Archivi tag: Zona gialla

Da lunedì 13 Calabria in zona gialla. Occhiuto: «Incentivo a fare meglio»

CATANZARO – Il ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza: da lunedì 13 dicembre la Calabria va in zona gialla. L’ufficialità è arrvata in serata sulla base del monitoraggio settimanale che dice che la Calabria è all’11,8% di occupazione in terapia intensiva (contro la soglia del 10%) e al 16,8% in area medica (contro la soglia del 15%). L’incidenza a 7 giorni per il periodo 3-9 dicembre è 119,0 per 100mila abitanti, sopra la soglia di 50 che consente il tracciamento, ed è in crescita per la terza settimana.

Il commento di Roberto Occhiuto  

“Calabria in ‘zona gialla’? Non ci demoralizziamo. Anzi, il cambio di colore è un incentivo per migliorare. Avanti nell’attrezzare nuovi posti letto Covid e nuovi posti in terapia intensiva e avanti con le vaccinazioni”. Questo il commento di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. Ma il governatore, in una intervista al Foglio, aveva sottolineato che “il numero dei contagi non è altissimo. E’ il deficit strutturale che ci porta in zona gialla. Non è facile colmare i ritardi di 12 anni di commissariamento”. Spiegando poi che il problema delle terapie intensive non è quello degli spazi e delle attrezzature ma degli anestesisti e rianimatori che non ci sono perché, “a causa del commissariamento non abbiamo potuto procedere ad assunzioni a tempo indeterminato”.
Parole che hanno trovato conferma dalla sezione di controllo della Corte dei conti che nella relazione per il giudizio di parificazione del Rendiconto 2020 della Regione ha sottolineato come i finanziamenti ottenuti nel 2020 per l’emergenza Covid “sono stati di oltre 115 milioni di euro” ma che ben 77 milioni sono rimaste nelle casse delle Aziende. Tanto che le indicazioni ricevute dal ministero della di aumentare i 146 posti letto in terapia intensiva pre-pandemia di ulteriori 134 postazioni e 136 di semi-intensiva sono state disattese e sono stati attivati solo 4 posti in Terapia intensiva neonatale nell’ospedale spoke Cetraro-Paola.
Oggi i degenti in rianimazione sono saliti a 22 (+2) mentre sono calati di tre quelli in area medica (161). I nuovi contagi sono 360, 15 in meno rispetto a ieri, e 2 le vittime (1.519). Il tasso di positività è sceso così dall’8,39 al 4,92%, 

 

“Calabria zona gialla? Colpa di anni di malasanità”. Occhiuto chiede aiuto alle Università

CATANZARO – “Cambierà poco, perché le restrizioni riguardano solo i non vaccinati, e torna l’obbligo di mascherina anche all’aperto. Ma questa misura l’abbiamo già reintrodotta qualche giorno fa. È giusto però che i calabresi prendano coscienza del fatto che, con un sistema sanitario fatiscente come il nostro, dobbiamo stare più attenti degli altri”.
 
Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Il Foglio”, rispondendo ad una domanda sul probabile passaggio della Calabria in “zona gialla”.
 
“Il numero dei contagi non è altissimo come in altre Regioni, è il deficit strutturale che ci porta in zona gialla. Ma non è facile colmare i ritardi derivanti da 12 anni di commissariamento della sanità, nei quali né si è ridotto il debito, né si è aumentata la qualità delle prestazioni”.
 
“Stiamo utilizzando molto le strutture del generale Francesco Paolo Figliuolo, un supporto prezioso, soprattutto per incrementare la campagna vaccinale. Quanto alle terapie intensive il problema non riguarda gli spazi e le attrezzature, ma i medici.
Di anestesisti e rianimatori ce ne sono davvero pochi. E proprio a causa del commissariamento e del piano di rientro non abbiamo potuto procedere ad assunzioni a tempo indeterminato. Diventa quindi difficile trovare personale che venga a lavorare da noi per qualche mese, quando altre Regioni o anche strutture private offrono contratti migliori. 
Per questo ho chiesto alle università di poter ricorrere quantomeno agli specializzandi in medicina al quarto anno, che possono svolgere, in affiancamento, funzioni di assistenza”.
 
Il presidente Occhiuto sottolinea come il rapporto con l’esecutivo nazionale “sia stato in queste settimane positivo. Il governo sta dimostrando disponibilità. Avevo chiesto di poter diventare io stesso commissario, e la mia richiesta è stata accolta. Sono moderatamente soddisfatto”.
 

Rischio moderato, la Calabria passa in zona gialla

CATANZARO – Cambio di colore da arancione a giallo per la Calabria nella nuova mappa nazionale. Per la nostra regione, che nella settimana tra il 24 aprile e il 2 maggio ha registrato 2.283 casi, anche se con qualche focolaio, la classificazione complessiva del rischio è “moderata, ad alta probabilità di progressione”.

Prudenza come sempre quindi ma, secondo quanto emerso dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, utilizzato dalla cabina di regia per i cambi di colore, Sardegna e Calabria sono le regioni italiane nelle quali l’indice di trasmissibilità del Covid-19, noto come R(t), è il più basso d’Italia. 

RT REGIONALI:

Abruzzo 0.82
Basilicata 0.82
Calabria 0.74
Campania 0.95
Emilia Romagna 0.92
FVG 0.78
Lazio 0.91
Liguria 0.96
Lombardia 0.92
Marche 0.94
Molise 1.25
Piemonte 0.84
PA Bolzano 1.07
PA Trento 0.97
Puglia 0.91
Sardegna 0.74
Sicilia 0.89
Toscana 0.88
Umbria 0.93
Veneto 0.95
Valle d’Aosta 0,93

RT NAZIONALE:

0.89 (la scorsa settimana era 0.85).

Calabria in zona gialla, scatta da oggi il nuovo Dpcm: ecco cosa riapre

ROMA – Da lunedì la Calabria sarà ancora in zona gialla – salvandosi dall’arancione – con un RT che scende a 0,81.

Con un’ordinanza firmata ieri sera il Presidente ff della Calabria Nino Spirlì chiude tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 21 marzo

Entra in vigore da oggi e fino al 6 aprile il nuovo Dpcm anti-Covid, il primo del governo Draghi. 

Tra le novità c’è la riapertura di cinema e teatri dal 27 marzo e l’apertura dei musei in zona gialla anche nei weekend su prenotazione. Restano chiusi impianti sciistici, palestre e piscine. Confermate la fascia bianca con contagi inferiori a 50 ogni 100mila abitanti e la divisione in fasce per colore.

Spostamenti fra Regioni – Il decreto, tra le altre cose, conferma fino al 27 marzo il divieto già vigente di spostarsi tra Regioni, anche se esse si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione. Ci si può recare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione.

Cade il divieto di asporto di bevande dopo le 18, ma per le enoteche – Nel provvedimento firmato da Draghi si legge inoltre che “in tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto”. La possibilità di asporto fino alle 22 varrà però solo per enoteche e simili, non per bar e locali.

Cinema, teatri e musei – Tra le novità principali del nuovo Dpcm c’è la riapertura dei cinema e dei teatri, prevista però non da subito ma a partire dal 27 marzo. In zona gialla c’è l’ok per i musei – su prenotazione – anche nel fine settimana. Da questa data, sempre in zona gialla, c’è l’ok per spettacoli in sale teatrali, da concerto, cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

Visite a parenti e amici – Chi vive in zona rossa non può andare a casa di amici e parenti nemmeno una sola volta “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi”, portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Zone bianche – Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).

Centri commerciali e mercati – Nelle giornate festive e prefestive in tutta Italia “sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie”. In zona rossa, inoltre, “sono chiusi i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici”.

Servizi alla persona – Nelle zone rosse, resteranno chiusi i servizi alla cura della persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Spostamenti da e verso l’estero – Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “Covid tested”. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.