La ballata “A cruci di povari” di scena all’Unical il 20 giugno, per rivivere problemi presenti e passati dell’Italia

Un Cristo che invita non alla preghiera, non alla richiesta fiduciosa e remissiva di un miracolo, ma alla presa di coscienza, alla ribellione solidale e condivisa per risolvere gli affanni, grandi e piccoli, che gravano sulla vita quotidiana del contadino, del povero, dell’umile. È questo, in sintesi, il messaggio de ‘A cruci di povari, la ballata composta da Danilo Montenegro nel 1974, che ritorna, pregna e densa di attualità e di denunce, nello spettacolo musicale e teatrale cui dà il titolo.‘A cruci di povari, A ricchizza ppe’ figghijoli (il sottotitolo è una polisemica nota di speranza) si preannuncia come una summa dei temi trattati da Montenegro fino a questo punto della sua carriera artistica, ed è appena il caso di ricordare le molteplici espressioni – musica, poesia, pittura – a cui l’artista ricorre nel suo ruolo di neocantastorie.

Decisiva, per la stesura del prologo, la conoscenza della controstoria che tanta nuova luce sta gettando sugli eventi coevi e successivi all’unità italiana (il riferimento è Pino Aprile, con il suo Terroni) e che dà spunto a Montenegro per esprimere con maggiore amarezza, con più veemente forza, se ciò è possibile, tutto lo sdegno per le condizioni in cui hanno versato storicamente le classi subalterne e di cui le vicende pre e post unitarie sembrano segnare la genesi. Le violenze, i soprusi, il genocidio, la miseria che hanno distinto la conquista sabauda, danno il via alla piaga per eccellenza che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la storia del Meridione: l’emigrazione.

In realtà ‘a cruci di povari si materializza proprio come crudele necessità di lasciare la propria terra, per lavorare e assicurare la sopravvivenza per sé e la famiglia. Una “croce” che ha segnato il destino di milioni di meridionali, che si è ripercossa sul presente e il futuro di uomini, donne, bambini, famiglie e generazioni intere estraniate dalla lontananza, smembrate nella vita, e spesso dalla morte. Ma l’emigrazione, come risvolto storico si risolve nella sicurezza economica, nel “pezzo di pane”,‘a ricchizza che la miseria, nella propria terra, ha negato; nel presente, prossimo e futuro, si trasforma in ricchezza culturale, appannaggio dello spirito e della memoria, che fa riscoprire alle giovani generazioni tracce del proprio passato, fierezza per le proprie radici. La narrazione scenica ripercorre le fasi salienti della storia meridionale post unitaria: i processi migratori, l’occupazione delle terre, le tragedie minerarie. Descrive con duro e poetico realismo la sfiancante fatica della terra e la miseria quotidiana del lavoro “sotto padrone”, per proseguire, con altrettanta crudezza e poesia a tratteggiare la nuova emigrazione, quella che oggi vede protagonisti intere famiglie e soprattutto i giovani, laureati e specializzati, sfruttati e offesi da un sistema che disconosce il merito. Paradossale riflesso di questa circostanza è il fenomeno uguale e contrario dell’immigrazione, di cui il Meridione è approdo eletto; la storia vissuta dai nostri avi, si ribalta e si riflette nelle condizioni che subiscono i “disperati” dei barconi, prigionieri politici, vittime di guerra e di miseria del continente africano, dell’Est europeo, del Medioriente. Una sorta di emigrazione a rovescio, che riporta di drammatica attualità, seppure con ruoli diversi, la nostra storia, passata e recente.

La chiusa dello spettacolo è affidata a una “denuncia planetaria” che lascia trasparire i pastellati colori della speranza, con l’invito a “voler giocare a fare la pace e non la guerra”. Ad una condizione. Che l’umanità possa affrontare consapevolmente, criticamente e risolvere il connaturato e pernicioso dualismo tra bene e male, tra istanze egoistiche e tensioni altruistiche. Ecco perchè il brano finale Sciogghji lu gruppu, testo dal forte impatto emotivo – al di là del significato letterale che, all’epoca della sua uscita (1974) lo sottopose ai rigori della censura che ne proibì la diffusione – in realtà è un abissale, massacrante esame di coscienza del singolo individuo che riconosce il nodo, lu gruppu del proprio egoismo, “padrone malvagio” letteralmente da sopprimere, per contrastare la tendenza al male ed alla negatività, pena l’interminabile sofferenza dell’individuo e della collettività.

Lo spettacolo – che affida i suoi molteplici messaggi ad un’alchimia di musica, teatro, danza, canto, poesia, pittura, immagini – porta la firma registica di Antonio Conti, con le coreografie di Paolo Gagliardi e le musiche originali di Gregorio Lagadari. I testi e le musiche dei brani, oltre alle opere pittoriche, sono di Danilo Montenegro, che affida messaggi densi e coinvolgenti attraverso il “Canto dei nuovi emigranti” di Franco Costabile e la “Calabria che lo scirocco” di Dante Maffia. Il lavoro teatrale e musicale è sostenuto dal GALKroton che è lo sponsor principale, ed è realizzato in coproduzione con l’Unical, Cams. Il debutto è fissato al 20 giugno, presso l’Auditorium dell’Unical, con inizio alle ore 20,30.

Nei giorni 16 e 17 giugno è previsto il backstage per i giornalisti. Il costo del biglietto è di 10 Euro, 7 per gli studenti.

CGIL Cosenza e Associazione Culturale Seminaria – Auser Ricordano Don Gallo

COSENZA – La CGIL di Cosenza e L’Associazione Culturale Seminaria – Auser CGIL Cosenza, all’interno della rassegna LA CULTURA ACCANTO 2013 avevano previsto per il 12 giugno un incontro con Don Andrea Gallo. All’incontro avrebbero partecipato Padre Eugenio Clemenza, Claudio Dionesalvi, Vito Teti, Giovanni Donato. Un folto numero di persone tra coloro che seguono assiduamente la programmazione della nostra associazione e che, dopo tre anni di attività, sono divenute una folta schiera, sarebbero state presenti. A costoro, di sicuro, si sarebbero unite le tante altre persone attratte dall’idea di poter vedere, ascoltare e conversare con questa straordinaria personalità che rappresenta un unicum, per coraggio, impegno e apertura di pensiero, nel panorama religioso e civile della nostra società.

Purtroppo Don Gallo è morto, ne abbiamo dato tempestiva notizia durante il penultimo incontro della rassegna, il 22 di maggio.

Quando, nel corso di un incontro di programmazione del nostro gruppo è emersa la proposta di incontrare Don Gallo, tutte e tutti, indistintamente, l’abbiamo accolta con entusiastica convinzione. L’idea di questo incontro si sposava perfettamente con la politica culturale della CGIL Cosenza e di  Seminaria che lavorano con il proposito di accogliere e confrontarsi con le persone e i punti di vista più interessanti e innovativi del panorama italiano. Non è stato facilissimo concordare questo incontro e, data la difficoltà di Don Gallo a prendere l’aereo e la fatica di un eventuale viaggio in treno, la soluzione di un incontro in videoconferenza ci è sembrata la sola possibile.

Vogliamo ricordare la familiarità e la cordialità di Lilli, la sua infaticabile assistente, che con una correttezza esemplare ha mediato il contatto con Don Gallo. Una settimana prima del 22 maggio fu lei stessa a telefonare per informarci dell’eventualità che avrebbe potuto essere rinviato l’incontro date le sue condizioni e la prescrizione medica di riposo assoluto. Abbiamo deciso che ci saremmo risentite a fine mese per valutare l’opportunità o meno di confermare o rinviare. La sua telefonata ci giunse proprio durante una delle tante riunioni organizzative di Seminaria e fummo tutti teneramente colpiti dalla correttezza e dalla premura di questa persona.

Avremmo voluto offrire alle cittadine e ai cittadini di Cosenza l’occasione di ascoltare ancora il suo solido, appassionato e trascinante pensiero sull’ortodossia della chiesa e l’accoglienza della strada, sulla sessualità, sull’ascolto e la considerazione dei bisogni di tutti e per primo degli ultimi. Avremmo voluto ascoltarlo sulle scelte della politica istituzionale in materia di diritti, su quei temi per i quali lui si è battuto con instancabile passione e che spesso passano in secondo piano nell’agenda degli impegni istituzionali. Siamo arrivati tardi o forse lui se ne è andato troppo presto, nonostante l’età. Lo salutiamo lo stesso, in un modo vetusto e retorico, – col pugno chiuso e un mormorio di Bella Ciao -con quella retorica che in alcune occasioni speciali si spoglia della sua insensatezza e riacquista un’inedita significanza.

Reast in Beatz: Full Immersion nella Cultura Hip Hop

COSENZA – “Rest In Beatz” è il titolo dell’iniziativa che avrà luogo nei locali dell’associazione culturale Alt Art, in via Longeni 25/bis, il 12 giugno a partire dalle ore 19.00.

L’ Associazione culturale Alt Art ha accolto con grande entusiasmo “Rest In Beatz”, un’iniziativa nata dalla collaborazione della Bad Trip Crew e Mario Powah con l’intento di promuovere la musica e la cultura Hip Hop in tutte le sue forme e sfaccettature. Nel corso delle serata, infatti, si esibiranno diversi artisti che coloreranno l’atmosfera e riempiranno i locali di Alt Art di musica, danza e tanta energia: dj, mc, beatboxer, breaker, tutti ragazzi tra i 18 ed i 27 anni, metteranno in mostra la loro creatività e la passione per il mondo dell’Hip Hop. La “jam” avrà inizio alle ore 19.00 di mercoledì 12 giugno, con ingresso libero, nella sede dell’associazione situata ad Arcavacata, in via Longeni 25/bis e sarà aperta da un’esibizione live del gruppo “Sugar for your lips”.
Gli Mc che si esibiranno sono Futre, Libberà, Stono, Michelangelo, Virus Mc, Red Nervo, Hate, Swona, Zeno. Tutta la loro abilità nell’incastrare le parole in rima sarà impreziosita e supportata dalla bravura dei due beat boxer Slem e Big Rob.
L’esibizione di Breakdance, invece, vedrà protagonisti i ragazzi dell’Unical style Crew, mentre la consolle sarà affidata a dj Laib e Spagnolo, supportati dell’esperienza di dj Kerò.
L’appuntamento ha lo scopo di creare un momento di aggregazione tra persone che condividono la stessa passione e di far conoscere gli aspetti più interessanti e costruttivi di questo fenomeno che si riflette nella musica, nella danza e nella moda.

Associazione culturale ALT ART
associazionealtart@gmail.com
http://www.facebook.com/altart.altart

Sequestrata a Locri Discarica Abusiva di Automobili

LOCRI (RC) – Il corpo forestale ha sequestrato una discarica abusiva a Locri, denunciando il proprietario del terreno, C.M. di 46 anni.

La discarica conteneva auto usate, parti di vetture, insieme a paraurti, serbatoi di plastica ed altri rifiuti metallici.

Dopo aver effettuato un ulteriore controllo su una ditta di autodemolizione di cui è titolare lo stesso proprietario del terreno, il corpo forestale ha sequestrato anche questa  per aver riscontrato alcune irregolarità.

 

Por Calabria Fse 2007-2013 considerato idoneo per dare una spinta economica alla regione

L’assessore al lavoro, formazione professionale e politiche sociali esprime soddisfazione per i riconoscimenti ottenuti durante il VII° Comitato di sorveglianza del Por Calabria Fse 2007-2013 nel quale il capo unità della direzione generale occupazione e affari sociali della Commissione europea Nicolas Gilbert Morin ha sottolineato i miglioramenti registrati puntualizzando che il Por Calabria Fse è in linea con quello delle Regioni a obiettivo convergenza e superiore a quello di alcune regioni centrosettentrionali.

La spesa certificata, come dichiarato dallo stesso assessore Salerno, ha superato di 21 milioni il target prefissato (385 contro 364), rendendo possibili una programmazione degli interventi per migliorare la qualità di vita dei cittadini e per portare avanti delle politiche per il reinserimento occupazionale e la creazione di posti di lavoro, pur dovendo fare i conti con un grave ritardo economico – sociale.

“Il ciclo di programmazione 2014-2020 – aggiunge l’assessore Salerno – dovrà necessariamente contraddistinguersi per un approccio sistemico e strategico, per una visione complessiva, per un metodo che premia efficienza e capacità di rispondere con tempestività alle sfide che ci impone la competitività del mondo moderno. Requisiti che saremo in grado di garantire in considerazione della chiarezza progettuale che distingue l’azione del presidente Giuseppe Scopelliti, che ha saputo, con la forza e l’ostinazione dei fatti, riacquistare la credibilità della Calabria. Sono convinto – conclude l’assessore Salerno – che con la determinazione e la brillantezza delle sue risorse umane e con una classe dirigente all’altezza, la Calabria possa davvero costruire il suo cammino di riscatto”.

“La sigaretta elettronica: rimedio o nuova dipendenza?”, ne parla l’Asp di Catanzaro

CATANZARO – Si è discusso della sigaretta elettronica, rimedio contro il fumo ma anche nuova dipendenza, nel corso del convegno organizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e dal Lions Club Catanzaro Host in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco indetta dall’Organizzazione mondiale della Sanità. L’iniziativa, che si è svolta nella sala convegni della Camera di Commercio, ha avuto come tema “La sigaretta elettronica: rimedio o nuova dipendenza?”.

Il convegno rientra nelle molteplici attività finalizzate alla prevenzione dell’uso ed alla disassuefazione del fumo di sigaretta, svolte dal Gruppo per la lotta al tabagismo dell’Asp di Catanzaro, coordinato dal dr. Federico Bonacci, nell’ambito del Piano operativo triennale della Prevenzione della Regione Calabria, curato dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, area Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

La tematica fumo in questa occasione è stata affrontata con un’ottica diversa e quanto mai attuale: protagonista la “sigaretta elettronica”, commercializzata quale rimedio per la dipendenza del fumo di sigaretta, il cui uso sempre più frequente sta sollevando da più parti dubbi e perplessità.

Dopo il saluto del Prefetto di Catanzaro, dott. Antonio Reppucci, hanno introdotto l’argomento la prof.ssa Maria  Bitonte, Presidente del  Lions Club Catanzaro Host, il  dott. Francesco Dell’Apa, coordinatore della VII Circoscrizione della Macro Area Sanità  Lions ed il dr. Massimo Tigani Sava, Direttore “Local Genius”, moderatore dell’incontro.

Il convegno ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro, dr. Gerardo Mancuso, che ha richiamato una recente nota dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), con la quale l’Agenzia auspica che le sigarette elettroniche contenenti nicotina siano considerati farmaci e come tali sottoposte a controllo e ne sia vietato l’uso ai minori di 18 anni

“Il fumo di sigaretta – ha spiegato il dg Mancuso – è la prima causa di tumore ai polmoni. Le sigarette sono responsabili di oltre l’85% dei casi di tumore ai polmoni, in merito al quale in Italia nel 2012 sono state registrate 38 mila nuove diagnosi, tramite le quali è stato rilevato come le donne siano sempre più colpite e come la malattia non colpisca soltanto i fumatori e le fumatrici, ma anche coloro che si trovino esposti a fumo passivo e inquinamento. Smettere di fumare significa dunque non soltanto proteggere la propria salute, ma anche il benessere di coloro che ci circondano e l’ambiente in cui viviamo…”.

Concetti ribaditi anche dalla dott.ssa Rosa  Anfosso, consigliere nazionale dell’Associazione italiana di economia sanitaria (AIES), che ha ricordato quanto alto sia il prezzo che si paga per la dipendenza dal fumo di sigaretta, sia in termini di salute individuale che collettiva: in Italia sono circa 80.000 all’anno le morti attribuibili al fumo di sigaretta ed anche la qualità della vita è negativamente influenzata da tale dipendenza.
Il dott. Federico Bonacci ha trattato le basi biologiche della dipendenza ed ha esposto i dati emersi da una revisione della letteratura scientifica sul  tema della sigaretta elettronica. Dalla maggior parte di questi studi non sembra emergere la presenza di sostanze cancerogene note in quantità pericolose, in particolare sono assenti i prodotti della combustione (CO e catrame). “Nonostante ciò – è stato ribadito nel corso del convegno – non esistono studi tossicologici adeguati a breve e a lungo termine ed è da segnalare un aumento della concentrazione di nicotina nel sangue, paragonabile a quello delle sigarette tradizionali, per le confezioni che contengono questa sostanza. La Società Italiana di Tabaccologia è contraria al diffondersi del consumo nei luoghi chiusi ed auspica l’estensione del divieto di fumo nei luoghi pubblici alla sigaretta elettronica”.

Il prof. Francesco Perticone, Ordinario di Medicina Interna all’Università Magna Graecia ha relazionato sui danni che il fumo provoca sull’apparato cardiovascolare e sui meccanismi biochimici che sottendono al danno tissutale. “L’efficacia delle sigarette elettroniche – ha affermato Perticone – nella cessazione dal fumo è accertata nel breve termine, ma vi è il concreto rischio che essa  stessa possa dare  dipendenza nel lungo periodo”.
I lavori del convegno sono stati conclusi dall’avv. Giuseppe Iannello, Presidente dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Catanzaro.

Conclusa la due giorni sul tema “Napoli e la Calabria, un viaggio attraverso i secoli”

Si è conclusa l’intensa due giorni di Cosenza e Camigliatello dove si è svolto il convegno di studi “Napoli e la Calabria, un viaggio attraverso i secoli”. L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri si è dimostrato molto soddisfatto per l’interesse suscitato dall’evento, che ha visto una nutrita partecipazione anche delle istituzioni. Si è andato ad approfondire, attraverso la storia, l’arte, l’architettura, la musica, i viaggi nei luoghi, nei costumi, nella natura, nella memoria, nelle tradizioni di questi due territori che hanno una storia millenaria.

Al convegno, oltre all’assessore Caligiuri, hanno relazionato Caterina Miraglia (assessore all’istruzione della Regione Campania), Fabrizio Vona (soprintendente del Polo museale di Napoli),  Mauro Giancaspro (direttore della Biblioteca nazionale di Napoli), Elvira Graziano (direttore della Biblioteca nazionale di Cosenza), Francesco Caglioti (Università’ “Federico II” di Napoli), Mirella Stampa Barracco (Presidente della Fondazione Napoli novantanove), Marta Petrusewicz (Università della Calabria), Francesco Paolo di Teodoro (Politecnico di Torino) Silvana Musella Guida, (Università “Federico II” di Napoli), Gennaro Matacena (architetto), Vincenzo De Gregorio (preside del Pontificio istituto di musica sacra).

“Le mostre allestite, a partire dalla prossima settimana, nelle Biblioteche nazionali di Napoli su ‘La tradizione del viaggio in Calabria’ e di Cosenza su ‘Cosenza-Napoli andata e ritorno in musica’, sono state concepite – ha spiegato Caligiuri – proprio secondo quello che è il filo rosso dell’iniziativa e cioè cominciare a ricordare  e divulgare la grande storia comune del Sud. Nello stesso spirito devono intendersi le visite che le due Soprintendenze ai beni storici artistici di Napoli e Cosenza organizzano, rispettivamente su Mattia Preti (al Museo di Capodimonte a Napoli) e Luca Giordano (a Palazzo Arnone di Cosenza). Da non dimenticare lo scambio nel settore enogastronomico che si è voluto sottolineare nel buffet del Convegno al quale hanno partecipato due cuochi, uno campano (Pietro Parisi di Somma Vesuviana, allievo di Alain Ducasse) e uno calabrese (Pietro Lecce di Camigliatello Silano), che stanno portando avanti approfondite ricerche legate ai prodotti del territorio.”

Secondo Caliguri questo è l’inizio di un percorso che si intensificherà con i mesi, facendo risaltare la grande potenza culturale del sud.

“Su sollecitazione dell’assessorato alla Cultura della Regione Calabria, la Fondazione Napoli novantanove – ha sottolineato Mirella Barracco -, d’intesa con l’assessorato all’istruzione della Regione Campania, che da anni lavora per la valorizzazione dei singoli territori di Napoli e Calabria, ha accettato questa sfida di riunire, d’ora in avanti, le proprie attività e di realizzarle non più separatamente ma in modo il più possibile congiunto”.

Presentato a Castrovillari “Il gusto amaro delle caramelle”, nuovo libro di denuncia sulla pedofilia

CASTROVILLARI – Le caramelle sono una delle forme di adescamento utilizzata dai pedofili. Da qui il titolo del libro “Il gusto amaro delle caramelle”, scritto dall’avvocato Antonio Bianchi che sabato 15 giugno, a partire dalle ore 19.30, presso il Protoconvento Francescano di Castrovillari , insieme con il Sindaco Domenico Lo Polito,la psicologa Rosa Cerchiara, la presidente della Sezione locale del Centro Italiano Femminile, Rosalia Vigna, la giornalista Lucia De Cicco, lo presenterà attraverso una riflessione sul drammma che viene descritto e si abbatte su tanti piccoli.

L’iniziativa, organizzata dal Centro Italiano Femminile del capoluogo del Pollino, dall’Associazione Culturale Khoreia 2000 e patrocinato dall’Amministrazione Comunale , dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati , dalla Camera Minorile, dalla Camera Civile, dalla Camera Penale “Eugenio Donadio”, dall’Associazione Donne Avvocato e dal Comitato Pari Opportunità (del Tribunale di Castrovillari), si avvale, nella proposizione teatrale, della regia di Rosy Parrotta e della partecipazione degli attori Carlo Tallarigo, Martina Daniele e Christan Ventimiglia.

“Il racconto è la storia di un uomo – spiegano gli organizzatori- che si sente un mostro e che nella sua consapevolezza di esserlo trova la sua condanna. É una storia di solitudine dove gli atroci silenzi dei bambini diventano più assordanti di mille urla. É una storia in cui una vittima si trasforma in carnefice e il carnefice in vittima di se stesso. Vittima di un’ anima che non trova pace, neppure dietro le sbarre. Vittima di un demone che risiede dentro lui. Attraverso il racconto di un pedofilo- precisano – si entra in questo mondo perverso, dove l’apparente normalità nasconde doppie vite.”

Castrovillari, si discute sulla proposta del nuovo regolamento energetico del comune

Il Circolo degli ingegneri del Pollino nell’ambito degli incontri mensili del loro organismo di zona hanno organizzato per martedì 11 giugno, a partire dalle ore 18, nel Protoconvento Francescano di Castrovillari, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale della città, un incontro pubblico per discutere sulla proposta del “Regolamento energetico ambientale del Comune di Castrovillari”.

I lavori saranno introdotti dal saluto del Sindaco, Domenico Lo Polito, e caratterizzati dai contributi iniziali degli Assessori allo Sviluppo Ambientale, Angelo Loiacono, allo Sviluppo Territoriale e delle Progettazioni, Giovanna Castagnaro, e da quelli del Responsabile del Settore Urbanistica e Ambiente, Roberta Mari. Invece, le specifiche relazioni saranno curate dagli ingegneri Nicola Nicoletti, Francesco Calà e Salvatore Leto, progettisti del Regolamento Energetico Ambientale del Comune.

Nell’incontro, moderato da Innocenzo Mario Rummolo sempre del Circolo Ingegneri del Pollino, verrà presentato un esempio di risparmio energetico, precisamente: “Il sistema solare termico tra nuove soluzioni” a cura dell’ingegnere Eugenio Provenzano.

L’occasione sarà propizia per addentrarsi con gli ingegneri, attraverso le comunicazioni dei progettisti Nicoletti, Calà e Leto, sulle nuove linee che propone la bozza del nuovo Regolamento Energetico Ambientale del Comune legato alle fonti alternative.

Il Regolamento, che rappresenta l’aggiornamento di quello già in vigore dal 27 maggio 2009, è stato pubblicato sul sito dell’ente www.comune.castrovillari.gov.it, al fine di raccogliere indicazioni da parte dei cittadini. Questo ulteriore passaggio pubblico con il Circolo degli ingegneri e le inidicazioni inviate dai cittadini saranno oggetto di approfondimento di una prossima seduta della Commissione consiliare.

Il perfezionamento, posto in essere dall’Amministrazione, è scaturito dalla recente legislazione nazionale e regionale che ha imposto una rilettura delle norme previste quattro anni fa, a cui si affianca l’esigenza dell’attualizzazione di alcuni contenuti che possono risultare strategici per il territorio proprio in materia di risparmio energetico, sempre più importanti per le comunità.Il Regolamento Energetico Ambientale comunale contempla sei Sezioni con 55 articoli ed una scorta di 8 Allegati , ricordando nella premessa che “disciplina le attività e i servizi energetici presenti e che si sviluppano nel territorio comunale mirando alla tutela ambientale e ad una crescita sostenibile che tenga conto delle specifiche caratteristiche dello spazio edificato e non edificato.”

“Siamo sicuri- sostengono il Sindaco Lo Polito e l’Assessore Loiacono- che con gli apporti anche dei cittadini, il nuovo Regolamento darà un forte contributo alla città per dotarsi di uno strumennto fondamentale per il risparmio energetico che sta perseguendo il Comune nel segno di quella ecosostenibilità legata allo sviluppo, scelta dalle comunità del Territorio.”

Comunali, Vittoria netta di Tenuta ad Acri, Geraci si prende Corigliano

Acri e Corigliano voltano pagina. Ad Acri stravince Nicola Tenuta, mentre sullo Jonio il ballottaggio, come era prevedibile, premia Geraci.

Nicola Tenuta festeggia l'elezione insieme ai suoi sostenitori

ACRI (Cs) – Con 6950 voti (1387 in più rispetto al suo avversario), Nicola Tenuta è il nuovo sindaco di Acri. Tenuta, con il 55, 54% dei consensi, conquista quindi la poltrona di primo cittadino della città presilana (sul quale si era già seduto dal 2000 al 2005) e si prende una bella rivincita, anche rispetto alla clamorosa sconfitta al ballottaggio di otto anni fa, quando, per la riconferma al Municipio, fu sconfitto da Elio Coschignano. La sua coalizione conquista quindi dieci seggi totali: tre per la lista Acri in Movimento, tre per Liberi con Tenuta, tre per Insieme con Tenuta e uno per la lista Con Tenuta. Giuseppe Cristofaro, il candidato del centro sinistra, ha ottenuto invece 5.5.63 voti (44,46 %). Fanno dunque riflettere i dieci punti di percentuale con cui Tenuta ha staccato Cristofaro: probabilmente il nuovo sindaco, sebbene l’Udc (sconfitta al primo turno con Maiorano), avesse dato ai propri elettorali la libertà di scegliere fra i due candidati rimasti, è riuscito a intercettare i voti dell’elettorato moderato. Queste le prime considerazioni a caldo del neo sindaco: <<Questa è una vittoria per la nostra comunità. Ringrazio coloro i quali mi sostengono da sempre, i miei familiari e quelli che mi hanno dato la loro fiducia al ballottaggio>>.

Il neo sindaco di Corigliano Cal. Giuseppe Geraci

CORIGLIANO CALABRO (Cs) – Nell’altro grosso centro cosentino chiamato al turno di ballottaggio, come era prevedibile, trionfa invece Giuseppe Geraci, ex parlamentare di An,  che con 9.341 voti (61,22%) conquista per la maggioranza ben quindici seggi (divisi fra le sue cinque liste). Il candidato sconfitto, Giovanni Antonio Torchiaro, del centrosinistra, conquista invece 5.918 voti (38,78%) e due seggi. Con loro in consiglio ci saranno gli altri candidati a sindaco Sapia Francesco,Triolo Giorgio, Aversente Giorgio, Russo Cataldo Antonio, Campana Elvira e Campolo Gioacchino.

Andreina Morrone