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Gli auguri di Enzo Bruno a don Mimmo Battaglia per la nomina a vescovo

CATANZARO –«La nomina di don Mimmo Battaglia a vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti arriva di sorpresa, ad illuminare di gioia una mattinata di pioggia e fulmini di questa estate che stenta a decollare, riempiendo di commozione l’intera comunità dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, e non solo. A don Mimmo Battaglia, da oltre 20 anni presidente del centro calabrese di solidarietà e presidente nazionale delle Comunità terapeutiche italiane, le mie più sentite e sincere congratulazioni». E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nell’apprendere la notizia della nomina a vescovo di don Mimmo Battaglia, comunicata questa mattina in Cattedrale a Catanzaro dall’arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, alla presenza dell’arcivescovo emerito, monsignor Antonio Cantisani.
«Quanti hanno avuto la fortuna di incrociare il sorriso, le parole e la fede di don Mimmo non possono che essere felici di questa decisione di Papa Francesco – afferma il presidente Bruno – che resta coerente sostenitore del valore di quei “preti di strada” che si confondono tra la gente, per sostenerla e amarla semplicemente come un ‘buon pastore’ deve fare. Don Mimmo è stato sempre dalla parte dei più deboli, degli emarginati, interpretando il suo lavoro come una missione. Siamo certi che ‘servirà’ la nuova comunità con l’umanità e la spiritualità che l’hanno sempre contraddistinto. Ma Catanzaro e questa diocesi perdono un uomo di Chiesa straordinario, che resterà comunque un punto di riferimento anche da lontano».

‘Costruiamo un mondo solidale’, Don Mimmo Battaglia all’istituto comprensivo di Taverna

Don Mimmo Battaglia
Don Mimmo Battaglia

TAVERNA- L’Ic Taverna della Dirigente Concetta Fichera guarda sempre avanti ed in questo caso potremmo dire guarda all’altro. Si è tenuta infatti nei giorni scorsi la manifestazione finale del progetto “Costruiamo un mondo solidale” che ha visto la gradita e significativa partecipazione di Don Mimmo Battaglia. Presenti tutti  i plessi, i sindaci di Taverna e Pentone, il parroco di Taverna don Maurizio Franconiere, la Dirigente Scolastica, la referente del progetto, Daniela Garofalo, i docenti e i ragazzi per una mattinata all’insegna dell’alterità positiva e solidale. La Dirigente Concetta Fichera, nel sul saluto iniziale ha espresso parole d’apprezzamento per la validità formativa e didattica delle attività realizzate in cui sono stati promossi i valori dell’uguaglianza e della solidarietà – “valori a cui si deve tornare e a cui, anche come scuola, dovremmo ispirarci.” In particolare la Dirigente ha richiamato la comunità scolastica ad “un nuovo umanesimo delle coscienze” attraverso cui sentirsi cittadini attivi e responsabili. I vari plessi hanno rappresentato il loro senso di solidarietà, di uguaglianza, di pietas attraverso diverse forme: dal power point, ai video, dalla recitazione al dialogo. Il tutto naturalmente per stimolare l’intervento dell’ospite, don Mimmo Battaglia che di certo non si è sottratto agli input: “ viviamo in un modo che ha perduto il suo senso di umanità ed è per questo che abbiamo bisogno di una svolta nel senso della misericordia”. A quei ragazzi a questo punto che gli chiedevano cosa fosse la misericordia, don Mimmo lo diceva in maniera disarmante – “un abbraccio”. Il presidente del Centro di Solidarietà Calabrese oltre a farsi coinvolgere ha voluto fortemente coinvolgere ragazzi, docenti e presenti con un messaggio di cui tutti si devono fare portatori: “la vita è bellissima e vale la pena viverla: viverla quindi fino in fondo.” A lui faceva seguito don Maurizio Franconiere che esordiva ancora sul concetto di misericordia come abbraccio ed in particolare come incontro con Dio: “credete in voi – diceva il sacerdote tavernese- credete nella bellezza che può salvare il mondo, ma lasciatevi aiutare ed educare perché in fondo nonostante le difficoltà dobbiamo sentirci fortunati.” Spazio quindi ai ragazzi che nelle loro forme preferite, mettendo in evidenza talenti e competenze e ben armonizzati dai docenti di riferimento hanno voluto “dire”, hanno voluto soprattutto “esprimere” il loro senso di umanità e solidarietà. Poi ancora colori, canzoni, voci di un mondo come quello della scuola che deve sempre più proiettarsi in una dimensione solidale. L’Ic Taverna insomma non si smentisce e la Dirigente Fichera ha ben da essere soddisfatta in quanto a lungimiranza propria e del proprio istituto.

Don Mimmo Battaglia riconfermato alla guida delle Comunità terapeutiche italiane

Sono queste le parole con cui si è espressa il Presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro: “Sapere riportare alla vita giovani con il vuoto dentro. Fargli aprire gli occhi, per guardarsi dentro. Per ritrovare la propria anima, la propria identità, la fiducia in se stessi e negli altri. Ho sempre ammirato in don Mimmo Battaglia non soltanto la sua straordinaria capacità di ridare speranza a chi l’ha persa da un pezzo, ma anche il suo modo umile, e forte allo stesso tempo, di donarsi, ogni giorno, a chi ha bisogno di aiuto. Ho sempre ammirato il suo modo di rivolgersi ai giovani, di dialogare con loro, di interpretarne le ribellioni, i disagi, la solitudine, i dubbi, gli errori. Il suo modo di aiutarli a ricostruire, pezzo dopo pezzo, i loro sogni. La sua capacità di scuotere le coscienze con riflessioni pacate, ma dalla straordinaria forza provocatrice, quando è necessario costringere le istituzioni, la politica, le famiglie, la società distratta, a non restare voltati dall’altra parte, ad affrontare una realtà che si vorrebbe negare, ma che è terribilmente presente, anche dove non ti aspetti. La scelta di confermare don Mimmo alla guida delle Comunità terapeutiche italiane è un riconoscimento che considero quasi scontato per chi ha saputo costruire, attorno ai valori di solidarietà, di rispetto assoluto della vita, della dignità e della centralità dell’uomo, una comunità capace di affrontare, con le proprie forze, i più complessi e pervasivi fenomeni di devianza e di disagio, considerando i giovani come una grande e straordinaria risorsa da valorizzare, non come un problema da superare, o peggio da occultare. A don Mimmo rivolgo le mie congratulazioni, certa che continuerà il suo prezioso lavoro di educatore, all’insegna dei valori di onestà, giustizia, solidarietà, rispetto, da trasmettere con l’esempio a tantissimi giovani per farne degli uomini, per creare una società migliore”.