarlo in carcere, dava disposizioni ai componenti della banda per proseguire in sua assenza le attività criminali.

Tribunale del riesame: No a ricorso arrestati delitto Cocò

Papa a Cassano: l'atroce destino del piccolo CocòCATANZARO – Il tribunale del riesame di Catanzaro ha respinto il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare presentato dai legali di Cosimo Donato, 38 anni, detto “topo”, e Faustino Campilongo, di 39, detto “panzetta”. I due sono accusati dell’omicidio del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di soli tre anni ucciso e bruciato in auto il 16 gennaio 2014, a Cassano allo Ionio, insieme al nonno Giuseppe Iannicelli (52) e alla compagna marocchina di questi Ibtissam Touss (27).

Oliverio: la Regione si costituirà parte civile nel processo sulla Strage di Cassano

CATANZARO – “Finalmente i presunti responsabili del triplice delitto mafioso avvenuto a Cassano allo

Mario Oliverio
Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria

Jonio il 16 gennaio dell’anno scorso che determinò la morte del piccolo Cocò, di suo nonno Giuseppe Iannicelli e della sua convivente marocchina, sono stati individuati e assicurati alla giustizia grazie alla costanza e alla determinazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e dei Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, a cui rivolgiamo il nostro doveroso apprezzamento”.

Sono queste le parole del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in merito alla notizia sull’arresto dei presunti assassini della strage di Cassano del 2014.

Aver appreso dalle agenzie di stampa – continua il Presidente Oliverio – che il piccolo Cocò veniva usato dal nonno come “scudo umano”, per proteggere la propria vita, conferma l’altissimo grado di efferatezza e di ferocia cui è giunta una criminalità senza scrupoli che, al contrario del passato, non esita ad uccidere le donne e i bambini e a darne i loro corpi alle fiamme, pur di affermare il proprio potere di vita e di morte.

“Uomini tanto spregiudicati e feroci costituiscono una minaccia e un pericolo per tutti. Siamo certi che ben presto anche gli altri responsabili di questo terribile delitto verranno individuati e assicurati alla giustizia.

Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare con i mezzi e gli strumenti a nostra disposizione per debellare definitivamente un fenomeno che infanga la nostra terra ostacolandone la crescita e offendendo la generosità, l’onestà e la laboriosità della nostra gente. La Giunta regionale della Calabria si costituirà Parte Civile nel processo che scaturirà dalle indagini contro gli assassini del piccolo Cocò”.

Le parole del Pres. della Provincia Occhiuto sull’arresto dei presunti assassini di Cocò

Mario Occhiuto
Mario Occhiuto, Presidente della Provincia di Cosenza

COSENZA – “La tragedia per la morte di Cocò ha sconvolto non solo il territorio di Cassano e della nostra provincia, ma quello dell’intera nazione. Niente potrà lenire quell’enorme dolore che la morte di un bambino innocente, di soli tre anni, ha lasciato nella sua famiglia e in tutti noi. Ma la giustizia può lenire in parte tanta sofferenza. Per questo non possiamo che congratularci con gli inquirenti che hanno dato un volto ai suoi brutali assassini, che hanno ucciso insieme al piccolo Cocò anche il nonno Giuseppe Iannicelli e la sua compagna Ibtissam Touss”.

Così il Presidente della Provincia Mario Occhiuto commenta la notizia degli arresti dei presunti assassini del piccolo Nicola Campolongo, del nonno e della sua compagna, in quella che è stata defnita la strage di Cassano. Il Presidente, inoltre, annuncia che la Provincia si costituirà parte civile al processo che sarà avviato al termine dell’inchiesta.

Apprendiamo che le indagini non sono ancora concluse – afferma il Presidente della Provincia – e ci auguriamo che presto tutti i responsabili di questa terribile strage possano essere assicurati alla giustizia.

Dorina Bianchi:”Luce sull’omicidio di Cocò.Cuore più leggero ma rimane il dolore”

C_4_articolo_2137972_upiImageppROMA(RM)-“Il nostro cuore oggi è un po’ più leggero ora che gli inquirenti, dopo mesi di indagini, sono riusciti a fare luce su un delitto tra i più efferati che abbiamo a memoria”. Così il deputato Dorina Bianchi, componente della Commissione Parlamentare Antimafia commenta l’individuazione dei due responsabili dell’omicidio del piccolo Cocò . “Un plauso va alle forze dell’ordine che non si sono arresi nella ricerca della verità per assicurare alla giustizia i responsabili di questo terribile gesto e che continuano a lavorare per mettere al loro posto tutti tasselli non ancora chiari. Un risultato importante perché contribuisce a rafforzare la fiducia nello Stato, ma che non lenisce il dolore per quanto accaduto” – conclude.

“E MO’ BAST”: corteo contro la violenza

CASSANO ALL’IONIO (CS) – Sabato 8 marzo si svolgerà a Lauropoli la manifestazione “E MO’ BAST”, organizzata dai giovani dell’associazione “Patrioti Briganti” di Cassano All’Ionio.

L’iniziativa, nata a seguito del barbaro omicidio di Padre Lazzaro Longobardi, a soli quaranta giorni di distanza dal brutale assassinio del piccolo Cocò, vuole essere il grido di ribellione alla violenza dei giovani e di tutta la comunità di Cassano, che ripudia il male e non sopporta l’etichetta di “terra desolata e disperata”, al pari di tutte le realtà calabresi.

Il corteo, che avrà inizio alle ore 9.30 da Corso Laura Serra della frazione Lauropoli, raggiungerà il Municipio di Cassano.

 

Palloncini e confetti ai funerali di Cocò

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Si sono svolti stamattina i funerali del piccolo Cocò, il bambino ucciso e bruciato con il nonno, Giuseppe Iannicelli, ed alla compagna di quest’ultimo.

Palloncini e confetti bianchi sono stati lanciati all’uscita dalla chiesa di San Francesco a Cassano per l’ultimo saluto.

Il corteo che ha toccato prima la casa, poi la chiesa era accompagnato da una banda musicale.

Il parroco, don Silvio Renna, ha invitato i familiari a non “nutrire sentimenti di vendetta”.

Papa Francesco: chi ha ucciso Cocò si converta

CITTA’ DEL VATICANO – “Preghiamo con Cocò, che di sicuro ora è in cielo con Gesù – ha proseguito il Papa all’Angelus – per le persone che hanno fatto questo reato, perché si pentano e si convertano al Signore”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus, invitando a “rivolgere un pensiero a Cocò Campolongo, che a tre anni è stato bruciato in macchina a Cassano allo Jonio”. “Questo accanimento su un bambino così piccolo sembra non avere precedenti nella storia della criminalità”, ha detto Bergoglio.