Ivan Iacobini a Frascineto per parlare di trivellazioni

laghidisibaritrivelleFRASCINETO (CS) – La Calabria che Vuoi di Frascineto, capitanata dal segretario Daniele Lanzillotta, ha ospitato ieri un incontro pubblico sulle trivellazioni presso l’Auditorium A. Croccia. Erano presenti anche Gianluca Gallo, ex consigliere regionale, Antonio Gaetani, vicesindaco di Frascineto, e Angelo Catapano, sindaco di Frascineto. “Abbiamo spiegato ai presenti – ha dichiarato Ivan Iacobini, candidato a sindaco di Cassano dell’Area Civicamoderata – quanto sia delicata e contorta la questione trivelle per il nostro territorio. A meno di una settimana del referendum nessuno ha spiegato davvero cosa succederà a questi territori che vivono di turismo ed agricoltura”. Ivan Iacobini è stato invitato in quanto esperto tecnico che ha presentato delle osservazioni per bloccare proprio l’inizio delle stesse trivelle. “Abbiamo presentato delle osservazioni tecniche – ha continuato – per cercare di bloccare realmente le trivelle. Andando un po’ nel tecnico, i Laghi ricadono in area tutelata per legge nei “territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi”, vincolo non considerato negli elaborati progettuali; l’area di intervento, inoltre, è indicata, negli strumenti di pianificazione, come zona turistica G6 (Laghi di Sibari e zone turistiche retrostanti i Laghi stessi). Nei progetti di chi vuole trivellare (ai Laghi da terra e non da mare), però, l’area di intervento è indicata erroneamente come “zona agricola”, pertanto, non sono state rispettate le previsioni urbanistiche e la vocazione intrinseca dei luoghi”. “Le trivelle avrebbero – ha concluso Iacobini – un impatto ambientale devastante, danneggiando in modo irreversibile le risorse paesaggistiche-territoriali locali, comprometterebbero definitivamente e irreversibilmente ogni ipotesi di sviluppo turistico ecosostenibile. Abbiamo montato due immagini per dare una idea di cosa potrebbe succedere ai Laghi di Sibari se non saranno accettate le osservazioni proposte o, comunque, se il referendum sarà nullo, ci ritroveremo per molti anni una torre di trivellazione alta circa 40 metri nel mezzo della strada principale dei Laghi di Sibari, poco dopo la zona dove si fa il cinema nel periodo estivo. Un vero e proprio ecomostro alto 40 metri e con altre strutture e di stoccaggio e servizio! Nel bel mezzo di una zona turistica, nella strada principale che collega ai complessi o al mare, ai lidi. Le immagini allegate alla brochure che abbiamo presentato e distribuito vi fanno capire di cosa parliamo”.“Per noi, in conclusione, la politica è servizio alla gente e ai territori che essi abitano, ci interessano verità e problemi delle persone. Non ci interessa la politica da ring e daremo le risposte alla gente col nostro stile. Non ci sottrarremo al confronto e alla prova dei fatti. Se la condotta politica di chi attacca fosse stata coerente ed efficace, come si vuol far credere ai cittadini, il centrosinistra sarebbe stato unito nel convergere su un unico candidato. Non siamo i primi e gli unici ad aver sollevato determinati problemi durante queste uscite pubbliche, non capiamo perché tutto questo accanimento nei nostri confronti e nei confronti del nostro candidato a Sindaco”.

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