Tutti gli articoli di redazione

Strage di migranti in Calabria: lutto cittadino nelle scuole. Fermati altri due scafisti

CUTRO (KR) – La distesa di teli bianchi da una parte, dall’altra i sopravvissuti avvolti dalle coperte e i teli termici. Un bilancio destinato a salire perchè molte persone sarebbero disperse, una quarantina. I cadaveri sono 59, 21 donne e 26 uomini e tanti i bambini, 14, tra cui due gemellini di pochi anni ed un piccolo di pochi mesi. Intere famiglie spazzate via dalle onde. I sopravvissuti sono 82 e per 22 di questi è stato necessario il trasporto in ospedale. Una persona è in prognosi riservata ed è ricoverata in terapia intensiva. I corpi, dopo la benedizione impartita dal vescovo di Crotone mons. Raffaele Angelo Panzetta, sono stati caricati su carri mortuari e portati nel palasport di Crotone.

Secondo quanto emerso intorno alle 4 di ieri, una telefonata internazionale, proveniente probabilmente dalla stessa imbarcazione, ha provato a dare l’allarme alla Sala operativa del Gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Vibo Valentia. A causa di un inglese stentato, però, non sono state fornite indicazioni utili, ma gli operatori hanno comunque capito che poteva essere accaduto qualcosa di grave ed hanno dato l’allarme. Giunti sul posto, i soccorritori si sono trovati davanti ad uno scenario di morte, con la la tragedia che si era già consumata.

La Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta per ricostruire la dinamica della tragedia, ipotizzando i reati di omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Carabinieri e Guardia di finanza, intanto, hanno sottoposto a fermo un cittadino egiziano sospettato di essere uno scafista. E sono i possesso dei documenti di un’altra persona che potrebbe avere fatto parte dell’equipaggio.

Nelle scuole crotonesi, un minuto di silenzio

Sarà osservato un minuto di silenzio alle 11 di oggi, in tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Crotone per le persone morte nel naufragio di Steccato di Cutro. A chiederlo è stato il presidente della provincia di Crotone, Sergio Ferrari: “un minuto di raccoglimento, un momento da dedicare alla riflessione, che coinvolga tutti i ragazzi, perché è nostra responsabilità educare, formare, ma anche ascoltare ed interpretare i sentimenti: preoccupazione, dolore, tristezza, rabbia e cercare di comprenderli”.

Intanto tutti i comuni della provincia di Crotone hanno aderito all’iniziativa di proclamare per la giornata di oggi il lutto cittadino come hanno già fatto i comuni di Crotone e Cutro.

Altri due presunti scafisti fermati

Altre due persone sarebbero state fermate, secondo indiscrezioni raccolte in ambienti giudiziari, con l’accusa di essere stati gli scafisti dell’imbarcazione che ieri mattina si è infranta contro una secca davanti la costa di Cutro, nel Crotonese, con la conseguente caduta in mare dei migranti che si trovavano a bordo. sono ancora decine i dispersi e ottanta le persone che si sono salvate. Le due persone che sarebbero in stato di fermo si aggiungono a quella di nazionalità turca già bloccata, con la stessa accusa, nella giornata di ieri.

Intanto è salito il numero di vittime accertate. A rivelarlo a Radio24 è stato il presidente della Regione Roberto Occhiuto che aveva parlato di un altro cadavere recuperato nel corso delle ricerche che sono andate avanti per tutta la notte. In realtà sono altri tre, i corpi recuperati questa mattina nel corso delle ricerche dei dispersi. Si tratta di un uomo è stato trovato sulla spiaggia ad alcune centinaia di metri dal luogo del disastro mentre un altro corpo è stato recuperato in mare, a circa 400 metri dalla riva, da una motovedetta della Guardia costiera. Infine il terzo a Le Castella, a 3,5 miglia marine dal luogo dell’incidente. Il totale delle vittime accertate sale così a 62.

Le ricerche sono condotte dalla Capitaneria di porto di Crotone con l’ausilio di unità del reparto aeronavale della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Dalle 6 sono entrati in azione i sommozzatori della Guardia costiera e da poco è entrato in azione anche l’elicottero della Capitaneria di porto.

A2: Aqa Cosenza, sette bellezze! Le rossoblù vincono il girone di andata

Non conosce soste la marcia della Cosenza pallanuoto. Sette partite su sette vinte, numeri impressionanti. 

L’ultima partita contro il Volturno, giocata presso la Piscina di Santa Maria Capua Vetere, ha chiuso il girone d’andata. 7-10 il risultato finale appannaggio della squadra guidata da Francesco Fasanella.

Ennesima partita intesa, con le reti di Greco (1), Morrone (1), Sesti (1), Zaffina (1), Nisticò (3), Koide (3). Ha arbitrato il signor Rotondano.
Le ragazze volevano chiudere il Campionato d’andata imbattute e ci sono riuscite. “Grinta, testa, cuore e voglia di vincere”, il refrain ormai consolidato nella squadra allenata da Francesco Fasanella.

A Cosenza prevale entusiasmo, dunque. La squadra allestita è forte e sta dimostrando, partita dopo partita, di avere dalla sua potenzialità incredibili.

Pd calabrese per Bonaccini. Pino Capalbo: “Scelta consapevole”

ACRI (CS) – Alla vigilia delle primarie del Partito Democratico, nella sede della Federazione del PD, nel corso di una partecipata manifestazione, si sono riuniti i sostenitori della candidata alla Segreteria nazionale On. Paola De Micheli.
‘Per le tante affinità tra le due mozioni, all’unanimità, si è convenuto di sostenere Stefano Bonaccini – dichiara Pino Capalbo, sindaco di Acri e componente della Direzione regionale del Partito Democratico calabrese -. La scelta è stata principalmente motivata dalla consapevolezza che il nuovo Segretario dovrà preservare la natura a vocazione maggioritaria del Partito Democratico nato nel 2007. Un ritorno al passato sarebbe la fine del PD. Successivamente sarà necessario costruire un fronte largo, nessuno escluso, per costruire una alternativa al Centro Destra. Lavoro, innovazione, economia circolare, ambiente, scuola, imprese, garantismo, giovani, precari, sanità pubblica. No netto all’autonomia differenziata, che aumenterebbe ancora di più il divario tra nord e sud. Questi i temi che dovranno caratterizzare il nuovo corso del Partito Democratico, partendo dalla valorizzazione degli iscritti e della militanza. Un partito inclusivo si costruisce se non si rinnega la propria storia. Modifica della legge elettorale e, in subordine, scelta dei candidati alle Politiche attraverso le primarie. Basta nominati. Azzeramento delle correnti e amministratori da valorizzare: solo così si promuoverà una nuova classe dirigente”.

“Subito dopo il congresso – conclude la nota di Capolbo – già nella prossima settimana, sarà necessaria un’analisi del voto (che dovrà partire dal segretario di Federazione della provincia di Cosenza anche nella duplice veste di candidato alle ultime elezioni politiche non eletto) delle ultime Politiche per comprendere ciò che non ha funzionato, in particolare in quei collegi dove le percentuali del Partito Democratico sono state le più basse negli ultimi anni. Analisi che dovrà partire dal Segretario di Federazione della provincia di Cosenza.
Ora impegniamoci tutti, nella stessa direzione a sostegno di Bonaccini Segretario nazionale e subito dopo apriamo una nuova stagione. Non si può nascondere la polvere sotto il tappeto come vorrebbe qualcuno”.

 

.

I giovani calabresi possono diventare protagonisti dello sviluppo

RENDE (CS) – Tecnico Superiore per la Valorizzazione delle Risorse Enogastronomiche e dei Territori è la figura professionale individuata dalla Fondazione Iridea nell’ambito dell’Offerta Formativa di Istruzione Tecnica Superiore che partirà dal mese di Maggio 2023.

Obiettivo del percorso è il miglioramento dell’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di insegnamento e di formazione, favorendo il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro.

Le attività formative si svolgeranno per lo più nelle aziende o in stage laboratoriali per la durata di due anni circa, durante i quali si ottengono certificazioni linguistiche e informatiche, oltre quelle specifiche degli ambiti enogastronomici.

posti disponibili sono solo 20 e non ci sono costi da sostenere, con circa un mese di tempo per fare richiesta di iscrizione, che è possibile fare anche on-line dal sito www.itsiridea.it

Il ragionamento fatto dal gruppo di progetto Iridea afferente al CTS dello stesso ente, coordinato da Rosalucia Mazzei, in forze al CNR, scaturisce dalla considerazione che lei stessa rilascia: “Ormai una letteratura ampia e multidisciplinare mostra chiaramente come il cibo, e le pratiche connesse al suo consumo, rivesta una valenza simbolica che contribuisce alla definizione dei confini del gruppo e dell’identità sociale, tanto che la fase attuale si connota per dinamiche ambivalenti nel regime alimentare: se da un lato si sono osservati crescenti tendenze alla mondializzazione dei prodotti e alla standardizzazione del gusto, dall’altro appare evidente una sempre più crescente attenzione al prodotto tipico”.

La Presidente della Fondazione Iridea, Felicita Cinnante, ci spiega invece come, “In un periodo di incertezza identitaria e di fluidificazione dei modelli sociali, i prodotti tipici, sembrano svolgere funzioni utili nel riancorare l’individuo al contesto locale, recuperando il bisogno di personalizzazione che i processi di globalizzazione economica hanno disarticolato già da tempo. Questi aspetti, in un contesto di forte emigrazione dei giovani calabresi, non sono affatto secondari rispetto alla definizione di una strategia tesa invece ad un’inversione di tendenza. Siamo certi che lo sviluppo turistico innovativo, esperienziale e coinvolgente, possa essere la leva forte per creare contesti che consentano il permanere dei giovani nei diversi territori, soprattutto quelli interni di montagna”.

Continua poi la Presidente: “Il lavoro è lungo e impegnativo ma abbiamo la consapevolezza di non poter fare a meno di superare un approccio in cui la concorrenza è fatta nel breve periodo e attraverso l’offerta turistica in senso stretto, per giungere ad una strategia su cui occorre far leva sulla creazione di competenze enogastronomiche-territoriali, specializzate e distintive, e sulla capacità di proporre in maniera convincente idee nuove e sostenibili”.

A ben vedere, manca una simile figura professionale – afferma convintamente la Dirigente dell’IIS Mancini-Tommasi, scuola capofila dell’ITS Iridea, Graziella Cammalleri – ed ecco perché la ricerca, il recupero e la valorizzazione delle tradizioni popolari ed enogastronomiche e la tutela dell’ambiente, rappresentano il pilastro da cui partire per una vera politica di sviluppo dei nostri territori”.

La forza dell’idea che sta a monte al progetto formativo Terra e Cibo (vedi l’esperienza trentina o emiliano-romagnola dei Musei del Cibo) è quella di essere convinti che saper valorizzare il patrimonio culturale del territorio, fatto anche di tradizioni ed eccellenze culinarie, sia la strada giusta per creare occupazione e sviluppo sociale ed economico.

Per tutte queste ragioni, il percorso formativo che sta per essere avviato dall’ITS Iridea ha come obiettivo la formazione di Tecnici Superiori con specifiche conoscenze e competenze nella ricerca, recupero e valorizzazione delle risorse enogastronomiche materiali e immateriali del territorio regionale.

Il CBD è legale in Europa? Ecco la risposta

Lo status legale del cannabidiolo (o CBD) è da sempre oggetto di discussione per diversi motivi.

Innanzitutto, perché viene spesso confuso con il THC, lo psicotropo della cannabis per eccellenza. Per questo motivo, non è raro che il cannabidiolo sia stato dichiarato come sostanza pericolosa, notizia smentita anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ragion per cui sempre più persone scelgono shop online di canapa light come Justbob per effettuare i loro acquisti in totale privacy e sicurezza.

Ma qual è la situazione nel resto d’Europa?

Considerando che il mercato globale dell’olio di cannabidiolo e, ancora più in generale, il mercato del cannabidiolo (CBD) sono destinati a crescere a un tasso del 31,2% e del 15,3% tra il 2023 e il 2032, diamo un’occhiata ai Paesi in cui il suo commercio è consentito, in cui è ancora illegale e alle nazioni in cui le leggi sono poco chiare.

Ad ogni modo, è bene fare una precisazione: questi dati seguono gli ultimi aggiornamenti, fermo restando che la situazione possa ribaltarsi in qualsiasi momento.

Paesi europei in cui il CBD è legale e illegale: qui la lista completa

Spagna

La legge spagnola sul CBD consente l’uso di prodotti con cannabidiolo. Inoltre, stabilisce che il CBD deve contenere meno dello 0,2% di THC per il suo utilizzo. Questa percentuale è applicata anche in Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Polonia, Romania, Slovenia e Ungheria.

Paesi Bassi

L’uso ricreativo della cannabis è stato depenalizzato e la sua vendita e il suo uso sono ampiamente tollerati, ma solo nei coffee shop autorizzati. Secondo la legge olandese, il CBD è legale, purché contenga meno dello 0,5% di THC per l’estrazione della canapa.

Austria, Repubblica Ceca e Lussemburgo

Secondo le leggi nazionali di questi Paesi, i prodotti a base di CBD sono legali purché contengano meno dello 0,3% di THC.

Regno Unito

La legge britannica consente la coltivazione e l’utilizzo della canapa. Tuttavia, il livello di THC nel CBD deve essere pari a zero. Inoltre, il Paese non consente la raccolta e la lavorazione del CBD all’interno del proprio territorio.

Italia

Secondo la legge nazionale, i prodotti a base di CBD sono completamente legali, purché non superino lo 0,6% di THC in nessun punto della produzione.

Ad oggi, è comunque possibile acquistare olio di CBD e altri prodotti presso i rivenditori autorizzati, sia nei negozi fisici che online.

Svizzera

La legge svizzera consente prodotti a base di CBD con un massimo dell’1% di THC.

Estonia, Finlandia e Malta

Il CBD è legale in questi Paesi solo con un permesso speciale.

Lituania

L’uso del CBD è legale in Lituania a condizione che non contenga più dello 0,2% di THC. Sebbene il governo lituano abbia legalizzato il CBD, ne ha vietato la lavorazione e la commercializzazione.

Svezia e Francia

La legge di questi Paesi consente i prodotti a base di CBD senza alcuna traccia di THC.

Ad ogni modo, è notizia recente che il Consiglio di Stato francese abbia approvato il commercio di infiorescenze di CBD con un contenuto di tetraidrocannabinolo non superiore allo 0,3%.

Come si può notare, dunque, lo status legale del cannabidiolo è in continua evoluzione di anno in anno.

Ma quali sono le nazioni nelle quali, invece, è proibito?

Status legale del CBD: questi i Paesi nei quali è proibito o dove le leggi sono più vaghe

Al momento, questa è la lista di Paesi in cui non è consentito l’uso di CBD. Parliamo di:

  • Albania;
  • Andorra;
  • Armenia;
  • Bielorussia;
  • Bosnia ed Erzegovina;
  • Moldavia;
  • Monaco;
  • Montenegro;
  • Serbia;
  • Slovacchia;
  • Ucraina.

Per concludere, apriamo una breve parentesi sui Paesi europei con leggi vaghe sul CBD.

Belgio, Portogallo, Norvegia e Macedonia del Nord sono paesi in cui il CBD contenente THC può essere acquistato solo con la prescrizione del medico nelle farmacie locali.
La cannabis in Georgia, invece, è legale in termini di possesso e consumo, ma la coltivazione e la vendita di cannabis rimangono illegali. Infine, per quanto riguarda le leggi sulla legalità dell’olio di CBD, la situazione rimane poco chiara.
Come abbiamo detto, le cose possono cambiare in qualsiasi momento.
Basti pensare alla Cina.
Secondo la nuova legislazione di Hong Kong, il possesso e il consumo di qualsiasi quantità di CBD sono punibili con sette anni di carcere e una multa di circa 120.000€. La produzione, l’importazione o l’esportazione di CBD, invece, sono punibili con l’ergastolo.

Anche i viaggiatori potrebbero incorrere in sanzioni, con il governo che avverte le persone di non rischiare di “acquistare questi prodotti o di riportarli a Hong Kong”.

Le stesse sanzioni e condizioni si applicano alla cannabis, nota anche come marijuana.
Non c’è da sorprendersi che il divieto abbia costretto le aziende che si occupano di CBD a chiudere, mentre altri marchi hanno dovuto ridurre o eliminare i prodotti a base di CBD.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo cercato di fornire una panoramica in merito allo status legale del cannabidiolo al livello europeo. Come si è visto, la situazione è in continuo cambiamento, fermo restando che oggi in Italia è possibile acquistare e consumare prodotti a base di CBD nel pieno rispetto della legge.

“Ritardi, pochi treni e linee ferroviarie interrotte”. Legambiente bacchetta la Calabria

COSENZA – Nonostante dei timidi miglioramenti, in Italia la transizione ecologica dei trasporti è ancora troppo lenta. A pesare soprattutto sul trasporto su ferro, con pesanti ripercussioni sul sud Italia, sono i continui ritardi infrastrutturali, i treni poco frequenti, le linee a binario unico, la lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, chiuse e dismesse, e poi le risorse economiche inadeguate. Dall’altra parte, il trasporto pendolare risente ancora degli effetti della pandemia: seppur cresciuto, il numero dei pendolari non raggiunge ancora i livelli del periodo pre-pandemico. 

È quanto denuncia Legambiente nel nuovo rapporto Pendolaria 2023, in cui fa il punto sul trasporto su ferro in Italia – indietro rispetto agli altri Paesi europei – con un’analisi sul presente e futuro di questo settore. A parlar chiaro i dati raccolti: dal 2018 al 2022 le inaugurazioni di nuovi binari in città sono state inadeguate, parliamo di un ritmo di un chilometro e mezzo all’anno di nuove metropolitane. 

Persistono le differenze nelle aree del Paese, e a pagarne lo scotto è soprattutto il Mezzogiorno, dove circolano meno treni, i convogli sono più vecchi – con un’età media di 18,5 anni, in calo rispetto a 19,2 del 2020 ma molto più elevata degli 11,9 anni di quelli del nord – e viaggiano su linee in larga parte a binario unico e non elettrificate. 

Sul fronte investimenti, negli undici anni dal 2010 al 2020, sono stati fatti più investimenti sulle infrastrutture per il trasporto su gomma che su ferro. Stando ai dati del Conto nazionale trasporti, dal 2010 al 2020 sono stati realizzati 310 km di autostrade, a cui si aggiungono migliaia di chilometri di strade nazionali, a fronte di 91 chilometri di metropolitane e 63 km di tranvie. Oltre a questi dati, Legambiente nel rapporto Pendolaria 2023 torna anche con la classifica delle 10 linee peggiori d’Italia. Nelle prime posizioni le Ex linee Circumvesuviane, la Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo, la Catania-Caltagirone-Gela, a seguire Milano-Mortara, Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia, Genova-Acqui-Asti, Novara-Biella-Santhià, Trento-Bassano Del Grappa, Portomaggiore-Bologna, Bari-Bitritto.

Un quadro quello di Pendolaria 2023 abbastanza preoccupante su cui, per superare ritardi e problemi, è necessario accelerare il passo avviando una vera cura del ferro. Per questo per Legambiente è fondamentale che il tema dei pendolari e del trasporto su ferro diventi davvero una priorità per il governo Meloni, prevedendo maggiori risorse economiche pari a 500 milioni l’anno per rafforzare il servizio ferroviario regionale (per acquisto e revamping dei treni) e 1,5 miliardi l’anno per realizzare linee metropolitane, tranvie, linee suburbane. Si tratta complessivamente di 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030, recuperabili dal bilancio dello Stato specialmente all’interno del vasto elenco di sussidi alle fonti fossili. L’Italia ha bisogno di aumentare sensibilmente il numero di passeggeri che viaggiano in metro e in treno, se vuole migliorare anche la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di CO2 come previsto dall’Accordo di Parigi. 

“Per la Calabria, le reali prospettive di sviluppo socio-economico rispettoso dell’ambiente passano necessariamente attraverso forme di mobilità eco-compatibili come il trasporto ferroviario – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. Nella nostra regione servono treni moderni, l’adeguamento delle linee, collegamenti veloci e frequenti, la razionalizzazione degli orari per facilitare le coincidenze, la creazione di sempre maggiori possibilità di portare la bici al seguito. Ad essere urgente è anche la necessità di avere stazioni nuove ed accoglienti a misura di viaggiatore, con particolare riguardo ai diversamente abili, anziani, persone con ridotta mobilità o famiglie con passeggini che spesso sono costretti ad affrontare disagi a causa del persistere di barriere architettoniche come accade a Lamezia Terme, per esempio, una delle principali stazioni calabresi dove non sono in funzione gli ascensori per accedere ai binari da cui partono i treni dell’alta velocità”. 

Cura per il sud: si traduce con più treni per il Meridione, elettrificazione e collegamenti più veloci potenziando in primis il servizio Intercity e integrando l’offerta di servizio lungo le direttrici principali, per garantire almeno un treno ogni ora, attraverso un servizio cadenzato e nuovo materiale rotabile. Per Legambiente gli assi prioritari su cui intervenire sono: Napoli-Reggio Calabria, Taranto-Reggio Calabria, Salerno-Taranto, Napoli-Bari, Palermo-Messina-Catania. Servono poi collegamenti veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola e va potenziato il trasporto via nave. 

 “Il processo di riconversione dei trasporti in Italia – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente– è fondamentale. Lo è se vogliamo rispettare gli obiettivi del Green Deal europeo, del taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e del loro azzeramento entro il 2050, visto che il settore è responsabile di oltre un quarto delle emissioni climalteranti italiane che, in valore assoluto, sono addirittura cresciute rispetto al 1990. Per questo è fondamentale invertire la rotta e puntare su importanti investimenti per la “cura del ferro” del nostro Paese, smettendola di rincorrere inutili opere come il Ponte sullo Stretto di Messina. Occorre investire in servizi, treni moderni, interconnessioni tra i vari mezzi di trasporto e con la mobilità dolce, in linee ferroviarie urbane, suburbane ed extraurbane, potenziando il servizio dei treni regionali e Intercity. Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini l’associazione ambientalista chiede di dedicare ai pendolari almeno la stessa attenzione che ha messo in questi mesi per il rilancio dei cantieri delle grandi opere”.

Risorse stanziate: Un punto dolente per il trasporto ferroviario è l’inadeguata attenzione da parte delle Regioni. Nel 2021 gli stanziamenti sono stati, in media, pari allo 0,57% dei bilanci regionali, in miglioramento rispetto allo 0,34% registrato nel 2020, ma in diminuzione rispetto allo 0,65% del 2019. Dall’altro lato c’è da dire che con la legge di Bilancio 2022 è stato istituito il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile che ha una dotazione di 2 miliardi di euro per ridurre le emissioni climalteranti del settore dei trasporti con diverse azioni, tra cui il rinnovo del parco circolante dei mezzi pubblici e la realizzazione di infrastrutture digitali per la gestione e il monitoraggio del traffico ferroviario. Inoltre, sono state previste risorse per il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale, aumentato per il 2022 di 100 milioni di euro e per il 2023 di ulteriori 100 milioni, rendendo strutturali gli incrementi, costanti fino al 2026, anno in cui il valore totale arriverà a poco meno di 5,3 miliardi (è un segnale positivo, anche se saremo ancora sotto di 900 milioni rispetto al 2009). Tra le altre buone notizie del 2022 ci sono anche i nuovi finanziamenti per l’acquisto di treni regionali e l’ammodernamento delle linee locali. Tutte risorse importanti, ma per Legambiente occorre fare uno sforzo aggiuntivo stanziando 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030.  

 

Timidi miglioramenti: Nel 2022 “ritornano” i passeggeri sui treni nazionali regionali dopo oltre due anni di calo, dovuto alle disposizioni e restrizioni in contrasto alla pandemia e alle preoccupazioni dei cittadini. Trenitalia ha dichiarato un aumento complessivo di oltre il 40% dei passeggeri rispetto al 2021, con punte del 110% per quelli ad Alta Velocità. In aumento anche il numero di treni regionali in servizio, considerando tutti i gestori, anche se con notevoli differenze tra le Regioni: 2.788 i treni regionali in circolazione in Italia nel 2021, contro i 2.666 del 2020. Tra le altre note positive, grazie alle risorse europee, nazionali, regionali e di Trenitalia, attraverso i contratti di servizio, è in corso il rinnovo del parco dei treni circolanti: nel 2021 l’età media si è attestata a 15,3 anni, in leggero calo rispetto ai 15,6 anni del 2020 (nel 2016 era 18,6 anni).  

 

Elettrificazione linee regionali: Uno degli aspetti più positivi degli ultimi anni riguarda gli interventi di elettrificazione della rete e di installazione di sistemi di controllo della sicurezza (SCMT, sistema controllo marcia treno, e SSC, sistema supporto condotta). Sono previste risorse sia nel Pnrr sia nel contratto di programma di RFI. Gli interventi interessano complessivamente oltre 1.700 km di rete, e porteranno la quota di rete elettrificata in Italia dal 70,2% del 2022 ad oltre il 78% a fine interventi. Si tratta di uno degli indicatori in cui l’Italia si mostra in vantaggio rispetto ad altri grandi Paesi europei. Ad esempio, in Spagna la rete elettrificata è circa il 63% del totale, mentre in Germania questa quota è ferma a poco più del 60%.  

Buone pratiche: Infine Pendolaria 2023 raccoglie anche una serie di buone pratiche che mostrano come sia possibile avere un trasporto ferroviario che permetta ai cittadini, che ogni giorno prendono il treno, di avere una facile connessione con gli altri mezzi di trasporto, orari cadenzati e facili da memorizzare; ma anche la possibilità di portare con sé una bici e di usufruire di stazioni rinnovate; di viaggiare su treni nuovi, moderni ed efficienti. 

 

Il report completo su https://www.legambiente.it 

Da Agape – Associazione Autismo Acri nuovo percorso per familiarizzare con le emozioni

“FAMILIARIZZANDO CON LE EMOZIONI”, è il nuovo progetto organizzato dall’AGAPE – Associazione Autismo Acri rivolto a tutte le famiglie.
L’iniziativa fortemente voluta dall’AGAPE ha lo scopo di coinvolgere l’intera famiglia attraverso due percorsi destinati ai genitori ed ai propri figli. Il Percorso di supporto alla genitorialità nella gestione emotiva familiare ed il Percorso psico-sensoriale-comunicativo per la gestione delle emozioni in età evolutiva.

Il progetto è rivolto a tutte le famiglie.

L’iniziativa fortemente voluta dall’AGAPE ha lo scopo di coinvolgere l’intera famiglia attraverso due percorsi destinati ai genitori ed ai propri figli. Il Percorso di supporto alla genitorialità nella gestione emotiva familiare ed il Percorso psico-sensoriale-comunicativo per la gestione delle emozioni in età evolutiva.
Il Progetto di AGAPE avrà inizio sabato 25 febbraio 2023, presso la sede dell’associazione, nei locali dell’ex Scuola Monachelle di Acri, in via XXI Aprile.

Otto gli incontri in cui i genitori ed i loro figli svolgeranno un percorso in parallelo, infatti, negli stessi giorni e negli stessi orari, ogni famiglia svolgerà un lavoro globale, mirato alla loro necessità di esplorazione, di riconoscimento e di regolazione delle emozioni, volto a potenziare le competenze genitoriali e promuovere lo sviluppo emotivo nei bambini e nei ragazzi.

Il progetto si rivolge ad un numero massimo di 7 famiglie con figli dai 6 ai 13 anni.

Il percorso rivolto ai genitori sarà curato dalla Psicologa Adriana Palermo e dall’Assistente analista del comportamento Carmen Romano. Mentre, il percorso rivolto ai minori sarà condotto dalla Psicologa-Neuropsicomotricista Giulia Forte e dalla Logopedista Federica Meda.
Nel corso del laboratorio, il gruppo dei genitori sarà guidato alla familiarizzazione con il mondo emotivo, attraverso colloqui di gruppo a contenuto psicoeducativo ed esercitazioni pratiche.
Impareranno a riconoscere le emozioni personali, a gestire con più efficacia la comunicazione in famiglia ed insegneranno ai loro figli a conoscere se stessi, ad esplorare costruttivamente le loro emozioni ed a sviluppare empatia verso gli altri. Dall’altra parte i bambini ed i ragazzi, mediante giochi ed attività di gruppo lavoreranno nel riconoscimento degli stati emotivi e, attraverso il racconto di storie, mediante suoni e immagini verranno stimolati a favorire una maggiore regolazione dei processi emotivi, ad incrementare la conversazione e lo scambio libero con i pari e dell’alternanza del turno e delle regole conversazionali.

Per informazioni e prenotazioni:
agape.associazioneautismo@gmail.com;
agape.associazioneautismo@pec.it
Simona 347 5816758 – Cinzia 340 5429131

Concorso ‘Luoghi di Calabria’: lo scatto più bello arriva dalla provincia di Cosenza

Secondo posto per la suggestiva rupe a 5 dita di Pentedattilo, terzo posto al Pino Loricato del Parco del Pollino. Menzione speciale per lo scatto che ritrae il borgo medioevale di Rocca Imperiale

Continua la lettura di Concorso ‘Luoghi di Calabria’: lo scatto più bello arriva dalla provincia di Cosenza

Ospedali Paola e Cetraro, lavoratori della mensa protestano: “condizioni insopportabili”

PAOLA (CS) – «Le condizioni di lavoro del personale dipendente della società Ladisa, che gestisce l’appalto del servizio mensa degli ospedali di Paola e Cetraro, sono da tempo divenute insopportabili». E’ quanto denuncia il sindacato USB Lavoro Privato di Cosenza che spiega come, nei mesi scorsi, le problematiche riscontrate dai lavoratori siano state più volte rappresentate. Inoltre sono state presentate «specifiche rivendicazioni, rimaste puntualmente inascoltate».

«In data odierna – scrive il sindacato – ci vediamo costretti a denunciare nuovamente il comportamento improprio dei vertici dell’azienda appaltatrice. Già informata formalmente delle nostre rimostranze nei diversi incontri tenutisi presso il cantiere di Paola, alla presenza della responsabile dott.ssa Lucibello. Nello specifico la società Ladisa ha inteso diminuire il monte ore dei lavoratori in servizio a Paola senza alcuna comunicazione preventiva e soprattutto senza che ci sia stata alcuna diminuzione dei pasti giornalieri da consegnare all’ospedale della costa tirrenica. Scelta arbitraria e ingiustificata».

«L’appalto in questione è stato più volte oggetto, negli anni, di problematiche legate alla gestione del servizio e alle pessime condizioni di lavoro dei dipendenti. Condizioni che, al momento, non sono mutate, nonostante i tavoli di confronto avuti in Prefettura. Ci teniamo a ribadire, inoltre, che il servizio mensa degli ospedali ASP della provincia di Cosenza rappresenta un nodo centrale all’interno dei servizi per la sanità pubblica e il peggioramento delle condizioni lavorative rappresenta un danno anche per l’utenza. A questo proposito l’ASP di Cosenza, in quanto azienda appaltante, dovrebbe, al contrario di quanto successo fino ad oggi, interessarsi realmente a questa vertenza pretendendo un repentino cambio di passo da parte de Ladisa».

«Pertanto, in qualità di organizzazione sindacale rappresentiva dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti della società Ladisa – conclude l’USB – annunciamo lo stato di agitazione e l’avvio delle procedure di raffreddamento ai sensi della L.146/90, e richiediamo con urgenza un incontro al Prefetto di Cosenza, al fine di risolvere le annose problematiche sopra rappresentate».

 

Mediterraneo, l’annuncio di Occhiuto: «La Calabria ospiterà la Plenaria della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime»

Si è tenuta oggi a Palma de Maiorca la riunione dell’ufficio politico della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni periferiche e marittime (CRPM), alla quale ha preso parte il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Numerosi e di rilevante impatto sulle politiche del Mediterraneo i punti all’ordine del giorno.
Una sessione di lavoro dell’ufficio politico ad hoc si è concentrata sulla preparazione dell’Assemblea generale della Commissione, prevista per il 29 e 30 giugno prossimi.
La Calabria aveva avanzato la sua candidatura nello scorso mese di ottobre, durante i lavori della CRPM svoltasi a Creta e, nella riunione odierna, l’ufficio politico ha annunciato ufficialmente che la prossima Assemblea generale si terrà in Calabria.
Il presidente Occhiuto, intervenendo personalmente durante i lavori, ha dapprima sostenuto la candidatura e, quindi, ringraziato l’assise per la scelta fatta della Regione Calabria quale sede della prossima Assemblea Plenaria.
Al termine dei lavori il presidente Occhiuto ha voluto evidenziare che “essere la sede della prossima Plenaria della Commissione Intermediterranea è motivo d’orgoglio per me e per tutti i calabresi.
Sino ad un anno fa, quando andai a Siviglia, la nostra Regione non era mai stata presente nel contesto internazionale.
Oggi è stato deciso che la Calabria è centrale rispetto al Mediterraneo. Queste sono occasioni nelle quali sedimentare rapporti, capire cosa fanno gli altri partner, raccontare le nostre iniziative.
Il 29 e 30 giugno avremo l’opportunità di mostrarci a tanti Paesi del Mediterraneo con tutte le qualità che abbiamo, proponendo un’agenda dei lavori seria, strutturata, di qualità.
Altresì, abbiamo l’obbligo di fare comprendere alle personalità che avremo l’onore di ospitare la centralità della nostra Regione rispetto al Mediterraneo e, al contempo, l’importanza che questa area strategica ha per il nostro territorio.
Mi reputo soddisfatto di questo importante risultato, che è solo il primo passo verso un’idea nuova che vede la nostra Regione dentro ai dibattiti ed al centro del Mediterraneo”.