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Emergenza occupazionale, l’Assessore Salerno incontra le organizzazioni sindacali

CATANZARO – L’’Assessore al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali, Nazzareno Salerno – informa una nota dell’’ufficio stampa della Giunta – ha presieduto un incontro con le organizzazioni sindacali e datoriali per discutere dell’’emergenza occupazionale e per approfondire le opportunità attinenti la Programmazione comunitaria 2014-2020. La riunione – cui ha preso parte anche il Dirigente generale del Dipartimento Bruno Calvetta e che rientra nel programma predisposto presso la Presidenza della Regione il 20 agosto scorso che prevedeva la costituzione di 5 Tavoli tematici relativi ai settori del lavoro, della sanità, delle attività produttive, delle infrastrutture e dell’’agricoltura – ha tradotto il metodo organizzativo che valorizza la concertazione ed il coinvolgimento delle diverse categorie.

Questo incontro, cui seguiranno altri a breve, è servito per fare il punto della situazione e per gettare le basi per definire le iniziative  necessarie per affrontare le emergenze occupazionali in atto e, nello stesso tempo, per individuare gli obiettivi strategici sui quali basare la nuova Programmazione. In particolare, il dibattito si è concentrato sulle azioni da mettere in campo per superare le difficoltà sociali, per mantenere gli standard occupazionali e procedere successivamente all’’attuazione dei percorsi necessari per l’incremento del lavoro. Specifica attenzione è poi stata riservata ai temi concernenti le problematiche lavorative e sociali delle famiglie e delle nuove generazioni, oltre che a tutti gli aspetti derivanti dalla precarietà e dalla crisi del mondo produttivo. L’’Assessore Salerno ha, fra l’altro, espresso l’intenzione di sollecitare la riconvocazione del Tavolo per l’emergenza del Lavoro in Calabria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per discutere delle deroghe legislative necessarie all’’attuazione dei processi di stabilizzazione di Lsu/Lpu e provvedere dunque allo svuotamento del bacino. Tutti gli intervenuti hanno concordato circa le azioni, proposte dall’’Assessore Salerno, da esplicitare tecnicamente nella prossima riunione e mirate al mantenimento dei livelli occupazionali vigenti attraverso agevolazioni finanziarie alle aziende. “

La delicatezza di questo momento storico – ha affermato l’’Assessore Salerno – richiede uno sforzo straordinario di tutte le forze che responsabilmente devono collaborare per disegnare quelle che sono le vie migliori per uscire dalla recessione e da un contesto in cui la perdita dei posti di lavoro implica gravissime conseguenze sociali. La carenza di liquidità ha fermato i consumi e le attività produttive, costringendo le famiglie a vivere una fase drammatica. La volontà del governo regionale guidato dal Presidente Scopelliti è quella agire con celerità ed efficienza per dare risposte concrete e mirate. Il progetto del credito sociale, presentato nei giorni scorsi, punta ad esempio  proprio ad alleggerire quelle situazioni che, soprattutto nelle regioni in ritardo di sviluppo, sono insopportabili. Il nostro impegno è quello di impiegare le risorse con lungimiranza all’’interno di una strategia condivisa in modo avviare una crescita economica e sociale duratur

Infrastrutture ed opere edilizie: incontro Regione-sindacati

L’assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile ha presieduto un incontro con i rappresentanti sindacali confederali per fare il punto sulla progettazione già avviata ed in corso per la realizzazione di infrastrutture ed opere edilizie.

La riunione è il frutto di un consolidato rapporto istituzionale di confronto che l’assessore ha avuto in questi anni con il sindacato. Ai lavori ha preso parte anche il neo dirigente generale reggente del Dipartimento “Lavori Pubblici” Domenico Pallaria, che sarà ufficialmente nominato nella prossima riunione di Giunta. “La Calabria – ha detto Gentile – è una delle poche, se non la sola regione, che ha in corso appalti d’opera per un ammontare di circa ottocento milioni euro, di cui è soggetto attuatore. Lavori che, nell’arco di tre anni, porteranno all’utilizzazione di ben dodicimila addetti. Desidero anche dire che le nostre gare sono e saranno fatte con il coordinamento della S.U.A regionale”. Gentile si è detto soddisfatto per il lavoro svolto dal Dipartimento e dagli Uffici. Compiaciuti del lavoro fatto si sono detti anche i sindacalisti intervenuti. Per Roberto Castagna (Uil) l’auspicio è che questi investimenti possano dare un serio ritorno in termini occupazionali. Paolo Sergio Tramonti (Cisl) si è soffermato sulla necessità di dare una nuova programmazione per le dighe e ha, poi, sottolineato l’importanza del progetto delle metropolitane. Per Bruno Martè (Feneal Uil) è necessario anche un’anagrafe del monte-ore di lavoro, nei diversi comparti dell’edilizia, per capire quante e quali maestranze utilizzare. Martè ha anche parlato di edilizia popolare.

Luigi Veraldi (Cgil) ha invece posto l’accento sulla tipologia del contratto con cui si andrà a regolare il rapporto con quanti verranno impiegati per la realizzazione della metropolitana, affinché si possa parlare di un contratto di lavoro edilizio e non di contratto improprio.

Infine, è intervenuto Mauro Venulejo (Filla Cisl) il quale ha apprezzato il “lavoro di programmazione fatto perché l’edilizia è il settore più importante, nell’ambito dell’occupazione nei prossimi anni”.

 

 

Il Presidente Scopelliti ha incontrato i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl in vista del tavolo tecnico sull’emergenza lavoro

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato a Catanzaro i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl in vista del vertice sull’emergenza lavoro in Calabria che si terrà domani nella capitale con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Filippo Patroni Griffi, e rappresentanti di vari ministeri.
”Il Tavolo tecnico che avrà luogo domani a Roma – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – rappresenta un’occasione importante per questa terra ed è fondamentale arrivare all’incontro, che abbiamo fortemente sollecitato sul piano politico istitizionale, con una visione condivisa su quelle che sono le priorità da affrontare e sul percorso da intraprendere per dare risposte concrete ai cittadini calabresi. Assieme alle parti sociali abbiamo provveduto ad individuare una piattaforma con le principali vertenze che interessano il nostro territorio e questo ci consentirà di rendere ancora più proficuo il confronto con il Governo dal quale attendiamo interventi efficaci per restituire serenità alla Calabria”.

Il Consiglio regionale SMI sulla situazione sanitaria regionale

CATANZARO – Si è svolto il Consiglio regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI), organizzazione di categoria che rappresenta sia i medici dirigenti dell’ospedale e del territorio sia i medici convenzionati della medicina di famiglia, della guardia medica, dell’emergenza e della specialistica.

I lavori sono stati aperti dal Segretario regionale Lino Puzzonia e dal segretario organizzativo Paolo Guglielmelli.

Le relazioni e il dibattito hanno portato alla luce una grande preoccupazione per la Sanità calabrese, sopratutto in relazione alla gestione del Piano di Rientro.

La rete ospedaliera, secondo i rappresentanti SMI, appare ben lungi dall’essere riorganizzata. Alla progressiva chiusura dei piccoli ospedali non corrisponde un ampliamento di quelli più significativi che anzi vengono anch’essi ridimensionati con una punta massima per l’AO Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, mentre il turnover zero continua a falcidiare gli organici senza che peraltro si stia svolgendo una trasparente e organizzata mobilità.

Mentre nessuna struttura specialistica e diagnostica territoriale viene attivata i pronto soccorso degli ospedali scoppiano creando infiniti disagi ai cittadini e mettendo a durissima prova la tenuta degli operatori.

La stessa guardia medica, unico presidio di tanti piccoli comuni, è di fatto ridimensionata perché l’Assessorato continua ad omettere l’obbligatorio bando sulle postazioni libere accampando la scusa della mancata riorganizzazione del settore.

Il Sindacato Medici Italiani ha iniziato, a questo proposito, una forte azione legale contro la Regione contestando la ipotizzata riduzione e chiedendo comunque di bandire quantomeno le postazioni comunque libere al netto della ipotetica riduzione.

Tiene, in mezzo a grandi difficoltà l’assistenza dei medici di famiglia grazie al loro autonomo impegno che sta puntando a varie esperienze associative tali da garantire l’assistenza per 12 ore e, in qualche caso, anche per l’intero arco delle 24 ore.

Tale impegno che va nel senso di un futuro miglior assetto dell’assistenza primaria non riceve tuttavia dalle Aziende sanitarie provinciali un generale aiuto ma solo qualche sostegno a macchia di leopardo assolutamente insufficiente rispetto alle necessità dei calabresi.

Nel complesso SMI ritiene che il Piano di Rientro stia puntando esclusivamente a un effimero risanamento contabile e non ad un affiancamento della sanità regionale allo scopo di raggiungere un recupero di efficacia che consenta, grazie alla drastica diminuzione della mobilità verso altre regioni, una completa sicurezza dei cittadini ed il sereno lavoro degli operatori.

Le responsabilità vicine e lontane appartengono tutte alla politica degli ultimi venti anni che ha fatto della sanità calabrese strumento di mediazione del consenso e non servizio ad una comunità, una politica incapace di rompere il circolo vizioso che tradizionalmente assoggetta i calabresi alle strutture del Centro Nord, tradizionalmente avvantaggiate dalla storia e capaci di una maggiore offerta.

In tal senso SMI dissente dall’operazione di collaborazione dell’Azienda Pugliese-Ciaccio con l’ospedale vaticano Bambin Gesù mentre esistevano soluzioni regionali certamente più significative e di maggiore speranza per il futuro.

SMI rinnova il proprio impegno per i medici precari che, reclutati su posti in organico e con procedure di evidenza pubblica, da anni consentono la stessa sopravvivenza di tanti servizi con punta massima nelle aziende cosentine. La loro stabilizzazione è assolutamente prioritaria rispetto a qualsiasi tentativo di “salvare” altri precari assunti secondo criteri propri del privato.

Sulla vicenda ospedaliera di Catanzaro infine SMI sostiene l’assoluta necessità di una immediata unificazione dei due Hub per dar vita all’Azienda ospedaliero-universitaria di Catanzaro che riassorba anche le funzioni attribuite finora, con scarso risultato, alla Fondazione Campanella.

 

Salari dipendenti comunali: Lo Polito incontra il Prefetto

CASTROVILLARI (CS) – La rappresentanza sindacale del Comune di Castrovillari, costituita da Raffaele Chiaramonte, Angela Donato, Alessandro Lanzara, Carmine Marini, Antonio Pandolfi, Giuseppe Rennis, con i rappresentanti delle Organizzazioni Territoriali di Categoria Cgil, Cisl, Uil – Funzione Pubblica ed il Sindaco, Domenico Lo Polito, sono pronti ad incontrare, domani venerdì 17 maggio, a Cosenza, il Prefetto per approfondire i fatti e capire possibili soluzioni, necessari a dirimere la questione legata alla mancata corresponsione del mese di aprile ed al salario accessorio 2012-2013 dei dipendenti comunali nonché evitare che questa difficoltà si ripresenti.

Iniziativa voluta dalla RSU per tale preoccupazione e dopo l’avvenuto accredito dello stipendio del mese di marzo.

In contemporanea con l’incontro della delegazione a Cosenza, i dipendenti comunali, Lsu,Lpu e personale Asu dell’ente terranno un sit-in nella sala del Consiglio comunale al fine di tenere alta l’attenzione. In base alle risultanze decideranno se convocare o meno un’altra assemblea, garantendo l’erogazione dei servizi in forma di autogestione, ed eventualmente verificheranno l’approvazione di un pacchetto di sei ore di sciopero da articolare.

Il Consiglio Comunale, per tale situazione, già nella seduta del 29 aprile scorso, aveva votato all’unanimità un ordine del giorno di solidarietà, prendendo impegno – secondo la RSU – di far istanza alla BNL di definire a breve la procedura di aumento dell’anticipazione di cassa di cui al decreto legge 35/2013, riservandosi di revisionare la convenzione che ha la pubblica amministrazione con l’istituto di credito.

 

Castrovillari. Accreditati ai dipendenti comunali, Lsu, Lpu e personale Asu il mese di marzo

Castrovillari (Cs) – “Lo stipendio di marzo 2013 è stato accreditato ai dipendenti comunali, Lsu, Lpu e personale Asu.” Lo ha reso noto la rappresentanza sindacale del Comune di Castrovillari, costituita da Raffaele Chiaramonte, Angela Donato, Alessandro Lanzara, Carmine Marini, Antonio Pandolfi, Giuseppe Rennis i quali avevano chiesto giorni fa “il coinvolgimento – precisano – del Prefetto e dichiarato lo stato di agitazione che ancora permane per il non pagamento del mese di aprile.”

 

 

Sulla situazione si era speso, con diverse azioni ed interventi il Sindaco, come registrato nelle varie  assemblee con il personale; ed  in seguito alle iniziative della RSU e dipendenti il Consiglio Comunale nella recente seduta del 29 aprile aveva votato all’unanimità anche un ordine del giorno di solidarietà, “prendendo impegno – ricorda la RSU- per far istanza alla BNL, curatrice della Cassa dell’Ente, di definire a breve la procedura di aumento dell’anticipazione di cassa di cui al decreto legge 35/2013, riservandosi di revisionare la convenzione che ha il Comune con la stessa, previa verifica giudiziale dell’entità delle operazioni contabili.” Inoltre l’ordine del giorno assumeva l’onere di chiedere al Prefetto di convocare al più presto le parti per una soluzione immediata del problema, “che oggi– sottolineano i rappresentanti sindacali- in parte arriva”,  e all’ANCI di avviare un intervento governativo per ottenere il rispetto della normativa dettata dal decreto legge 35 in materia di aumento dell’anticipazione di cassa.

 

Manifestazione unitaria per il diritto alla salute

COSENZA – Le tre sigle sindacali CGIL CISL e UIL hanno organizzato per la giornata di sabato 9 febbraio 2013 una manifestazione unitaria a Cosenza per rivendicare il diritto alla salute per tutti i cittadini della Provincia e per sollecitare soluzioni adeguate alla situazione dei dipendenti e dei precari del settore, che operano nella più grande disorganizzazione ed in totale emergenza.

Secondo i sindacati nella Provincia sono tuttora disattesi i cosiddetti LEA, ovvero i livelli essenziali di assistenza; non è garantita la emergenza-urgenza; i Punti di primo intervento sono al collasso, con i pazienti “parcheggiati”, talvolta per giorni, in attesa di un posto letto; gli operatori sanitari sempre più pochi – e spesso precari – lavorano in trincea, in strutture fatiscenti ed insicure, con attrezzature mal funzionanti e talvolta privi persino del materiale sanitario e dei farmaci, mentre continuano a crescere i costi per consulenze ed esternalizzazioni; continua ad aumentare il peso dei ticket sugli utenti.

La mala politica ha generato la mala sanità: perciò le Confederazioni Sindacali chiedono il sostegno più ampio e convinto alla loro iniziativa non solo dei lavoratori e delle lavoratrici, dei precari, del personale medico e sanitario ma dei cittadini tutti, dei pensionati, sicuramente tra i più penalizzati, del mondo della cultura, delle imprese, delle professioni, del volontariato e dell’associazionismo, della comunità ecclesiale, degli enti locali e degli esponenti politici provinciali.

La manifestazione partirà alle 9.30 da Piazza Fera e si concluderà in Viale Alimena, davanti alla sede dell’ASP, con gli interventi di Franca Sciolino, Segretaria Generale della Funzione Pubblica CGIL di Cosenza, Tonino Russo, Segretario Generale della CISL della Provincia di Cosenza, Roberto Castagna, Segretario Generale della UIL della Calabria, ma anche di pensionati, operatori sanitari, esponenti della società civile.

 

Sciopero di 4 ore dei lavoratori Sacal

logo sacalLAMEZIA TERME – E’ stato indetto per giovedi’ 7 febbraio uno sciopero di 4 ore dei lavoratori Sacal (Societa’ gestione aeroporto).

”Da mesi Usb Lavoro Privato – Settore Aereo sta provando ad avere un confronto con la S.A.Cal. – comunica il sindacato – su temi importanti sia per i lavoratori che per la stessa azienda, quali il passivo in bilancio di due milioni di euro; l’entrata di nuove societa’ di handling in concorrenza con Sacal; la mancanza di un Piano industriale per programmare lo sviluppo dell’azienda; la non osservanza delle normative e delle regolamentazione, in merito all’eccessivo utilizzo dei contratti a termine; la mancata istituzione della piattaforma sul contratto integrativo di secondo livello; la definizione del regolamento sulle progressioni, sulle assunzioni e sulla mancanza di trasparenza dei criteri; la disapplicazione generalizzata di Leggi e CCNL”.

”La S.A.Cal., per tutta risposta, si e’ limitata a dire che non riconosce Usb quale interlocutore, offendendo, tra l’altro, anche i tanti lavoratori che sono iscritti al nostro sindacato e venendo, per questo motivo giustamente ripresa dalla Commissione nazionale Scioperi.

 

 

Sindacati scendono in piazza per una “buona sanità”

COSENZA – Nella riunione svoltasi in data odierna, presso la sede UIL di Cosenza, i segretari Generali di CGIL, CISL, UIL Cosenza e i segretari delle Federazioni, rispettivamente Franca Sciolino, Ugo De Rose, Elio Bartoletti, di fronte allo smantellamento della sanità nella provincia di Cosenza, proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto e indicono la manifestazione pubblica “Per una buona sanità nella provincia di Cosenza” per giorno 9 febbraio.

Nonostante i rilievi che le OO.SS avevano puntualmente individuato nel gennaio 2012 attraverso il documento unitario Osservazione Atto aziendale ASP Cosenza, assumendo un atteggiamento di grande responsabilità e di apertura al dialogo, secondo i sindacati la Giunta Regionale ha negato ogni confronto e processo di concertazione.

La mobilitazione del territorio è l’unica scelta possibile, l’unica strada percorribile per chiedere una inversione di tendenza alla Giunta Regionale e al suo Presidente, alle forze politiche tutte, nella convinzione che occorre superare la sperequazione nel sistema di offerta sanitaria che penalizza la provincia di Cosenza, in ragione di una assegnazione di posti letto avvenuta in base a criteri politici e non certo a criteri rispondenti a composizione demografica e densità del territorio provinciale, che ha prodotto il mancato rispetto dei Livelli di Assistenza Essenziali, mettendo a rischio in molte aree la continuità assistenziale.

In particolare CGIL-CISL-UIL rivendicano: – il superamento di una insostenibile sperequazione nell’offerta sanitaria regionale che penalizza la provincia di Cosenza; – l’ampliamento dell’offerta di posti letto in provincia per garantire i livelli LEA oggi disattesi; – una maggiore omogeneità territoriale del processo di razionalizzazione-riduzione delle UOC e delle UOS; – il potenziamento della rete di emergenza-urgenza; – l’implementazione efficace della medicina territoriale e dell’assistenza domiciliare integrata; – una riorganizzazione funzionale del sistema pubblico e la integrazione funzionale del sistema privato, per la salvaguardia dei livelli occupazionali; – la riduzione dei tempi delle liste di attesa; – la piena valorizzazione del merito e delle competenze nell’organizzazione del personale; – la piena valorizzazione del precariato, autentica struttura portante dell’offerta sanitaria; – la specificità del sistema sanitario provinciale all’interno del processo generale di riorganizzazione dell’offerta sanitaria regionale; – la reale accelerazione delle procedure per la realizzazione del 4 Nuovi Ospedali, in particolare della realizzazione del Nuovo Ospedale della Sibaritide, in ragione della sua valenza strategica per la riorganizzazione dell’offerta sanitaria sul territorio ionico-cosentino

Per l’occasione verranno organizzati collegamenti con autobus in partenza da tutto il territorio della provincia.

 

Chiesto incontro istituzionale per i 132 interinali dell’ospedale di Crotone

CROTONE – La Cgil Calabria e la Cdl di Crotone chiedono al Prefetto di Crotone, Tirone, di convocare urgentemente un incontro con l’azienda affidataria dell’appalto, l’azienda di esternalizzazione, il Sindaco di Crotone, la Vice Presidente della Regione Calabria e il responsabile dell’Asp di Crotone per la vertenza dei 132 lavoratori interinali saliti per protesta sul tetto dell’Ospedale Civile di Crotone, al fine di giungere ad una soluzione per il pagamento rapido delle indennita’ di mobilita’ spettanti, sia per avere garanzie occupazionali da parte della nuova azienda committente, sia per delineare un percorso di stabilizzazione in considerazione della lunga attivita’ lavorativa essenziale al funzionamento dell’Ospedale.