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Terzo appuntamento con Primavera dei Teatri

SCANNASURICE Imma Villa (ph Andrea Falasconi) 2COSENZA – Terzo appuntamento con Primavera dei Teatri, festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, ideato e organizzato da Scena Verticale.
Si parte alle 18 negli spazi del Castello Aragonese con la presentazione del romanzo di Andrea Porcheddu dal titolo Infedele alla linea.
Ci sarà il golpe in Italia? E quando? Il nuovo premier sarà colluso? Tornano davvero le Br? Ma soprattutto: uccideranno Ascanio Celestini? Il clima è pesante, si temono azioni terroristiche. Non si capisce chi governa. Tutti contro tutti, in questo generale declino. Le grandi opere fanno gola alle famiglie mafiose. Sulla TAV ci sono troppi interessi poco chiari. Ascanio Celestini – l’attore, il regista, lo scrittore, il giullare amato da tutti – non esita a fare i nomi, a dire quello che pensa anche in tv. Ecco perché è un obiettivo sensibile. E Federico Mila, critico teatrale ormai disoccupato, si trova in mezzo a tutto questo, costretto a barcamenarsi tra crisi pubbliche e private: una dieta imposta dal medico per ridurre il sovrappeso; la vita di coppia al collasso; il teatro e i suoi personaggi come eterno orizzonte. Come fosse improvvisamente in scena, all’alzarsi del sipario Federico Mila diventa protagonista di una vicenda il cui finale è davvero un mistero, tra agenti segreti, mafiosi vendicativi, oscuri politici, amici, colleghi, e tante donne affascinanti.

Alle 20.30 al Teatro Sybaris Teatro Elicantropo Anonima Romanzi presenta Scannasurice di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello.
Una sorta di discesa agli “inferi”, post terremoto, di un personaggio dalla identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità.
In compagnia dei topi, metafora dei napoletani stessi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata.
Il racconto di un“femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, creatura dall’aspetto mitologico, quasi magico. Ad interpretarlo un’attrice che ne rende evidenti l’ambiguità e l’eccesso e che, una volta smontata la sua appariscente presenza, indosserà la solitudine e la fatiscenza stessa del tugurio dove vive. Sarà cieca Cassandra, angelo scacciato dal Paradiso, sarà maga, sarà icona grottesca e disperata, ma sempre poetica.

Alle 22 nella sala 14 Quotidiana.com/Armunia Festival Inequilibrio mettono in scena, in prima nazionale, Io muoio, tu mangi –  2° capitolo di “Tutto è bene quel che finisce” (3 capitoli per una buona morte) di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni.
“Io muoio e tu mangi!” è il rimprovero rivolto al figlio dal padre morente. Una riflessione affilata e malinconica sulla necessità di sollecitare una pietas collettiva che rinunci alla ferita dell’agonia, assecondando la richiesta di una “dolce morte”. Ma è anche un improbabile viaggio dall’Empireo alla Diaccia, attraverso le gerarchie che posizionano prediletti e reietti, nonostante si predichi che il perdono è assicurato per tutti.
Le quotidiane visite di una figlia al padre in fin di vita. Al ritorno lei trova ad attenderla il compagno che cattura con la videocamera il resoconto di un’altra giornata in geriatria.
Le infermiere, le caposala, i pazienti assumono volti e modi grotteschi; il delirio di quelle stanze ha contagiato il personale o è forse accaduto il contrario?
Se la fine non è degna di essere raccontata allora anche la vita perde di senso.

E per chiudere in musica dalle 24 sarà possibile assistere, sempre negli spazi del castello aragonese, al The Little Italy Live Band, un live show con i più grandi successi della musica italiana per ballare e cantare tutta la notte.

L’8 Marzo di Scena Verticale è per le scuole con la Matinée al Morelli di “Dissonorata”

COSENZA – Tra le attività della residenza teatrale presso il teatro Morelli, Scena Verticale ha voluto riservare uno spazio alle scuole alle quali dedica delle matinée teatrali quale occasione per avvicinare i più giovani al teatro. Il primo di questi appuntamenti è in occasione dell’8 marzo, Festa della Donna, con la messa in scena di “Dissonorata – un delitto d’onore in Calabria”,  di e con Saverio La Ruina, spettacolo che ha vinto importanti premi ed ha avuto riconoscimenti nazionali: il Premio UBU 2007 come “Migliore attore italiano” e  riconoscimento anche come “Migliore testo italiano”; il Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010;  nomination al Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro 2007 come “Migliore interprete di monologo”; “Segnalazione speciale” al Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2008.

Lo spettacolo, riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, è unico e si terrà l’8 marzo alle ore 10.

Note sullo spettacolo:

Spesso, ascoltando le storie drammatiche di donne dei paesi musulmani, mi capita di sentire l’eco di altre storie. Storie di donne calabresi dell’inizio del secolo scorso, o della fine del secolo scorso, o di oggi. Quando il lutto per le vedove durava tutta la vita. Per le figlie, anni e anni. Le donne vestivano quasi tutte di nero, compreso una specie di chador sulla testa, anche in piena estate. Donne vittime della legge degli uomini, schiave di un padre-padrone. E il delitto d’onore era talmente diffuso che una legge apposita quasi lo depenalizzava. Partendo dalla “piccola” ma emblematica storia di una donna calabrese, lo spettacolo offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. Parlando del proprio villaggio, parla della condizione della donna nel villaggio globale. Nello spettacolo risuonano molteplici voci di donne. Voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di loro amiche e di amiche delle amiche, di tutto il parentado e di tutto il vicinato. E tra queste una in particolare. La “piccola”, tragica e commovente storia di una donna del nostro meridione. Dal suo racconto emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre sul filo di un’amara ironia.

Fotografia di scena, corso di Angelo Maggio al Teatro Morelli

Foto di Angelo Maggio

COSENZA – Restano pochi giorni per iscriversi al corso-laboratorio ‘Fotografare il teatro’. Il corso rientra tra i percorsi formativi del progetto targato Scena Verticale. Sarà tenuto da Angelo Maggio, specializzato in Fotografia di scena.

Presso il teatro Morelli di Cosenza, tutti i mercoledì dal 16 ottobre al 27 novembre, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, i partecipanti impareranno uso delle attrezzature e linguaggio fotografico della fotografia di scena. Per immagini di qualità destinate alla pubblicizzazione di spettacoli teatrali.

Il corso è aperto a principianti, che acquisiranno anche le nozioni di base, e a quanti sono «già in possesso di “cultura fotografica”» che affronteranno solo i temi legati alla fotografia di scena. I partecipanti potranno fare anche un tirocinio: guidati dal docente, avranno la possibilità di fotografare gli spettacoli della rassegna autunnale del teatro Morelli, ‘More Fridays’.

 

Scadenza iscrizione:

14 Ottore 2013

 

Quota di iscrizione:

50 €

 

Come iscriversi: 

attraverso l’apposita scheda che può essere richiesta via mail a info@progettomore.it

 

Per maggiori info:
Tel. 3498853332
E-mail info@progettomore.it

 

Chi è Angelo Maggio

 

Evento fb [con foto di Angelo Maggio]

 

Il Teatro Morelli Apre ai Percorsi Formativi

COSENZA – Per la seconda annualità della residenza teatrale, la compagnia Scena Verticale, titolare con l’Amministrazione comunale del progetto che ha rilanciato il Morelli,  va oltre la programmazione degli spettacoli, quest’anno scelti dal panorama nazionale di teatro contemporaneo, per farsi luogo di confronto e di laboratorio attraverso tre differenti percorsi formativi, destinati al pubblico così come agli addetti ai lavori.

Il primo, che è anche il più articolato, è la Scuola di Teatro. Così come immaginata da Scena Verticale, sarà un luogo di interazione e di formazione ma anche un “laboratorio per la vita”, in cui le persone coinvolte possono comunicare attraverso il linguaggio verbale e non verbale. “Immaginiamo una scuola dove discenti e docenti sono protagonisti, in uno scambio giocoso e dinamico, di un processo alla ricerca e alla scoperta del proprio Se” – annuncia Dario De Luca che, insieme a Saverio La Ruina, è direttore artistico di Scena Verticale. “Immaginiamo una scuola che attraverso l’esercizio teatrale possa far vincere le proprie inibizioni ed affermare la propria personalità”. La Scuola di Teatro sarà strutturata in tre corsi, tenuti dallo stesso De Luca, a seconda della fascia di età. Il primo, per giovanissimi dagli 8 ai 13 anni; il secondo, per adolescenti, dai 14 ai 18 anni; il terzo, per adulti, dai 19 anni in su. Tutti si terranno, dal 7 ottobre, ogni lunedì, a partire dalle 16.30. E’ prevista la partecipazione di operatori, attori, registi, pedagoghi per seminari e stage specifici.

“Educazione all’immagine” è il tema del secondo percorso formativo. Strutturato come laboratorio, della durata di 20 ore (ogni martedì, dal 15 ottobre al 17 dicembre 2013), si rivolge a giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Guidato da Loredana Ciliberto, approfondirà tematiche legate alla nascita del cinema, ai suoi mestieri, alla grammatica del linguaggio audiovisivo, alla realizzazione di un prodotto audiovisivo e, infine, alla scrittura per immagini.

Completa l’offerta formativa il laboratorio “Fotografare il teatro”. Tenuto da Angelo Maggio, specializzato in fotografia di scena, si svolgerà al Morelli tutti i mercoledì (dalle 18 alle 21) dal 16 ottobre al 27 novembre 2013. Il corso è aperto sia a principianti, ai quali verranno fornite anche nozioni di tecnica fotografica, sia a chi è già in possesso di una “cultura fotografica”, che tratteranno esclusivamente le tematiche relative alla fotografia di scena. Come tirocinio interno al corso, i partecipanti potranno fotografare, sotto la guida del docente, gli spettacoli della rassegna “More Fridays” in programma nello stesso Teatro Morelli.

Scadenze e Quote:

per la “Scuola di Teatro” iscrizioni entro il 4 ottobre 2013. € 20 la quota di iscrizione ed € 50 la retta mensile;

per il laboratorio “Educazione all’immagine” iscrizioni entro il 10 ottobre 2013. € 20 la quota di iscrizione;

per il laboratorio “Fotografare il teatro” iscrizioni entro il 14 ottobre 2013. € 50 la quota di iscrizione.

INFO

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L’assessore Succurro anticipa i nuovi programmi del teatro Morelli tra spettacoli e Scuola di teatro

Cosenza  – L’assessore al Teatro Rosaria Succurro, accompagnata dal dirigente Luigi Bilotto, ha incontrato i responsabili di Scena Verticale, titolari della residenza teatrale presso il teatro Morelli. Un incontro che è servito a tirare le somme, dopo la prima fase di vita della residenza che si è conclusa nel maggio scorso, ma soprattutto a tracciare i prossimi percorsi, giacché è insito nel progetto di residenza teatrale che la stessa si proponga, non solo come luogo di offerta di spettacolo, ma anche come spazio laboratoriale ed insieme di apertura all’utenza del teatro per renderla quanto più possibile partecipe del momento della produzione. Una sorta di spazio aperto, alla città e per la città, all’interno del quale sperimentare nuovi incontrarsi e confrontarsi sul teatro, sui suoi linguaggi, sui suoi mestieri.

Guardando al futuro prossimo, la nuova stagione teatrale del teatro di via Oberdan inizierà il 18 ottobre per concludersi il 6 dicembre, sempre sotto il marchio di “More Fridays”, che si articolerà in otto venerdì di spettacoli dedicati al meglio del teatro contemporaneo nazionale, dopo aver approfondito nella prima fase la produzione contemporanea calabrese. Il programma vedrà la presenza, tra gli altri, di Motus, gruppo “cult” della scena internazionale con un linguaggio di straordinaria potenza visionaria e politica; di Antonio Latella, una delle più importanti figure teatrali europee dell’ultimo decennio, per la prima volta in Calabria; di Vetrano e Randisi, duo tra i più significativi della scena contemporanea italiana con uno dei capolavori di Franco Scaldati, recentemente scomparso. Solo qualche anticipazione in attesa del programma completo che sarà presentato nel prossimo mese di settembre.

Dopo la pausa estiva, il Morelli saluta uno dei suoi progetti più ambiziosi, la nascita di una “Scuola di Teatro”. Tre i corsi che partiranno ad ottobre, diretti da Scena Verticale: un corso per l’infanzia (7–11 anni), un corso per gli adolescenti (12–18 anni) e un corso per adulti che, con cadenza settimanale, andranno avanti fino al mese di maggio. Accanto ai corsi di recitazione, il progetto formativo vedrà inoltre l’attivazione di due laboratori tematici, uno di “Educazione all’immagine”, curato da Loredana Ciliberto, ed uno dedicato alla “Fotografia di scena”, a cura di Angelo Maggio. Anche questi corsi, con cadenza settimanale, inizieranno ad ottobre per concludersi a dicembre.

Date spettacoli della Compagnia Scena Verticale

Prossimi spettacoli della Compagnia Scena Verticale, ecco le date:

02 luglio Gualtieri (RE) Teatro Sociale ITALIANESI http://www.teatrosocialegualtieri.it
03 luglio Gualtieri (RE) Teatro Sociale LA BORTO http://www.teatrosocialegualtieri.it
04 luglio Piove di Sacco (PD) Festival Scene di Paglia ITALIANESI http://scenedipaglia.net/
05 luglio Mariano Comense (CO) Festival della narrazione ITALIANESI http://www.comune.mariano-comense.co.it
06 luglio Sirolo (AN) Teatro Cortesi – festival La punta della lingua LA BORTO http://www.lapuntadellalingua.it/
07 luglio Civitanova Marche (MC) Rive Festival ITALIANESI http://www.rivefestival.it/

 

Chiusura in musica per la programmazione serale di MORE. Sugli esiti della stagione il commento entusiasta di Scena Verticale

COSENZA – Sulle note de “Il Circolo delle Quarte” chiude la stagione MORE, prima fase del progetto di residenza teatrale del teatro Morelli, curato da Scena Verticale.

Il quartetto, formatosi all’interno della classe di jazz del Conservatorio di Cosenza, si propone al pubblico mercoledì 15 maggio (ore 21.00), con lo spettacolo “Nel dubbio suona”.

Giuseppe Bottino (chitarra elettrica), Paolo Chiaia (piano e tastiere), Emanuele Gallo (basso elettrico), Alessio Sisca (batteria), esprimono un repertorio che attinge dal macromondo dello “standard”, del Jazz Modale, passando per il  sano e ruvido Funk. Il quartetto si sta ora cimentando nella stesura di pezzi di produzione propria, nella continua ricerca di soluzioni compositive e interpretative personali e sempre diverse.

La chiusura di stagione stimola i titolari della residenza teatrale ad un primo commento a caldo su questa esperienza, la prima come residenza, ma già al secondo anno come proposta di un cartellone di teatro contemporaneo.

“I venerdì di More si sono confermati una formula vincente”, è il primo commento dei direttori artistici di Scena Verticale, Saverio La Ruina e Dario de Luca, alla vigilia dell’ultimo appuntamento.

“Il nostro intento era quello di fidelizzare il pubblico e così è stato. In tanti sono entrati in una sorta di ritmo che, ogni venerdì, passa per il Morelli. Ma ciò che ci rende particolarmente orgogliosi – sottolineano – è non solo il successo in termini di affluenza, anche se fa particolarmente piacere, in questa delicata fase del Paese, vedere una platea sempre piena, quanto l’apprezzamento per le proposte teatrali di questa prima parte del progetto MORE che abbiamo voluto dedicare alle produzioni calabresi. A dimostrazione che  la qualità viene sempre riconosciuta e premiata dal pubblico, e dai media che hanno seguito in maniera costante tutte le serate”.

Da Scena Verticale – prossima ora al debutto di una nuova edizione della sua rassegna storica, “La Primavera dei Teatri” – ci si sofferma infine sulla scelta di realizzare un focus sul teatro in Calabria che – affermano – “ha centrato l’obiettivo di aprire al confronto le realtà teatrali del territorio. Gli incontri pre-spettacolo del giovedì miravano soprattutto a questo. Dialogo: questa deve essere la parola d’ordine, e non solo su questioni legate alla drammaturgia e alla messa in scena, ma anche sulla fruizione del prodotto teatrale, sulla gestione delle Residenze e sul rapporto con il pubblico. Siamo soddisfatti anche di essere riusciti a creare un squadra di lavoro affiatata – concludono – che ha sentito molto vicina l’Amministrazione Comunale di Cosenza, che ringraziamo per la fiducia e il sostegno”.

Continua la rassegna proposta da Scena Verticale: venerdì 19 “Giangurgolo”

COSENZA – Continuano gli appuntamenti con la rassegna “More Fridays” del Teatro Morelli di Cosenza. Il prossimo 19 aprile è la volta de “Giangurgolo, principe di Danimarca” che un eclettico Max Mazzotta, sono suoi adattamento e regia, inserisce in un contesto decisamente estraneo alla maschera calabrese, quello della tragedia shakespeariana, passando attraverso uno dei suoi personaggi più rappresentativi, Amleto.
Lo spettacolo si terrà alle 21,00. “La lettura – a parlare è Max Mazzotta – non può che essere in chiave comico-parodistica ed introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio; meccanismo reso ancora più efficace dalla caratterizzazione dei personaggi per mezzo dei diversi dialetti, che annullano la distanza fra pubblico e palcoscenico, rendendo gli eventi che accadono sulla scena riconoscibili e godibili anche ai giovanissimi. Anche l’elaborazione del testo, infatti, trasposto linguisticamente e geograficamente in una Calabria immaginaria ma non troppo, offre occasioni di gioco e sperimentazione che possono risultare sorprendenti”.

 

“Roccu U Stortu” Inaugura la Residenza Teatrale del Morelli

COSENZA – Scena Verticale riapre il sipario sulla nuova stagione del Teatro Morelli. Una fiducia che si rinnova, considerato che già l’anno scorso il Sindaco Mario Occhiuto volle affidare all’affermata associazione calabrese  di produzione teatrale l’organizzazione della stagione. Quest’anno c’è una marcia in più, il riconoscimento da parte della regione Calabria del titolo di residenza teatrale, conquistato dal progetto “More – La scena contemporanea a Cosenza”, firmato da Scena Verticale ed in partenariato con l’Amministrazione comunale che, per tre anni, farà del Morelli il crocevia del meglio della produzione nazionale di teatro contemporaneo.

Ma “More” va oltre la rappresentazione proponendosi, come è nello spirito delle residenze teatrali, quale occasione di incontro e confronto nel teatro e sul teatro, una messa a fuoco della produzione teatrale, dei suoi protagonisti e dei suoi meccanismi.

E ‘Focus’ è il tema della primissima fase del progetto, quella che a partire dal prossimo 5 aprile darà spazio ad alcune delle realtà più significative del teatro calabrese ed alle esperienze teatrali di artisti calabresi trapiantati fuori regione.

È il caso di Teatro Studio Krypton, diretto da Giancarlo Cauteruccio, che inaugura il “Focus Calabria” venerdì 5 aprile (ore 21.00) con il riallestimento di una sua produzione storica, quel “Roccu u stortu”, nel 2001 diretto ed interpretato da Fulvio Cauteruccio, che con questo spettacolo si impose all’attenzione del pubblico e della stampa, portando il personaggio del contadino calabrese su importanti palcoscenici e prestigiosi festival per ben tre anni.

Lo spettacolo incrocia l’esperienza drammaturgica di Francesco Suriano, autore segnalato con questo testo al Premio Riccione Teatro 1999, con la maturità artistica raggiunta da Fulvio Cauteruccio che a distanza di dodici anni ridà voce alla storia rabbiosa e coinvolgente del contadino calabrese Roccu, che va in guerra, la Prima Guerra Mondiale, per un pezzo di terra.

Ma Roccu è anche un bracciante che vive della raccolta d’olive, è uno storico che racconta, in perfetto italiano, una terribile cronaca di guerra, una infame e ben documentata epopea. Infine Roccu è “u stortu”, lo scemo del villaggio, l’uomo che ha subito un danno e che ha urgenza di parlare. Lo fa attraverso un lungo assolo interiore fitto di proverbi, filastrocche e canzoni. Il racconto di uno spirito libero che compone un violento attacco all’ordine militare in guerra e al governo dei Savoia, rigenerando al tempo stesso il dialetto in un idioma assolutamente contemporaneo.

Come in seguito tutti gli spettacoli programmati nel “Focus Calabria”, anche questo sarà preceduto dall’incontro con la Compagnia che si terrà il giorno prima della rappresentazione, in questo caso giovedì 4 aprile alle ore 18.00 nel Ridotto del Teatro Morelli.

Già in vendita abbonamenti e biglietti, che prevedono tariffe scontate per le seguenti categorie: under 26 e over 60, studenti UniCal, abbonati alla stagione del “Rendano”. Prezzo base: € 10,00 posto unico.

PUNTI VENDITA E ORARI BIGLIETTERIA
InPrimafila
Via F. Alimena 4/b
Tel. 0984/795699
Ore 09.30 – 13.00 / 16.30 – 19.30
Prevendita online www.inprimafila.net

Teatro Morelli
Via Lungo Busento Oberdan, 1
Tel. 0984/793639 – 389/9232141
venerdì dalle 18.00 alle 20.45
info@progettomore.it
www.progettomore.it

Scena Verticale e il progetto “More- La scena contemporanea a Cosenza”

Cosenza – Riaprono le porte del teatro Morelli e riapre anche il suo sipario per dare il via al progetto di Residenza Teatrale “More- La scena contemporanea a Cosenza”; l’attività, che avrà durata triennale, è diretta ed organizzata dalla compagnia Scena Verticale con il sostegno del Comune di Cosenza e della Regione Calabria.

Il progetto sta per “salpare” e questa mattina, presso il ridotto del teatro Morelli, si è svolta la conferenza stampa moderata dalla portavoce del Sindaco Iole Perito che ha riportato il saluto di Mario Occhiuto trattenuto a Roma da impegni istituzionali; la Perito, tra l’altro, ha sottolineato più e più volte, durante la conferenza, che il Sindaco teneva particolarmente ad esprimere la sua volontà di sostenere la compagnia Scena Verticale a prescindere dalle Residenze Teatrali e dai fondi elargiti, attraverso il POR FERS 2007/2013, dalla Regione Calabria. A seguire ha preso la parola Armando Pagliaro che, in rappresentanza dell’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, ha affermato “Sono onorato di essere qui perché Cosenza annovera una capacità progettuale che non è seconda a nessuno. Ritengo che la Residenza Teatrale assuma un ruolo pregnante e noi prevediamo di riproporre, per l’anno 2013-2021, un nuovo tipo di Residenza che possa rivolgersi ad un nuovo target tra cui le cooperative teatrali. Colgo l’occasione” – ha continuato Pagliaro – “per salutare Antonello Antonante e ringraziare il Comune di Cosenza che si è speso abbondantemente per questo progetto”.

Presenti alla conferenza anche Giuliana Misasi Dirigente Settore Cultura al Comune di Cosenza, Rosaria Succurro Assessore alle Strategie attive per il lavoro e la comunicazione, Saverio La Ruina e Dario De Luca di Scena Verticale che hanno snocciolato e analizzato, nei minimi dettagli, il corposo programma del More che si svilupperà in varie fasi. La prima fase, che si svolgerà dal 4 aprile al 18 maggio, è stata denominata “Focus calabria” con lo scopo di mettere in luce le produzioni calabresi contemporanee; sei appuntamenti teatrali, tra cui due spettacoli di Scena Verticale, e due musicali addolciranno i venerdì dei consentini allontanandoli, almeno per qualche ora, dalla vita frenetica che quotidianamente si trovano ad affrontare. La seconda parte del “More- La scena contemporanea a Cosenza” si svolgerà invece in autunno rivolgendo lo sguardo al teatro contemporaneo in Italia.

L’evento ha come punto focale la multidisciplinarietà ed è per questo che ci si è ingegnati per organizzare sia degli incontri tra spettatori, attori e addetti ai lavori, che si svolgeranno ogni giovedì allo scopo di aprire un confronto tra scena e platea, sia dei laboratori sui mestieri del teatro; in particolare il primo laboratorio, curato da Gennaro Dolce, Massimiliano Prete e Antonio Santagada, ha l’obiettivo di formare tecnici teatrali mentre, a settembre, si svolgerà un laboratorio sulla foto di scena.

La prima parte del More si concluderà con uno spettacolo prodotto dal Centro R.A.T. e questa scelta, come ha affermato lo stesso Saverio La Ruina di Scena Verticale, è il miglior modo di stare vicini al Centro che non sta di certo vivendo un fulgido momento.

Annabella Muraca