Volley Femminile, XII giornata: il Soverato vince ancora e si porta ad un punto dalla vetta.

SOVERATO – Continua il “magic moment” del Volley Soverato. Nella dodicesima giornata del campionato di Serie A2 femminile “Master Group Sport”, la prima del girone di ritorno, la squadra calabrese del presidente Antonio Matozzo vince, davanti al proprio pubblico, il big-match contro il Saugelle Team Monza, e si invola al secondo posto in classifica a pari punti con l’ex-capolista Montichiari, caduta 3-0 a Scandicci, e ad una sola lunghezza dalla nuova prima in classifica, nonchè avversaria del Soverato in semifinale di Coppa Italia, San Casciano, vittorioso sul campo del Rovigo (0-3). Grande spettacolo questo pomeriggio al “Pala Scoppa” di Soverato, colmo di gente, tutta unita per tifare Soverato: gara spettacolare ed appassionante, con le due squadre che danno vita ad una bellissima partita, incerta fino alla fine di ogni set, ma che prende la direzione di Soverato. Tre a uno per Alessia Travaglini e compagne, che con questa ennesima grande impresa stanno confermando, sempre più,  di voler raggiungere l’obiettivo promozione, certe di poter dire la loro fino all’ultima partita.  Starting six del Soverato di coach Marco Breviglieri con Sara De Lellis al palleggio, l’argentina Leticia Boscacci nel ruolo di opposta, la portoricana Yarimar Rosa e Sofia Arimattei schiacciatrici, capitan Alessia Travaglini e Linda Martinuzzo centrali, con Deborah Cacciapaglia libero; risponde Monza, allenato da Enrico Mazzola, proponendo in banda Marika Bonetti e Natalia Viganò, l’opposta Laura Garavaglia, Martina Balboni in regia, Federica Garbet e Benedetta Bruno al centro, con Veronica Bisconti libero. Primo set equilibrato fino al 13 pari, in cui si distinguono Bonetti e Balboni per le ospiti, e Martinuzzo per le locali. L’equilibrio viene spezzato sul 17-14, funzionano bene nel Soverato sia gli attacchi che i salvataggi difensivi, con Arimattei in evidenza. Efficaci anche i muri di Travaglini, e “cavallucce marine” che chiudono il conto sul 25-18 grazie al punto di Boscacci. Nel secondo game, è ancora “battaglia” tra i due sestetti, ma nonostante Rosa trascini le sue compagne, sono Garavaglia e Viganò, con i loro punti, a prendere per mano Monza, che firma un importante vantaggio (9-13). Bonetti e compagne appaiono più determinate rispetto al primo set, ragion per cui Breviglieri, preoccupato, decide di cambiare inserendo Nina Burduja per Boscacci, un pò in ombra. La musica, però, non cambia, Bruno e Bonetti sono scatenate, e le lombarde trova il pareggio sul 16-25. Terzo gioco, ennesima situazione di stallo nelle prime battute, ma Soverato decide di cambiare marcia, e con una grande Rosa vola sul 10-3. La squadra calabrese è una “macchina da combattimento” implacabile, arriva al 18-10, ma Monza rialza la testa e riduce le distanze, “spaventando” le locali avvicinandosi (22-17). Nella parte finale, sospinte dagli ultras, le soveratesi fanno lo scatto decisivo e conquistano il set, riportandosi in vantaggio sul 25-18. Pala Scoppa in delirio che pregusta l’importantissimo successo. In avvio di quarto set, Travaglini si vede “sventolare” dal primo arbitro, Canessa, il cartellino giallo per proteste, provocando altrettante contestazioni da parte del pubblico. Soverato, a questo punto, sfoga la rabbia sul campo, e va subito sul 6-1, infiammando i tifosi. Sull’ace di Travaglini che vale il 10-4, time out per Monza, il secondo in pochi minuti, ma le bianco-rosse sono incontenibili, 17-9. Monza è alle corde, il tifo si fa assordante, e il Soverato prosegue fino a vincere il match grazie al punto finale di Rosa, 25-19. Il Soverato continua a volare, ma tra tre giorni torna il momento della Coppa Italia, con l’andata della semifinale contro San Casciano: si giocherà al Pala Scoppa, con inizio alle ore 20,30 (ingresso gratuito)

fonte: www.volleysoverato.it

 

 

Volley Soverato 3
Saugella Monza 1

25/18; 16/25; 25/18; 25/19

VOLLEY SOVERATO: Cacciapaglia (L), Travaglini 13, Boscacci 15, Martinuzzo 7, Rosa 19, Arimattei 6, Ferraro n.e., Lavorenti n.e., Bellapianta n.e., Burduja, Torcasio n.e., De Lellis 3. Coach: Marco Breviglieri.

SAUGELLA MONZA: Bruno 9, Viganò 14, Garavaglia 9, Balboni, Saveriano n.e., Rinaldi 2, Bonetti 14, Garbet, Facchinetti 10, Nomikou, Pastrenge (L) n.e., Aricò, Bisconti (L). Coach: Enrico Mazzola.

ARBITRI: Canessa Maurizio di Bari e Morgillo Davide di Napoli.

ARBITRI: Canessa Maurizio di Bari e Morgillo Davide di Napoli.

Agropoli – Rende 2-0 tabellino partita

AGROPOLI – RENDE 2-0
AGROPOLI: Carezza, Amendola, Guarro, Florio (40’st Arigò), Panini, Scognamiglio, D’Attilio, Platone, Tarallo (42’ st Capozzoli), D’Avanzo (21’st Giraldi).
a disposizione: Detta, Cozzolino, Staiano, Sosero, Maisto, Pellegrino.
allenatore: Pirozzi

RENDE: Greco, Irace, Crispino (37’ El Hadj Katim), Deffo, Piromallo (37’st Marchio), Ginobili, Caruso S., Musca, Pignatta, Musacco (25’st Grisolia), Ottonello.
a disposizione: De Brasi, Lendi, Naccarato, Iannelli, Basile, Caruso G.
allenatore: Giugno

RETI: 35’ Ragosta, 33’st Tarallo

AMMONITI: Ragosta, D’Attilio (A); Crispino (R).

ARBITRO: Sartori di Este

NOTE: Partite a porte chiuse, recupero 0’pt e 4’st

Eccellenza: ricade il Nausicaa, Il Roccella ipoteca il campionato.

SOVERATO – Dopo il primo successo in campionato ottenuto domenica scorsa a Paola, il Nausicaa torna a perdere. A Soverato, nuova sede per gli incontri casalinghi della squadra del comprensorio soveratese, è il Bocale a passare per 0-2, con due reti giunte nel secondo tempo ad opera di Audino e Crisalli, che già aveva fatto male al Nausicaa nella gara d’andata, terminata con lo stesso identico punteggio. Primo tempo soporifero, nulla da segnalare se non la forte scossa di terremoto avvertita dai presenti al match del “Baldassarre Sinopoli”, verificatasi nel pomeriggio in Grecia. La partita entra nel vivo, come detto, nel secondo tempo: al 55′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla finisce in area di rigore, e Audino si inventa una bellissima deviazione con il tacco, trafiggendo l’incolpevole Mercurio, per il goal del vantaggio del Bocale. Il Nausicaa non reagisce, è confusionario, e non approfitta nemmeno della superiorità numerica provocata dall’espulsione di Tavilla. Sono invece gli ospiti a chiudere i conti, e lo fanno in pieno recupero, quando Crisalli, subentrato a gara in corso, sfrutta un’indecisione difensiva dei padroni di casa trovando la rete del definitivo 0-2, che avvicina sempre più il Bocale alla salvezza, e il Nausicaa alla retrocessione in Promozione.

 

NAUSICAA SM 0 – 2 BOCALE CALCIO

NAUSICAA: Mercurio, Marino Ant. (87’ Tolomeo), Clasadonte, Chiefari, Folino, Colosimo , Fabio (68′ Ribeiro), Ortolini, Marino And., Casas  (80′ Zangari). In panchina: Corapi, Tripodi, Feudale, Greco. Allenatore: Sgrò

BOCALE:Cuzzupoli, Catalano, Quattrone  Gazzetta, Cogliandro, Audino, Scilipoti (64′ Campolo), Laurendi, Borghetto (54′ Crisalli), Saviano (74’Bianchi), Tavilla. In panchina: Cambareri, Minniti, Ammadeo, Erbetta. Allenatore: Lo Gatto

ARBITRO: Colacresi di Locri (Barilà-Demasi)

MARCATORI: 55′ Audino, 90’+2 Crisalli

NOTE: pomeriggio freddo, con forte vento. Spettatori 50 circa. Ammoniti Clasadonte, Fabio (N), Cogliandro, Borghetto (B). Espulso al 71′ Tavilla (B)

GLI ALTRI RISULTATI DI OGGI:

S. Lucido 1 – 4 Castrovillari

Guardavalle 2 – 0 Sambiase

Roccella 2 – 1 Paolana

Audace Rossanese 1 – 1 Isola Capo Rizzuto

Gallico Catona 1 – 0 Palmese

Taurianovese 3 – 0 Corigliano Schiavonea

Sersale 0 – 0 Acri.

CLASSIFICA:

Roccella 47, Sambiase 35, Castrovillari e Guardavalle 34, Isola C.R. 32, Palmese 30, Bocale 28, Gallico Catona 27, Taurianovese 26, Acri e Corigliano 25, Sersale 24, San Lucido 17, Paolana 13, Nausicaa S.M. e Rossanese 12.

 

 

Una domenica salutare per la De Seta Cosenza

Difficilmente poteva e potrà esserci avversario più morbido. Difficilmente la De Seta Casa Conad Vena Cosenza chiuderà una partita in meno di un’ora e un quarto. In questa domenica di pallavolo difatti, gli uomini del tecnico Marano hanno schiacciato la Pallavolo Martina Franca tre set a zero (25-16; 25-12; 25-13), in una delle partite più monotone e intuibili della stagione. Basterebbe rivedere la maggior parte dei servizi e degli attacchi delle due squadre, per rendersi conto di quanto i pronostici pre-gara siano stati veritieri. I cosentini, a parte il bulgaro Galabinov, non forzavano il servizio e bucavano la difesa avversaria con tenera superiorità. I pugliesi, eccetto Sarpong, appoggiavano in palleggio il loro terzo tocco e battevano in “flot”, con la preoccupazione di non sbagliare. Qualche loro pallonetto è stato beffardo per la linea mediana cosentina.

La partita è servita al coach Marano per ruotare gli uomini, per incentivare chi gioca meno e sperimentare eventuali trovate tecnico-tattiche. Neanche per un minuto, sarebbe falso sostenere il contrario, ha temuto i suoi giovanissimi e impreparati avversari. Neanche per un minuto, sul suo viso si sono avvicendate espressioni di deconcentrazione. Guardarlo dalla tribuna è pedagogico: lui è costantemente parco di consigli e cazziatoni. E se il dovere di un cronista è quello di essere smaliziato, bisognerà fargli notare che in ricezione si vedono ancora ingenuità innocue (se l’avversario è piccolo), ma obbligatoriamente risolvibili se si vuole salire di categoria.

In questa domenica pallavolistica inoltre, lo schiacciatore cosentino Costantino Garofalo ha salutato compagni e città. Poche ore prima della partita, un comunicato stampa ha informato i tifosi della sua partenza per la Puglia. “La media statura che fa il verso ai giganti” giocherà in B2 con la Virtus Tricase. Di comune accordo, come ha specificato una nota societaria. Dall’abbraccio con gli atleti della De Seta, dal balzo che gli hanno fatto fare dal centro del parquet, si va a cena con immagini più emozionanti della partita stessa e con una domanda.

La De Seta Casa Conad Vena Cosenza ripeterà il fantastico girone di andata ?

In panchina, esordio vincente di Franceschini: battuta la Palmese

GallicoCatona: Pratticò, Musarella, La Cava, Marra, Marcianò, Barca , Giunta (al 74 Fabrizio), Barillà D., Zappia (al 41 Monorchio), Cormaci (all’83 Aiello), Penna. Allenatore: Ivan Franceschini 7.

Palmese : Di Martino, Villella, Gambi, Musumeci, Mascaro  (al 57’st Formidabile), Babacar, Capria (al 50 Viscomi), Malandra, Di Giacomo (al 54’st Rotolo), Bruzzese, Cecco. Allenatore: Marco Colle

Arbitro: Rispoli di Locri  (Scigliano e Cavallini di Rossano)

Marcatore: 6’ Giunta

Note: terreno di gioco in ottime condizioni. Tempo nuvoloso. Spettatori: 300 circa di cui un centinaio ospiti.

 

Gallico – Alla vigilia della partita, in casa neroverde c’era tutta la volontà di ritornare agli avversari lo “sgarro” della sconfitta casalinga e invece il Gallico-Catona ha bissato la vittoria contro i neroverdi pianigiani. Nonostante le numerose assenze di titolari, la squadra di casa riesce ad imporsi sugli ospiti scesi in campo frastornati e privi di idee. Buona la prima dunque per Ivan Franceschini all’esordio della sua carriera di allenatore. Il Gallico-Catona parte forte e al 6’ trova il gol del vantaggio grazie a Giunta che raccoglie un bel passaggio in profondità di Penna e scavalca con un pallonetto il portiere avversario. La Palmese arranca e non riesce a trovare spazi. Solo qualche tiro da fuori con Cecco e Malandra che però non impensieriscono il portiere locale. Nella ripresa la situazione non cambia. Il Gallico-Catona chiude bene gli spazi e la Palmese ha uno sterile possesso palla che non porta ai frutti sperati. Anzi è la squadra di casa che ha la possibilità di raddoppiare con un bel tiro di Cormaci che però si stampa sulla traversa al 70’. L’ultimo sussulto della gara è di colore neroverde. All’ultimo giro di lancette dei 4’ di recupero concessi, gli ospiti colpiscono il palo e vedono così sfumare l’unica concreta possibilità di evitare la sconfitta.

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Cappellacci e Calderini.

Così diversi, eppure così uguali. Sembrano fatti apposta per non coesistere, e invece coesistono eccome. Simbolo del fatto che gli opposti si attraggono, si, ma chi si somiglia si piglia. Questa è la storia dei due che si sono presentati oggi in Sala Stampa, Mister Cappellacci ed Elio Calderini. Due uomini, due motivi diversi, una sola passione, un solo obiettivo: vedere il Cosenza in cima a tutti. Argomento principale della rubrica: l’abbraccio che Calderini ha riservato al Capp al termine della partita. Un saltargli letteralmente addosso che ha, per alcuni versi, ricordato la scena molto simile tra Ibra e Mancini al termine di Inter – Parma, stagione 2007/’08. Ma bando alle ciance, lasciamo parlare i protagonisti.

D: “Mister, c’è stato un gesto molto bello, che è una foto importante per il calcio odierno: Calderini le è letteralmente saltato addosso per festeggiare la vittoria. Una scena che cementifica un rapporto forse messo troppe volte in discussione dai media. Quanto è importante Elio per questa squadra?”

R: “Mi sembra naturale che Elio sia importantissimo, lo si vede dal contributo che da’ ogni volta che scende in campo. Ha una tecnica impressionante, una capacità di cambiare passo invidiabile, e finalmente ha capito come non sia effettivamente facile far coesistere tanti buoni giocatori come loro. La testa lo penalizza, potrebbe essere in serie superiori per la tecnica che ha, ma oggi è a nostra disposizione e questo ci fa piacere. Benché il cervello gli funzioni a tratti -ride, ndr.”

D: “Elio, l’abbraccio con il Mister è stato il momento più bello. Questo rapporto un po’ di amore ed odio, come ci ha confermato Cappellacci, è giunto finalmente ad un Nirvana.”

R: “Io con il mister ho un rapporto di forte simpatia perché è uno con il mio stesso carattere. Capisco anche la difficoltà di stare nelle sue condizioni, perché non è facile fare scelte. L’importante è capire quando uno può e non può giocare, e non magari essere capricciosi o comunque arroganti. Bisogna essere intelligenti, è qui che si scopre l’intelligenza di un calciatore.”

D: “Sei stato protagonista di un altro episodio molto bello per il mondo calcistico che viviamo: il tuo inchino sotto la curva è stato motivo di gioia per tutti i tifosi, dei quali, oggi più che mai, sei il beniamino.”

R: “Beh, dovevo trovare un modo per ringraziare il pubblico della vicinanza espressa durante i momenti nei quali sembrava che ogni giorno dovesse essere l’ultimo per me qui a Cosenza, i Tifosi hanno insistito così tanto perché restassi che, alla fine, mi hanno commosso e convinto. E’ un pubblico straordinario, da serie superiore, io lo dico sempre. E quindi l’esultanza, l’inchinarmi di fronte a loro è stato il gesto migliore che potessi fare per ringraziarli.”

Si conclude qui questa puntata di (C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo. E forse meglio di questo oggi non potevamo chiedere, con Calderini e Cappellacci, i due più in vista della squadra. Ci rivediamo tra due domeniche, quando il Cosenza sfiderà, in casa, il Castel Rigone. Per il momento godiamoci il primato.

Francesco La Luna

Lettera aperta al Governatore Scopelliti da parte di un dipendente di Calabria IT

“Cari Colleghi di CALABRIA I & T,

oggi si vuole destare la politica da un torpore dovuto certamente ai mali di stagione. Quindi …..

Caro PEPPE, cerca di far ragionare i tuoi uomini, non farli raggirare da FRANCHI tiratori.

T i hanno presentato la mappa che al momento appare?

Ti riassumiamo qualcosa:

Il sindacalista FRANCO e sincero applica la par conditio, quindi ha voluto far passare tutte le sue RSA, critica i quadri,  ma questi ultimi sono tutti aspiranti quadri, ciascuno per meriti sul campo (per il principio “NEMNEM LAEDIT QUI SUO IURE UTITUR”). Infatti, la dama è una ex IG, un altro è il fedele autista di associazione di “GATTOLA memoria” e l’altro è il traghettatore  colui che arruola. Il traghettatore ALTO condottiere (figlio, nipote, cugino, amante……..) è fantastico, perché c’è stato un attimo che avrebbe o stava per fregare il CAPO, al momento è solo VICE.

Bisogna ammettere che questo FRANCO individuo che non vuole MAI svelare le SUE strategie (ma tramite dolci donzelle, cortigiane navigate, benefattrici dell’UmaNItà )Caligiuri E Fedele prediligono la famiglia, Galati predilige la famiglia (ma la sua è la più numerosa, si ravvisa dal piano industriale la stabilizzazione di  altre 200 unità), Novene, Magno, Meduri, Morelli, Misasiani, Massoni, Pujia, Ranieri, Rizza (in più aggiungiamo  una cugina amata, ma nevrotica, di tua conoscenza).

La Calabria che bel quadretto di famiglia e mentre tutti litigano e lottano fra di loro per un piatto di lenticchie ed immaginando  scenari futuri sempre più foschi; i Calabresi, coloro che vogliono avere AGEVOLAZIONI per un futuro migliore, non possono che sperare che la FINANZIARIA REGIONALE con tutti i suoi SPRECHI e SINISTRI componenti vadano a farsi BENEDIRE.

PEPPE, scusa l’ardire e la confidenza, ma ci vuoi dimostrare chi sei veramente o per l’ennesima volta ci lasci delusi ?

Nostro Governatore e Nostro Nocchiero, tu sai , in tutta coscienza, che dovrai risarcire noi lavoratori costretti ad oziare per colpa di personaggi che hanno solo paura di non poter più RUBARE ed in questi mesi si stanno affrettando a chiudere accordi, contratti, acquistare ecc..

Ti invitiamo a mettere una mano sulla coscienza e vedere questa situazione senza essere pressato, ma come l’unico uomo che ha voglia di far crescere la CALABRIA.

Ed a poche ore dall’apertura dell’anno degli ermellini, vogliamo fare un appello AIUTATE LA CALABRIA

Invece  a qualche ermellino poco candido  perdoniamo di aver favorito figlie e moglie. Ci permettiamo  e suggeriamo a qualche  giovane marito di essere più vicino alla propria  moglie, in modo che non si distragga e non faccia appesantire la veste di cornio materiale . Ridiamo all’ermellino dignità e confermiamo la sua  purezza e incorruttibilità.

Non ci va di fare un elenco dettagliato di nomi e particolari, perché ognuno racchiude in se potenzialmente un uomo sano ed un uomo corrotto. Credendo di essere nel giusto e volendo credere ancora ai MIRACOLI,  governatore sii tu la luce che conduce la Calabria alla rinascita e non all’oblio”.

                                                                                                                              Francesco Rossi                                         

 

Anno giudiziario, Molinari (M5S): “Serio l’allarme lanciato dalle toghe”

“Occorre sostenere e rimettere in moto l’attività della magistratura per vincere la sfida contro le ’ndrine.”

“Che senso ha sminuire l’opera della magistratura se vogliamo riuscire a sgominare le associazioni criminali di stampo mafioso? Ce lo stiamo chiedendo ormai da tempo senza riuscire a darci risposte esaurienti. Se c’è un problema si mettono in campo tutte le soluzioni possibili per cercare di risolverlo e, invece, nel sistema della giustizia italiana, i problemi si acuiscono, gli appelli si moltiplicano ma tutto resta immutato.

Come Movimento 5 Stelle non possiamo rimanere sordi alle richieste legittime di chi si trova a lavorare contro la ’ndrangheta e, nel contempo, fronteggiare mille emergenze giornaliere. Il presidente vicario della Corte d’appello, Bruno Arcuri, lo ha detto chiaramente nel corso delle cerimonia dell’anno giudiziario: le scoperture d’organico a Catanzaro e a Vibo Valentia sono così consistenti che potrebbero paralizzare l’attività giurisdizionale di quei tribunali ; e, ancora, rileva problemi gravissimi anche al Tribunale di Crotone, che completano un quadro già desolante.

La vergogna ci assale quando ascoltiamo il procuratore generale Consolo dichiarare che, da anni, ha portato all’attenzione del ministero, del CSM e della Commissione parlamentare Antimafia la difficile situazione degli uffici giudiziari senza per questo essere riuscito a risollevare le sorti dei distretti, dove le gravi carenze di organico hanno comportato «la definizione di una parte dei processi con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, a volte già in primo grado».

Tutto ciò è ingiustificabile.

Siamo testimoni di un fatto che non ci saremmo mai aspettati di rilevare nelle istituzioni : mentre la magistratura mendica ciò che le necessita per far funzionare al meglio la macchina della giustizia, la ’ndrangheta si riorganizza all’ombra dello Stato, diventa più forte e fa un ulteriore salto di qualità. Un risvolto inquietante che – di per sé – dovrebbe convincere uno Stato che si preoccupa solo di svendere i beni pubblici a sbloccare fondi in difesa dei presidi di giustizia, libertà e sicurezza. Mentre non si riesce a recidere alla radice il perverso connubio politica-criminalità organizzata – con il 416ter bloccato da forze politiche terrorizzate dalla possibile perdita della loro impunità e la Legge Lazzati depotenziata rispetto alla sua forza d’impatto – la giustizia italiana è in liquidazione per mancanza di risorse : assistere in silenzio sarebbe, più che complicità, un crimine imperdonabile”.

Avv. Francesco Molinari – M5S

Cittadino eletto al Senato

Vice Presidente Comm. Finanze e Tesoro

Capogruppo Comm. Politiche Europee

Cosenza – Vigor, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 6,5: partita tutto sommato tranquilla per il portiere rossoblu, che infonde comunque sicurezza alla squadra con uscite perfette e tempismo impeccabile. Paura quando si accascia tenendosi la mano, sollievo quando si rialza.

Mannini voto 6,5: dopo alcune prestazioni opache, sfodera una gara di sostanza, correndo a più non posso e saltando costantemente l’avversario. Si sovrappone anche molto bene e trova più volte il traversone.

Blondett voto 6: un paio di interventi assolutamente tranquilli, nulla più di questo. La Vigor punge poco o nulla, e la retroguardia passa un pomeriggio di relativa tranquillità.

Pepe voto 6: per una volta ordinato, non caotico, viene punito con un rosso in una situazione piuttosto ambigua. Riesce comunque, cosa piuttosto positiva, ad esprimere sicurezza, sia per demeriti altrui ma soprattutto per propri meriti.

Bigoni voto 6: il quattro lo traveste da mezzala, e ci metto circa dieci minuti a capire che lui gioca dietro e Guidi imposta. Comunque sia, partita abbastanza anonima del trottolino, che si concede un pomeriggio – meritatissimo – di riposo dopo un girone e più di corsa.

Guidi voto 6,5: è lui la vera sorpresa: da centrale a mediano, svetta su tutti i palloni alti anticipando D’Amico, che marca ad uomo senza fargli toccare un pallone. I rinvii di Piacenti sono tutti suoi, e poco importa se qualche volta passa a vuoto: Cappellacci ha fatto un altro mezzo miracolo.

Criaco voto 6: si vede poco, forse perché fa tanto lavoro sporco. Diciamo che oggi fa un po’ il Bigoni, correndo a più non posso e tappando le falle che la barca dimostra, ogni tanto, di avere. Si prende un po’ d’insulti quando ignora Calderini per insistere nell’azione personale, ma a noi Ciri piace così.

Asante voto 6,5: inizia abbastanza malino, essendo poco rodato, poi cresce col passare dei minuti per diventare, nella ripresa, il padrone indiscusso del centrocampo: meraviglioso il passaggio con il quale spedisce in porta De Angelis per la doppietta personale del numero dieci. Gli anni di categoria e di lavoro si vedono, un fisico statuario fa il resto. Lo rileva Carrieri, s.v.: meriterebbe più possibilità, forse con la squalifica di Pepe ci sarà l’occasione di vederlo in campo dal ‘1 domenica prossima.

Mosciaro voto 4: partita da cinque, comportamento da quattro. Mi dispiace, ma non si fa. Un capitano non abbandona mai la propria squadra. Eppure lui, appena uscito, infila la giacca e se ne va. No, no e ancora no. La scusa del freddo usata dal Capp in Sala Stampa non regge: al mister crescerà il nasone alla Pinocchio. Lo rileva Calderini, voto 7: dinamicità, dribbling, classe: dopo “Harry ti presento Sally”, “Mister ti presento Elio”. Che giocatore, che uomo che si inchina alla curva dopo il gol. L’altra faccia della medaglia.

Alessandro voto 7: Beep Beep è tornato. Pronti via e scappa sulla fascia, con tre avversari al suo inseguimento, per servire a De Angelis il pallone del vantaggio. Quanto corre, e soprattutto quanto tiene il pallone: non glielo levi neanche da terra, come dimostra la lotta con due lametini nella ripresa. Uno dei top player. Lo rileva Palazzi, voto 6: fa il suo basso nella difesa a cinque, non spinge e resta lì.

De Angelis voto 9: signori, inchiniamoci. Nove come le reti realizzate in diciotto presenze, media di una rete ogni due partite. Mostruosa la grinta, la forza, il coraggio e soprattutto la classe che mette su ogni singolo pallone che gli viene servito. Ecco, lui è l’uomo del momento, per le prestazioni. Un bomber silenzioso, che lascia parlare il campo. Anzi, gli lascia suonare questa nona sinfonia, come quelle di Beethoven, come il musicista anche lui sordo, si, ma alle critiche.

Francesco La Luna

Pd, Magorno candidato segretario regionale

E’ avvenuta stamane a Cosenza la presentazione della candidatura di Ernesto Magorno a segretario regionale del PD.

Di seguito proposto i punti programmatici proposti all’ on. Magorno dal coordinamento Regionale dell’Area Democratica presentati dall’ On. Laratta:

“1) una forte rottura rispetto al passato. Soprattutto nei modi di vivere e intendere il partito; una gestione trasparente, aperta, dinamica e un nuovo modello di partito sul territorio;

2) che si metta in campo una nuova generazione alla guida del partito a tutti i livelli e negli organi statutari. La Calabria ha bisogno di un pd fortemente diverso, che si apra a tutti;

3) chiediamo una mozione congressuale, e quindi un voto,  relativamente alle candidature calabresi nelle istituzioni nazionali. Qualunque sia la legge elettorale: mai più candidati al parlamento imposti dall’alto! Non ne accetteremo nemmeno uno!

3) chiediamo un fortissimo rinnovamento nelle liste delle prossime elezioni del consiglio regionale;

4) chiediamo un progetto del pd per salvare la Calabria’ ed un piano urgente contro la povertà che sta distruggendo le famiglie calabresi;

5) chiediamo il funzionamento continuo degli organi collegiali regionali del partito: direzione snella e operativa, Assemblea regionale convocata una volta al mese e direttamente impegnata nel confronto e nelle proposte per il rilancio del partito.

6) consultazioni continue anche on line con la base del partito, al fine di un coinvolgimento diretto di iscritti e simpatizzanti nelle decisioni da adottare.

 Siamo convinti che l’elezione di Magorno rappresenterà un fatto assolutamente positivo per la politica calabrese.

 Finalmente  nascerà il pd in Calabria, e si porrà fine a quattro anni di commissariamento fallimentare.

Abbiamo pochi mesi per far nascere il partito e per farlo diventare protagonista. Con Ernesto Magorno ed una squadra forte e determinata, ce la possiamo fare”.