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Teoria del gender in una scuola di Rende, dure critiche di FLC-CGIL

COSENZA – Dura denuncia di FLC-CGIL attraverso un comunicato a firma del suo segretario provinciale, Pino Assalone: «ci stupisce e ci preoccupa l’organizzazione di un convegno da parte della dirigente dell’Istituto Comprensivo “Falcone” di Rende qualche giorno fa, in collaborazione con gruppi retrivi che partecipano in maniera ideologica ad una martellante campagna reazionaria, che sparge allarmi infondati mirante a creare una vera e propria psicosi collettiva da parte di oscurantisti ed integralisti di ogni risma. Gli studi di genere sono una cosa ben più seria dell’inesistente “teoria del gender”, solo un’accozzaglia di vergognose mistificazioni ed inaccettabili luoghi comuni che deformano con consapevolezza la realtà. Le differenze di genere e le loro implicazioni mentali e sociali vanno invece adeguatamente indagate. A questo serve la scuola: educare alla parità tra i sessi, rispettare tutti i giovani, contrastare e prevenire ogni discriminazione, bullismo, violenza di genere, omofobia. Di imbonitori che vogliono ritornare ad un triste passato non sappiamo cosa farcene. Riteniamo che la dirigente dell’Istituto “Falcone” abbia fatto un cattivo servizio alla sua scuola ed a tutta la Scuola che sarà nostra cura segnalare adeguatamente al Minitero».

Cosenza: consegna di un defibrillatore all’Istituto Comprensivo Spirito Santo

COSENZA – La Cgil di Cosenza donerà un defibrillatore completo di placche pediatriche all’Istituto comprensivo Spirito Santo di Cosenza. La consegna è salutedonnaprevista per domani, martedì 26 gennaio alle 10:30, presso l’Auditorium dello stesso Istituto scolastico. All’iniziativa interverranno Umberto Calabrone, Segretario della Camera del Lavoro di Cosenza, Pino Assalone, Segretario della Flc Cgil di Cosenza, Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, Luciano Greco, Direttore dell’Ufficio scolastico provinciale.

Proseguono gli appuntamenti congressuali della Cgil

Pino Assalone

COSENZA – Proseguono gli appuntamenti congressuali per la Cgil di Cosenza: in particolare oggi è il turno di Flc, Fiom e Slc.

L’assemblea della Flc ha visto la conferma del segretario uscente, Pino Assalone, stesso discorso per la Fiom, con la rielezione di Antonio Dieni. La Slc cosentina, invece, si è sciolta, come tutte le altre organizzazioni provinciali di categoria, per confluire in un organismo unico regionale.

Le priorità della Flc Cgil sono state puntualizzate da Assalone, a cominciare dalla riconquista dei contratti di lavoro. Senza dimenticare la valorizzazione dell’istruzione e della ricerca pubblica, per invertire la tendenza negativa degli ultimi anni che riguarda anche l’Unical. “Bisogna dare certezza ai sistemi della conoscenza, garantire adeguati finanziamenti, un organico stabile e funzionale e modalità di reclutamento che superino il precariato nella scuola, nella università, nella ricerca e nell’Afam. E’ necessario inoltre garantire politiche e offerta formativa volte all’integrazione e alla multiculturalità, innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni, finanziare le

Antonio Dieni

politiche per il diritto allo studio con specifiche forme di sostegno a favore degli studenti medi e universitari, con la revisione del numero chiuso nelle università”.

Durante il dibattito congressuale della Fiom Cgil, spazio all’analisi del declino industriale e alle possibili strategie per invertire la rotta. Lo stesso Dieni, nella sua relazione, ha sottolineato la necessità, in Italia, di programmare “un’industria nuova, con idee e progetti tecnologicamente avanzati, che dia nuovo impulso allo sviluppo”. Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, Dieni ha ipotizzato la creazione di un vero e proprio incubatore tecnologico, indicando i settori sui quali puntare: informatica, telecomunicazione, media, elettronica avanzata.

Carmine Pasturi

Sul versante della Slc Cgil, Pasturi ha evidenziato come nella nuova struttura regionale “saranno presenti i rappresentanti provinciali che avranno autonomia decisionale e di azione per dare voce ai territori”. Pasturi ha quindi tracciato un bilancio dell’attività svolta, rivendicando i risultati raggiunti. “In futuro saremo chiamati a fare ancora di più – ha concluso – soprattutto sul fronte dei call center, dove si vivono ancora troppe situazioni di precarietà”.