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Incassavano la pensione di congiunti morti, maxi truffa all’Inps

CATANZARO – Riscuotevano indebitamente da molti anni la pensione, rispettivamente della madre e della suocera entrambe decedute, e uno di loro aveva anche presentato domanda per la percezione del reddito di cittadinanza ottenendo un ammontare complessivo di oltre 1.300 euro mensili.

Due persone sono state denunciate per truffa ai danni dell’Inps dal Nucleo Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di finanza di Catanzaro che, su delega della Procura, ha sequestrato loro denaro, beni e attività finanziarie per 184 mila euro.

In tutti e due i casi, i responsabili della truffa avevano omesso di comunicare la morte il primo della madre deceduta nel 2005 continuando a prelevare ogni mese le relative somme dal libretto postale di cui era cointestatario e arrivando a incassare indebitamente circa 84 mila euro e il secondo della suocera morta nel 1998 arrivando a riscuotere fraudolentemente, dopo averne certificato l’esistenza in vita, per oltre 20 anni, oltre 100 mila euro di erogazioni pensionistiche.

Fonte Ansa

Maxi truffa all’Inps, incassavano le pensioni di parenti morti

REGGIO CALABRIA – Hanno incassato la pensione di parenti morti causando un danno all’Inps da 500 mila euro. Una circostanza resa possibile dalla mancata segnalazione dei decessi agli uffici competenti.

La truffa è stata scoperta dai finanzieri del Gruppo di Locri che a conclusione dell’indagine, denominata “vita eterna”, hanno denunciato 15 persone che hanno percepito il denaro e segnalato alla Corte dei conti 19 pubblici ufficiali, tra dipendenti comunali e medici necroscopi, che hanno omesso la comunicazione dei decessi.

Il prelievo del denaro avveniva tramite carte bancomat intestate al deceduto ed utilizzate fino alla loro naturale validità. Sono stati accertati 17 casi di persone decedute, alcuni nel 2011, 2013 e 2014 e, per 9 di loro l’Inps stava ancora continuando a pagare la pensione non essendo a conoscenza della morte. In un caso, i finanzieri hanno addirittura scoperto come un parente di una persona deceduta nel 2014 sia riuscito a prelevare quasi 100 mila euro.

Fonte Ansa

Incassavano la pensione di parenti deceduti, cinque indagati

COSENZA – I finanzieri del Nucleo di polizia economico – finanziaria di Cosenza, all’esito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica, hanno notificato un decreto di sequestro preventivo nella forma per equivalente per un importo di oltre 280.000 euro nei confronti di cinque persone che incassavano indennità pensionistiche erogate dall’INPS in favore di familiari deceduti.

Gli accertamenti svolti dai finanzieri avevano evidenziato l’anomalo incasso da parte di numerosi ultranovantenni di trattamenti pensionistici.

Rilevata l’anomalia si è proceduto a verificare la posizione di oltre 15.000 soggetti beneficiari di pensione e rientranti negli elenchi nominativi forniti dall’INPS. Attraverso l’incrocio dei dati presenti nelle diverse banche dati e le anagrafi di diversi Comuni della Provincia di Cosenza, è stata verificata l’effettiva esistenza in vita o l’eventuale decesso dei soggetti beneficiari della pensione.

DaI riscontro eseguito è emerso che alcuni trattamenti pensionistici continuavano ad essere erogati anche dopo la morte del relativo beneficiario, circostanza confermata dai successivi ed approfonditi accertamenti eseguiti presso gli intermediari finanziari.

In particolare, dall’esame delle movimentazioni dei conti è emerso che le somme erogate dall’INPS venivano incassate da terzi soggetti cointestatari e/o delegati ad operare sui conti del beneficiario deceduto.

Cinque le persone indagate per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato 

Fra i casi scoperti dai finanzieri, quello di un sessantenne che ha “beneficiato” di oltre € 90.000 per aver incassato illecitamente la pensione del padre, deceduto nel 2010.

Per tutti i cinque indagati, il Giudice delle Indagini preliminari presso il Tribunale di Cosenza, ha disposto un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto dei reati.

Le pensioni indebitamente incassate saranno recuperate attraverso il sequestro dei beni nella disponibilità dei soggetti indagati.

 

 

False pensioni sociali, indagini in 19 regioni. Denunciate 517 persone

ROMA – Scoperta dalla Guardia di Finanza una maxi truffa ai danni dello Stato, per oltre 16,5 milioni di euro. Denunciate 517 persone, fittiziamente residenti in Italia, per aver percepito in modo indebito l’assegno sociale erogato dall’Inps. Nell’ambito dell’ormai consolidato rapporto di collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale grazie ad una complessa attivita investigativa, denominata “Italians Out”, ha portato all’individuazione ed interruzione di un diffuso sistema di percezione indebita dell’assegno sociale: già pensione sociale. L’attivita e stata condotta sull’intero territorio nazionale ed ha permesso di scovare centinaia di cittadini italiani che, successivamente all’ottenimento dell’assegno sociale, si erano trasferiti all’estero non rispettando pertanto il requisito essenziale della stabile residenza e continuando a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su conto corrente oppure tornando, saltuariamente, in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello. Sono stati cosi tutti denunciati all’Autorita Giudiziaria per il reato di truffa continuata ai danni dello Stato e della collettività. L’operazione ha riguardato 19 regioni e 81 province. L’azione ha permesso di accertare 511 casi irregolari; denunciare 517 persone; constatare l’indebita percezione di emolumenti per oltre 16,5 milioni di euro. Ma dato ancora piu rilevante: oltre all’avvio del recupero di quanto indebitamente percepito dai soggetti responsabili, l’attivita consentirà un risparmio alla casse dello Stato pari a circa 3 milioni di euro annui per i prossimi esercizi. Queste le Regioni dove sono stati riscontrati i maggiori picchi di irregolarità. Sicilia: indebita percezione di emolumenti pari a 3.761.647,12 euro; 123 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 115 posizioni irregolari. Campania: indebita percezione di emolumenti pari a 3.441.686,37 euro; 98 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 96 posizioni irregolari. Calabria: indebita percezione di emolumenti pari a 2.392.214,75 euro; 75 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 69 posizioni irregolari. Lazio: indebita percezione di emolumenti pari a 1.612.929,49 euro; 48 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell’accertamento di 57 posizioni irregolari. Puglia: indebita percezione di emolumenti pari a 904.495,48 euro; 29 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell¡¦accertamento di 27 posizioni irregolari. Abruzzo: indebita percezione di emolumenti pari a 837.847,90 euro; 32 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell¡¦accertamento di 34 posizioni irregolari. Umbria: indebita percezione di emolumenti pari a 553.186,60 euro; 9 soggetti denunciati alla magistratura ordinaria a seguito dell¡¦accertamento di 11 posizioni irregolari.

Anche lavoratori calabresi alla Manifestazione Nazionale unitaria

manifestazioneLAMEZIA TERME (VV) – Alla Manifestazione Nazionale unitaria che si svolgerà il prossimo 18 Luglio a Roma, parteciperà una folta delegazione di lavoratori calabresi del settore edile e degli impianti industriali del comparto materiali delle costruzioni. Anche dalla Calabria arriverà la voce della rivendicazione per lavoro, pensioni, ammortizzatori sociali, qualità e regolarità del lavoro e delle imprese, sicurezza sul lavoro, lotta all’illegalità, investimenti e tutte le misure utili a contrastare il perdurare della crisi del settore che ha prodotto, in particolar modo nella nostra Regione, una situazione insostenibile per affrontare la quale risulta necessario avanzare precise richieste al Governo Nazionale. Le scriventi Federazioni sindacali di categoria unitamente ai lavoratori del settore continueranno, anche dopo l’appuntamento nazionale del 18 Luglio, la mobilitazione a livello Regionale per rivendicare un confronto con la Regione rispetto all’avvio dei cantieri per le opere di relativa competenza, a partire dalla realizzazione dei tre nuovi Ospedali e degli interventi per il sistema della mobilità di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria..

Denunciate 5 Persone Per Aver Incassato le Pensioni di Congiunti Deceduti

SoldiCATANZARO – La Guardia di Finanza di Catanzaro ha denunciato cinque persone per falso e truffa aggravata ai danni dello Stato.

I cinque hanno riscosso indebitamente le pensioni di guerra destinate ai congiunti deceduti.

Nel corso dell’indagine i finanzieri hanno vagliato numerose strade. In particolare hanno analizzato la posizione di un uomo di Lamezia Terme con precedenti di polizia. L’uomo avrebbe riscosso la pensione della madre, deceduta nel 1998, fino al 2011 incassando nel periodo circa 80 mila euro.

Scoperta truffa ai danni dell’Inps

SCALEA (CS) – Scoperta dai militari della guardia di finanza di Scalea una truffa ai danni dell’Inps nel settore delle pensioni. Nell’inchiesta della Procura di Paola sono indagate 200 persone. Le indagini hanno avuto inizio nei mesi scorsi quando i finanzieri hanno scoperto una sofisticata truffa che, se portata a termine, avrebbe provocato danni all’Inps per decine di milioni di euro. I finanzieri hanno effettuato anche alcuni sequestri preventivi di beni.