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Governatori regioni arancioni scrivono a Conte: «Subito i ristori»

CATANZARO – I presidenti delle cinque regioni finite ieri in zona arancione, tra cui il calabrese Nino Spirlì, hanno inviato una lettera congiunta al Governo con la quale chiedono rassicurazioni circa l’immediata messa in campo dei relativi ristori economici.La missiva, oltre che da Spirlì, è stata sottoscritta dai presidenti Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Attilio Fontana (Lombardia), Nello Musumeci (Sicilia) e Luca Zaia (Veneto) ed è indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri Roberto Speranza (Salute), Roberto Gualtieri (Economia e Finanze), Francesco Boccia (Affari regionali) e Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento).

LA LETTERA

I cinque presidenti di Regione – consapevoli del fatto che la disposizione relativa alle nuove zone arancioni «è stata adottata in base ai dati elaborati dalle autorità scientifiche e alle indicazioni della Cabina di regia che si è riunita l’8 gennaio a fronte della preoccupante diffusione del virus Covid-19» –, nel prendere atto della decisione, sottolineano che «non si può fare a meno di rimarcare quale ricaduta drammatica il provvedimento abbia su imprenditori e operatori impegnati in attività produttive, commerciali, ricettive, turistiche, gastronomiche, sportive e ricreative».«Il provvedimento impone, infatti – spiegano –, ulteriori restrizioni alla mobilità dei cittadini e alla normale conduzione delle attività economiche dei tessuti produttivi, già duramente messi alla prova e segnati da un punto di vista finanziario, economico e operativo da precedenti provvedimenti restrittivi e dal lungo lockdown primaverile».«Alla luce di questa situazione di profondissima crisi in cui si dibattono migliaia e migliaia di imprese dei nostri territori – continuano i presidenti di Regione –, siamo pertanto con la presente a chiedere che il Governo ci fornisca doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e della loro quantificazione, onde evitare ulteriori penalizzazioni a queste categorie e affinché venga scongiurato il rischio – assai concreto – che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni».

Sanità, nominati i nuovi commissari Asp e Ao in Calabria. Ecco i nomi

COSENZA – Nominati i nuovi commissari alle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria. Oggi è stata firmata l’intesa tra il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, e il commissario ad acta della Sanità, Guido Longo. Spirlì ha confermato formalmente tutte le scelte, peraltro condivise, dei neo responsabili.

“Ai nuovi commissari, insieme all’augurio di buon lavoro – afferma il presidente della Regione – viene consegnata la speranza di un totale cambiamento dell’organizzazione sanitaria nelle sue parti ancora deboli o indebolite, al fine di consegnare alla gente di Calabria un apparato pubblico nobile e dignitoso, capace di garantire la fine della migrazione sanitaria e il massimo incremento dei Livelli essenziali di assistenza”

 

Elezioni in Calabria, Spirlì: “Governo codardo, ha abbandonato i calabresi”

COSENZA – «Per l’ennesima, vergognosa, volta, il Governo 5s-Pd-Leu-Iv decide di non decidere sulla pelle dei calabresi». È quanto afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, dopo aver appreso telefonicamente dal sottosegretario Fraccaro che il Consiglio dei ministri di oggi non ha inserito all’ordine del giorno, e quindi non ha discusso, il punto relativo alle prossime elezioni regionali in Calabria.
 
«Dopo la ridicola mazurca di inutilizzabili commissari ad acta; dopo le mancate dimissioni da parte del presidente grillino della commissione Antimafia, che offende gli eroici caduti; dopo la finta disponibilità nei confronti di questa regione, che sta dimostrando di riuscire non solo a sopravvivere, ma a guadagnarsi le prime posizioni in Italia, in Europa e nel mondo per capacità organizzativa; nonostante la Calabria sia orfana di Stato; il Governo – continua Spirlì – smentisce se stesso e cancella il parere del Cts nazionale, confermando come buona la forbice temporale decisa a novembre per le prossime elezioni regionali calabresi».«Chi decide di non decidere, codardamente decide: il 14 di febbraio è, dunque – osserva il presidente della Regione –, una data che, anche per il Governo nazionale, non farà correre pericoli a chi dovrà esercitare il proprio diritto di voto. Dopo aver costantemente bussato alla porta del presidente della Regione Calabria, con presunto spirito collaborativo, e dopo aver caricato a pallettoni la stampa di regime – che attaccava me e la maggioranza di governo in Calabria, additandoci come sterminatori di calabresi – i ministri targati Pd, M5s, Leu e Iv hanno deciso che in Calabria l’aria è buona, il virus è morto e a San Valentino si apriranno scatole di cioccolatini e urne elettorali».
 
«Adesso – conclude Spirlì –, si dovranno giustificare agli occhi dei propri elettori e sostenitori, dato che la maggioranza alla quale appartengo sapeva già con chi aveva a che fare. Si sono stanati e cacciati da soli. Da oggi in poi, non consentiremo a nessuno di dare lezioni di politica e buon senso».
 

 

Nuoto, incontro in Cittadella con i vertici Fin Calabria. Spirlì: «Al lavoro per far ripartire impianti»

CATANZARO – «Troveremo il modo per mettere gli impianti nelle condizioni di poter ripartire subito, prendiamo questo impegno per i prossimi giorni». È quanto ha assicurato il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso dell’incontro di oggi con una rappresentanza della Federazione italiana nuoto (Fin) regionale.

Il presidente della Giunta ha ascoltato le richieste del presidente della Fin Comitato Calabria, Alfredo Porcaro, del rappresentante Agisi, Francesco Manna, e del componente regionale della commissione tecnica della Fin, Angelo Greco.

Porcaro, dopo aver ringraziato il presidente Spirlì a nome di tutta la Federazione, ha evidenziato diverse problematiche sulla gestione degli impianti, «in particolare in merito ai costi elevati che continuano a generarsi, alla manutenzione e al riscaldamento dell’acqua, tutte questioni prioritarie. Siamo preoccupati sia per l’inizio dei campionati italiani che per la preparazione delle Olimpiadi». «Chiediamo una attenzione maggiore – ha sottolineato il presidente della FIN Calabria – verso quelle società che dal prossimo mese parteciperanno ai Campionati Italiani nelle massime divisioni e particolarmente per chi dovrà affrontare la preparazione per le qualifiche olimpiche. Se dovesse persistere questa situazione si rischia la perdita di diversi atleti, che sono la linfa del movimento natatorio calabrese e anche nazionale, quindi il sostegno dovrà essere finalizzato anche all’apertura di quegli impianti che collaboreranno nel futuro alle attività federali». 

«Non mi piace promettere ciò che non posso portare avanti, ma comprendo – ha detto ancora Spirlì rivolto ai rappresentanti della Fin – le vostre richieste e la necessità di consentire l’allenamento di atleti nazionali che hanno bisogno di essere messi nelle condizioni di gareggiare e di vincere, portando la Calabria, soprattutto in vista delle prossime Olimpiadi, sui gradini più alti dei podi mondiali. Troveremo il modo per mettere gli impianti nelle condizioni di poter ripartire subito, prendendo questo impegno per i prossimi giorni».

Covid, Spirlì: «Calabria in zona gialla, ma ora serve comportamento responsabile»

CATANZARO – «Il ministro Speranza mi ha appena comunicato che la Calabria andrà in zona gialla da domenica prossima, dopo la pubblicazione del relativo provvedimento in Gazzetta ufficiale, previsto per domani». Lo riferisce il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.

«È una conferma – prosegue Spirlì – di un trend positivo reso possibile dal comportamento dei calabresi e dall’organizzazione del nostro sistema sanitario. Essere in zona gialla non risolve però il grave problema rappresentato dal Covid. Il virus è attivo e continua a vivere in mezzo a noi. I calabresi dovranno continuare a mantenere un comportamento responsabile, saper gestire – con doveroso autocontrollo – ogni attività personale, familiare e sociale, al fine di evitare un peggioramento di cui conosciamo, abbondantemente, gli effetti nefasti. Lo dobbiamo alle persone care che molti di noi hanno perduto, lo dobbiamo a chi ancora sta soffrendo ricoverato in ospedale, lo dobbiamo ai più deboli e a tutti coloro i quali, pur non contagiati, potrebbero diventarlo per una leggerezza imperdonabile». «Da domenica – conclude il presidente Spirlì –, occhi aperti e self control. La zona gialla consentirà, finalmente, la ripresa delle attività commerciali che erano state fermate. Ma le nuove disposizioni non dovranno essere considerate una sorta di tana libera tutti, perché, purtroppo, il Covid-19 non è un gioco».

Covid, Regione Calabria revoca zone rosse in tre comuni

CATANZARO – La nuova ordinanza (n. 93), firmata oggi dal presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, dispone dunque l’applicazione delle limitazioni previste dall’art. 2 del Dpcm 3 dicembre 2020 e delle ulteriori misure indicate dagli altri articoli e dagli allegati dello stesso Dpcm e revoca le zone rosse e arancioni in tre Comuni.

Si prevede «la revoca delle disposizioni previste nell’ordinanza n. 92/2020 esclusivamente per i Comuni di Cardeto (Rc), Pallagorio (Kr)», che escono da zona rossa e per il Comune di S. Costantino Calabro (Vv) in cui è stata revocata l’ordinanza che prevedeva ulteriori misure restrittive nell’ambito della zona arancione.

Il provvedimento contiene anche «la presa d’atto della precisazione intervenuta con la nota prot. 397457 del 2 dicembre 2020 alla propria ordinanza n. 92 dell’1 dicembre 2020 relativamente al Comune di Bagnara Calabra (Rc)».

LE ALTRE MISURE

È disposta inoltre «la proroga dell’efficacia di quanto disposto al punto 2 dell’ordinanza n. 82/2020 come prorogata con l’ordinanza n. 88/2020, riguardo la sospensione dei ricoveri in elezione e, quindi, differibili, all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche, sia di area medica, che di area chirurgica – ivi compresi quelli in intramoenia – confermando che siano fatte salve le prestazioni esplicitamente escluse dal provvedimento in parola e tenendo conto dell’intervenuta vigenza del Dpcm 3 dicembre 2020».Previsto infine «a carico dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali e di tutte le strutture territoriali e ospedaliere, interessate dal processo diagnostico, di sorveglianza, cura e di contact tracing di covid-19, il quotidiano utilizzo della piattaforma di monitoraggio integrato gestita dall’Istituto superiore di Sanità e della piattaforma di reportistica regionale gestita dalla Protezione Civile, facendo obbligo del caricamento giornaliero dei dati Covid-19, sia in termini di numerosità che di qualità e completezza, in linea con quanto previsto dal sistema di monitoraggio nazionale».

Ordinanza Spirlì: 8 comuni zona rossa, 4 arancione

CATANZARO – Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato l’ordinanza n. 92 che prevede ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica dal Covid-19 in otto comuni identificati a livello regionale come “zona rossa” e in altri quattro in “zona arancione”.

I comuni in “zona rossa” sono Bagnara Calabra (Rc), Platì (Rc), Bruzzano Zeffirio (Rc), Cardeto (Rc), Pallagorio (Kr), Cotronei (Kr), Isola Capo Rizzuto (Kr), Mileto (Vv); quelli in “zona arancione” sono Pizzo (Vv), Rombiolo (Vv), San Gregorio d’Ippona (Vv) e San Costantino Calabro (Vv).

L’ANDAMENTO DEI CONTAGI

La nuova ordinanza è stata emanata in considerazione dei contagi registrati negli ultimi 10 giorni. Negli otto comuni in “zona rossa” «si registra un’incidenza di nuovi casi confermati nel periodo in esame che, in relazione alla popolazione residente, assume aspetti di forte criticità, per i quali appare necessario rafforzare decisamente le misure di prevenzione, unitamente a specifiche limitazioni supplementari, rispetto a quelle già stabilite dalla regolamentazione nazionale e regionale, per tutte le aree geografiche».

Quanto ai Comuni in “zona arancione”, «si registra un trend di nuovi casi confermati che, pur in presenza di un apparente rallentamento della curva, impone l’adozione di misure intermedie» al fine di limitare «i momenti di possibile assembramento che potrebbero dar luogo a nuovi contagi, non diversamente contenibili».

LE MISURE NELLE ZONE ROSSE

Nei Comuni di Bagnara Calabra, Platì, Bruzzano Zeffirio, Cardeto, Pallagorio, Cotronei, Isola Capo Rizzuto, Mileto, si dispone «il divieto di allontanamento da parte di tutte le persone ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento».

È fatto divieto «a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, debitamente autocertificati».

Sussiste, inoltre, «il divieto di accesso all’interno del territorio comunale, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita» per operatori sanitari e forze dell’ordine».

Sono consentiti «unicamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, nonché di quelli ritenuti essenziali». Sono, ancora, «sospese tutte le attività commerciali e produttive, ad eccezione di quelle ritenute essenziali», per come indicato dal Dpcm del 3 novembre 2020. Restano chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano invece aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Sono sospese «le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), a esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale». Resta consentita «la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché dalle ore 5 fino alle ore 21 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

Sono, infine, sospese in presenza «le attività scolastiche di ogni ordine e grado, ad esclusione dei nidi e delle scuole dell’infanzia (servizi educativi 0-6 anni), con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle autorità scolastiche la rimodulazione delle stesse; resta consentita, sulla base delle singole organizzazioni, per gli studenti con bisogni educativi speciali, la didattica digitale integrata presso gli Istituti scolastici, alla presenza dei rispettivi insegnanti di sostegno».

LE MISURE NELLE ZONE ARANCIONI

Nei Comuni di Pizzo, Rombiolo, San Gregorio d’Ippona e San Costantino Calabro si dispone che: «All’interno del territorio comunale non sono consentiti spostamenti delle persone fisiche, dalle ore 21 alle ore 5 del giorno successivo. Sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute. Per giustificare gli spostamenti dovrà essere necessario esibire una autodichiarazione, utilizzando il modello allegato all’ordinanza n. 80/2020. Resta consentito in ogni caso fare rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza».

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione a esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale. Resta consentita «la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché dalle ore 5 fino alle ore 21 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

LE MISURE IN COMUNE

Per tutti e 12 i Comuni interessati dall’ordinanza si ribadisce «il divieto assoluto di assembramento, il rispetto delle misure di distanziamento fisico interpersonale e delle misure igieniche di prevenzione e raccomandare fortemente l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi».

Il provvedimento firmato da Spirlì dispone anche che i dipartimenti di Prevenzione «proseguano l’attività di monitoraggio sulla popolazione residente e forniscano assistenza ai richiedenti, in termini di attestazioni connesse alle assenze da lavoro».

SPIRLÌ: «SERVE IL CORAGGIO DELLE SCELTE»

«È sempre difficile dover decidere di intervenire in maniera netta e radicale sulla vita di intere comunità, ma il contrasto al Covid-19 – spiega il presidente Spirlì – passa attraverso il coraggio di scelte nette e, a volte, impopolari. I calabresi capiranno che definire i confini a un contagio evidente è una importante misura che tutela sia chi è già stato toccato dal virus sia chi da esso deve difendersi. È ormai acclarato che l’isolamento controllato è uno degli strumenti più efficaci contro gli assalti del Coronavirus».

 

Sanità, primo incontro Spirlì – Longo. «Ora lavoriamo insieme»

CATANZARO – «Il Governo ha fatto un’ottima scelta e noi siamo assolutamente disponibili alla collaborazione». È quanto ha affermato il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, al termine dell’incontro con il neo commissario ad acta della Sanità, il prefetto Guido Longo, avvenuto questo pomeriggio nella Cittadella di Catanzaro.

LONGO: «SERVE COLLABORAZIONE DI TUTTI»

«Comincia oggi la mia avventura in Calabria. Ho sentito di incontrare subito il presidente Spirlì perché – ha detto Longo – senza la collaborazione di tutti non si va da nessuna parte. È ovvio che ci confronteremo sempre e che ci aiuteremo a vicenda».

«La priorità – ha chiarito il commissario, in riferimento al suo nuovo incarico – è la territorializzazione delle prestazioni sanitarie, con i dovuti approfondimenti. Non vogliamo che siano solo di facciata. Vogliamo un reale aumento del target della qualità delle prestazioni sanitarie».

SPIRLÌ: «LAVORIAMO INSIEME»

«L’incontro con il prefetto Longo – ha spiegato ancora il presidente Spirlì – è stato soddisfacente. Ci siamo capiti subito perché abbiamo lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di risolvere questo annoso problema. La sanità, in questo momento, non è in emergenza solo per il Covid, ma anche per quanto riguarda tutte le altre patologie. Il prefetto mi ha rassicurato sulla sua voglia di condividere il percorso, e questo è molto importante. Bisogna che si lavori tutti quanti insieme». «So – ha aggiunto Spirlì – che la gente di Calabria apprezzerà quello che si andrà a fare nelle prossime settimane, perché c’è la voglia di far finire un periodo tristissimo per la sanità. Le novità saranno bene accette, quel che chiedo è disponibilità da parte di tutti. Quello stesso atto di coraggio dimostrato dal personale sanitario della Calabria deve essere replicato dalla nostra gente, che deve affiancarsi alle istituzioni, al commissario ad acta, al presidente della Regione e alla Giunta per costruire, passo dopo passo, con pazienza e attenzione, un nuovo cammino verso la tutela della salute».

Calabria arancione, riprendono le attività ambulatoriali

COSENZA – La Regione recepisce l’ordinanza con cui, lo scorso 27 novembre, il ministro della Salute Speranza ha disposto la “zona arancione” per la Calabria. Il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, ha firmato l’ordinanza n.90 in merito alle nuove misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza covid.Tra i punti più importanti, la ripresa, all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche, delle attività ambulatoriali per prestazioni specialistiche con classe di priorità D (differibile) e P (programmata).

L’ORDINANZA

La nuova ordinanza vieta «ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio regionale, classificato in uno “scenario di tipo 3” e con un livello di rischio “alto”, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute.Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.Il transito sul territorio regionale è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del Dpcm 3 novembre 2020».Vietato, inoltre, «ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune».Restano sospese «le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché dalle ore 5 fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro».Nell’ordinanza si raccomanda «a tutte le persone fisiche di limitare e ridurre al minimo indispensabile ogni forma di spostamento consentito, mantenendo comunque i comportamenti rispettosi del distanziamento interpersonale, del divieto di assembramento, dell’utilizzo corretto delle protezioni delle vie aeree e delle misure igieniche e di prevenzione, al fine contribuire a rallentare la curva di crescita del contagio».È confermato «l’utilizzo dello screening gratuito, mediante tampone rapido antigenico, per le situazioni di necessità che dovessero manifestarsi all’interno del contesto scolastico».Verrà mantenuto, a cura dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, «il costante monitoraggio a livello provinciale del trend epidemico, al fine di procedere a livello regionale all’eventuale adozione di specifiche misure di mitigazione e contenimento, anche circoscritte a determinate aree e sulla base dei criteri fissati a livello regionale e nazionale». Revocate, a partire dal 30 novembre e fino a nuove eventuali determinazioni, le disposizioni – previste al punto 1 dell’ordinanza n.82, poi prorogate dall’ordinanza n.87 – che stabilivano la sospensione delle attività ambulatoriali.

LE DICHIARAZIONI DI SPIRLÌ

Il presidente commenta quest’ultimo punto. «Ripartono – spiega – quelle visite ambulatoriali che si erano fermate in una fase di grande emergenza. Il momento critico non è certo finito, ma ritengo che i calabresi sapranno autoregolamentarsi per tutelare la propria salute e quella di coloro che sono aggrediti dal virus. Invito i cittadini a non affollare gli ambulatori e i reparti e a usare il massimo buonsenso». «È necessario – conclude Spirlì – che il personale sanitario lavori in tranquillità per poter continuare a erogare quei servizi di qualità che il nostro sistema è riuscito a garantire nonostante la scarsità di strumenti, la vetustà dei locali e la poca considerazione di chi avrebbe dovuto e potuto migliorare lo stato di salute degli ospedali ma ha, invece, preferito il silenzio amministrativo, le agonie burocratiche e il cinismo personale, a danno dei Calabresi più deboli».

Calabria arancione, Spirlì: «Miracolo istituzionale ma continuiamo a rispettare le regole»

CATANZARO – «Ho appena ricevuto le telefonate del premier Conte e dei ministri Speranza e Boccia, i quali mi hanno comunicato che la Calabria sarà dichiarata, tra qualche ora, zona arancione. È un premio al comportamento dei calabresi che, pur continuando a resistere di fronte a una emergenza nell’emergenza covid, quasi sconfortati, stavano perdendo la loro storica capacità di resistere agli assalti più cruenti e alle ingiustizie più mortificanti». Lo dichiara il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì

«La continua interlocuzione con il governo centrale e la reciproca disponibilità alla collaborazione – aggiunge Spirlì – hanno fatto sì che questo piccolo miracolo istituzionale potesse avvenire. Cosa cambierà, dalle prossime ore in poi? Tanto, ma anche poco. Tanto, perché, finalmente, le attività commerciali potranno riaprire, alzando le saracinesche e accogliendo i clienti; poco, perché sarà comunque necessario mantenere lo stesso rigore nel seguire le norme sul distanziamento sociale, nell’uso dei dispositivi di protezione individuale e nel rispetto dei vari divieti, tra cui quelli relativi agli spostamenti e al coprifuoco».

«I calabresi – continua il presidente della Regione – dovranno continuare a dimostrare quella maturità civica che li ha contraddistinti, in modo eccellente, fino a oggi. Il Covid-19 è un virus che non fa prigionieri, per cui arrendersi con superficialità alle sue insidie potrebbe diventare letale, soprattutto per i più deboli tra noi. E se, nonostante le evidenti mancanze, il nostro sistema sanitario ha retto – e bene – è solo per la grande capacità dei medici, degli infermieri e degli operatori, di ogni ordine e grado, e per il coraggio politico che abbiamo dimostrato nell’assumerci le responsabilità derivanti dall’assenza del commissario governativo».

«Continuiamo così, perché il fine ultimo – la guarigione dei contagiati, la tutela di chi non ha incontrato il virus, il rifiorire delle attività commerciali, artigianali, industriali, artistiche – possa essere raggiunto nel più breve tempo possibile. Per il momento – conclude il presidente Spirlì –, prendiamo atto delle decisioni del Governo e ci auguriamo che questa amichevole considerazione possa continuare ancora».