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La Regione Calabria chiede lo stato di calamità naturale

 

CATANZARO – Il Dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari della Regione Calabria, sotto la personale e attenta guida del Presidente Mario Oliverio, ha già messo in atto tutti gli interventi necessari per supportare concretamente le imprese agricole dei comuni di Rossano e Corigliano e dell’area ionica cosentina, colpite duramente dal violento nubifragio dei giorni scorsi. Allo scopo di accelerare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, infatti, il Dipartimento Agricoltura ha dato mandato agli uffici competenti della zona di raccogliere le istanze degli agricoltori e degli imprenditori, per poi predisporre a stretto giro i sopralluoghi, necessari a quantificare i danni subiti.RegioneCalabria

“Il miglior modo per essere solidali in questo momento – ha dichiarato il Consigliere regionale Mauro D’Acri – è quello di produrre atti concreti. Il Dipartimento Agricoltura – ha rimarcato D’Acri – lavorerà alacremente per dare risposte alle tante aziende che devono poter tornare in tempi brevi alla normalità, considerato che la zona in questione è tra le più importanti per l’agricoltura calabrese.”

Giunta regionale, richiesta al Governo Nazionale dello stato di calamità naturale

CATANZARO – La Giunta regionale si è riunita presieduta dall’assessore Pino Gentile con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. L’esecutivo, su proposta del Presidente Scopelliti, ha approvato l’accordo tra le Nazioni Unite e la Regione finalizzato a “rafforzare la cooperazione internazionale nell’area della gestione, uso e destinazione dei beni sequestrati e confiscati”,  Regione Calabria ed Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime) hanno infatti espresso la volontà di accordarsi per cooperare in questo settore.

Il sottosegretario alla Protezione Civile Giovanni Dima – si legge in una nota dell’ufficio stampa – nel corso della riunione odierna di Giunta, ha integrato la delibera con la quale si fa richiesta al Governo Nazionale dello stato di calamità naturale alla luce degli eventi alluvionali che hanno duramente colpito il territorio calabrese nelle ultime ore.

“Oggi ho integrato con una delibera di Giunta – ha dichiarato Dima – la richiesta di calamità naturale, aggiungendo alle giornate del 15 e 16 novembre e del 17 e 18 novembre anche quella del 30 novembre e del primo dicembre, proprio in virtù dei recenti eventi alluvionali che hanno investito la Calabria.

L’emergenza riguarda tutta la zona Jonica partendo dalla provincia di Reggio Calabria sino alla provincia di Cosenza. Le aeree più colpite sono state la zona intorno a Caulonia,  quella vicina a Catanzaro Lido, compresi i comuni di Sellia e Botricello, la zona che va da Crotone a Cirò. Nel cosentino, invece, le aree più danneggiate sono state quelle di Rossano, Cariati e il comune di Corigliano Schiavonea, che si trova praticamente sottacqua, così come tutto l’alto Jonio sino a Rocca Imperiale.

La perturbazione, che ha interessato tutto il Golfo di Taranto comprese le regioni limitrofe Basilicata e Puglia, ha messo a dura prova il nostro territorio. Dopo il momento emergenziale, anche per domani è annunciata un’altra giornata di forti piogge, avremo modo di effettuare dei sopralluoghi in tutte le zone colpite dal maltempo per quantificare e definire meglio l’istruttoria per il ristoro dei danni e chiedere l’intervento del Governo nazionale. Mercoledì, inoltre, in occasione della conferenza della Protezione Civile promossa dal Friuli Venezia Giulia, che si terrà a Roma, porrò  all’attenzione la questione calabrese”.

Mi preme ringraziare – ha concluso il sottosegretario Dima – i sindaci per il loro senso delle istituzioni,  i volontari della Protezione Civile ed i Vigili del Fuoco ed i cittadini che hanno raccolto il nostro allarme con grande senso di civiltà”.

La Giunta municipale di Cassano allo Ionio ha chiesto lo stato di calamità naturale

CASSANO ALLO IONIO – La Giunta municipale di Cassano All’Ionio, riunitasi stamani sotto la presidenza del Sindaco Giovanni Papasso, dopo le violente precipitazioni atmosferiche dei giorni scorsi e sulla scorta di una prima sommaria stima dei danni, ha deliberato la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità naturale nel territorio di Cassano All’Ionio.

L’Organo esecutivo comunale,  considerato che nelle giornate del 15 e 16 novembre scorsi, sul territorio di Cassano All’Ionio, si sono abbattute delle intense precipitazioni temporalesche che hanno reso necessari interventi urgenti volti a mettere in sicurezza cose e persone ovvero ad interdire l’accesso, per motivi di sicurezza, alle porzioni di aree del territorio comunale la cui consistenza sia stata alterata dalla eccezionalità delle avversità atmosferiche ovvero a ripristinare le strutture laddove siano state  compromesse definitivamente, ha per l’appunto proceduto a richiedere alla Regione Calabria il riconoscimento del territorio di Cassano Allo Ionio tra le aree particolarmente colpite dalle avversità naturali, e l’adozione di tutti i provvedimenti intesi a promuovere la dichiarazione di calamità naturale da parte dei competenti organi dello Stato.

Del resto i danni causati dalle eccezionali precipitazioni degli scorsi 15 e 16 Novembre risultano alquanto ingenti, in primis  alla rete stradale interpoderale. Smottamenti significativi si sono, poi, verificati su tutto il territorio comunale, provocando interruzioni alla rete idrica e dell’energia elettrica. Allagamenti si sono poi verificati in Contrada Tre Ponti di Sibari. Altri disagi si sono poi verificati nella stessa frazione cassanese di Sibari, con interruzione sulla fornitura di energia elettrica a causa di danneggiamenti sulla rete elettrica. A chiudere la lista dei gravi disagi verificatisi a causa del maltempo nel territorio di Cassano Allo Ionio  è stato lo straripamento del fiume Eiano   con      danni alle coltivazioni. Addirittura in alcuni tratti lo stesso fiume ha subito lo sgretolamento dell’argine. In località Tre Ponti, poi, a causa dell’allagamento in prossimità di alcune abitazioni, il Sindaco ha dovuto emettere ordinanza per l’evacuazione di 9 nuclei familiari. Attivato immediatamente anche il C.O.C (Centro Operativo Comunale), che ha monitorato costantemente la situazione, coordinando i vari interventi sul territorio.