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Referendum: a Castrovillari l’ultimo rilevamento si è attestato sul 19,46%

REFERENDUM

CASTROVILLARI (CS) – Il secondo rilevamento dati delle ore 19 riguardante l’affluenza alle urne dei cittadini castrovillaresi per il Referendum abrogativo si attesta, invece,  su 3.523 votanti pari al 19,46% a fronte di un corpo elettorale costituito da 18104 persone.
Si vota entro le ore 23 di oggi. Ogni elettore per esprimere la propria indicazione dovrà essere munito di tessera elettorale e di un documento d’identità in corso di validità.

Lo spoglio inizierà subito dopo le ore 23 e, comunque, appena concluse le operazioni di verifica da parte dei componenti del seggio.

Referendum: il Presidente della Regione, Mario Oliverio,si è recato alle urne nel primo pomeriggio di oggi

oliverio urneSAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, si è recato a votare per il quesito referendario sulla durata delle trivellazioni in mare nel primo pomeriggio di oggi e, precisamente alle ore 15.28. nel seggio di San Giovanni in Fiore, suo comune di residenza.

“Naturalmente –ha dichiarato appena fuori dal seggio, rispondendo ad alcuni giornalisti che glielo chiedevano- ho votato Sì per dire no alle trivelle e per la salvaguardia del nostro mare, come avevo ampiamente annunciato nei giorni scorsi coerentemente con le posizioni espresse in Consiglio regionale e nel rispetto del voto unanime espresso dallo stesso Consiglio che ha deciso di promuovere il referendum anche su mia proposta”.

Referendum, seggi aperti dalle ore 7 di questa mattina

ROMA – Sono aperti dalle ore 7 di questa mattina i seggi per consentire lo svolgimento del referendum abrogativo sulla durata delle trivellazioni in mare entro le 12 miglia marine. Sono chiamati ad esprimersi poco meno di 47 milioni di italiani. Si potrà votare fino alle ore 23.00. Perchè il referendum sia valido deve recersi alle urne il 50 per cento, più uno, degli elettori. Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto. Partecipano i cittadini italiani che hanno compiuto il 18esimo anno di età i quali devono recarsi nel seggio di appartenenza con tessera elettorale e documento di identità. Per la prima volta potrà partecipare anche chi risiede temporaneamente all’estero, con una consultazione per corrispondenza organizzata dagli uffici consolari. Al quesito prestampato sulla scheda i cittadini dovranno rispondere tracciando una croce sul SI o sul NO.

Legambiente ricorda l’importanza di votare sì

CATANZARO- “Domenica è un appuntamento importante, i cittadini sono chiamati a dire cosa pensano riguardo al modello di sviluppo che vogliono per il proprio Paese. Noi pensiamo sia il momento di dire Sì ad un modello sostenibile, che ponga freno ai cambiamenti climatici, che arresti la febbre del pianeta”. È questo l’appello di Legambiente Calabria ad un giorno dalle votazioni per il referendum sulle trivelle.

Trivelle

 Astenersi dal voto del 17 aprile è un grave errore e ancora di più lo è l’invito all’astensione da parte dal Presidente del Consiglio e dall’ex Presidente della Repubblica, che va a sconfessare anche il parere del Presidente della Corte Costituzionale. Come afferma il presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone, “È un errore il non invito al voto anche perché va ad alimentare la disaffezione al voto degli italiani. Si sbaglia a non chiamare alla partecipazione delle scelte politiche i cittadini perché li si conduce ancora più lontani dalle scelte politiche”.

Legambiente si augura che accada come in passato quando si invitava – come oggi – ad andare al mare e poi gli italiani hanno votato ed hanno spazzato via la prima Repubblica. Noi invitiamo gli italiani ad andare al voto per poter continuare ad andare al mare.

 L’associazione del Cigno Verde, inoltre, ha accolto con molto piacere la dichiarazione del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che andrà a votare “Sì” ed invita all’impegno al voto l’intero Consiglio Regionale e la Giunta soprattutto in questa fase finale, contro la decisione del Governo che sta, invece, spingendo verso l’astensionismo.

L’invito da parte delle Istituzioni politiche calabresi al voto sarebbe segnale di coerenza con le posizioni espresse in Consiglio regionale e nel rispetto del suo voto unanime che ha deciso di promuovere questo referendum.

Cassano allo Ionio: ” Il mare non si tocca”

CASSANO ALLO IONIO (CS)- Il Partito Democratico di Cassano allo Ionio si è espresso in merito al referendum del 17 aprile: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)” limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale?” Parlando in parole povere ciò che ci viene chiesto è se abolire oppure no la norma che consente alle società petrolifere già in possesso delle relative concessioni di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine fino all’esaurimento del giacimento. Sottolineiamo le parole “già in possesso” perché, lo ribadiamo, la legge di Stabilità 2016 esclude già la possibilità di richiedere e stipulare nuove concessioni entro questo limite. Inoltre occorre tenere in considerazione che il referendum non cambierà assolutamente nulla per le trivellazioni sulla terraferma o in mare oltre la distanza di 12 miglia dalla costa. Nel caso in cui vincesse il Sì, le concessioni già in essere potrebbero continuare ad operare fino alla loro scadenza naturale. Una volta raggiunto il suddetto termine però non si potranno più concedere rinnovi o proroghe, anche nel caso in cui nei giacimenti ci fossero ancora materie prime da estrarre. Se invece vincesse il No scadute le concessioni stipulate negli anni passati, le compagnie petrolifere avranno la possibilità di richiedere, previa Valutazione di impatto ambientale, un rinnovo dei contratti e le operazioni di ricerca ed estrazione si protrarranno fino all’esaurimento totale del giacimento.

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Noi del Pd di Cassano allo Ionio voteremo SI il 17 aprile e lo faremo per diversi motivi: innanzitutto la tutela del nostro prezioso ecosistema marino e costiero sui cui le attività di ricerca, di estrazione e di trasporto hanno un impatto rilevante. Proprio su questo ecosistema esiste già un sistema economico consolidato e fiorente fatto di turismo, pesca, beni ambientali e culturali. Voteremo sì contro trivellazioni perché riteniamo insensato puntare sull’estrazione di gas e petrolio per garantire la nostra indipendenza energetica. Un affare conveniente solo per le compagnie petrolifere che pagano al nostro paese royalties irrisorie. Infine il nostro sarà un voto a favore delle energie rinnovabili e soprattutto di un sistema energetico che punti finalmente sul risparmio, sull’efficienza, sull’autoproduzione distribuita. La Calabria vive principalmente di Turismo e noi tutti abbiamo il diritto dovere di tutelare il nostro mare , il Partito Democratico di Cassano Jonio non si astiene… ma grida a voce unanime “NO TRIV il nostro MARE NON SI TOCCA!!!! IL 17 aprile votiamo SI AL REFERENDUM”

Occhiuto invita a votare ‘sì’ al referendum

COSENZA-“Invito tutti i cittadini di qualsiasi appartenenza politica a recarsi al voto domenica 17 aprile perché è un dovere civico farlo.  Io voterò Sì al Referendum. È importante abrogare la norma che, attualmente, consente alle società di sfruttare i giacimenti fino all’esaurimento delle risorse. Dobbiamo porre un limite di tempo all’estrazione di idrocarburi preservando le nostre ricchezze ambientali al fine di preservare il futuro stesso dei nostri figli”.

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Lo dichiara Mario Occhiuto, candidato a Sindaco della città di Cosenza e già presidente della Provincia nella cui veste manifestò lo scorso anno a difesa del litorale jonico calabrese.

“Mi auguro innanzitutto che il referendum raggiunga il quorum necessario all’affermazione di un risultato. Un risultato che – aggiunge Occhiuto – com’è noto, per quanto riguarda la mia posizione dovrà essere il Sì, ovvero un no deciso all’abuso di trivellazioni nei nostri mari. Il mio impegno, messo in campo negli ultimi cinque anni nell’amministrazione della città di Cosenza, va sempre nella direzione delle politiche energetiche pulite e rinnovabili”.

Ivan Iacobini a Frascineto per parlare di trivellazioni

laghidisibaritrivelleFRASCINETO (CS) – La Calabria che Vuoi di Frascineto, capitanata dal segretario Daniele Lanzillotta, ha ospitato ieri un incontro pubblico sulle trivellazioni presso l’Auditorium A. Croccia. Erano presenti anche Gianluca Gallo, ex consigliere regionale, Antonio Gaetani, vicesindaco di Frascineto, e Angelo Catapano, sindaco di Frascineto. “Abbiamo spiegato ai presenti – ha dichiarato Ivan Iacobini, candidato a sindaco di Cassano dell’Area Civicamoderata – quanto sia delicata e contorta la questione trivelle per il nostro territorio. A meno di una settimana del referendum nessuno ha spiegato davvero cosa succederà a questi territori che vivono di turismo ed agricoltura”. Ivan Iacobini è stato invitato in quanto esperto tecnico che ha presentato delle osservazioni per bloccare proprio l’inizio delle stesse trivelle. “Abbiamo presentato delle osservazioni tecniche – ha continuato – per cercare di bloccare realmente le trivelle. Andando un po’ nel tecnico, i Laghi ricadono in area tutelata per legge nei “territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi”, vincolo non considerato negli elaborati progettuali; l’area di intervento, inoltre, è indicata, negli strumenti di pianificazione, come zona turistica G6 (Laghi di Sibari e zone turistiche retrostanti i Laghi stessi). Nei progetti di chi vuole trivellare (ai Laghi da terra e non da mare), però, l’area di intervento è indicata erroneamente come “zona agricola”, pertanto, non sono state rispettate le previsioni urbanistiche e la vocazione intrinseca dei luoghi”. “Le trivelle avrebbero – ha concluso Iacobini – un impatto ambientale devastante, danneggiando in modo irreversibile le risorse paesaggistiche-territoriali locali, comprometterebbero definitivamente e irreversibilmente ogni ipotesi di sviluppo turistico ecosostenibile. Abbiamo montato due immagini per dare una idea di cosa potrebbe succedere ai Laghi di Sibari se non saranno accettate le osservazioni proposte o, comunque, se il referendum sarà nullo, ci ritroveremo per molti anni una torre di trivellazione alta circa 40 metri nel mezzo della strada principale dei Laghi di Sibari, poco dopo la zona dove si fa il cinema nel periodo estivo. Un vero e proprio ecomostro alto 40 metri e con altre strutture e di stoccaggio e servizio! Nel bel mezzo di una zona turistica, nella strada principale che collega ai complessi o al mare, ai lidi. Le immagini allegate alla brochure che abbiamo presentato e distribuito vi fanno capire di cosa parliamo”.“Per noi, in conclusione, la politica è servizio alla gente e ai territori che essi abitano, ci interessano verità e problemi delle persone. Non ci interessa la politica da ring e daremo le risposte alla gente col nostro stile. Non ci sottrarremo al confronto e alla prova dei fatti. Se la condotta politica di chi attacca fosse stata coerente ed efficace, come si vuol far credere ai cittadini, il centrosinistra sarebbe stato unito nel convergere su un unico candidato. Non siamo i primi e gli unici ad aver sollevato determinati problemi durante queste uscite pubbliche, non capiamo perché tutto questo accanimento nei nostri confronti e nei confronti del nostro candidato a Sindaco”.

Referendum noTriv: anche il Pd di Gioia Tauro voterà SI

GIOIA TAURO (CS) – Anche il Partito Democratico di Gioia Tauro si unirà al coro dei Sì nel referendum del prossimo 17 aprile per dire no alle trivellazioni. L’obiettivo è chiaro: difendere il patrimonio ambientale italiano e chiedere una conversione del sistema energetico tradizionale. Difatti, l’estrazione di petrolio aggrava l’inquinamento per la sua disposizione sui fondali che pare aver già superato le soglie limite. Secondo quanto dichiarano dal Pd di Gioia Tauro, proseguire sulla via delle trivellazioni e quindi dell’inquinamento, oltre tutto, metterebbe a rischio il turismo, fonte d’impiego per tre milioni di persone, ma anche la pesca che dà lavoro a 350 mila lavoratori, senza contare un milione e 400 mila persone al servizio della cultura. Del resto, dichiarano ancora dalla sede del Pd, a essere messi in discussione con il Sì non sono i pozzi a terra e quelli oltre le 12 miglia e che ricoprono l’85% delle estrazioni; quelli che vanno chiusi sono quelli entro le 12 miglia dalle nostre coste e che producono solo lo 0,9%. La vera soluzione è investire “sulle reali vocazioni energetiche presenti nel Sud Italia”, portando avanti uno sviluppo ecocompatibile che difenda al contempo l’ambiente.

 

 

Rossano, incontro sulle Trivelle

ROSSANO (CS)- Si terrà domenica 3 aprile alle ore 15 al Lido Sant’Angelo, il dibattito “Abbracciamo il mare per difenderlo dalle trivelle” promosso da Legambiente Calabria, A.N.P.A.N.A. OEPA, FIOM Calabria, Confesercenti – FIBA, Federconsumatori, Cooperativa Pescatori di Corigliano Calabro, Coldiretti e WWF per sostenere il Sì al referendum del prossimo 17 aprile.

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All’incontro, interverrà anche il segretario della Camera del Lavoro Cgil Sibaritide – Pollino Angelo Sposato. Sono stati invitati a partecipare anche i candidati a sindaco della città di Rossano, i consiglieri regionali ed i Sindaci della Sibaritide. L’iniziativa permetterà di fare chiarezza sulle ragioni del Sì ed aprire, dunque, il dibattito con il pubblico presente.

Referendum trivelle, M5S Rende: “La scelta degli scrutatori avvenga tramite sorteggio dalle liste”

RENDE (CS) – Manca ormai quasi un mese alle votazioni per il referendum anti-trivelle del 17 aprile e, oltre alle iniziative pubbliche del Comitato Referendario per il Sì, si accende il dibattito anche a livello istituzionale.

Il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle al Comune di Rende è intervenuto con un comunicato stampa sulla questione della scelta scelta degli scrutatori per le urne referendarie: “La querelle sulla scelta degli scrutatori per il referendum del 17 aprile 2016 ci consegna una maggioranza in mano ad Ncd” – si legge nel comunicato – “non solo per la palese contraddizione tra le dichiarazioni del consigliere Morrone (Laboratorio Civico) e quelle di Bruno (Ncd), ma anche per la presenza nella Commissione Elettorale Comunale di ben due membri del centro destra: lo stesso Bruno e il consigliere Monaco”.

” Alla luce di tutto ciò” – prosegue la nota firmata dal consigliere Domenico Miceli – “risulta evidente che grazie al ribaltone targato Monaco la minoranza consiliare non è più rappresentata nella Commissione Elettorale, anche se è bene sottolineare che il consigliere Monaco non ha mai rappresentato il Movimento 5 Stelle in nessuna sede”.

Ribadendo la propria posizione per il Sì al quesito referendario, il Gruppo Consiliare esorta il sindaco Manna, in qualità di Presidente della Commissione elettorale, a selezionare gli scrutatori per le votazioni del 17 aprile tramite sorteggio dalle liste dei disoccupati e tra le fasce più povere della popolazione rendese: “la scelta degli scrutatori tramite sorteggio rappresenta l’unica modalità in grado di escludere categoricamente il rischio della cattiva pratica clientelare e l’unica in grado di garantire massima trasparenza a tutta l’operazione. Tutti gli altri metodi, seppur previsti dalla legge, alimenterebbero ulteriori dubbi sull’operato di questa amministrazione”.