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Crosia, formazione e orientamento, una nuova fase per la scuola

CROSIA (CS) – <<Orientamento scolastico. Scuola e Istituzioni devono continuare a collaborare per garantire il massimo sostegno ai giovani studenti. Le scelta della scuola Secondaria di Secondo Grado è un tassello essenziale nella costruzione del proprio futuro. Nel percorso scolastico, infatti, si realizza concretamente la complessa e delicata opera di formazione delle menti, delle volontà e degli animi delle nuove generazioni, pronte a divenire giovani e adulti, a loro volta responsabili della società. Anche per questo, come Amministratori cittadini, stiamo facendo il possibile per accrescere e migliorare sempre di più l’offerta formativa>>.  È quanto dichiara l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Graziella Guido, che rivolge un accorato appello agli studenti e alle famiglie, in questo importante momento in cui gli Istituti sono impegnati nella fase di orientamento scolastico. <<Un risultato grandioso, che – sottolinea Guido – come abbiamo già avuto occasione di evidenziare, va ad elevare sicuramente il piano di istruzione, agevolando tantissimi ragazzi, soprattutto dell’Hinterland, anche nel raggiungimento della sede scolastica. Come è dovere di un’Amministrazione comunale curare il patrimonio immobiliare, così non è meno importante credere nel patrimonio morale dei cittadini, ponendo tra le scelte primarie ogni iniziativa che garantisca l’educazione e ne accresca l’efficacia>>.

A scuola si discute di “gender come alleanza educativa “, l’Eos Arcigay non ci sta

COSENZA – Il comitato provinciale Eos Arcigay Cosenza esprime pubblicamente stupore e preoccupazione in merito all’incontro “Parliamo di gender per una nuova alleanza educativa“, che si terrà il prossimo 18 gennaio presso l’istituto secondario di primo grado Falcone di Rende. Stupore per l’elenco dei promotori e preoccupazione per l’infondatezza del tema trattato e la totale assenza di contraddittorio all’interno dell’evento. Come associazione di categoria che fa parte di una realtà nazionale siamo ben consci della realtà scolastica spesso troppo ricca di episodi di bullismo, emarginazione e discriminazione di genere che eventi di questo tipo non possono far altro che alimentare. <<È per tanto a nostro avviso- si legge ancora nella nota-  fuori luogo che un istituto scolastico, ente primario di cultura, inclusione, formazione ed educazione, proponga un evento su una tematica inesistente scientificamente quale la “teoria gender” (falsa interpretazione degli “studi di genere”) negli ultimi anni utilizzata solo come strumento di promulgazione d’odio e discriminazione. La stessa ex ministra dell’Istruzione Stefania Giannini lo scorso anno chiariva l’inesistenza della teoria gender definendola una “truffa culturale” seguita a ruota dall’attuale ministra Valeria Fedeli che ha diffuso proprio nei giorni scorsi una nota del Miur relativa alla stessa tematica, invitando invece le scuole all’insegnamento di genere, da intendere secondo le sue stesse parole come la piena attuazione dell’articolo 3 della Costituzione italiana, che dice di non discriminare in base alla religione o all’orientamento sessuale>>. <<Questo comunicato vuole essere un invito a dei confronti più equi e una maggiore attenzione alle tematiche da affrontare in luoghi così delicati e, certi della vostra attenzione, rimaniamo sempre a disposizione per eventuali confronti e incontri>>.

Freddo e disagi nelle scuole, domani una delegazione provinciale ad Amantea

COSENZA-  Con riferimento alla situazione di disagio manifestata in questi giorni dai giovani del Polo Scolastico di Amantea, legata al funzionamento dei riscaldamenti, di seguito quanto diffuso in una nota stampa della Provincia:

<<Il Presidente della Provincia di Cosenza, Avv. Graziano Di Natale, ha dato mandato al Dirigente del Settore Edilizia Scolastica della Provincia, Arch. Gianfranco Leonetti, di autorizzare la società Gemmo – che si occupa dell’erogazione del servizio e della manutenzione dell’impianto di riscaldamento della scuola – di aumentare sia la temperatura dei caloriferi sia la durata in ore dell’erogazione del servizio stesso. Operazione questa già avvenuta e in atto, a regime, già da lunedì scorso. Domattina il capo di Gabinetto della Provincia di Cosenza, dott. Domenico Abramo – unitamente al Responsabile del Servizio Patrimonio  e al Dirigente del Settore Edilizia Scolastica dell’Ente – sarà presente nella Scuola amanteana per accertare da dove derivino i disagi manifestati, di cui la Provincia di Cosenza è venuta a conoscenza solo attraverso l’informazione web. Di questo sopralluogo è già stato avvisato telefonicamente il dirigente del Polo Scolastico di Amantea>>.«Siamo a disposizione – ha affermato il Presidente Di Natale – per risolvere un problema di cui mi sono fatto già carico, attraverso l’aumento delle ore di erogazione del servizio di riscaldamento e dell’aumento della temperatura dei caloriferi, in tutte le scuole di nostra competenza. Se ci dovessero essere altri problemi che recano disagio agli studenti del Polo Scolastico di Amantea, siamo pronti ad affrontarli e a risolverli in tempi brevi. Domani sarà presente sul posto il Capo di Gabinetto della Provincia, dott. Domenico Abramo, che verificherà di persona avvalendosi della consulenza del Responsabile del Servizio Patrimonio e del Dirigente del Settore Edilizia Scolastica dell’Ente per darmi un quadro completo ed esaustivo della intera vicenda e per individuare le linee d’intervento risolutive».

Lite tra insegnanti a scuola. Una finisce in ospedale

PAOLA (CS) – Non sembra esserci pace per la scuola specie quando a finire in evidenza sono i comportamenti degli stessi insegnanti. La vicenda è accaduta all’istituto professionale “Pisani” di Paola dove due insegnanti si sono rese protagoniste di una vera e propria rissa. Alla base del litigio, con molta probabilità, qualche parola di troppo di una delle due sul comportamento non consono della classe dell’altra. Si è partiti con qualche spinta, poi schiaffi e pugni. Una delle due insegnanti è stata costretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso, con una prognosi di 5 giorni. La dirigente scolastica ha immediatamente chiesto spiegazioni ad entrambe e l’episodio sarà al centro del prossimo consiglio d’istituto.

Dalla Regione Calabria supporto economico per il diritto allo studio

CATANZARO – Il Dipartimento regionale  “Istruzione”  ha pubblicato un avviso pubblico per l’assegnazione di contributi alle famiglie, la cui situazione economica equivalente (ISEE) è di 10.633,00 euro, a sostegno delle spese sostenute per l’istruzione dei figli, iscritti e frequentanti le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2016/17. Il fondo complessivo destinato per tale intervento è pari a  8.572.268,32 e sarà pubblicizzato in tutte le scuole e presso tutti i Comuni calabresi. Le spese ammissibili sono quelle destinate  all’iscrizione (limitatamente ai contributi versati alla scuola attraverso conto corrente postale o bancario), alla frequenza (rette per le spese paritarie, per Convitti annessi ad Istituti Statali, per Convitti gestiti direttamente o in convenzione dalla Scuola o dall’Ente locale), all’acquisto di libri di testo, dizionari, atlanti e altre pubblicazioni richieste dalla scuola, laddove non si sia utilizzato il beneficio per la fornitura dei libri di testo da parte della Scuola o del Comune, all’assicurazione per la frequenza alla scuola all’acquisto di materiali ed attrezzature personali richiesti dalla scuola per attività didattiche particolari, al trasporto con mezzi pubblici, alla mensa; ai  sussidi didattici speciali per alunni disabili.

La modalità ed i termini di presentazione delle domande con i relativi allegati  saranno  pubblicati nei prossimi giorni  sul sito istituzionale: www.regione.calabria/istruzione.it. Le domande potranno essere compilate e presentate entro l’uno marzo 2017. «Il sostegno alle famiglie poco abbienti – ha detto  l’Assessore alla Pubblica Istruzione Federica Roccisano – è tra le azioni prioritarie della Giunta guidata dal Presidente Oliverio. Con questo intervento andremo a sostenere circa 80.000 studenti calabresi di ogni ordine e grado, contribuendo alle spese delle loro famiglie destinate all’istruzione e ai servizi connessi alla scuola, quali ausili per studenti disabili e contributo per i servizi mensa. La scuola è un diritto per tutti i giovani calabresi e noi vogliamo sostenere i giovani nel loro percorso di crescita e formazione».

“Identità e Memoria” alla riscoperta della cultura territoriale

 

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CROPALATI (CS)  – Un’interessante azione formativa / informativa realizzata è stata realizzata presso l’ammodernata biblioteca comunale di Cropalati. Un incontro di tipo  intergenerazionale. Un’iniziativa sociale, oltre che culturale, finalizzata a mettere in risalto l’importanza della biblioteca, che deve essere utilizzata non solo come luogo di conservazione e consultazione dei volumi che essa detiene, ma anche come centro di aggregazione sociale in cui è possibile confrontarsi e interagire. Il bisogno di una concreta rivalutazione del  dialetto. La necessità di aprirsi al territorio di appartenenza. Questo l’incipit della valida e ben strutturata mattinata cropalatese dal titolo “Identità e memoria. Alla riscoperta della cultura territoriale”.  Coordinati dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, sono intervenuti vari ospiti, anche provenienti da altri centri del basso Jonio cosentino. Il sindaco della cittadina pre silana, Luigi Lettieri, ha parlato del potenziamento della biblioteca cittadina, avvenuto grazie a un apposito progetto finanziato dalla Regione. Lettieri, inoltre, ha evidenziato l’azione sinergica di quattro “grandi famiglie”: la scuola,  l’Amministrazione comunale, la parrocchia e i Carabinieri”. Il Primo cittadino, inoltre, ha sottolineato che <<non bisogna vergognarsi di parlare la lingua dialettale. Anzi . Essa rappresenta una ricchezza culturale. Le nostre tradizioni”, ha commentato il sindaco Lettieri“vanno portate avanti>>. Il vicesindaco Achiropita Ruperto, ha fatto notare che <<attraverso la collaborazione con la scuola si farà rivivere la biblioteca comunale.  L’amministratrice locale ha finanziato dalla Regione Calabria – Fondo per la cultura – recentemente sono stati acquistati nuovi libri di autori locali, piccoli arredi per una migliore funzionalità del centro, ma si sta procedendo al potenziamento della digitalizzazione dell’archivio della stessa biblioteca, all’interno della quale vi sono moderni computer con connessione a Internet. Insomma, una struttura in cui fare cultura, in chiave moderna>>. Il Vicario dell’Istituto comprensivo “B. Bennardo “, di Cropalati – – Caloveto – Paludi, Vittoria De Luca, ha evidenziato che da gennaio partiranno nuove e interessanti iniziative all’interno della biblioteca comunale, ha parlato della valorizzazione delle origini e del dialetto <<che rappresenta le nostre radici>>.  A giudizio dell’insegnante De Luca il dialetto, a volte, riesce più dell’italiano a meglio rappresentare lo stato d’animo. Allo scopo di sottolineare quest’ultimo aspetto è giunto a Cropalati il poeta rossanese Pietro Pometti, che ha declamato e  commentato numerose poesie in vernacolo. Lo stesso cultore della poesia ha illustrato la definizione di tanti vocaboli dialettali, ormai poco conosciuti. Il professore Pometti ha spiegato che “il calabrese è unico, ma da paese a paese, a volte addirittura da un rione all’altro, variano gli accenti. Nel corso della manifestazione Serena Mammoliti, allieva dell’Istituto musicale “Donizetti di Mirto”, con il suo organetto ha offerto deliziato la folta platea.  Ad arricchire la giornata un intervento artistico – culturale da parte dei docenti Carmela Arcidiacone e Mannina Fontana  dell’Istituto comprensivo  Crosia Mirto che, insieme ad alcuni alunni della stessa scuola guidata dalla dirigente Rachele Donnici, hanno illustrato un proprio lavoro, vale a dire alcuni tableaux vivants del Codex Purpureus Rossanensis. La giornata si è conclusa con intermezzi corali a cura degli studenti Istituto comprensivo  Cropalati – Caloveto – Paludi, guidati dal docente di musica della stessa scuola, Salvatore Mazzei.

Rende, rubati i computer alla scuola Stancati

RENDE – Amara sorpresa questa mattina alla riapertura della scuola primaria di Rende intitolata a Giuseppe Stancati. Nella notte, probabilmente tra mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre, all’interno dell’istituto si sono introdotti i ladri ed hanno fatto razzia di computer. Ben dodici, dei quali sette sottratti agli uffici del dirigente e della segreteria, 3e cinque trafugati dalle aule. Apparecchi nuovi di zecca, da poco acquistati con l’ausilio dei fondi europei. I malviventi hanno anche danneggiato una macchina distributrice di prodotti alimentari e forzato le porte di due laboratori, in cui forse ritenevano potessero essere custodite altre apparecchiature informatiche. Per entrare hanno forzato la finestra di una delle aule. E’ il terzo furto subito dall’istituto, già visitato dai ladri il 17 ed il 24 novembre scorsi. L’amministrazione comunale ha già avviato le pratiche per mettere a bando l’allestimento e la gestione dell’impianto di videosorveglianza. Per poter lavorare nella segreteria sono stati riposizionati i vecchi computer. «Mi piange il cuore per i bambini – ha detto la dirigente Rosalba Borrelli – Avevamo investito risorse pubbliche per dotare l’istituto di tecnologie innovative e per offrire una migliore formazione. Sono i nostri alunni ad essere danneggiati da questo furto»

 

Settimana dell’Informatica, l’istituto comprensivo di Taverna promuove l’Ora del Codice

scuoloa_informaticaTAVERNA (CZ) – Anche l’Istituto Comprensivo di Taverna, retto da Rita Elia, è in rampa di lancio per promuovere la Settimana dell’Informatica che si sta tenendo in tutta Italia. L’istituto del catanzarese sta mettendo in atto l’Ora del Codice (Hour of code), un’iniziativa particolare e fortemente voluta dall’animatore digitale Vincenzo Marino.

In questa settimana, dal 5 all’11 dicembre, in tutt’Italia, la Settimana dell’informatica vede le scuole aderenti impegnate a promuovere le best practices ed in particolare tutto ciò che grazie alla tecnologia oggi si riesce a realizzare. Vengono in mostra soprattutto i nuovi approcci didattici che hanno trovato nell’era digitale un valido supporto per facilitare l’apprendimento e la conoscenza.  Le scuole che hanno ormai tutte un animatore digitale, preposto a curare tali approcci innovativi, hanno in questa settimana diverse opzioni per promuovere apprendimento e fare formazione.

L’Ora del codice, promossa nell’Istituto comprensivo di Taverna, è la modalità base di avviamento al pensiero computazionale, un progetto nato dalla collaborazione tra il Miur e CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’informatica) con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti per formare gli studenti ai concetti base dell’informatica.

Queste e altre iniziative sono da inquadrarsi nell’ambito del Piano Nazionale della Scuola Digitale (PNSD) e l’Istituto Comprensivo di Taverna in quest’ottica ha inserito nel Piano dell’offerta formativa triennale diverse opportunità formative come il progetto Dislessia Amica, o le attività legate alle Biblioteche innovative e agli atelier creativi.

L’Ora del codice rappresenta quindi rappresenta un importante appuntamento di crescita e di consapevolezza. In questa settimana i plessi che hanno inteso aderire stanno promuovendo i percorsi previsti dall’Ora del codice e i discenti della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado saranno chiamati a progettare attraverso “pezzi di codice”.

Le attività saranno di semplice fruizione e non prevedono particolari competenze informatiche e quindi  i docenti stessi faranno da guida nelle varie procedure. Il referente del progetto e animatore digitale ha infatti esteso a tutti le istruzione operative preliminari ed in itinere cosi da realizzare i vari laboratori che prevedono per tutti i partecipanti l’adeguata certificazione. L’ic Taverna anche in questo caso si pone all’avanguardia rispetto alle varie iniziative con particolare attenzione per il PNSD ritenendolo anche un valido supporto per la promozione del proprio territorio.

 

 

Cosenza protagonista con “La scuola adotta un monumento”

COSENZA – «Il bel progetto della Fondazione Napoli Novantanove  vede la città di Cosenza di nuovo protagonista. Ne siamo ben lieti, consapevoli che la tutela del patrimonio artistico-architettonico passa anche attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni». Così Eva Catizone, delegata del Sindaco alla cultura, commenta il ruolo attivo che la nostra città torna ad avere nell’iniziativa “La Scuola adotta un monumento” che, dal 1992, su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove di Mirella Barracco, e con l’avvio due anni dopo della rete nazionale, ha conquistato l’adesione di centinaia di Comuni italiani ed appassionato migliaia di giovani alla cura del patrimonio artistico della propria città. Una rete che è andata sempre allargandosi, includendo anche Cosenza, dove mercoledì 14 dicembre, alle ore 10, al Teatro “A. Rendano” si terrà “Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia”, cerimonia di affido dei monumenti adottati e presentazione del progetto, con il nuovo bando aperto per le scuole  per l’a.s. 2016/2017.

Interverranno il Sindaco, Mario Occhiuto; Giuseppe Chidichimo, Università della Calabria; Don Salvatore Fuscaldo, Museo Diocesano; Angela Acordon, Polo Museale della Calabria; Mirella Stampa Barracco, Fondazione Napoli Novantanove.

Dal Progetto è nata l’iniziativa dell’Atlante virtuale dei monumenti adottati (www.atlantemonumentiadottati.it) dove è possibile vedere, suddivisi per regione, i monumenti adottati dalle scuole. A Cosenza, il Sindaco Occhiuto darà in affido i monumenti «Colombe della pace» di C. Baccelli e B. de Luca all’Istituto Comprensivo Zumbini, «Museo Diocesano e la Croce Bizantina» all’I.T.I. Monaco, «la chiesetta dello Spirito Santo» al Liceo Classico Telesio, «il Museo all’Aperto Bilotti» al Liceo Scientifico Scorza. (foto enel-gas.it)

 

Arrestate due maestre per maltrattamenti a alunni

REGGIO CALABRIA – La Guardia di finanza ha arrestato due maestre in servizio in una scuola dell’infanzia di Reggio Calabria. Le due donne, di 61 e 37 anni, di cui non sono state rese note le generalità sono state accusate di maltrattamenti aggravati e continuati ai danni dei bambini che erano loro affidati.
L’indagine che ha portato all’arresto delle due maestre é stata avviata dopo la denuncia, presentata dalla madre di due dei bambini maltrattati, che aveva notato cambiamento d’umore e di comportamento da parte delle due figlie. I maltrattamenti psichici e fisici messi in atto dalle due maestre sono stati documentati nelle registrazioni audio e video effettuate dai finanzieri. L’indagine della Guardia di finanza nell’ambito della quale sono stati eseguiti i due arresti é stata coordinata dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho.