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Sant’Anna, autorizzato l’accreditamento. Longo ha firmato il relativo decreto

CATANZARO – Il commissario ad acta della sanità in Calabria, Guido Longo, ha emanato oggi il Dca numero 43 con cui si dispone di autorizzare e accreditare la struttura sanitaria privata Casa di cura “Villa Sant’Anna spa” di Catanzaro.

IL DECRETO

Preso atto del parere favorevole con prescrizioni al mantenimento dei requisiti di accreditamento della struttura da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, nel Dca n. 43 si dispone, tra l’altro, che «l’Asp di riferimento dovrà accertare prima della stipula dell’eventuale accordo contrattuale e, successivamente, con cadenza annuale l’insussistenza di cause di incompatibilità in capo alla struttura accreditata».Nel Dca si fa obbligo all’Asp e all’Ota (Organismo tecnicamente accreditante) di «effettuare ulteriori, necessarie verifiche per fare emergere eventuali situazioni di non rispondenza ai requisiti stabiliti, nonché di valutare eventuali, ulteriori sviluppi dell’inchiesta giudiziaria meglio conosciuta come “Cuore Matto”, da cui emergerebbe gravissima truffa ai danni dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e, conseguentemente, ai danni del Sistema sanitario della Regione Calabria, per come previsto nella delibera della commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro n. 301 del 09.03.2021».Nel decreto del commissario ad acta si precisa, inoltre, che «l’accreditamento non determina automaticamente il diritto del privato ad accedere alla fase contrattuale e può essere soggetto a revisione in relazione al mutarsi delle condizioni che ne hanno originato l’adozione, fatti salvi i casi previsti dalla normativa vigente che integrano le ipotesi di sospensione, decadenza e/o revoca, e dunque, il presente provvedimento non comporta l’obbligo per le aziende e gli enti del servizio sanitario di procedere alla stipula degli accordi contrattuali». Si precisa anche che «l’Azienda sanitaria competente, prima della sottoscrizione di tali accordi, è tenuta ad accertare la compatibilità con il fabbisogno predeterminato dalla programmazione regionale nonché con gli specifici fondi aziendali».

IL COMMENTO DI SPIRLÌ

«Sono stati – afferma il presidente della Regione Nino Spirlì – mesi particolarmente duri dal punto di vista istituzionale e umano, ma le giuste aspettative del personale medico e sanitario e dei pazienti del Sant’Anna mi hanno spinto a essere così incisivo per la risoluzione di una vertenza molto delicata e importante».«Finalmente – aggiunge il presidente –, riconsegniamo alla sanità calabrese un polo d’eccellenza che si affianca ad altri omologhi già presenti nella sanità pubblica calabrese. L’auspicio è che tutti insieme collaborino al fine di garantire sempre di più il diritto dei calabresi di farsi curare nella propria terra. Mi auguro che per futuro non debbano mai più verificarsi situazioni come quella che, in questi lunghi mesi, ha interessato il Sant’Anna».«Finalmente ce l’abbiamo fatta», il commento finale del commissario Longo.

La Regione sostiene Tropea candidata Borgo dei Borghi 2021, Spirlì: «Bella da mozzare il fiato»

TROPEA (VV) – La Regione sostiene Tropea, unica a rappresentare la Calabria nell’ambito del concorso “Il borgo dei borghi 2021”.Il borgo vincitore della sfida, a cui partecipano 20 concorrenti, uno per ogni regione italiana, sarà svelato il 4 aprile su Raitre nella serata finale dell’ottava edizione del programma di successo condotto da Camila Raznovich.

SPIRLÌ: «TIFIAMO PER TROPEA»

«Tropea – dichiara il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì – è accogliente e generosa, ma soprattutto bella da mozzare il fiato. Tifiamo con convinzione per questa meraviglia del territorio vibonese. Tropea non è solo mare cristallino, ma anche un tesoro di storia e di cultura. Invito i calabresi e gli appassionati di tutto il mondo a votare sulla piattaforma dedicata, sostenendone la corsa. Una vittoria farebbe da volano turistico per tutti i nostri territori».

LE INFORMAZIONI UTILI

Dalle ore 17 del 7 marzo 2021, sul sito https://www.rai.it/borgodeiborghi/, è online una pagina di presentazione dei 20 borghi in concorso per il titolo “Il Borgo dei Borghi 2021”.Gli utenti possono votare, nel periodo compreso dal 7 marzo 2021 al 21 marzo 2021, una sola volta al giorno esprimendo una sola preferenza sulle 20 opzioni di voto disponibili.Per votare sarà necessario essere registrati a RaiPlay. Gli utenti già in possesso di credenziali Raiplay possono effettuare direttamente il login al sito e, dopo l’autenticazione, esprimere la propria preferenza di voto.Gli utenti non ancora registrati per votare dovranno creare una utenza Raiplay tramite social login oppure indicando username, password e indirizzo email di riferimento.Ricevuta la mail di convalida della creazione della nuova utenza Raiplay, gli utenti potranno effettuare il login sul sito di www.rai.it/borgodeiborghi/ e procedere alla votazione via web.Al termine della procedura di voto web, verrà visualizzato un messaggio di conferma inviato dal sistema. Sono accettati dal sistema unicamente i voti pervenuti entro le ore 23.59 GMT del 21 marzo 2021.

 

Rende, centro vaccinazioni allestito al Parco Acquatico di Rende. Soddisfatti Manna e Spirlì

RENDE (CS) – «Questo è un grande risultato per la nostra regione, esempio efficiente di sinergia tra enti. Da qui parte in maniera spedita la seconda fase»: a dichiararlo stamane il presidente ff Nino Spirlì durante la visita al Parco acquatico di Rende, struttura riconvertita per la somministrazione dei vaccini anti Covid.

«Di concerto con il Ministero della difesa, l’amministrazione Manna, la Protezione Civile, l’Arma dei carabinieri e la Croce Rossa siamo riusciti in brevissimo tempo a riconvertire l’ospedale militare per dare una sferzata alla campagna vaccinale. Cerchiamo tali strutture in tutte le altre province per garantire una più celere somministrazione dei vaccini in modo da tutelare le categorie più a rischio. Abbiamo predisposto dosi aggiuntive per le scuole e continueremo a lavorare in questa direzione con la collaborazione del personale sanitario, dei presidi ospedalieri, delle Asp e della Protezione Civile», ha proseguito Spirlì.
Anche il commissario Asp La Regina ha sottolineato come: «Rende sia l’esempio di quanto si possa fare di buono per la propria comunità attraverso la collaborazione fattiva».
Soddisfatto il sindaco Marcello Manna che ha voluto ringraziare: «L’assessore alla Protezione Civile Domenico Ziccarelli, la task force comunale anti Covid, l’Asp, i medici di base. Ringrazio a nome di tutta la città anche Antonio Fusinato referente della Marconi Villlage ente gestore del Parco acquatico che, nonostante la crisi del momento, ha messo a disposizione la struttura per il bene comune e la tutela della salute pubblica».
La campagna vaccinale prosegue dunque spedita a Rende: oltre alla struttura di Santa Chiara, il comune di Rende ha messo a disposizione dell’Asp la sede provinciale Uici, oltre al poliambulatorio di Quattromiglia.

Scuole, Spirlì firma ordinanza: didattica in presenza sospesa fino al 21 marzo

CATANZARO – «Sospensione in presenza delle attività scolastiche e didattiche delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, nonché delle scuole di istruzione e formazione professionale che pertanto continuano a svolgersi esclusivamente con modalità a distanza»È quanto stabilisce l’ordinanza numero 10, firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, che dispone ulteriori misure per la gestione dell’emergenza da Covid-19, relative alle attività scolastiche e universitarie in presenza. «Resta salva – si legge nel provvedimento – la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali». La sospensione delle attività scolastiche sarà in vigore dall’8 marzo al 21 marzo 2021.Resta fatta salva altresì l’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia e per la scuola dell’infanzia, che può continuare a svolgersi integralmente in presenza.

LE MOTIVAZIONI

Il provvedimento, deciso al termine della riunione dell’Unità di crisi anti Covid-19 e del confronto con i commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere, tiene conto che «a partire dalla settimana di monitoraggio 22-28 febbraio 2021 si è registrata una inversione di tendenza nella curva dei contagi regionale, in cui si evidenzia una crescita in termini assoluti nel numero dei nuovi casi confermati settimanali pari al 12,5 %, con trend che si conferma nella settimana in corso».«Analogamente – è scritto nell’ordinanza – risulta in crescita la proporzione di nuovi casi confermati rispetto al totale dei test effettuati, che registra valori superiori all’8,5% sul totale dei soggetti sottoposti a test».

L’ordinanza prevede che sia disposta anche «la sospensione, in presenza, delle attività formative e curriculari delle Università».

VACCINAZIONI

Si dispone, inoltre, che «le Aziende sanitarie provinciali, nell’ambito del Piano regionale campagna di vaccinazione anti-Sars-Cov-2, procedano tempestivamente a organizzare la vaccinazione del personale scolastico dell’intero territorio regionale e che i dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, monitorino costantemente l’andamento epidemiologico dei rispettivi territori, segnalando con immediatezza l’aumento dei nuovi casi e i link epidemiologici inerenti le varianti, affinché si possa procedere all’adozione delle ulteriori misure contingibili e urgenti consequenziali».

IL SEQUENZIAMENTO

È previsto che i «laboratori pubblici specificamente designati per il sequenziamento ai fini dell’individuazione delle varianti, rafforzino la propria capacità diagnostica, ai fini del quotidiano monitoraggio e dei flussi informativi attivati a livello ministeriale».Si dà atto che «dal 6 marzo al 6 aprile 2021 si applicano le disposizioni fissate nel Dpcm 2 marzo 2021 e nei relativi allegati, in sostituzione di quelle del Dpcm 14 gennaio 2021, in combinato disposto con le Ordinanze regionali vigenti».Infine, «rimangono efficaci le altre disposizioni regionali vigenti, non modificate e non in contrasto con quanto previsto nella presente ordinanza e le altre disposizioni nazionali in materia emergenziale. A seguito di eventuali provvedimenti adottati a livello nazionale, ovvero ad ulteriori sviluppi della situazione epidemiologica locale e regionale, le disposizioni fissate nella presente ordinanza potranno essere rimodulate».

Calendario vaccini, Spirlì: «Ecco il cronoprogramma completo»

CATANZARO – «La campagna di vaccinazione, in Calabria, ha finalmente un cronoprogramma preciso. Il nostro principale obiettivo, adesso, è quello di assicurare una rapida ed efficiente somministrazione delle dosi, al fine di tutelare il maggior numero di calabresi e, al contempo, di permettere una rapida ripartenza della nostra economia».

Così il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì.

Di seguito, il calendario ufficiale delle vaccinazioni, così come comunicato dalla Presidenza.

A. «Il completamento del ciclo vaccinale a tutta la popolazione target della fase 1 (operatori strutture sanitarie, operatori e ospiti delle strutture socio-sanitarie territoriali), che dovrà avvenire entro il 28 febbraio 2021. Con riferimento alle strutture residenziali per anziani e non autosufficienti, è necessario che per tutti i nuovi ingressi sia completato il ciclo vaccinale».

B. «L’avvio, a far data dal 22 febbraio 2021, delle vaccinazioni alla popolazione ≥ 80 anni. In questa fase, si procederà con la chiamata di tutta la popolazione anziana, che è di circa 130.778 persone».

«Per una maggiore efficacia di questa azione di prevenzione, la vaccinazione di tale popolazione target sarà condotta dai medici di Medicina generale, presso i propri ambulatori ovvero presso i Centri di vaccinazione delle Aziende sanitarie».

C. «L’avvio della vaccinazione dei soggetti estremamente vulnerabili, affetti da patologie severe e/o immunodeficienza, che rientrano nelle “Aree di patologia” individuate a livello nazionale, identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità. La vaccinazione verrà effettuata, prevalentemente, presso i centri specialisti che hanno in carico tali categorie».

D. «L’avvio della vaccinazione dei soggetti appartenenti alle categorie dei lavoratori dei servizi essenziali che corrispondono ai seguenti requisiti: età compresa tra i 18 e i 54 anni e assenza di patologie concomitanti. I soggetti con età superiore ai 55 anni, in attesa di eventuali ulteriori indicazioni nazionali, rientreranno nelle chiamate per coorte o per condizione di fragilità determinata da patologia. Allo stato attuale, l’indicazione per questa categoria target di popolazione prevede l’offerta del vaccino di Astrazeneca».

Ecco le categorie di lavoratori dei servizi essenziali individuate in accordo con quanto previsto dal Piano nazionale.

D.1. «Personale delle forze armate e di polizia: Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, Arma dei carabinieri (inclusi Nas), Polizia di Stato, Esercito, Protezione civile, Polizia locale, Guardia di finanza, Marina militare, Capitaneria di Porto. L’offerta vaccinale a questa popolazione target prenderà avvio, indicativamente, a partire dal 25 febbraio 2021, presso i Centri di vaccinazione ospedalieri e territoriali, previa presentazione degli elenchi, da parte dei rappresentanti delle categorie interessate».

D.2. «L’offerta vaccinale al personale scolastico e universitario docente e non docente prenderà avvio, indicativamente, a partire dal 10 marzo 2021 presso i Centri di vaccinazione ospedalieri e territoriali, previa prenotazione sulla piattaforma fornita da Poste Italiane».

Ponte sullo Stretto, Calabria e Sicilia chiederanno il riavvio del progetto

CATANZARO – La Regione Calabria e la Regione Sicilia presenteranno un documento congiunto per chiedere al nuovo Governo di riavviare il progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto.

È quanto stabilito nel corso di una riunione in videoconferenza organizzata da Lettera 150, l’associazione di professori universitari che sta elaborando proposte per il superamento dell’emergenza legata alla pandemia di Coronavirus e per la ripartenza del Paese.

Al vertice, oltre ai presidenti delle due regioni, Nino Spirlì Nello Musumeci, hanno preso parte i rappresentanti di Lettera 150, tra cui il presidente, Giuseppe Valditara, e l’assessore calabrese alla Infrastrutture, Domenica Catalfamo.

SPIRLÌ: «NON È UN SOGNO»

«Il Ponte sullo Stretto – dichiara il presidente Spirlì – non è un sogno o un progetto sindacabile: è un’infrastruttura strategica della quale l’Europa non può più privarsi. L’opera è indispensabile per collegare terre che, per troppo tempo, sono sembrate periferiche e che hanno patito l’abbandono delle istituzioni; terre che, invece, sono miniere da scoprire e valorizzare. Ecco perché chiediamo una nuova attenzione al nascente Governo Draghi e all’Europa, che non può più traccheggiare né far finta che si tratti solo di un’infrastruttura interregionale».

«Gli unici contrari alla costruzione del Ponte, nel Parlamento italiano, restano i deputati e i senatori del M5s, i quali – spiega ancora Spirlì – contrappongono a un progetto già esistente e cantierabile un tunnel, frutto di immaginazioni politiche nichiliste, annientatrici della realtà. Non si può neppure giustificare l’atteggiamento, offensivo di qualsiasi buonsenso, del ministro, fortunatamente in uscita, De Micheli, che non solo non ha inserito il Ponte tra i progetti strategici nazionali ma, addirittura, ha proposto una pista ciclabile sullo Stretto».

«Sento dunque di ringraziare il presidente Musumeci, il professore Valditara, tutti gli esperti di Lettera 150 e l’assessore Catalfamo, con i quali – conclude il presidente della Calabria – abbiamo dato vita a uno straordinario “ponte virtuale” dedicato a un progetto di fondamentale importanza per l’Italia e l’Europa intera».

Scuola, Spirlì e Savaglio incontrano dirigenti e insegnanti: «Pronti a ottimizzare ordinanza regionale»

CATANZARO – Dirigenti scolastici, insegnanti, insegnanti e associazioni si sono confrontati, oggi pomeriggio, nella Cittadella “Jole Santelli” di Catanzaro, con il presidente della Giunta regionale Nino Spirlì, sulla situazione nel mondo della scuola calabrese, alla luce della grave emergenza sanitaria legata al Covid-19.All’incontro ha preso parte anche l’assessore regionale all’Istruzione Sandra Savaglio.

Al centro dei vari interventi, l’esigenza di contemplare il diritto alla salute degli studenti e del personale scolastico con quello legato all’istruzione.

Un confronto sulle problematiche più urgenti, tra cui il tracciamento dei contagi, le regole sulla sicurezza negli istituti scolastici, l’ampliamento dei trasporti pubblici ma anche sulle sfide da affrontare a breve termine, come le vaccinazioni e la tenuta del sistema sanitario.Il presidente Spirlì ha anche esposto le ragioni che hanno indotto la Regione a emanare la recente ordinanza che prevede la presenza in aula al 50% e la didattica digitale integrata per tutti gli studenti delle scuole superiori le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta.Nonostante la diversità di vedute che si sono registrate nei vari interventi, i partecipanti hanno apprezzato lo sforzo delle istituzioni nel voler dialogare con tutte le componenti del mondo della scuola.

SPIRLÌ: «NO A PRESENZA AL 100%»

«Incontrare i rappresentati del mondo della scuola – ha dichiarato il presidente Spirlì – è stato di vitale importanza. Un confronto richiesto da me a cui hanno aderito tanti dirigenti, insegnanti, studenti e genitori di alunni. Quasi quattro ore di dibattito, seguito in rete da migliaia di cittadini calabresi, in cui sono stati espressi vari punti di vista. Indicazioni da cui partirò per ottimizzare la nostra ultima ordinanza sulla scuola, laddove ce ne fosse la necessità. Molte sono state le richieste pervenute: ne studieremo la fondatezza, dopodiché andremo ad accontentare tutti i territori e tutte le categorie, perché il problema della scuola si è posto in un momento in cui siamo a una svolta. La Calabria finora è riuscita a contenere bene i numeri del contagio e non vedo per quale motivo dovremo metterli a rischio proprio adesso».«L’ultima ordinanza che abbiamo emanato – che prevede, qualora sia messa in atto dai dirigenti scolastici, di poter richiedere la didattica a distanza – può andare avanti così com’è, ma ho anche dovuto registrare le lamentele di tanti genitori e alunni che si vedono negati alcuni diritti, garantiti dall’ordinanza. Mi riferisco al fatto – ha aggiunto il presidente – che noi abbiamo previsto una presenza massima del 50%, mentre alcune scuole stanno insistendo in alcune classi con il 100%. Questo non va bene, non lo possiamo permettere. Per cui, se ancora c’è qualche dubbio, passeremo dal consiglio all’ordine».«Dove non siamo arrivati col garbo istituzionale – ha concluso Spirlì –, lo faremo con i poteri che ci dà la legge. Per quanto mi riguarda, sono dell’idea che bisognerebbe fermare la presenza nelle scuole per qualche settimana, perché sarebbe opportuno in modo da fare abbassare il numero dei contagi. Non andremo certo a forzare la mano ma, laddove i numeri mi dovessero richiedere, col loro aumento, di prendere una decisione, non mancherò di prenderla, non c’è dubbio».

SAVAGLIO: «SOLUZIONI NEL RISPETTO DI TUTTI»

«Siamo di fronte – ha dichiarato l’assessore Savaglio – a preoccupazioni comuni: da un lato il rispetto per la crescita culturale dei nostri studenti, dall’altro il diritto alla salute di intere comunità. È chiaro che spetta alle istituzioni la responsabilità delle decisioni. Il nostro impegno è quello di triplicare ogni sforzo per offrire le soluzioni più giuste e nel rispetto di tutti».

Ordinanza superiori, dad a richiesta. Spirlì: «Strumento democratico»

CATANZARO – Presenza in aula al 50% e didattica digitale integrata per tutti gli studenti delle scuole superiori le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta. È quanto prevede, a partire dal prossimo 1 febbraio, l’ordinanza (n. 4) firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, con la quale vengono fissate ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza covid-19. Con il provvedimento si determina anche la cessazione, in tutta la regione, delle misure previste dalla zona arancione.

L’ORDINANZA per le scuole

Alla luce dell’ultimo monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità – nel quale si evidenzia come l’epidemia resti «in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero garantite rigorose misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale» –, nell’ordinanza viene sottolineato come la ripresa in presenza delle attività scolastiche secondarie di secondo grado «necessita di forte attenzione, prudenza e degli opportuni contingentamenti, nell’ottica delle indicazioni nazionali circa la riduzione della movimentazione delle persone e del divieto di assembramento».
«Le Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e paritarie e delle Scuole di istruzione e formazione professionale, nonché le istituzioni universitarie – è scritto nell’ordinanza –, limitano la didattica in presenza a non più del 50% della rispettiva popolazione studentesca, nei primi 30 giorni dalla ripresa delle attività, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti e fatte salve le deroghe circa l’attività in presenza, già individuate nelle specifiche ordinanze emergenziali». Alle istituzioni scolastiche in questione è raccomandata un’organizzazione che preveda: la presenza in ciascuna rispettiva aula di non più del 50% degli studenti rispetto alla capienza prevista; la didattica integrata online, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula; la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari di ingresso/uscita.
 
SPIRLÌ: «STRUMENTO DEMOCRATICO»
 
«Un’ordinanza che consente alle famiglie di poter decidere, secondo le proprie necessità, se fare uscire o meno i ragazzi di casa – afferma Spirlì – è un buon strumento democratico, perché supera ogni possibile partigianeria. In questo preciso momento storico, con una campagna vaccinale che procede a passo incerto, con i territori che rispondono a fasi alterne agli assalti del Covid – a volte timorosi, spesso eccessivamente ottimisti – e con un Governo scaduto e uno che tarda a nascere, mantenersi guardinghi per almeno due settimane può servire a ridurre i rischi e a preparare strategie sempre più efficaci».«Abbiamo potuto rivolgere il provvedimento – conclude il presidente – solo agli istituti superiori, nel rispetto delle volontà espresse da altri organi competenti riguardo alla didattica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Mi auguro che questa decisione possa essere condivisa, per il bene di tutti».

SAN LUCA resta zona rossa

L’ordinanza, inoltre, dispone, fino al 7 febbraio 2021, la proroga della zona rossa nel comune di San Luca, a differenza del Comune di Casignana (Contrada Palizzi), dove le misure restrittive cessano di avere efficacia.

Emergenza Covid, Spirlì incontra il generale Tota: «Grande spirito di collaborazione con l’Esercito»

 CATANZARO – Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, questa mattina, nella Cittadella “Jole Santelli”, ha incontrato il comandante delle Forze operative Sud dell’Esercito italiano, il generale di Corpo d’armata Giuseppenicola Tota.

Al centro della discussione, sottolinea lo stesso Spirlì, alcuni temi di «notevole importanza» per la Calabria.

Al vertice hanno partecipato anche il vice comandante per il territorio del comando Forze operative Sud, il generale di divisione Roberto Angius, e il comandante del comando militare Esercito Calabria, il colonnello Giovanbattista Frisone.

SPIRLÌ: «CONFRONTO PROFICUO»

«È stato un confronto – spiega il presidente Spirlì – improntato alla massima collaborazione tra la Regione e l’Esercito, un confronto frutto del proficuo dialogo iniziato, qualche mese fa, con l’installazione dell’ospedale militare a Cosenza e della tenda per la raccolta dei tamponi a Catanzaro, con quest’ultimo presidio che potrà essere trasformato in un punto per la somministrazione dei vaccini anti-Covid. Oggi abbiamo discusso di tanti argomenti, tra cui la possibilità di condividere una giornata dedicata alle vittime del Covid e la progettazione di un piano comune per la formazione professionale».

«Il generale Tota è, come me, una persona profondamente religiosa e il nostro obiettivo comune – conclude Spirlì – è di venire incontro alle esigenze dei più deboli sul nostro territorio. Questa collaborazione continuerà durante tutta l’emergenza e mi auguro che possa proseguire anche dopo la fine di questo periodo in cui la Calabria, come tutte le regioni d’Italia e del mondo, continua a essere schiaffeggiata dal virus. Abbiamo già fissato un altro incontro, il secondo di tanti altri che si susseguiranno, almeno fino alla fine del mio mandato».

Regione: «Il soggetto attuatore dell’emergenza Covid è il presidente della Giunta regionale»

CATANZARO – «Il soggetto attuatore per l’emergenza Covid-19 è il presidente della Giunta regionale. Lo prevede l’ordinanza firmata il 27 febbraio 2020 dal capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli. È compito del commissario ad acta per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario la redazione, nonché l’attuazione, del Piano operativo Covid e del Piano vaccinale».

È quanto dichiara la Presidenza della Regione Calabria, che specifica come «le due funzioni, strutturalmente diversificate, riguardano l’intera gestione emergenziale la quale abbraccia, oltre ad attività che rientrano nella materia sanitaria, anche, e soprattutto, una serie di azioni che fanno capo alla Protezione civile».

«La redazione e l’attuazione del Piano Covid e di quello vaccinale – evidenzia ancora la Presidenza – sono due atti di programmazione che, a seguito di approvazione da parte del ministero competente, prevedono una seria di attività attuative in capo al commissario ad acta».

«Si tratta – ribadisce la Presidenza – di competenze ben distinte che, nel costruttivo clima di collaborazione con la struttura commissariale, devono perseguire l’obiettivo di porre rimedio all’attuale stato di emergenza per mezzo di azioni condivise, nel rispetto delle competenze assegnate dal quadro normativo vigente».