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Montalto, perseguita una donna a seguito di un rifiuto: arrestato per stalking

MONTALTO UFFUGO (CS) – I Carabinieri della Compagnia di Rende, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare ai domiciliari, hanno arrestato un 46enne, responsabile di atti persecutori nei confronti di una donna.‎

La vittima aveva conosciuto l’uomo tramite social network ed intrapreso con lo stesso una frequentazione durata circa una settimana. Dopo un primo approccio gentile, l’uomo le aveva fatto delle avances esplicite che la donna aveva però rifiutato. L’uomo, vistosi respinto e negato l’evoluzione del loro rapporto in una storia sentimentale, ha iniziato a recapitare alla donna messaggi e video minatori e a telefonarle pressoché quotidianamente. Il suo atteggiamento si è mostrato immediatamente morboso e furioso, le rivolgeva attenzioni ed intrusioni sgradite, pretendendo il controllo della sua vita accompagnando il tutto da vere e proprie condotte persecutorie: le diceva che era di “sua proprietà”, l’aspettava sotto casa e la minacciava di morte, spaventandola di far del male anche ai propri familiari, all’ex compagno e persino a sua figlia. Le diceva di conoscere tutte le sue abitudini tanto che la donna, impaurita è stata costretta a trasferirsi da alcuni suoi parenti. Le attività condotte dai militari della Stazione di Montalto Uffugo hanno consentito di sorprendere l’uomo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, fuori dalla propria abitazione, senza alcuna giustificazione, e in violazione delle prescrizioni imposte dal provvedimento.
Così il personale specializzato nella tutela delle fasce deboli del Comando Compagnia dei Carabinieri di Rende ha raccolto la denuncia della vittima e, attraverso la visione delle telecamere, l’analisi dei tabulati e le testimonianze dirette di chi ha assistito alle vessazioni e alle minacce poste in essere, ha in tempi brevissimi richiesto e ottenuto dall’Autorità Giudiziaria Cosentina, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo.  

Stalking e minacce di morte alla ex compagna, arrestato uomo nel Cosentino

Per più di tre anni avrebbe minacciato ripetutamente di morte l’ex compagna, a cui inviava messaggi minatori. I carabinieri della Compagnia di Rende hanno arrestato e posto ai domiciliari un quarantatreenne di Cosenza con l’accusa di stalking.

 I militari hanno notificato all’uomo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Cosenza in accoglimento di una richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica. Le indagini, avviate a seguito della denuncia della donna, ripetutamente vessata e minacciata, hanno evidenziato che l’uomo ha attuato una serie di reiterate condotte finalizzate ad atterrire la vittima, talvolta anche con azioni violente consistenti in vere e proprie aggressioni o minacce di morte estese anche ai familiari. La donna veniva seguita ovunque, sul luogo di lavoro, nei pressi dell’abitazione e in quella dei propri familiari.

Maltrattamenti e persecuzioni ad ex compagne, misure a Lamezia e Catanzaro

CATANZARO – Due divieti di avvicinamento per stalking sono stati eseguiti dal personale della Questura di Catanzaro in altrettante distinte attività a Lamezia Terme e nel capoluogo.

Violenze a ex moglie e figlio

A Lamezia la misura ha riguardato un trentacinquenne obbligato a non avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’ex moglie e, in particolare al posto di lavoro, al domicilio della famiglia di origine e quello dei prossimi congiunti della donna. L’ex consorte si è decisa a denunciare maltrattamenti e aggressioni fisiche a seguito dell’ennesimo episodio di violenza ai danni suoi e di un figlio di 7 anni colpito alla testa da un mazzo di chiavi.

Atti persecutori reiterati verso la ex moglie

Nell’altro episodio il divieto di avvicinamento alla ex moglie é stato emesso nei confronti di un cinquantunenne di Catanzaro dopo che la donna, stanca delle continue condotte violente e degli atti persecutori subiti anche davanti ai figli, si è rivolta alla Polizia. I comportamenti reiterati dall’uomo successivamente anche attraverso irruzioni violente in casa dell’ex moglie.
   

 

Stalking, misura cautelare nei confronti di un 37enne

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri personale della Polizia di Stato ha notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale, del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, nei confronti di I.A., 37 anni.

La misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Volante a seguito della denuncia di una giovane donna con la quale I.A. aveva intrattenuto una relazione sentimentale, poi terminata.

In particolare le indagini hanno accertato che l’uomo aveva adottato un comportamento persecutorio nei confronti della donna, seguendola ovunque, sia piedi che in auto, arrivando al punto, in un’occasione, di tamponarla nel tentativo di costringerla a fermarsi. Nel tempo numerose sono state le minacce – anche di morte – le vessazioni e le ingiurie subite, tramite messaggi WhatsApp, sia testuali che vocali.

La vittima era stata oggetto di tali comportamenti offensivi e violenti da parte di I.A. anche mentre si trovava in locali pubblici in compagnia di terze persone.

Tutto ciò aveva creato nella donna un grave stato d’ansia e di paura, ingenerando quindi un fondato timore per la sua incolumità.

Eccessiva gelosia, appostamenti e minacce, denunciato un 36enne

COSENZA – Personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile ha eseguito, nei confronti di M. R. di anni 36, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del “Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con prescrizione di non comunicare con la stessa in alcun modo, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza.

La misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Mobile a seguito della denuncia di una donna con la quale M. R. aveva intrattenuto una relazione sentimentale.

In particolare le  indagini hanno accertato che l’uomo, al termine della relazione sentimentale con la donna, a causa dell’eccessiva gelosia metteva in atto una serie reiterata di condotte illegali quali numerose telefonate, invio di molteplici messaggi, minacce ed appostamenti anche sul posto di lavoro, tali da cagionare alla sua ex compagna un perdurare stato d’ansia e paura oltre che il fondato timore per la propria incolumità.

 

 

Seminario del CIF su stalking, violenza domestica e femminicidio

COSENZA – Il CIF di Cosenza, Centro Italiano Femminile sin dal 1945 svolge un’azione di presenza e di partecipazione in ogni ambito sociale e istituzionale, perseguendo l’obiettivo di promuovere la tutela, l’affermazione e lo sviluppo della personalità femminile, portavoce con enti e istituzioni delle problematiche e dei fenomeni che riguardano la donna e opera con una presenza attenta e vigile mirando principalmente alla prevenzione. E proprio l’esigenza e la richiesta sempre più pressante da parte dei territori e delle comunità di presenze formate e specializzate a rispondere all’emergenza di fenomeni come la violenza di genere e il femminicidio, che ha inteso organizzare un SEMINARIO TEORICO PRATICO OPERATORE ASCOLTO VITTIME DI VIOLENZA.

Al centro del seminario stalking, violenza domestica e femminicidio

In programma per martedì 12 giugno dalle ore 9.30/19.00 presso la Sala Conferenze della Confcommercio di Cosenza in Via Alimena 14, ha visto l’adesione di molte realtà del mondo dell’associazionismo e di enti e istituzioni. Saranno presi in esame diversi aspetti e punti per una conoscenza ampia e dettagliata dei fenomeni dello Stalking – Femminicidio – Violenza Domestica, attraverso la relazione di un parterre illustre, esperti e professionisti della materia, avvocati, tutti impegnati in prima linea, che hanno aderito all’iniziativa in forma di volontariato. Tra le finalità l’informazione e la sensibilizzazione della collettività nel processo di eliminazione della violenza contro le donne e nella soluzione dei conflitti nei rapporti interpersonali; accrescere la protezione delle vittime attraverso il rafforzamento della collaborazione tra tutte i soggetti territoriali coinvolti; prevedere specifiche azioni positive che tengano anche conto delle competenze delle amministrazioni impegnate nella prevenzione, nel contrasto e nel sostegno delle vittime di violenza di genere, domestica e di stalking e delle esperienze delle associazioni che svolgono assistenza nel settore.

L’iscrizione al seminario è gratuito ed aperto a tutti, inoltre è stato accreditato come evento formativo per Avvocati, Assistenti sociali e Medici Di Medicina Generale (MMG), Psichiatria, Psicoterapia, Medicina Legale, Neurologia, Medici Chirurghi di accettazione e Urgenza, Direzione Medica di Presidio Ospedaliero e Farmacisti Territoriali ed Ospedalieri.

Cosenza, ancora un arresto per stalking

COSENZA – Gli uomini della Squadra Volante di Cosenza ieri sera hanno tratto in arresto, C.D., 41 anni, di Cosenza, perché rresponsabile del reato di atti persecutori aggravati.

I fatti

In particolare nella mattinata di ieri, il personale del corpo di guardia della Questura veniva allertato per la presenza di un soggetto, poco distante dalla Questura, che inveiva e strattonava una donna. Un equipaggio della Squadra Volante giunto sul posto, è intervenuto immediatamente poichè l’uomo stava violentemente bloccando la donna per impedirle così di raggiungere gli uffici della Questura.

La vittima, palesemente terrorizzata, agli agenti di polizia ha espresso la volontà di formalizzate la denuncia contro C.D., che nel frattempo veniva sottoposto ai controlli di routine ed accompagnato in ufficio per le formalità di rito.

Violenze reiterate

La malcapitata, in sede di denuncia, ha quindi sottoscritto che già in passato era stata vittima delle violenze di C.D. e che in udienza aveva rimesso la querela nei confronti dello stesso perché, a dire del di lui difensore, rischiava di perdere il lavoro. Ma, nel giro di poco tempo, l’arrestato era ritornato ad avere delle condotte ancor più violente, fino all’epilogo di ieri.

Dell’avvenuto arresto veniva informato il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal dott. Mario Spagnuolo.  

 

 

Lattarico, 54enne arrestato per stalking

COSENZA – Nella tarda mattinata di domenica 27 maggiopersonale della Squadra Mobile ha rintracciato e arrestato in un’abitazione di Lattarico (CS) il cittadino tunisino Ben Amor Nasreddin Chedl, 54 anni, in Italia senza fissa dimora, per il reato di stalking.

In particolare le indagini erano partite lo scorso mese di aprile dopo la denuncia sporta in Questura da una donna che effettuava consulenza del lavoro per cittadini italiani e stranieri in un’agenzia di Cosenza.

Dagli accertamenti effettuati è emerso che l’uomo, a partire dallo scorso mese di novembre, aveva dato corso ad un insistente e continuo invio di messaggi nei confronti della donna dal contenuto sempre più macabro, con immagini oscene, con coltelli, mannaie e carni crude tagliate a pezzi fino a culminare in un video, in cui si vedeva un uomo (non identificato) che veniva scuoiato vivo.

Questa situazione aveva ingenerato nella donna un vero e proprio stato di terrore, anche nella convinzione che l’uomo avesse maturato una forma di ossessione violenta verso di lei.

L’uomo aveva anche inviato dei messaggi di minaccia nei confronti della donna, mostrando anche di sapere che la stessa aveva già sporto denuncia contro di lui. Dagli accertamenti effettuati dalla Squadra Mobile è inoltre emerso che nei confronti dello stesso, nel gennaio 2017, era stato emesso un provvedimento di ammonimento da parte del Questore di Cosenza per condotte vessatorie, rimasto ineseguito a causa dell’irrintracciabilità dello stesso.

All’uomo è stato sequestrato anche il telefono cellulare per la successiva estrapolazione dei dati in esso contenuti. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto alla locale casa circondariale.

 

Acri, arrestato per stalking e poi sorpreso al bar con gli amici

ACRI (CS) – I militari della Stazione Carabinieri di Acri hanno arrestato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, un 33enne di Acri (CS), per i reati di stalking e sequestro di persona.

Le accuse di stalking e di evasione

L’uomo, per motivi conseguenti alla fine della relazione sentimentale con una giovane di Acri, dal mese di gennaio 2018 perseguitava quest’ultima con continue chiamate e messaggi ed in un’occasione l’ha rinchiusa all’interno della propria abitazione, impedendole di uscire per un’intera giornata. Il 33enne, poco dopo, è stato nuovamente tratto in arresto per il reato di evasione, poiché sorpreso dai militari operanti in una piazza centrale di Acri intento a prendeva un caffè con alcuni amici.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cosenza.

Due denunce per detenzione di sostanze stupefacenti

Sempre ad Acri, nelle scorse ore, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un uomo di 33 anni e uno di 38. I due, sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso, complessivamente, di 81 grammi di marijuana e 2 bilancini di precisione. Il tutto è stato naturalmente sottoposto a sequestro.

Miriam Caruso

Weekend di controlli sul territorio, un arresto e diverse denunce

RENDE (CS) – I Carabinieri della Compagnia di Rende hanno proseguito l’attenta azione di controllo del territorio mettendo in campo, nei giorni scorsi, su indicazione del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, nonché alla verifica del rispetto del Codice della Strada, che hanno consentito di arrestare 1 persona per “Stalking”, denunciare 10 persone per “Guida in stato di ebbrezza, Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Inosservanza degli obblighi della Sorveglianza Speciale e False dichiarazioni sulla propria identità”, segnalare 9 persone quali “Assuntori di sostanza stupefacenti” e ritirare 6Patenti di guida” in particolare:

I militari della Stazione Carabinieri di Rende hanno arrestato un 59enne di Rende (CS), per il reato di “Stalking”. I militari operanti hanno notificato all’uomo l’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Tribunale di Cosenza. Il provvedimento scaturisce da una serie di minacce e atti persecutori posti in essere dall’uomo nei confronti della propria moglie, con cui è in fase di separazione, il quale la tempestava di messaggi e telefonate dal contenuto funesto “sei morta.. hai finito di campare.. non ci sarà posto dove potrai rifugiarti..” ed in una circostanza minacciava la malcapitata vittima con un coltello da cucina, costringendola ad allontanarsi definitivamente dall’abitazione in cui vivevano. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

 

Sul piano dell’azione di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti:

I militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende e delle Stazioni Carabinieri di Bisignano e San Pietro in Guarano hanno:

  • Denunciato per “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” un 57enne di Bisignano (CS). L’uomo, a seguito di perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di 17 grammi di sostanze stupefacenti del tipo “Hashish” e “Marijuana” e nr. 2 bilancini di precisione, tutto sottoposto a sequestro.
  • Segnalato alla Prefettura di Cosenza, quali “Assuntori di sostanze stupefacenti” una 33enne di Montalto Uffugo (CS), un 20enne del Gambia, un 22enne di Bisignano (CS), e un 21enne I militari operanti in Rende (CS), nei pressi dell’Unical, controllavano i quattro uomini i quali, a seguito di perquisizione personale, venivano complessivamente trovati in possesso di grammi 20 di “Marijuana”, sottoposti a sequestro. Inoltre, nel corso di controlli e perquisizioni personali eseguite nei luoghi della movida rendese, i militari operanti segnalavano quali “Assuntori di sostanze stupefacenti” un 25enne di San Pietro in Guarano (CS), un 23enne e un 24enne entrambi cosentini, un 47enne di Carolei (CS) e un 17enne di Montalto Uffugo (CS) poiché trovati complessivamente in possesso di grammi 15 di sostanze stupefacenti del tipo “Cocaina”, “Hashish” e “Marijuana”, tutto sottoposto a sequestro.

 

Sul piano dell’azione di contrasto all’uso di alcool durante la guida:

I militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende e della Stazione Carabinieri di Rose, hanno denunciato per il reato di:

  • “Guida in stato di ebbrezza” un 23enne (0,90 g/l) di Fuscaldo (CS), un 24enne (0,91 g/l) di San Marco Argentano (CS), un 24enne (0,96 g/l) di Cosenza, una 23enne (1,47 g/l) di Casali del Mango (CS), un 22enne (0,85 g/l), di Cerisano (CS) e un 65enne (1,95 g/l) di Montalto Uffugo (CS). Gli automobilisti, controllati in Rende (CS) e sottoposti ad accertamento etilometrico, risultavano positivi con un tasso alcolemico superiore ai limiti previsti dalla legge. Le patenti venivano ritirate e le autovetture affidate a persone idonee alla guida.

I militari delle Stazioni Carabinieri di Montalto Uffugo, Rose e San Pietro in Guarano hanno denunciato un 37enne di Montalto Uffugo (CS), un 50enne di Rose (CS) e un 25enne di Cosenza per il reato di “Inosservanza degli obblighi della Sorveglianza Speciale”. In particolare il 37enne e il 50enne non rispettavano gli orari di uscita e rientro dall’abitazione previsti dalle prescrizioni, mentre il 25enne nonostante l’obbligo di soggiorno a Cosenza veniva controllato in San Pietro in Guarano (CS) e, nel tentativo di eludere il controllo, forniva generalità false agli operanti, pertanto veniva denunciato anche per il reato di “False dichiarazioni sulla identità personale”.