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In auto con 11 kg di droga, arrestato un trantaseienne

ROSARNO (RC) – I carabinieri della Tenenza di Rosarno, insieme a quelli dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia, hanno arrestato in flagranza di reato Giuseppe Vuolo, di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di marijuana. L’uomo è stato fermato per un controllo nei pressi dello svincolo autostradale di Rosarno dopo che i militari si sono insospettiti dalla forte velocità di un’autovettura in transito. Identificato il conducente, i carabinieri hanno deciso di sottoporlo ad una perquisizione personale e veicolare.
All’interno del bagagliaio è stato così trovato un sacco contenente 10 involucri in plastica con all’interno della marijuana, per un peso complessivo superiore agli 11 kg. Se immessa sul mercato dello spaccio, la droga avrebbe fruttato circa 150 mila euro.

Sgominata frangia della Sacra Corona Unita. Coinvolte anche cosche calabresi

TARANTO – I carabinieri del Ros hanno eseguito nelle province di Bari, Taranto e Barletta-Andria-Trani, nonchè in altre località del territorio nazionale, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Lecce, nei confronti dei componenti di una frangia della Sacra Corona Unita, indagati per associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsione, danneggiamento e altro. L’indagine ha fatto emergere, tra l’altro, collegamenti con la cosca ‘ndranghetista “Bellocco” di Rosarno (Reggio Calabria) e infiltrazioni nel mercato tarantino della vendita dei prodotti ittici, sia attraverso l’estromissione – con tipiche modalità mafiose – di altri operatori commerciali, sia attraverso l’acquisizione di società fittiziamente intestate a prestanome.

Gentile sulla ZES, «Importante studiare forme di coinvolgimento più ampio»

 ROSARNO (RC) – «La Zes in Calabria sarà una sola, ma nulla impedisce di studiare forme di allargamento dei benefici fiscali ad altre aree in considerazione del fatto che la regione ha un numero di abitanti inferiore a quello di zone come Napoli e Salerno che pure godranno di questo strumento a cui si aggiunge il reddito pro-capite più basso d’Europa. Quindi tutti i parlamentari calabresi dovrebbero adoperarsi per questo obiettivo». Lo ha detto il sottosegretario Antonio Gentile partecipando, a Rosarno, ad un convegno sulla nascente Zona economica speciale di Gioia Tauro organizzato dal Gruppo Ncd-Alternativa popolare in consiglio regionale per volontà, soprattutto, del capogruppo Giovanni Arruzzolo. Il sottosegretario ha riferito di una buona interlocuzione con «gli amici di Catanzaro, in primis il senatore Aiello, ai quali – ha dichiarato il sottosegretario Gentile – ho detto in sede parlamentare che si possono studiare forme di incentivi per aree che pur non avendo elementi attrattivi come per Gioia Tauro è il porto, vivono condizioni di crisi che sono tipiche di questa che è una delle regioni più povere d’Europa».

Sparatoria a Rosarno, carabinieri cercano vittima dell’agguato

ROSARNO (RC) – E’ mistero su una sparatoria che si sarebbe verificata nella tarda serata di ieri a Rosarno. Secondo una prima ricostruzione qualcuno avrebbe sparato contro il conducente di un’auto che, a sua volta, ha esploso un colpo di pistola dall’interno della vettura, lasciata poi per strada.

Come riportato da Ansa Calabria, i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro stanno cercando il proprietario dell’auto, Salvatore Consiglio, di 37 anni, di cui si sono perse le tracce. L’uomo secondo gli investigatori, non sarebbe rimasto comunque ferito. Sulla vettura e negli spazi intorno, infatti, non sono state trovate tracce di sangue. L’unico segno di proiettile è quello rivenuto sul parabrezza dell’auto e prodotto dal colpo sparato dall’interno. Vicino alla vettura, però, i carabinieri hanno trovato 4 bossoli calibro 9×21.

Consiglio era stato arrestato nell’aprile 2010 nell’operazione All Inside contro la cosca di ‘ndrangheta dei Pesce.

‘ndrangheta, 20 misure cautelari per affiliati e prestanome della cosca Pesce

ROSARNO (RC) – E’ in corso da stamattina una vasta operazione della Polizia per l’esecuzione di 20 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria nei confronti di presunti elementi di vertice, affiliati e prestanome della cosca Pesce di Rosarno della ‘ndrangheta. Le persone destinatarie dei provvedimenti sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa e favoreggiamento personale nei confronti del boss latitante Marcello Pesce, arrestato dalla stessa polizia il primo dicembre del 2016, oltre che di traffico e cessione di sostanze stupefacenti ed intestazione fittizia di beni. L’operazione in corso rappresenta la prosecuzione dell’inchiesta “Recherche” nell’ambito della quale, il 4 aprile scorso, la Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria e lo Sco della Polizia di Stato avevano fermato 11 persone con l’accusa di essere affiliate e prestanome della cosca Pesce. Nel corso della stessa operazione la polizia aveva sequestrato beni e società operanti nel settore agroalimentare e dei trasporti di merci su gomma per conto terzi per un valore di 10 milioni di euro. Grazie alla rete di protezione che lo circondava, il boss della ‘ndrangheta Marcello Pesce, nel periodo della sua latitanza, riusciva ad amministrare le risorse finanziarie incamerate dalla cosca. E’ quanto è emerso dall’operazione “Recherche 2”. Il boss latitante, sempre grazie ai suoi protettori, assegnava le risorse finanziarie ai componenti della cosca ed ai loro familiari; gestiva, in regime di sostanziale monopolio, l’attività di trasporto merci su gomma per conto terzi e curava i rapporti con le altre cosche, intervenendo, a più riprese, per risolvere alcune controversie sorte all’interno della propria compagine criminale o con altri gruppi della ‘ndrangheta. Secondo quanto è stato spiegato successivamente dagli investigatori, i provvedimenti cautelari eseguiti, al momento, sono 19 perché uno dei destinatari risulta irreperibile. In particolare, sono state eseguite 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere, sei agli arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Minacce e percosse alla compagna e ai genitori. Arrestato dai carabinieri

ROSARNO (RC) – I carabinieri della tenenza di Rosarno, hanno arrestato un uomo di 35 anni, Gesuele Manno, con l’accusa di avere ripetutamente minacciato e picchiato i genitori e la convivente ventisettenne, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Palmi su richiesta della Procura. Le indagini che hanno portato al provvedimento restrittivo erano state avviate dopo la denuncia presentata dai genitori di Manno, che avevano rivelato le minacce e le percosse messe in atto dal figlio ai loro danni e della compagna convivente. I carabinieri hanno accertato, tra l’altro, che le percosse ed i maltrattamenti venivano messi in atto in presenza della figlia minorenne di Manno e della compagna. Manno, inoltre, avrebbe messo in atto i suoi comportamenti sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Il reato che gli viene contestato è maltrattamenti in famiglia continuati ed aggravati.

Manifestazione “Movimento 14 luglio”, ripresa la circolazione dei treni dopo il blocco

ROSARNO (RC) – È ripresa la circolazione dei treni a Rosarno, dopo il blocco attuato a causa di una manifestazione di protesta del “Movimento 14 luglio” di Nicotera. A sbloccare la situazione è stata la comunicazione della convocazione dei manifestanti per domani alla Cittadella regionale di Catanzaro. I manifestanti hanno da mesi intrapreso una protesta contro l’inquinamento marino del litorale lamentando la non potabilità dell’acqua. Stamani, dopo avere annunciato un sit-in nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, hanno cambiato idea dirigendosi nella stazione ferroviaria di Rosarno dove hanno occupato i binari bloccando così il transito dei treni. I componenti del “Movimento 14 luglio” avevano avanzato la richiesta di un incontro urgente con Mario Oliverio allo scopo di affrontare i problemi dell’erogazione idrica di Nicotera. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri.

Gelo impietoso, a fianco dell’agricoltura calabrese restano i migranti di Rosarno

SAN FERDINANDO (RC) – Le neve ed il gelo, si denuncia da più parti, hanno portato danni a diverse colture. A rischio anche gli agrumeti, ma a sette anni dalla rivolta di Rosarno, la tendopoli di san Ferdinando sembrerebbe essere addirittura cresciuta. Una baraccopoli con strutture di legno, plastica e cartoni che dovrà essere smantellata per fare posto ad un diverso sistema di accoglienza secondo il piano della Prefettura di Reggio Calabria. Una situazione ad estremo rischio incendi, come quello che si è verificato alcune settimane fa, fortunatamente senza conseguenze e che costituisce una polveriera sempre pronta ad esplodere. Nonostante il tempo inclemente dell’ultimo periodo, il comparto agricolo calabrese sembra ancora poter contare su una massa di operai a basso costo in continuo aumento.

(immagine di repertorio)

Tendopoli di Rosarno, “Medici per i diritti umani”: «Condizioni igieniche disastrose»

ROSARNO (RC) – Prosegue lo stato di emergenza nella tendopoli di Rosarno dove sono più di duemila i migranti accampati nella tendopoli e nella fabbrica occupata in condizioni igieniche disastrose. A denunciarlo é l’associazione “Medici per i diritti umani” che chiede «misure immediate per assicurare condizioni dignitose ai lavoratori giunti nella Piana di Gioia Tauro per la stagione agrumicola».
«Il Protocollo Operativo sottoscritto quasi un anno fa nella Prefettura di Reggio Calabria con Regione e Comuni – continua ‘Medici per i diritti umani’ – è rimasto lettera morta. Un quadro disperante a sette anni dalla cosiddetta ‘rivolta di Rosarno’. Siamo tornati indietro di anni. La metà dei braccianti dorme su un materasso a terra o direttamente sul pavimento. I bagni sono latrine scavate nella terra. Si cucina in fuochi improvvisati o con fornelli a gas in tende e baracche; ci si lava con acqua riscaldata in bidoni di lamiera e non è organizzato alcun servizio di raccolta della spazzatura».