Archivi categoria: Cultura&Spettacolo

La “Bella Addormentata”; l’apoteosi della danza

10 DIC 2011 – Lodevole l’iniziativa promossa dal Teatro Garden di Rende che, lo scorso 9 dicembre, ha aperto le porte alla più grande compagnia di danza classica, la più nota a livello internazionale, che in “punta” di piedi ha interpretato “La Bella addormentata”.Si tratta del Russian Ballet Moscow, “La Corona del Balletto Russo” fondato nel 1997, un’eccelsa compagnia che consta di un vastissimo repertorio: Giselle, Carmen, Coppelia, Il lago dei cigni, Lo Schiaccianoci, Biancaneve e via discorrendo (www.moscowballet.eu).

Tra questi ultimi compare anche “La Bella Addormentata” coreografata da Marius Petipa su musiche del compositore russo Peter Ilyich Tchaikovsky e ispirato alla celebre fiaba di Perrault.

Durante l’esibizione, tenutasi ieri sera, il pubblico è stato catapultato in un mondo nuovo, magico e fantastico popolato da fate che lottano contro la perfida maga per difendere la neonata Aurora, da principi, re e regine; insomma quel mondo da favola che tutte le bambine, almeno una volta nella vita, hanno sognato.

Possiamo dire che la platea ha assistito ad un balletto magnifico; bellissime e sempre coordinate le parti “corali”, grintose le sei fate, ingegnosa e divertente l’idea di far interpretare il ruolo della maga adirata non ad una donna ma ad un uomo, sfarzosi e curati nei minimi dettagli i costumi di scena, sbalorditivi i due solisti.

La prima ballerina Anastasia Kachaeva ha impersonato la principessa Aurora; leggiadra e soave, generosa con il pubblico grazie ad un’interpretazione e ad una mimica facciale naturale e mai forzata e, soprattutto, tecnicamente impeccabile sia nelle parti da solista sia durante i pax de deux (passi a due).Il ruolo del principe Désiré, invece, è stato interpretato dal primo ballerino Anatoly Emelianov; vigoroso, verace ed elegante, con grandi qualità fisiche e soprattutto con un’indubbia elevazione nei salti.Il ballerino si è dimostrato premuroso nei confronti della Kachaeva e delle sue esigenze, ed ha dimostrato una grande abilità nel partneraggio.

L’unica nota stonata, che si è protratta per tutta la serata, è derivata dalla location: il palco, infatti, era poco capiente ed eccessivamente costrittivo soprattutto per i ballerini uomini che hanno dovuto limitare, per quanto possibile, i grandi salti e prestare maggiore attenzione durante l’esecuzione dei manège, ossia ampi cerchi immaginari che vengono percorsi dal ballerino con dei giri o dei salti.

Dunque un grande plauso a tutti i danzatori che, nonostante le difficoltà sopraelencate, sono riusciti ad esprimere al meglio il proprio talento con caparbietà e, soprattutto, con tanta umiltà.

Dal vigoroso coinvolgimento del pubblico si è compreso che, ancora una volta, il Russian Ballet Moscow è riuscito a toccare gli angoli più remoti e nascosti dell’animo umano e questo perché il linguaggio del corpo comunica, emoziona e vale più di mille parole.

Annabella Muraca

8-11 dicembre: tornano le stelle di Natale dell’AIL

Stelle di Natale AILParte la campagna natalizia dell’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mieloma. 4000 piazze italiane dall’8 all’11 dicembre saranno colorate di rosso, il rosso delle stelle di Natale che i volontari distribuiranno nel corso della manifestazione giunta alla sua 23° edizione.

In Calabria sono 136 le piazze che ospiteranno i volontari dell’AIL, dislocati principalmente nelle province di Cosenza e Reggio Calabria, dove hanno sede le sezioni provinciali dell’Associazione. Nella sola città dello Stretto sono sette i punti di raccolta: Piazza Camagna e Lungomare Falcomatà, gli esercizi commerciali Megatoys di Corso Garibaldi, Quiper in Viale Calabria e Via De Nava, centro commerciale Porto Bolero in Via Nazionale e Brico Center in Viale Calabria. Nelle altre città principali i gazebo si trovano a Catanzaro in piazza Prefettura, a Cosenza in piazza Kennedy, a Vibo Valentia in piazza Leoluca e presso l’ufficio sanitario di Corso Vittorio Emanuele III. Sul sito dell’Associazione (www.ail.it) è comunque possibile trovare tutte le zone in cui sono attivi i volontari con i banchetti.

Scopo principale dell’iniziativa è la raccolta di fondi per il finanziamento di progetti di ricerca e assistenza di alto valore scientifico e sociale, nonché per la realizzazione delle attività dell’Associazione che, da 40 anni, opera accanto ai pazienti nei reparti di ematologia. Nel 2010 sono stati raccolti complessivamente 7.080.558 euro. E in Calabria si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente, con 193.607 euro.

Il contributo minimo di 12 euro, legato alle piantine, rappresenta un importante di gesto di solidarietà. Seppure la ricerca faccia passi in avanti rispetto alle terapie e alle diagnosi per i tumori del sangue, è sempre necessario il sostegno di tutti. I fondi raccolti sono impiegati dall’Associazione per sostenere la ricerca scientifica e finanziare il “Gruppo GIMENA” (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto). Ma AIL non è solo sinonimo di ricerca.

Un impegno rilevante dei numerosi volontari è soprattutto quello di far sentire la propria vicinanza ai pazienti affetti da leucemie, linfomi e mieloma. Oltre alla presenza rassicurante presso i reparti di ematologia, due servizi fondamentali offerti dall’associazione sono quelli dell’assistenza domiciliare e delle case-alloggio nei pressi dei centri di terapia. Ciò permette ai pazienti, nel primo caso, di ricevere le cure necessarie in un ambiente familiare e, nel secondo caso, di affrontare i lunghi periodi di cura lontano da casa assistiti dai propri familiari, contribuendo a riacquistare gradualmente autonomia nelle attività quotidiane. n Calabria esistono tre strutture “Casa AIL”, a Reggio Calabria, che dal 1995 sono in grado di accogliere gratuitamente i pazienti non residenti e i loro accompagnatori. Trenta i posti disponibili per rispondere a richieste che provengono da tutta la regione e non solo.

Presso i gazebo allestiti in piazza, oltre alle piantine, saranno disponibili opuscoli informativi relativi all’associazione e alle attività svolte.

Quest’anno, in occasione della manifestazione, anche le squadre di Serie A della Lega Pallavolo sostengono l’associazione: i giocatori scendono infatti in campo indossando una maglietta con il logo AIL.

 

Mariacristiana Guglielmelli

Al Teatro “A.Rendano” stravince la musica di Giuseppe Verdi

5 DIC 201 1- Dopo una lunga e trepidante attesa, giorno 2 e 4 Dicembre, al teatro “A. Rendano” di Cosenza si sono riaccese le luci della ribalta.

Il Nabucco, terza opera di Verdi ma la prima che lo rese famoso nel mondo, ha inaugurato la 52esima stagione lirico-sinfonica del teatro, la prima targata dal direttore artistico Albino Taggeo nominato lo scorso Agosto.

Il tema prescelto, che caratterizza l’intera stagione lirica, è quello dell’Unità Nazionale; e la dimostrazione tangibile viene data non solo dall’opera stessa ma anche dalle note dell’Inno di Mameli, eseguito a sipario calato dalla neonata Orchestra semistabile, guidata dallo stupefacente Giovanni Pelliccia.
Novità assoluta di questa nuova stagione sono stati i sovratitoli presenti nella parte alta del sipario, un sussidio innovativo per permettere agli spettatori di seguire le parole del libretto di Temistocle Solera.

Sanguigna e volitiva l’interpretazione del soprano Francesca Patanè che ha rivestito i panni di Abigaille, dotata di una tecnica impeccabile e di una voce soave con grandi potenzialità soprattutto negli acuti.
Dominante e contemporaneamente struggente l’interpretazione dello statuario Carlo Guelfi (Nabucco), che nella prima parte dell’opera si è mostrato crudele ed arcigno, per poi riscoprirsi uomo comune con le sue paure e le sue debolezze.

Discreti e poco coinvolgenti Elia Todisco (Zaccaria) e Flaviano Bianchi (Ismaele), mentre Fenena, interpretata da Federica Bragaglia, è risultata quasi del tutto anonima; durante la rappresentazione, infatti, è stata spesso oscurata dalle due figure predominanti: Abigaille e Nabucco, ovvero il suo stesso padre.
Presenza interessante quella della cosentina Sarah Baratta che ha impersonato Anna, sorella di Zaccaria.
Protagonista per antonomasia di tutto il dramma è stato Il Coro del “Cilea” di Reggio Calabria, composto da sessanta elementi diretti da Bruno Tirotta, che ha impressionato il pubblico per l’equilibrio e la duttilità timbrica oltre che per un’indubbia capacità di amalgama vocale.

Il coro ha avuto la vigorosa abilità di condurre il pubblico in estasi durante l’esecuzione del “Va’, Pensiero”, tanto da indurre la sala gremita a richiedere un desideratissimo bis.
Deludente il corpo di ballo, non solo per la coreografia realizzata da Ilaria Dima e Antonio De Luca che è risultata scarna, ripetitiva e priva di pahos, ma anche per la scarsa qualità di movimento e per le carenti doti fisiche degli stessi ballerini.
Eleganti ed adeguati i costumi di scena realizzati da Francesca Pipi, magici i giochi di luce grazie a Giuseppe Ruggiero.
Fragorosi gli applausi da parte del pubblico a quest’opera ben rappresentata, grazie, soprattutto, alla regia del pugliese Luigi Travaglio che è riuscito a conciliare innovazione e tradizione.

Per concludere vorrei citare le parole della giornalista e storico della musica Pia Tucci: “Pur non essendo stato concepito con questo intento, possiamo dire che il ‘Va’, Pensiero’ è diventato il canto degli Italiani ”.

 Annabella Muraca

11-11-11: “Occupy the world” anche in Calabria. Gli studenti scendono in piazza

Manifestazione "Occupy the world"COSENZA, 11 NOV 2011 – Sono alcune centinaia le persone, per lo più studenti, che stamattina si sono ritrovati in Piazza dei Bruzi per manifestare. Hanno costituito una colorata e festosa catena umana che si è snodata per il centro città, gridando lo slogan “Noi la crisi non lo paghiamo”. Hanno protestato contro gli abusi del capitalismo finanziario e la crisi economica, politica e sociale che stiamo attraversando. Hanno marciato per rivendicare il proprio futuro, per riappropriarsi dei propri diritti e della loro dignità di cittadini. Senza bandiere di partiti, di sindacati o di associazioni, cittadini e cittadine, ragazzi e ragazze hanno fatto sentire la propria voce, hanno dimostrato di voler scegliere e di voler cambiare l’attuale sistema.

Un’iniziativa, quella di oggi 11 novembre, che parte dai marciapiedi di New York e che si è diffusa in tutto il mondo. Numerose le manifestazioni nelle principali capitali dei cinque continenti.

E la Calabria non si è tirata indietro. Oltre Cosenza, infatti anche Catanzaro e Lamezia Terme hanno programmato la partecipazione all’“Occupy the world” attraverso comitati che nei giorni scorsi hanno promosso l’iniziativa a livello locale.

 

 Mariacristiana Guglielmelli