L’integrazione Università e territorio continua a produrre ottimi risultati in sanità

CATANZARO – La Calabria è una terra storicamente caratterizzata da campanilismi esasperati, che vedono perfino i cittadini di una stessa città sentirsi profondamente distinti e divisi tra abitanti del quartiere marinaro e quelli del quartiere cittadino, come recentemente balzato alla cronaca nazionale in una popolare trasmissione televisiva.
Pertanto esempi di buona integrazione territoriale meritano di essere difesi e raccontati.
Un esempio è la collaborazione intelligente in sanità che, se finalizzata esclusivamente al benessere del cittadino-paziente, produce ottimi risultati, malgrado le lunghe distanze e l’olografia territoriale.
In questo contesto merita di essere segnalata l’avventura capitata ad un paziente reggino C.P. di anni 55, affetto da infarto miocardico in atto con severa coronaropatia trivasale coinvolgente il tronco comune e grave dispnea, trasferito in emergenza con elisoccorso dall’UTIC dell’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria, diretta dal dott. Ielasi.
Il paziente durante il trasferimento al reparto di Cardiochirurgia del Policlinico di Germaneto, diretto dal Prof. A. Renzulli, subiva un arresto cardiaco. Veniva pertanto prontamente rianimato mediante massaggio cardiaco e contemporaneo impianto di contropulsatore aortico in emergenza.
Una volta stabilizzato il paziente veniva trasferito nella Terapia Intensiva, diretta dal Prof. B. Amantea, dove a distanza di poche ore, dopo un decorso inizialmente favorevole, manifestava un ennesimo peggioramento, dovuto ad un altro episodio di ischemia miocardica, con shock cardiogeno.
Si decideva pertanto di eseguire intervento di rivascolarizzazione miocardica in emergenza, malgrado l’elevatissimo rischio chirurgico.
L’intervento riusciva perfettamente ed il paziente perfettamente guarito veniva dimesso a circa due settimane dal ricovero e reinviato al reparto di provenienza, la Cardiologia dell’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria, per il necessario ed urgente impianto di un defibrillatore.
Questo episodio è emblematico di come l’integrazione territoriale “intelligente”, anche tra realtà molto distanti, quali Catanzaro e Reggio Calabria, anche grazie all’ottimo servizio di elisoccorso che collega il Campus di Germaneto con tutti i presidi sanitari periferici della regione, produca ottimi risultati.
E’ importante infine sottolineare che l’efficace e tempestivo intervento terapeutico conseguente alla fattiva collaborazione tra la Cardiologia dell’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria e la Cardiochirurgia del Campus di Germaneto, ha già portato, dall’inizio dell’anno, circa 100 pazienti della provincia di Reggio ad essere operati e guariti a Catanzaro,senza necessità dei tanto discreditati, almeno a parole da tutti, viaggi della speranza fuori regione.

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