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Rapina in guardia medica, un arresto

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – I carabinieri hanno eseguito ad Isola Capo Rizzuto un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Crotone, nei confronti di un 34enne domiciliato nella comunità di recupero per tossicodipendenti “Agorà”. Il 34enne è stato posto ai domiciliari nella stessa comunità di recupero in cui gli é stato notificato il provvedimento restrittivo.
E’ accusato di essere il responsabile della rapina avvenuta nella sede della guardia medica di Pallagorio l’11 marzo scorso, quando una persona travisata, minacciando il sanitario di turno con una siringa, si fece consegnare settanta euro.
   

Arrestato 55enne per rapina a mano armata in un sexy shop e tentata rapina ai danni di due donne

RENDE (CS) –  I Carabinieri della Compagnia di Rende, nel corso dell’attenta azione di controllo del territorio, su indicazione del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, nella serata di ieri hanno tratto in arresto per  rapina un 55enne cosentino.
I militari operanti, su segnalazione delle vittime intervenivano in via Verdi dove, poco prima, una 55enne di Castrolibero era stata avvicinata e minacciata con una pistola nel parcheggio di un negozio di casalinghi. La donna, in un momento di freddezza, riusciva a accendere in fretta la propria autovettura e fuggire via.
Stessa sorte è toccata, pochi minuti dopo, a un’altra donna, una 42enne di Lamezia Terme, di fronte al parcheggio di un supermercato di via Verdi ove, mentre si accingeva a salire sulla propria auto dopo aver fatto la spesa, veniva avvicinata dal rapinatore che, dietro minaccia di pistola, le intimava di consegnargli il portafogli. Il tempestivo intervento di due uomini, che stavano lavorando nel magazzino del supermercato, faceva desistere l’uomo che si dava alla fuga. Durante le ricerche dell’uomo, i militari venivano allertati dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza che segnalava una rapina appena consumata all’interno di un sexy shop di via Marconi. Immediatamente i militari si precipitavano sul posto e riuscivano a rintracciare e bloccare l’uomo con un cappotto scuro e il cappellino nero di lana che, fino a pochi attimi prima, aveva terrorizzato le tre malcapitate vittime. Nel corso della perquisizione personale l’uomo veniva trovato in possesso, occultata dietro la schiena, di una pistola semiautomatica a giocattolo. La refurtiva trafugata all’interno del sexy shop veniva restituita alla legittima proprietaria, mentre la pistola sottoposta a sequestro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cosenza.

 

Minaccia un giovane e gli ruba un portafogli. Arrestato dai carabinieri

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Ha prima minacciato con una bottiglia di vetro rotta un giovane sul lungomare di Schiavonea e poi lo ha costretto a consegnare il portafogli. Un cittadino marocchino H.K., di 32 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. I militari, dopo la denuncia del giovane rapinato, hanno avviato le indagini mettendosi, grazie ad una descrizione dettagliata fornita dalla vittima, sulle tracce del rapinatore. L’uomo è stato intercettato in una strada buia della frazione di Schiavonea, mentre tentava di nascondersi. Individuato e bloccato dai carabinieri, il marocchino è stato trovato in possesso della refurtiva.

Corigliano, sgominata banda di giovani rapinatori (VIDEO)

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Sono accusati di concorso in rapina aggravata e furto aggravato. Si tratta di tre giovani: Loris Schiavelli e Pasqualino Veronese di 27 anni e di Cristian Filadoro di 26, tutti arrestati e condotti nel carcere di Castrovillari dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta del procuratore Eugenio Facciolla.

Messe a segno due rapine particolarmente cruente

Secondo le indagini la banda dei tre malviventi, tutti di Corigliano Calabro, avrebbe messo a segno due rapine in abitazione nel popoloso centro jonico, tra il dicembre del 2014 e l’ottobre del 2015. Nella prima in danno di due anziani coniugi, i malfattori immobilizzavano le vittime legandole alle sedie con fasce e li depredavano di tutte le collane e i gioielli preziosi presenti in casa.  Nella seconda, dopo averla pedinata ed essersi accertati che fosse sola in casa, aggredivano un’anziana vedova portandole via orecchini, collane e fedi nuziali. 

Sarebbero anche autori del furto in una tabaccheria

La banda avrebbe messo a segno un furto, in piena notte, all’interno della tabaccheria di un distributore di benzina di San Giorgio Albanese, dove furono rubate sigarette per un valore complessivo di circa cinquemila euro.

Rapinato titolare di un caseificio

IONADI (VV) – Due malviventi, di cui uno armato di pistola, hanno atteso che un cinquantunenne, titolare di un caseificio, chiudesse il proprio esercizio nella frazione Vena di Ionadi per costringerlo a consegnare loro un borsello contenente il denaro. Immediatamente dopo i due banditi si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
E’ stata la stessa vittima della rapina a denunciare l’accaduto ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Al vaglio dei militari, oltre alle indicazioni fornite dal titolare dell’esercizio, ci sono le immagini registrate da alcuni impianti di videosorveglianza presenti nella zona.

Il bottino della rapina a mano armata è di circa 500 euro.

Bevono prima di fare una rapina, rapinatori incastrati dal DNA (NOMI E FOTO)

BOCCHIGLIERO (CS) – Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Bocchigliero, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rossano e con la collaborazione del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bologna-Borgo Panigale, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Castrovillari nei confronti di Avena Vincenzo, classe 1961, Macaretti Giuseppe, classe 1955 e Mingrone Emanuele, classe 1983, tutti rossanesi, poiché indagati per il reato di rapina aggravata.

L’episodio risale al 1 luglio 2016, quando tre uomini armati e travisati con dei passamontagna assaltavano l’ufficio postale di Bocchigliero, tenendo sotto la minaccia delle armi i dipendenti dell’ufficio e facendosi consegnare dal direttore la somma di centotremila euro circa.

Le indagini dei carabinieri, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Dott. Eugenio Facciolla e dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Angela Continisio, sono state da subito serrate. Nel corso del sopralluogo infatti, svolto poco dopo il fatto, i carabinieri riuscivano a raccogliere vari elementi utili alle indagini. Tra questi, le dichiarazioni dei dipendenti delle poste e di alcuni testimoni, le immagini degli impianti di videosorveglianza e, ancora più importanti, due bottiglie di acqua abbandonate sul pavimento dell’ufficio postale. Le attività di indagine, protrattesi ininterrottamente per oltre un anno, hanno dimostrato come i tre malviventi, nel corso della notte precedente la rapina erano riusciti ad entrare nel locale caldaia adiacente l’Ufficio postale ed avevano effettuato un buco nel muro che gli avrebbe permesso di accedere al momento giusto all’interno delle poste. Ed infatti, all’apertura della filiale, una volta disattivato il sistema di allarme da parte dei dipendenti che stavano iniziando il turno lavorativo, i tre soggetti facevano ingresso dal buco precedentemente fatto e, armati di pistola, si facevano consegnare il denaro per poi fuggire a bordo di una Lancia Y, successivamente risultata in uso proprio al Mingrone. Gli altri due correi, invece, venivano incastrati dalle bottiglie di acqua dimenticate sul luogo della rapina da parte dei malviventi e dalle quali è stato possibile estrarre il profilo genetico degli stessi.Gli arrestati, in esecuzione dell’ordinanza a firma del Gip, dott.ssa Teresa Reggio, al termine delle formalità di rito sono stati tradotti in carcere: Avena Vincenzo e Mingrone Emanuele associati presso la Casa Cicondariale di Castrovillari; Macaretti Giuseppe presso quella di Bologna.

Ladri in azione in una tabaccheria, magro il bottino

COSENZA – Due persone armate di taglierino e con il volto travisato hanno fatto irruzione nella tabaccheria di Via Monte San Michele a Cosenza per compiere una rapina. L’azione fulminea ha però prodotto un magro bottino di appena un centinaio di euro. La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, già al vaglio degli agenti della questura giunti sul posto dopo una telefonata al 113. La stessa tabaccheria era stata rapinata alcuni mesi fa. In quella circostanza però uno dei titolari era stato ferito al braccio con una coltellata . 

Corso Fera, tentata rapina davanti l’ufficio postale

COSENZA – Tentativo di rapina davanti l’ufficio postale di Corso Fera a Cosenza, da parte di un’isolata malfattrice bloccata dal tempestivo intervento dei carabinieri. La donna, 37 anni di nazionalità rumena, ha tentato di sottrarre la carta postamat ad una 40enne intenta a svolgere un’operazione allo sportello automatico. Allertati dal 112, i militari sono giunti in pochi secondi, bloccando la rapinatrice e conducendola poi in caserma. Dopo le formalità di rito è stata trattenuta in camera di sicurezza a disposizione della Procura, mentre il postamat è stato restituito alla legittima proprietaria. 

Rapina a coppia in pieno centro, fermati due 18enni a Crotone

CROTONE – Rapina è l’accusa rivolta a due giovani originari della Guinea, ospiti presso un centro Sprar del crotonese. S.M. e D.I., entrambi 18enni, sono stati arrestati dalla polizia per una rapina compiuta la scorsa notte in piazza Pitagora nel pieno centro di Crotone, ai danni di una coppia. I due, infatti, minacciandola con una pistola, che poi si è rivelata un giocattolo, hanno sottratto alla ragazza la borsa, contenente denaro, effetti personali e bancomat. Brevissima la fuga dei due giovani, che sono stati immediatamente fermati dalla polizia, in zone diverse, e hanno indicato il luogo dove avevano nascosto la refurtiva, poi restituita alla legittima proprietaria. «La nostra idea di controllo del territorio – ha detto il questore Claudio Sanfilippo – è stata programmata in un certo modo e quello che hanno fatto i ragazzi è il risultato di questa programmazione. Ringrazio questi uomini, ma dovrebbe essere l’intera città a ringraziarli per il lavoro difficile e pericoloso che fanno ogni giorno». Il dirigente delle Volanti Corrado Caruso ha sottolineato «la tempestività dell’intervento e la capacità di individuare subito i colpevoli».

Pratica un buco nella parete e svaligia un ufficio postale

PETILIA POLICASTRO (KR) Avrebbe praticato, probabilmente durante la notte, un foro nella parete per poi sbucare all’improvviso all’interno dei locali dell’ufficio postale di Foresta di Petilia Policastro per farsi consegnare sotto minaccia tutto il denaro presente in cassa. Artefice del colpo, compiuto in mattinata nella frazione del comune del crotonese, un rapinatore solitario col volto travisato che, dopo avere minacciato un dipendente dello sportello per farsi consegnare la somma ancora da quantificare, si è allontanato a piedi facendo perdere le proprie tracce. Sull’episodio hanno avviato le indagini i carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro.