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All’Unical continua l’incontro con la Lis

RENDE (CS) – Si è svolto ieri pomeriggio nella sala informatica del cubo 18c dell’Unical, il secondo appuntamento del “Laboratorio Lis: Diamo un segno”. L’incontro è stato tenuto dall’interprete Loredana Mendicino, dalla Docente Donata Chiricò, con l’ulteriore supporto di Alessia Mendicino, sorella di Loredana, nonchè interprete Lis. Sono state analizzate le modalità di composizione di una domanda e, a tal proposito, l’interprete Loredana ha spiegato come si determina la risposta, la quale necessita di un’affermazione positiva o negativa attraverso l’utilizzo delle sopracciglia. La discussione si è poi indirizzata verso la spiegazione delle quattro tipologie di parametri formazionali della lingua dei segni: il luogo, lo spazio, l’orientamento e il movimento.

Al variare di uno o più di questi parametri, durante l’atto del “segnare”, si può determinare un cambiamento del significato attribuito ad una parola. È stata mostrata la composizione di una frase e la scelta dei tempi verbali al suo interno, a seconda se si parla di un’azione svolta nel passato, nel presente e nel futuro: nel primo caso la mano verrà indirizzata verso la parte posteriore del corpo, nel secondo sarà protesa verso il basso (per indicare che l’azione si sta svolgendo adesso), nell’ultimo verrà proiettata in avanti. Inoltre agli studenti presenti in sala è stata insegnata la modalità con cui “segnare” i giorni della settimana. Per quanto riguarda la comunicazione si è messo in risalto la grande capacità di comunicare con i gesti senza alcuna difficoltà, persino in un luogo straniero, in maniera molto più semplice ed efficace rispetto alla comunicazione verbale. In conclusione le due interpreti hanno deciso, con la collaborazione di alcuni loro studenti venuti all’incontro, di sostenere una conversazione, in modo da poter permettere a chi li osserva, di comprendere come si sviluppa un dialogo attraverso la lingua dei segni.

Alessandro Artuso

Sopracciglia: quando la parsimonia non è abbastanza

Una donna impiega quasi tutto il periodo adolescenziale per rimodellare le proprie sopracciglia.

Si inizia generalmente ripulendo la palpebra fissa dai peli in eccesso, fino a perfezionarle nel corso degli anni, aspirando alla classica forma ad “ala di gabbiano”.

Dopo anni e anni di perfezionamento, ci si rende conto che dopo i venticinque anni approssimativamente, la ricrescita del pelo tende a rallentare, fino a ritrovarsi con il problema inverso: riempire e colorare con una matita adatta i vuoti.

Come se non bastasse, uno dei trend del momento sono proprio le big brows, le mega sopracciglia: folte, anche con qualche imperfezione nella zona inferiore.

Una delle protagoniste in assoluto di questa tendenza è Cara Delevingne, supermodella britannica, che ha fatto suo questo look imponente e allo stesso tempo molto particolare, dal momento che può essere sfoggiato solo da chi ha una forma del viso allungata, anzi in questi casi è quasi d’obbligo per armonizzare nel complesso l’intero viso.

Ritornate in voga questa stagione, le big brows non sono altro che una riproposta retrò di molte dive di Hollywood giovanissime negli anni ’60 come Liz Taylor e Audrey Hepburn.

Paradossalmente da qualche anno a questa parte, negli uomini si avverte un’eccessiva attenzione e cura dell’estetica.

Fino a qualche tempo fa era quasi impensabile che ragazzi prendessero un appuntamento dall’estetista di fiducia per rimodellare e ripulire l’arco sopracciliare.  Per non parlare dei troppi che considerano la depilazione come una routine a cui non poter rinunciare per apparire presentabili.

Come in qualsiasi circostanza e settore, l’esagerazione sconfina sempre nell’assenza di buon gusto. Non è raro infatti vedere per le strade ragazzi troppo curati, che già a partire dal super perfezionamento delle sopracciglia, sembra abbiamo perso un tocco di virilità. 

Dare importanza all’aspetto estetico è fondamentale per ambo i sessi, ma la parsimonia non è mai da sottovalutare, onde evitare di sconfinare nel ridicolo.

 

 

 

Alessandra Pappaterra