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La compagna del latitante Fazzalari ai domiciliari

REGGIO CALABRIA – Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, presideduto dal dottor Filippo Leonardo e con i giudici Fabiani e Vitolla, ha parzialmente accolto il riesame proposto dall’avvocato Antonino Napoli per Rosa Zagari, la compagna del latitante Ernesto Fazzalari, arrestata perchè trovata in suo compagnia al momento dell’arresto e accusata di procurata inosservanza pena, detenzione di arma con matricola abrasa e ricettazione. La difesa, in sede di riesame, aveva eccepito l’inammissibilità dell’ordinanza di custodia cautelare emessa, all’1,30 del 29 giugno dal GIP presso il Tribunale di Palmi, dottor Paolo Ramondino, in seguito alla richiesta avanzata dal Pubblico Ministero alle 23,30 del 28 giugno. Tuttavia, poiché il verbale di arresto veniva depositato presso la Procura della Repubblica di Palmi oltre le 24 ore dall’arresto, il Pm disponeva che l’arrestata fosse posta immediatamente in libertà. Se non che contemporaneamente il Pm chiedeva al GIP di emettere, nei confronti della Zagari, un’ordinanza di custodia cautelare. Pertanto, a Rosa Zagari veniva notificato il decreto di scarcerazione e, insieme, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dunque, l’eccezione di inammissibilità dell’ordinanza, sollevata dalla difesa, si basava sulla intempestività del deposito degli atti presso la segreteria della Procura della Repubblica, da parte della polizia giudiziaria, e della successiva richiesta di applicazione della misura cautelare del Pm depositata, presso la cancelleria del GIP di Palmi, in orario in cui gli uffici erano chiusi al pubblico. Relativamente al contestato reato di procurata inosservanza, infine, la difesa aveva sostenuto che la Zagari non ha compiuto alcuna attività volontaria e specificamente diretta ad eludere l’esecuzione della pena.

Il T.d.L., pertanto, ha riformato l’ordinanza impugnata sostituendo, nei confronti di Rosa Zagari, la misura della custodia in carcere in corso di esecuzione con quella degli arresti domiciliari.

Preso Fazzalari, latitante da vent’anni

ROMA – L’annuncio lo ha dato Matteo Renzi in persona con un twitter: «Preso nella notte dai carabinieri il boss della ‘ndrangheta Fazzalari. Grazie a giudici e forze dell’ordine. Viva l’Italia!#buonadomenica» ha scritto il premier. Ernesto Fazzalari, 46 anni, arrestato nelle prime ore di questa mattina, ha una condanna all’ergastolo per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi ed altro. L’uomo – riferisce un comunicato dei Carabinieri – è il secondo ricercato per importanza e pericolosità dopo Matteo Messina Denaro. Fazzalari, latitante da 20 anni, è stato bloccato a Taurianova all’interno di un’abitazione in un complesso di caseggiati a ridosso di un’impervia area aspromontana. Ad individuarlo sono stati i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, con la collaborazione del Gruppo Intervento Speciale (Gis) e dello Squadrone Cacciatori Calabria. L’arresto è stato compiuto a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. Il latitante è stato sorpreso nel sonno dai militari nell’abitazione che utilizzava come covo e non ha opposto resistenza, fornendo le proprie generalità e lasciandosi ammanettare. Nel corso della successiva perquisizione i carabinieri hanno trovato una pistola, con relativo munizionamento, che il latitante non ha avuto il tempo di utilizzare. Nella casa, insieme al latitante, era presente anche una donna di 41 anni arrestata con l’accusa di procurata inosservanza di pena e concorso in detenzione di arma comune da sparo e ricettazione. Nella casa è stato trovato anche altro materiale ritenuto d’interesse e che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi.

Arresto Fazzalari, ministro Orlando: «Grazie a magistrati e forze dell’ordine»

ROMA – «Grazie alla magistratura e alle forze dell’ordine oggi l’Italia assesta un duro colpo alla ‘ndrangheta»: così su twitter il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sull’arresto del secondo latitante ricercato dopo Matteo Messina Denaro, Ernesto Fazzalari. Il Guardasigilli ha successivamente telefonato al procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, per complimentarsi di persona con gli inquirenti e ringraziarli del lavoro svolto.

‘ndrangheta, Cafiero de Raho: «Arresto storico. Cittadini possono collaborare»

REGGIO CALABRIA – Un arresto “storico”. Così il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho ha commentato la cattura del pericoloso latitante Ernesto Fazzalari, scovato a Molochio dai carabinieri. «Non è un caso che questo avvenga in un momento così felice di attività investigativa, portata avanti con tanti risultati», ha proseguito il magistrato assicurando che «lo Stato non guarda in faccia nessuno e ha sempre la forza di andare avanti». Con l’arresto di Fazzalari si può considerare chiusa la ricerca dei latitanti più pericolosi. Significativo, secondo Cafiero de Raho, che Fazzalari si trovasse solo insieme alla compagna nel casolare dove è stato catturato. «Non aveva guardaspalle, non c’erano persone attorno, nessuno. Perché? Perché si riteneva certamente protetto dal pericolo nel suo territorio. Riteneva che la cosca gli facesse arrivare un segnale di pericolo». E invece gli investigatori sono stati più bravi a non destare sospetti. «In passato ho detto – conclude il procuratore di Reggio Calabria – che comprendo la paura della gente nei territori dove la ‘ndrangheta controlla tutto però oggi la situazione è cambiata, abbiamo testimoni di giustizia che sono commercialisti e imprenditori, abbiamo fatto arresti eccellenti e non ci sono più latitanti importanti. Questo significa che non ci sono territori indenni dal controllo dello Stato. E’ questo l’elemento da sottolineare per riflettere sull’importanza di una collaborazione. Oggi i cittadini possono collaborare perché nello Stato hanno magistrati e appartenenti alle forze dell’ordine che sono dalla loro parte, pronti ad andare contro chiunque, anche a coloro che appartengono agli stessi organismi in cui noi stessi operiamo, perché noi non guardiamo in faccia nessuno, applichiamo la legge sempre e comunque».

Oliverio e Napoli esprimono i loro ringraziamenti per l’arresto di Fazzalari

CATANZARO – «Questa notte è stato inferto alla ‘ndrangheta un altro durissimo colpo. Grazie agli uomini e alle donne che hanno reso possibile l’arresto di Ernesto Fazzalari».

E’ il commento del Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio alla notizia dell’arresto avvenuto, durante la notte, a Taurianova, di uno dei più pericolosi latitanti d’Italia, ricercato da venti anni, il secondo per pericolosità ed importanza dopo Matteo Messina Danaro.

«Operazioni come queste – conclude Oliverio- dimostrano che combattere e sconfiggere la criminalità è possibile. Ai magistrati e alle forze dell’ordine impegnate quotidianamente in questa lotta senza quartiere contro il crimine e l’illegalità esprimiamo tutta la nostra riconoscenza e gratitudine».

Anche Angela Napoli, consulente della commissione parlamentare antimafia e cittadina di Taurianova, ha voluto esprimere la sua gratitudine per la riuscita dell’operazione: «La città di Taurianova è da oggi davvero più libera!»