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L’Associazione “Ladri di luce” inizia le sue attività per l’anno sociale 2014

COSENZA – L’associazione culturale fotografica “Ladri di luce” comunica l’inizio delle attività per l’anno sociale 2014, anno sociale che sarà caratterizzato da molte novità essendo totalmente rinnovato il Consiglio direttivo e quasi tutte le funzioni associative che con esso collaborano.

La prima iniziativa del nuovo anno è il tradizionale Corso base di fotografia, affidato al socio Francesco De Francesco e anch’esso rivisto e ripensato nell’impostazione e nei contenuti. Il programma del corso prevede un totale di 10 incontri suddivisi tra 7 lezioni teoriche, 2 uscite e un workshop finale. Gli argomenti che saranno trattati sono i seguenti:

Introduzione alla fotografia
Formazione dell’immagine
Uso della fotocamera
Immagine digitale e workflow
Composizione e scena
Illuminazione e uso del flash

L’incontro inaugurale si terrà lunedì 17 febbraio. La partecipazione al corso è, come sempre, gratuita per tutti i soci.

Inoltre con il nuovo anno si apre la nuova campagna tesseramenti. Tesserarsi è possibile a partire da giovedì 30 gennaio dietro versamento di una quota associativa annuale di € 30,00, e permetterà l’accesso alle seguenti attività (l’elenco è parziale e potrebbe subire variazioni):

Seminario di 1 giorno sulla fotografia di paesaggio a cura di Domenico Mele (a febbraio, da confermare)
Corso base di fotografia a cura di Francesco De Francesco (10 incontri a partire dal 17 febbraio)
Incontro con Attilio Lauria sul tema “Progetto fotografico”, con presentazione dei progetti “Statale 18” e “Fotografia al femminile”
Corso di camera oscura e fotografia analogica (5 incontri)
Attività relative al progetto “Statale 18” a cura di Melania Milanese (date da stabilire)
Attività relative al progetto “Fotografia al femminile” a cura di Mary Esposito (date da stabilire)
Presentazione e attività relative al “Progetto Storia” a cura di Lucia Sorbo (a partire da febbraio)
Corsi di Photoshop Base e Avanzato (date da stabilire)
Seminari di fotografia naturalistica a cura di Antonio Mancuso (maggio/giugno)
Minicorso di introduzione al workflow con Adobe Lightroom a cura di Francesco De Francesco (date da stabilire)
Incontro con Gaetano Gianzi sul festival “Corigliano per la Fotografia” (marzo/aprile)
Progetto Marilyn a cura di Francesco Greco e Francesco Tosti (aprile/maggio)
Seminario “Grandi fotografi Contrasto” a cura di Santino Caruso (5 incontri, date da definire)

I Ladri di Luce fanno rivivere la magia dell’analogico

RENDE (CS) – Una mostra di fotografie analogiche in bianco e nero, sviluppate e stampate in camera oscura non è sempre un manifesto di protesta di un gruppo di ostinati tecnofobi  e non è nemmeno il desiderio di cedere a quell’irresistibile sentimento nostalgico nei confronti di un passato superato ma è molto di più, è la riscoperta del fascino originario della trasmissione della luce, è la voglia di emozionarsi davanti alla lenta meraviglia della bellezza che nasce sotto gli occhi.

Questo è Darkroom Lab 1.0 laboratorio creativo di Camera Oscura, 40 opere fotografiche realizzate durante il corso di Camera Oscura a cura del professore Sandro Gori, organizzato dall’ Associazione Culturale Fotografica Ladri di luce, un progetto che parte dallo sviluppo dei rullini per arrivare alla stampa degli scatti esposti alla vecchia maniera in camera oscura. Un progetto che non vuole essere frutto di un semplice corso ma che vuole diventare un laboratorio permanente di idee e concetti fotografici che si costruisce su più livelli.
Dalle opere degli allievi e protagonisti della mostra ciò che sicuramente emerge più di ogni cosa è uno specifico segno tutto personalizzato che ogni artista ha intriso in ognuna delle foto realizzate, soggetti diversi che diventano lo specchio delle loro diverse personalità.

Sguardi che documentano il mondo rurale fatto di piccoli gesti, di natura incontaminata, di misteriosa dignità che sembra resistere al tempo, che raccontano di viaggi lungo vecchi e nuovi binari, di luoghi dove si co-costruisce la conoscenza che diventano brillanti quando oltre che dal pensiero vengono illuminati dalla luna, di particolari avulsi dal contesto che trovano la loro forza nell’insieme dicotomico che riescono a creare.

Gli artisti che hanno partecipato alla mostra sono Federico Treggiari, Giulia Guzzardi, Piero Borrelli, Clelia Covelli, Mara Bruno, Luigi Tiano, Santino Caruso, Francesco De Francesco e Paolo Muto, bravissimi nel restituire l’autenticità della lentezza, la sola capace di trasformare ogni singolo scatto in un’immagine che va oltre l’istante facendo riflettere sul prima e sul dopo, sul passato e sul futuro.

Gaia Santolla

 

Intervista ad un “ladro di luce”: Federico Treggiari

Foto di Federico Treggiari

Federco Treggiari (500px.com/gringoire89) nasce il 24 luglio del 1989, entra a far parte dell’Associazione ladri di Luce nel 2011 e quest’anno ricopre il ruolo di docente per il corso di base di fotografia.

Intervista:

Tra le foto che hai realizzato, qual è quella a cui sei più affezionato?

“Ad una foto fatta in Africa, ad una bambina che guardava dritto verso di me, è la foto che mi è venuta meglio non sapendo un’acca di fotografia. È stata scattata nel paesino di Rundu ad Agosto 2010 durante un viaggio/volontariato”.

Quando hai scoperto questa passione?
“È scoppiata a 20 anni. Quando ero piccolo o usavo le macchine usa e getta o una di topolino, a 17 anni mi venne regalata la prima compatta ma è a 20 anni che ho ricevuto la macchina più seria ed ho iniziato a studiare per capire il mio stile di fotografia.”
Qual è il tuo sogno da fotografo?
“Il mio sogno è quello di diventare un documentarista. Ho il mio dio racchiuso in un rettangolino giallo: National Geographic. Spero anche di continuare i miei studi all’università di Leida in Olanda.”
Cosa ami e cosa invece odi fotografare?
“Amo fotografare animali, non c’è invece qualcosa che odio, c’è qualcosa che non mi capita mai di fotografare perché non rientra nel mio stile come ad esempio la fotografia architettonica. Oltre a fotografare animali mi concentro sui concerti dove devi giocare con le luci del palco, è infatti vietato usare flash. Devi fissarti su un componente del gruppo, lo segui, lo segui e lo fotografi.”
Se ti chiedessero di raffigurare l’amore attraverso una fotografia senza avere la possibilità di inserire una didascalia, cosa immortaleresti?
“Una scena che mi capitata di vedere ma che non ho potuto fotografare sono due cani seduti su un molo che guardano l’orizzonte. L’umanizzazione dell’animale. Il concetto di amore è il vedere in animali non umani qualcosa che gli umani fanno.”

Annabella Muraca

Rubiamo la luce per fermare il tempo

Il fotografo francese Bresson ripeteva spesso “è un’illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa”. Ed è proprio quello che, ieri pomeriggio, ha cercato di trasmetterci l’Associazione Ladri di Luce con la mostra fotografica svoltasi all’interno del Museo del Presente. Si tratta dell’evento conclusivo del cartellone del Settembre Rendese e, per tutti gli appassionati, si protrarrà fino al 13 ottobre.
Una mostra originale che ha come filo conduttore gli scatti dei vari eventi susseguitisi nella settimana del Settembre Rendese, spettacoli e soprattutto concerti hanno “riscaldato” le macchine fotografiche di coloro che la luce la rubano per passione. Giovani fotografi quelli dell’Associazione che vivono in simbiosi con le proprie “macchine” quasi come se fossero un prolungamento del proprio corpo; giovani che sanno osservare e non vedere, giovani che attraverso l’utilizzo di una lente riescono a guardare oltre ciò che la realtà propone.
Suggestive ed interessanti tutte le foto esposte che hanno esaltato soggetti dinamici, catartici, estasiati, compassionevoli; momenti intimi di un gesto, di uno sguardo, di un volto hanno cercato di riportare l’osservatore alla musica di quel di settembre. Basta pose plastiche, finte e scontate ciò che fa la differenza in questa mostra è la spontaneità degli scatti, la naturalezza, il dettaglio.
L’Associazione ladri di luce, nata nel 2011, si occupa della divulgazione della cultura fotografica e, nonostante abbia una giovane età, conta già 300 membri in tutta la provincia cosentina. L’Associazione consta di 18 fondatori tra cui Valentina Blasi che ha dichiarato “è stato bellissimo lavorare di concerto e ritrovarci ogni sera tra parco Giorcelli e nelle altre piazze di Rende per vivere i vari appuntamenti” – e poi continua – “L’Associazione ha voluto rendere omaggio ai soci che si sono impegnati in una manifestazione con un palinsesto enormemente ricco e di grande ispirazione, sostenendo tutte le spese della mostra. Ringraziamo altresì l’amministrazione comunale di Rende soprattutto l’assessore Cesare Loizzo, il direttore artistico del festival Giuseppe Tuscolano, il direttore del museo Tonino Sicoli e la dottoressa Roberta Vercillo, per l’ospitalità nelle illustri sale del Museo del Presente”.
Ciò che si è imparato da questa mostra è che oltre alla precisione, alla tecnica, agli effetti ciò che conta è lo scatto, quell’attimo fuggente in cui impugni la tua macchina fotografica ed immortali un pezzo di realtà; non importa cosa ne esca di quella foto ciò che è importante è l’aver fermato il tempo, almeno per un po’.

Annabella Muraca