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Maltempo, i sindaci dell’Area dello Stretto deliberano la richiesta di stato di calamità

CAMPO CALABRO (RC)- L’Associazione dei Sindaci dell’Area dello Stretto, guidata dal Presidente, nonché Sindaco di San Roberto, Roberto Vizzari, si è riunita in assemblea presso il comune di Campo Calabro.
I Sindaci, durante la riunione, hanno affrontato due importanti problematiche: l’emergenza ambientale causata dai violenti nubifragi che negli ultimi giorni si sono abbattuti in tutta la zona, e la manutenzione della rete viaria sulle strade di competenza della Città Metropolitana ricadenti nel territorio dei Comuni dell’Area dello Stretto. Erano presenti all’incontro i rappresentanti dei Comuni di: Bagnara Calabra, Calanna, Campo Calabro, Fiumara, Laganadi, San Roberto, Sant’Alessio in Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Villa San Giovanni, e il Consigliere delegato per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, Demetrio Marino.

Importanti i contributi forniti alla discussione da parte di tutti i sindaci presenti che hanno evidenziato i danni che il maltempo ha provocato in tutta l’Area dello Stretto, soprattutto nell’entroterra, dove si sono registrati nelle ultime ore frane, smottamenti, cadute di alberi, ingrossamento dei diversi corsi d’acqua.
Problematiche che vengono definite dai primi cittadini “di natura grave ed eccezionale” e che hanno creato e stanno creando “numerosi disagi che hanno interessato i propri territori, e in particolar modo la viabilità delle strade, oltre ai danni che hanno interessato le infrastrutture pubbliche e private”.
Hanno, pertanto, deliberato all’unanimità di richiedere il riconoscimento dello stato di calamità, che, come ha detto Vizzari durante il suo intervento, «permetterebbe di offrire delle risposte certe e delle soluzioni rapide ai sindaci, ai cittadini, agli imprenditori ed in particolare agli agricoltori». I primi cittadini hanno poi mostrato al consigliere delegato Marino lo stato di totale abbandono in cui versano le strade di competenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il disagio alla circolazione che viene provocato dall’assenza degli interventi di manutenzione. Una situazione di precarietà divenuta ancor più insostenibile a causa del maltempo e che rischia di incidere negativamente sull’economia e sullo sviluppo sociale di una parte importante del territorio reggino, soprattutto per quei Comuni che, con l’arrivo della stagione estiva, puntano fortemente su iniziative turistiche che porteranno in Calabria visitatori da ogni parte del mondo. Marino ha manifestato tutta la disponibilità dell’ente metropolitano a effettuare, immediatamente, tutta una serie di interventi che, seppur insufficienti, sarebbero necessari per superare la stato d’emergenza in cui si trova la rete stradale metropolitana. Lo stesso ha prospettato ai Sindaci, oltre agli interventi a breve termine, l’intenzione di avviare una serie di operazioni a medio e lungo termine che porteranno miglioramenti considerevoli a livello infrastrutturale e benefici per il territorio.

 

 

Maltempo, Il presidente Enzo Bruno chiederà lo stato di calamità

CATANZARO – Le persistenti piogge che hanno interessato la Calabria, stanno creando gravi criticità al sistema viario della provincia di Catanzaro. Il presidente dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, Enzo Bruno, il settore Viabilità e gli uffici competenti dell’Ente intermedio sono impegnati costantemente nel monitoraggio della situazione in tutto il territorio, assicurando tempestivamente gli interventi per la sicurezza dei cittadini in tutte le aree interessate, con particolare riguardo ai centri abitati delle aree interne per cui sono stati garantiti i collegamenti necessari a scongiurare eventuale isolamento. Gravi criticità si sono manifestate nella Presila Catanzarese, interessata in maniera particolare la Strada provinciale 25 con un coinvolgimento della struttura dell’acquedotto di Santa Domenica che serve la città di Catanzaro; una parte della carreggiata della Sp25 è stata interessata da frane e smottamenti. L’Amministrazione provinciale di Catanzaro sta assicurando tempestivamente interventi sul sistema viario tra Simeri Crichi, Soveria e Sellia. Sotto costante monitoraggio anche la zona tra Gimigliano, Tiriolo, Marcellinara e Settingiano che risulta essere tra le aree più instabili. Situazione critica anche per la zona del Chiaravallese, e tra i comuni di Squillace, Stalettì e Gasperina. Secondo quanto emerge dalle prime ricognizioni, il territorio provinciale è stato interessato da numerosi danni al sistema viario ma non si registrano danni a persone e la situazione risulta essere sotto controllo. «Ringrazio i tecnici, gli operatori, i geometri, gli ingegneri e il dirigente del settore Viabilità della Provincia di Catanzaro, le imprese e soprattutto i sindaci e i consiglieri provinciali che in queste ore si stanno adoperando per collaborare, segnalare tempestivamente i disagi, e permetterci di assicurare fondamentali interventi di messa in sicurezza per salvaguardare territorio e cittadini – ha affermato il presidente della Provincia, Bruno -. Durante la notte sono stato in contatto con il dirigente della Protezione civile, Carlo Tansi, per aggiornarlo sulla situazione di emergenza che interessa la provincia di Catanzaro. Proprio in queste ore stiamo anche monitorando la stabilità dell’immobile che ospita il liceo scientifico di Girifalco, dopo i danni causati alla tangenziale che collega l’istituto al centro: continuiamo a procedere con una serie di sopralluoghi assieme al geologo della Protezione civile, Francesco Bruno, per verificare interventi da eseguire». Il presidente Bruno ha già proceduto ad informare della situazione il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, e il presidente della Regione, Mario Oliverio, al quale ha anticipato che avanzerà in maniera urgente la richiesta dello stato di calamità nazionale al Governo nazionale. «Il presidente Oliverio – ha aggiunto Bruno – ci ha assicurato la presenza costante della Regione e della Protezione civile per tutelare territori e cittadini».
Dopo l’incontro di questa mattina, il prefetto Latella ha provveduto a convocare con urgenza una riunione che si terrà questo pomeriggio sulla situazione della Strada provinciale 25 e dell’acquedotto di Santa Domenica a cui parteciperanno il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, il sindaco Abramo, il dirigente della Protezione civile Carlo Tansi, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno.

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Alto Jonio colpito da una bomba d’acqua. Graziano: “La regione dichiari lo stato di calamità”

Catanzaro ( Cz) – “Bomba d’acqua nell’Alto Jonio cosentino, il Governo regionale dichiari subito lo stato di calamità per le zone interessate dal nubifragio. Il comparto agricolo così come anche la maggior parte delle strade e delle infrastrutture della costa e delle aree montane, hanno subito danni ingenti. Buona l’attività di prevenzione avviata lo scorso anno dagli uffici regionali per mettere in sicurezza alcune aree a rischio frane, ma non sicuramente sufficiente ad evitare pericoli per la popolazione. La piena dei torrenti Ferro e Falce, che in alcuni punti sono anche tracimati, sono la testimonianza che c’è ancora tanto da fare sulla manutenzione dei fiumi soprattutto per quanto riguarda la pulizia degli alvei e la messa in sicurezza degli argini. Ancora una volta, siamo costretti a raccogliere il grido di dolore dei cittadini calabresi e degli agricoltori che hanno visto andare in fumo lavoro e sacrifici di un anno”. È quanto dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che, attraverso un’apposita interrogazione consiliare, chiederà formalmente al Governatore Oliverio di riconoscere lo stato di calamità naturale per le zone dell’alto Jonio cosentino a seguito dei violenti nubifragi che si sono verificati nel periodo tra il 12 ed il 20 Marzo scorsi. “Nelle ultime ore – dichiara ancora Graziano – sto raccogliendo il grido d’allarme di numerosi cittadini e agricoltori del comprensorio dell’Alto Jonio cosentino – Pollino a causa degli ingenti danni provocati dalla pioggia caduta abbondante negli ultimi giorni. Stamani (giovedì 24) ho avuto modo di constatare personalmente i disagi e le criticità emerse, soprattutto a causa delle frane e dello straripamento di alcuni torrenti che hanno invaso centinaia di ettari di terreno agricolo coltivato e diverse strade interne poderali, molte delle quali rimangono l’unica via di collegamento tra i centri abitati del versante montuoso. La preoccupazione – aggiunge il Consigliere regionale – è tanta perché la fase di allerta meteo non sembra del tutto terminata e si prevedono piogge anche nei prossimi giorni, con il rischio che i danni possano accentuarsi. Al danno materiale si aggiunge anche il danno economico dei coltivatori e produttori d’agrumi che, particolarmente nell’area di Amendolara, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Oriolo e Rocca Imperiale erano in piena attività di coltivazione di orti, vitigni e dei caratteristici limoneti autoctoni. La cui campagna è andata quasi del tutto distrutta a causa delle violenti piogge e delle grandinate”. “Pertanto – conclude il Segretario questore – è necessario che il Governo regionale, si faccia carico dei grandi disagi e dei terribili effetti del maltempo, che purtroppo negli ultimi anni sono all’ordine del giorno in questo vasto comprensorio, e dichiari lo stato di calamità. Così da consentire, soprattutto al mondo dell’agricoltura, di poter ripartire e continuare ad essere il motore trainante dell’economia dell’area ionica cosentina”.

Coldiretti: danni all’agricoltura e zone isolate

coldiretti calabriaREGGIO CALABRIA(RC)-Le intense precipitazioni di questi giorni,  hanno provocato danni ingenti all’agricoltura in particolare bergamotto e olivicoltura. Questo è quanto emerge  da un primo monitoraggio della Coldiretti Calabria che segnala la necessità di verificare le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nelle zone più colpite. “Quello che preoccupa in questo momento – sottolinea la Coldiretti – sono frane e smottamenti che rendono impossibile la viabilità interna, in particolare nel reggino,  che hanno isolato paesi e frazioni nelle zone interne e quindi aziende e famiglie. Strade poderali ed interpoderali, oltre la viabilità normale,  di fatto sono impraticabili e diversi imprenditori della Coldiretti, con i propri mezzi stanno collaborando per affrontare le situazioni di emergenza. Anche i Consorzi di Bonifica con le poche risorse hanno dato la loro disponibilità e in qualche caso, per quanto di loro competenza, sono già intervenuti. Certamente, le zone interne adesso soffrono di più – commenta Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria –  per gli allevamenti per esempio, l’isolamento è pericolosissimo, poiché oltre a non riuscire a compiere le normali operazioni, non si riesce a garantire nemmeno l’alimentazione del bestiame. Questo – prosegue – è un ulteriore segnale e forse sarebbe il caso di dare davvero nuove condizioni di sicurezza per tutti intervenendo in tempo utile. Mi preme sottolineare – conclude Molinaro – l’impegno notevole fin dalle prime avvisaglie del neo-capo della Protezione Civile Regionale Carlo Tansi, che ha seguito di persona e costantemente l’evolversi della situazione. Le sue dichiarazioni, peraltro di impegno per la sinergia delle varie Istituzioni che operano sul territorio oltre che condividerle le consideriamo un buon viatico per l’attività di prevenzione per la mitigazione del dissesto idrogeologico”. La Coldiretti, attraverso le proprie strutture è impegnata a monitorare costantemente la situazione e segnalare i casi di estremo pericolo

Maltempo, ingenti danni all’agricoltura. Il presidente Bruno sostiene la richiesta dello stato di calamità

enzo bruno1CATANZARO –  Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha inoltrato un telegramma al Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria per segnalare la grave situazione che interessa il settore agricolo, a supporto della successiva richiesta dello stato di calamità. “I nubifragi dei giorni scorsi hanno colpito il settore agricolo della provincia di Catanzaro con conseguenze preoccupanti per l’economia del comparto – ha dichiarato il presidente della Provincia -. Il competente settore dell’amministrazione provinciale è già stato incaricato di effettuare le necessarie verifiche atte a delimitare le zone colpite e a quantificare i danni”. La documentazione sarà inoltrata con gli atti necessari per la dichiarazione dello stato di calamità. “Continuiamo a ricevere segnalazioni da parte degli imprenditori agricoli delle situazioni drammatiche riscontrate dopo l’alluvione, in particolare di venerdì scorso, la stessa che ha portato all’esondazione del fosso Vulcano a Caminia -ha detto ancora il presidente Bruno -. Purtroppo mentre nel caso del fiume di detriti e fango che ha travolto la località di Stalettì, ma interessato anche altre aree dell’entroterra dove siamo prontamente intervenuti, abbiamo provveduto a ripristinare viabilità e accessi in tempi record, per il comparto agricolo la situazione è diversa. Riteniamo, quindi – conclude il presidente Bruno – sia necessario presentare dati e documentazione circa i danni causati alle colture e alle infrastrutture rurali, per poter successivamente presentare la dichiarazione e ottenere lo stato di calamità naturale”.

Dichiarato stato di calamità per gli agricoltori calabresi

CATANZARO  – Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di ieri i decreti firmati dal Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, con i quali è stata dichiarata l’eccezionalità delle piogge alluvionali verificatesi negli ultimi due mesi del 2013 in Calabria. Gli agricoltori e gli enti gestori delle infrastrutture a servizio delle imprese agricole delle province di Catanzaro, Cosenza e Crotone potranno così accedere ai contributi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale.

Trematerra interviene sulla richiesta di stato di calamità

CATANZARO – L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha espresso particolare preoccupazione in merito alle eccezionali precipitazioni che hanno interessato la nostra regione, con particolare riferimento alla Provincia di Catanzaro e Crotone.

“Ho avviato tutto quanto è nelle possibilità dell’Assessorato – ha affermato Trematerra – per dichiarare lo stato di calamità soprattutto per quelle colture orticole come finocchi e verdure che sono state irrimediabilmente compromesse dalle eccezionali piogge. Pertanto ho condiviso la preoccupazioni di quanti, come l’assessore Alfonso Dattolo, con il quale ho avuto il modo di visitare alcune zone particolarmente colpite, hanno auspicato una reale presenza dell’istituzione a fianco degli agricoltori, per avviare nelle opportune sedi tutto il necessario al riconoscimento dei danni. Infatti ai sensi del Decreto Legislativo 29 marzo 2004 n. 102 e SMI, le Amministrazioni Provinciali preliminarmente dovranno inventariare i danni alle produzioni nonché alle strutture ed infrastrutture ed opere di bonifica, e verificare che gli stessi siano superiori al 30% della produzione lorda vendibile del territorio interessato. Successivamente – ha proseguito Trematerra – le Amministrazioni provinciali, dovranno inviare al Dipartimento una relazione che sarà utilizzata dallo stesso per proporre la deliberazione di Giunta da inviare al Ministero per il riconoscimento dello stato di calamità e quindi l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale. Appare comunque evidente – ha concluso Trematerra – che nell’emergenza bisognerà agire con quanto in disponibilità, ma dobbiamo essere consapevoli che la prevenzione e l’adeguamento dei presidi idraulici, connesso al rispetto del territorio, è la condizione necessaria per evitare tragedie e la perdita di vite umane”.

Maltempo/Calabria: Crotone chiede stato di calamità

“Nella giornata di oggi l’Amministrazione provinciale di Crotone chiederà la dichiarazione dello stato di calamità in relazione alla pesante ondata di maltempo che ieri ha interessato il crotonese,  e che ha causato danni e disagi”. Lo dichiara il presidente dell’Ente intermedio Stano Zurlo. “Quella di ieri è stata una giornata pesantissima per le popolazioni del nostro territorio. Davvero ingenti i danni alle infrastrutture viarie in diversi comuni, alle attività produttive ed al comparto agricolo. Non essendo possibile fronteggiare con risorse ordinarie, che peraltro da troppo tempo non vengono trasferite, gli ingentissimi danni provocati da esondazioni, allagamenti,  smottamenti, chiediamo al Governo un intervento immediato. Intendo ringraziare –prosegue il presidente della Provincia- la Prefettura, tutte le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, i dipendenti dei settori Viabilità e Protezione Civile della Provincia, i dipendenti dei Comuni del crotonese, l’Anas e la Protezione civile della Regione Calabria che ieri sinergicamente hanno seguito l’evolversi della situazione, coordinando e predisponendo i numerosissimi interventi. Un grazie di cuore -conclude Stano Zurlo- anche a chi  volontariamente, e non risparmiandosi, ha messo a disposizione una serie di mezzi per effettuare i salvataggi e, ad un uomo di Verzino che è intervenuto prontamente traendo in salvo un proprio concittadino”.