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Cosenza, i primi dati sul Sostegno di Inclusione Attiva

COSENZA – La città di Cosenza ha aderito al bando per il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva), destinato a supportare le famiglie più svantaggiate del territorio che, dopo una prima fase di sperimentazione limitata ad alcune città soltanto, era stato esteso a tutta la penisola. In proposito, nella giornata di oggi, la dirigente Giuliana Misasi riferirà in Commissione Sanità-Servizi sociali, con il presidente Francesco Cito. Da un estratto dei dati raccolti, si evince che al 21 settembre le domande di partecipazione pervenute sono 847; 290 quelle esaminate; 192 quelle non ammesse; 98 quelle ancora in lavorazione. Ai sottoscrittore delle domande, gli uffici competente stanno inviando le comunicazioni con le informazioni del caso. Si tratta di un iter complesso: i Servizi sociali del Comune esaminano i dati anagrafici in prima battuta, in seguito la documentazione passa all’Inps che si occupa di esaminare i dati economici, fino al rilascio, in caso di accettazione, della social card da parte di Poste Italiane. Per informazioni, il Comune bruzio istituirà uno sportello attivo ogni lunedì e giovedì dalle 16 alle 18 presso la porta sociale del settore.

Cosenza, decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

COSENZA – Il settore welfare del Comune di Cosenza, diretto da Giuliana Misasi, ha reso noto che sulla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio scorso è stato pubblicato il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che avvia il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva) su tutto il territorio nazionale. Il SIA è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure  sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Cosenza
Il progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego,  i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà con particolare riferimento agli enti non profit.
Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando tra le parti un patto sociale che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni.

I requisiti richiesti per accedere al sussidio sono:

REQUISITI FAMILIARI: presenza di almeno un componente di minore età o di  un figlio disabile ovvero  donna in stato di gravidanza accertata.
REQUISITI ECONOMICI: ISEE inferiore ai 3.000,00 euro;
VALUTAZIONE del BISOGNO: in base ad una scala di valutazioni quali il carico familiare, situazione economica e situazione lavorativa.
La richiesta del sussidio potrà essere presentata da un componente del nucleo familiare al Comune di Cosenza presso l’ufficio protocollo sito in Piazza Cenisio – Palazzo Ferrari a decorrere dal 2 settembre esclusivamente mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall’INPS), scaricabile dal portale del Comune di Cosenza www.comune.cosenza.it nella sezione  Come fare per: Servizi Sociali e Salute > Progetti Welfare attivi > SIA oppure collegandosi al sito dell’INPS (www.inps.it).
Il modulo può essere ritirato direttamente  presso lo sportello  Porta Sociale del comune di Cosenza in via degli Stadi n. 140 e presso l’ufficio URP di piazza dei Bruzi.

Per ulteriori approfondimenti www.lavoro.gov.it

Servizi sociali, Giuseppe Marino, assessore comunale alle politiche sociali, incontra l’assessore regionale al welfare Federica Roccisano

FOTO INCONTROREGGIO CALABRIA – Questa mattina Giuseppe Marino, assessore comunale alle politiche sociali,  ha ricevuto l’assessore regionale al welfare Federica Roccisano. “Un incontro importante – ha dichiarato Marino – che ci consente di avviare da subito rapporti di collaborazione e sinergia per il nostro territorio. Il comune di Reggio Calabria si pone, dunque, in un rapporto di disponibilità istituzionale per fare in modo che in Calabria possano avviarsi velocemente procedure che ci consentano di dare piena attuazione alla legge 328 su servizi sociali, realizzando i decreti attuati necessari per approvare i piani di zona sociale”. Entrambi gli assessori sono stati d’accordo sul percorso da intraprendere. Sono state segnalate dall’assessore Marino alcune criticità, in particolare rispetto ai ritardi dei pagamenti di alcuni servizi che ricadono sul territorio di Reggio Calabria, ma dipendono direttamente dalla Regione Calabria. Inoltre, l’assessore Marino ha segnalato “la necessità di accelerare da parte dei dipartimenti regionali le procedure che consentano l’autorizzazione e l’accreditamento per strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati.”L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati – ha evidenziato Marino – rappresenta oggi una delle emergenze che gli assessorati al welfare devono affrontare. Sul nostro territorio mancano strutture accreditate e autorizzate dalla Regione Calabria che possono partecipare ai bandi nazionali e garantire questo tipo di servizi. Quindi, chiediamo che la Regione acceleri le procedure finalizzate all’autorizzazione e l’accreditamento di queste strutture”. Nel corso dell’incontro si è discusso sui nuovi servizi. In particolare, sulla programmazione del fondo per la non autosufficienza del 2016, al fine di garantire servizi in questo momento assenti nel nostro territorio, a favore di alcune disabilità come il sordomutismo, i cittadini non vedenti, ai quali è necessario offrire già dal prossimo anno servizi adeguati. Così come per quanto riguarda l’autismo. “Ho chiesto – ha proseguito Marino – un intervento della Regione al fine di sostenere idee e progettualità a favore dei bambini autistici. Inoltre, ho manifestato la necessità di un sostegno rispetto all’idea di avviare interventi a favore degli anziani. In particolare, è stata evidenziata la possibilità di aprire centri per anziani in città e prevedere strutture per gli anziani affetti da Alzheimer”.

Il Presidente Confapi Candida Tucci sulle strutture socio-assistenziali : “Azioni concrete e non encomi verbali, affinchè la Calabria diventi produttiva”

Il Presidente Candida Tucci

Confapi Sanità Calabria: il Presidente Candida Tucci interviene sulla nota dell’assessore regionale al lavoro ed alle politiche sociali Nazzareno Salerno sul tema dei servizi sociali

Il Presidente del Confapi Sanità Calabria Candida Tucci ha risposto alla nota dell’assessore regionale al lavoro ed alle politiche sociali Nazzareno Salerno in merito al tema dei servizi sociali. La Tucci si è detta piacevolmente colpita dall’intenzione dell’assessore Salerno di far fronte alle emergenze lavorative e alla difficoltà occupazionale, e del suo aver sottolineato quanto alcune imprese sociali operino con intenti che vanno oltre la semplice logica del profitto. Il presidente Confapi continua dicendo che “Nella nota, però, nulla dice l’assessore richiamato sulle eventuali azioni poste in essere in questi anni di governo per far si che quelle bellissime imprese sociali possano ancora continuare ad operare in questo settore. Trascura, infatti, di evidenziare che, nonostante i numerosi incontri avuti con le varie strutture del sociale, ad oggi le stesse non hanno ricevuto nessuna risposta e nessun intervento volto a migliorare il settore. Trascura di spiegare come mai, metodicamente oramai, i decreti di pagamento delle richiamate strutture stazionano per lunghi periodi in ragioneria perché non ci sono soldi sul capitolo di bilancio riservato al pagamento delle stesse.

Nell’emotività che contrassegna la nota dell’assessore non emerge una parola di giustificazione per la grave responsabilità politica che sottende a tale situazione deficitaria. Non una parola, inoltre, che spieghi il perché vengano spesi diversamente i soldi sul capitolo di bilancio destinato al pagamento delle strutture! Di più: le strutture socio-assistenziali sono ad un passo dalla chiusura poiché l’attuale sistema politico che sta causando sistematici ritardi nei pagamenti, l’inadeguatezza delle rette regionali a fronte di servizi sempre più organizzati tanto da un punto di vista amministrativo che professionale, non ne consente più la sopravvivenza. Questo determinerà che l’assessorato regionale sarà impegnato sempre di più a far fronte alle emergenze occupazionali e che le criticità del settore si amplificheranno a macchia d’olio in quanto, il crollo delle imprese sociali determinerà la perdita di numerosissimi posti di lavoro.

Si soffermi un attimo l’assessore a pensare che il comparto delle strutture socio assistenziale consta di circa 500 unità di accoglienza e di oltre 1000 posti di lavoro. È necessario porre in essere azioni concrete oltre che encomi verbali per far si che questa nostra terra smetta di essere martoriata ed incominci a diventare terra produttiva. È necessario che si intraprendano azioni politiche serie ed incisive, perché non si debba più lavorare solo sulle emergenze ma anche sulla crescita, affinché la Calabria non sia più solo il bacino elettore dell’assistenzialismo, ma diventi terra libera di esprimere il proprio consenso elettorale sulla base di scelte di programmi politici e non di ‘promesse politiche’. È allarmante, infine, che la definizione di terra martoriata provenga proprio da coloro che hanno la responsabilità politica delle sorti della regione.”

Padre Fedele invita Berlusconi a svolgere i servizi sociali a Cosenza

COSENZA – Padre Fedele Bisceglia ha invitato Silvio Berlusconi, alle prese con l’ormai nota vicenda della condanna ai servizi sociali, a Cosenza per prendersi cura dei bambini sfortunati dei quali il frate si occupa nella sua nuova Oasi Francescana, chiamata “Paradiso dei poveri”. “Vieni – ha scritto Padre Fedele – sarai accolto con grande amore e calore umano. Se non puoi venire, aiutami ad aiutare questi bambini”