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Concorso Canoro “Giovani Voci 2013” Nona Edizione

Reggio Calabria – Si terrà domenica 12 maggio alle ore 19.00, presso i locali dell’Oratorio “Don Bosco” siti a Gallico di Reggio Calabria in Via Anita Garibaldi 290, il primo raduno dei concorrenti del Concorso Canoro “Giovani Voci 2013”. L’incontro, al quale prenderanno parte gli iscritti all’attuale edizione accompagnati dai rispettivi genitori, rappresenterà anche l’occasione per comunicare tutti i particolari tecnico-organizzativi dell’evento, tra cui la suddivisione delle categorie e l’assegnazione provvisoria dei brani.

L’atteso evento musicale targato 2013, da poco entrato nel vivo con l’apertura delle iscrizioni, è previsto sabato 6 e domenica 7 luglio presso il Teatro Greco del Parco della Mondialità di Gallico (RC) ed è organizzato dall’Oratorio “Don Bosco” di Gallico, dal Movimento Giovanile Salesiano dello stesso oratorio e dalla A.S.D. Polisportiva Giovanile Salesiana “Aurora Gallico”, con la disponibilità dei Padri Missionari Saveriani che gestiscono il Parco della Mondialità.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del concorso www.giovanivoci.it

I gioielli del Principe

COSENZA – Ci sono voci che quando le ascolti sembra abbiano un corpo fatto di sangue e arti, voci di cui senti le mani che accarezzano il cuore, le labbra che baciano sugli occhi, gli sguardi che oltre a ricambiare, riconsegnano l’anima e quando questa voce appartiene a Francesco De Gregori questa impressione diventa subito una realtà.

Ieri sera il Principe della musica italiana si è esibito sul palco del Teatro Rendano di Cosenza con un live che prende il nome dal suo ultimo disco di inediti “Sulla strada” uscito lo scorso novembre.

Sessantuno anni ma meraviglioso come sempre, forse anche di più, aristocratico nella pacifica serenità che dimostra, tipica di chi ha visto tanto, troppo, di chi ha smesso di inseguire gli attimi, perché ha capito che è arrivato il tempo di fare la pace con se stesso e magari anche con il mondo. Elegantissimo nel suo abito total black  e il suo cappello con la chitarra acustica sempre accanto e l’armonica a bocca mentre fluttua sul palco a ritmo di musica.

Sale sul palco puntualissimo ed esordisce con alcuni brani del nuovo album “Sulla strada”, “Passo d’uomo” e un incantevole “Guarda che non sono io” accompagnato al piano da Alessandro Arianti.

Ma questo è solo l’inizio perché De Gregori promette “ancora qualche pezzo del nuovo album e poi apriamo la gioielleria” ed ecco che si susseguono l’una dopo l’altra le sue gemme più preziose “Titanic”, “Generale” , “Viva l’Italia” con un finale talmente intenso da lasciare senza parole, merito del violino di Elena Cirillo e “Bellamore” così intima e malinconica da far diventare gli occhi brillanti.

Immancabile il pensiero a Lucio Dalla che prende forma nelle note di “Santa Lucia”  con un finale fischiettato che manda la platea in delirio.

Sono passate quasi due ore e De Gregori saluta tutti scomparendo dietro le quinte ma il pubblico pagante non ne vuole proprio sapere e dopo qualche minuto ritorna sul palco con una sigaretta tra le dita e ricomincia a suonare probabilmente i pezzi più attesi della serata, gli indiscutibili capolavori, “La donna cannone”, “Rimmel”, “Buonanotte fiorellino” in una duplice versione, la classica per mettere i bambini a nanna e quella più ballereccia per mandare a letto gli adulti un po’ più allegri.

Siamo ormai alla fine e un enorme mirrorball viene calata sul palco per creare dei suggestivi giochi di luce che trasformano il Rendano in una grande sala da ballo, il Principe decide di omaggiare The King e il finale è tutto per  “Can’t help falling in love” portata al successo da Elvis Presley.

Francesco De Gregori fa tremare lo stomaco perché non si risparmia nel rivelarsi, nel mettersi a nudo, perché raccontare l’amore, raccontare la storia, anche dopo quaranta anni, gli piace ancora e anche tanto.

Gaia Santolla

“Il brutto anatroccolo” in scena al teatro Morelli

Arriva al teatro Morelli di Cosenza lo spettacolo teatrale “Il brutto anatroccolo”, tratto dalla famosa favola di Andersen. L’opera rispecchia in tutto e per tutto la struttura del racconto, risaltando le difficoltà che ogni individuo incontra nel suo percorso di identità con sé stesso e con il mondo che lo circonda. L’accettazione di sé stesso è una cosa che diventa difficile in una società dove viene considerato inadeguato tutto ciò che è “diverso”. Imparare ad accettarlo è necessario in una società ormai multietnica e multiculturale.

Gli animali da cortile hanno una visione ristretta della vita, mediocre e circoscritta alle loro piccole miserie “umane” e disprezzano tutto ciò che non conoscono, mentre, gli uccelli migratori sanno volare alto, e conoscono il mondo, altre lingue ed altri climi, per questo sono aperti e tolleranti.

L’opera andrà in scena alle ore 18 di Domenica 12 maggio in un’atmosfera onirica accompagnata da musiche e canti originali.

 

Famiglie a Teatro – Il Brutto Anatroccolo

di Hans Christian Andersen
adattamento di Dora Ricca

Con Graziella Spadafora, MeruscaStaropoli
Musiche originali di Giuseppe Gimelli e Serena Ciofi
Pupazzi ed ombre di Dora Ricca
Scenotecnica, luci e audio di Eros Leale e Geppino Canonaco
Foto di scena Eros leale
Organizzazione Marianna Bozzo, Maria Luisa Garofalo, Carlo Antonante Bugliari

Il percussionista cosentino Leòn Pantarei in Commissione cultura

COSENZA – Personalità quasi sciamanica, grande affabulatore e musicista colto, portabandiera della contaminazione tra linguaggi musicali di diversa estrazione. Si potrebbe continuare all’infinito per delineare la figura di Leòn Pantarei, al secolo Leonardo Vulpitta, percussionista cosentino.

Dopo trenta dischi e un percorso musicale che lo ha portato a spaziare dal pop al reggae, dalla musica dub al raggamuffin anni ’90, fino ai progetti più recenti, maturati nell’alveo meramente jazzistico, logico attendersi anche un’attenzione delle istituzioni della città nella quale è nato e cresciuto. Ci ha pensato la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro, a rendere il giusto tributo alla sua attività artistica, riservandogli una calorosa accoglienza culminata nell’attribuzione di un premio al complesso del suo percorso di musicista.

Ad introdurre l’ospite, il consigliere Mimmo Frammartino che ne ha ricordato i primi successi: “Vulpitta trasmette emozioni di grande respiro”. Ne ha ricordato ancora il premio attribuitogli dal referendum JazzitAwards 2012, ideato dalla rivista diretta da Luciano Vanni, che lo ha incoronato primo tra i percussionisti e collocato tra i dieci migliori strumentisti italiani, e ancora le collaborazioni con Pino Daniele e con Mariella Nava, Mango e Teresa De Sio.

Uno dei pochi in grado in tutta Italia di suonare le tablas indiane, difficile strumento al quale l’ha instradato un altro grande come Shalil Ustad Al Shankar, per Pantarei Leòn “suonare le percussioni è davvero tutto. E’ sensualità, capacità di immergersi nella diversità delle culture, dar vita ad una sorta di koinè dei dialetti espressivi.”

Seduto in platea Checco Pallone, anch’egli percussionista cosentino, tra le colonne dei “Dedalus”, che ha un legame empatico e di vecchia amicizia con Pantarei Leòn e che dovrebbe sfociare in un disco a breve.

Una carrellata di immagini suggella l’incontro a Palazzo dei Bruzi. Sono le immagini che si riferiscono ad un concerto del progetto più recente di Leonardo Vulpitta che ha dato vita alla formazione etno-jazz degli “Omparty” di cui Pantarei Leòn è cofondatore insieme al chitarrista Pasqualino Fulco e della quale fanno parte anche il sassofonista Alberto La Neve e il contrabbassista Carlo Cimino.

Le altre immagini fissano, invece, una vera e propria sarabanda al Piccolo Teatro dell’Università in cui allievi, docenti ed intellettuali della più diversa estrazione vengono “traviati” da Leòn sulla strada di un ammasso di suoni apparentemente assordanti, ma celebranti una sorta di rito liberatorio dal quale sono poi scaturite le premesse per l’organizzazione del lavoro futuro. Una specie di rave in stile “Les Tambour du Bronx”, dove anche le pentole e le padelle alimentano da par loro il set percussivo.

 

Una possibilità per gli artisti con il “MagiKrò Festival 2013” di Crotone

Il comune di Crotone ha organizzato per il giorno 24 maggio il “MagiKrò Festival 2013”. Il tema del festival sarà “Magia, regina delle arti” e sarà il risultato della contaminazione tra generi dell’espressività artistica e della fusione tra l’arte della Magia e le arti della Pittura, Scultura, Architettura, Musica, Danza, Poesia, Cinema, Radio e tv, Fumetto.

Il comune invita gli artisti che lavorano in Calabria a recarsi presso l’Auditorium dell’Istituto “S.Pertini”, dove si terranno due giornate di audizioni a partire dalle 15 del 24 maggio, per proseguire il giorno successivo dalle 9. Nel corso delle audizioni, i partecipanti avranno modo di presentare alla Direzione Artistica del Festival proposte e/o progetti che potranno eventualmente essere integrati nella programmazione del MagiKrò Festival.

Tutti coloro che sono interessati dovranno mandare i loro recapiti entro il 20 maggio a questo indirizzo: protocollogenerale@pec.provincia.crotone.it.

Cosenza, cresce l’attesa per la quarta edizione del Premio Stefano Valentini

COSENZA, 08 maggio 2013 – Un evento quanto mai atteso, capace di avvicinare il grande pubblico alla poesia della danza. Fervono i preparativi per la quarta edizione del Premio Stefano Valentini, presentato da World Dance Alliance Europe, con la direzione artistica del maestro Joseph Fontano. La manifestazione si terrà nei giorni 17 e 18 maggio prossimi alle ore 20.30 nella suggestiva cornice del Teatro Alfonso Rendano di Cosenza.

«Il Premio Stefano Valentini – spiega lo stesso Fontano – non è stato ideato come concorso o gara, ma vuole essere un momento d’incontro tra vari stili di danza, intesa nel senso più elevato del termine. Ogni anno, infatti, l’organizzazione che cura i diversi aspetti dello spettacolo, la WDA Europe, s’impegna nel far conoscere non solo nuove realtà di danza che hanno poca visibilità, ma anche i loro interpreti per eccellenza: i danzatori. Esistono degli esempi superbi di ballerini italiani che si sono imposti all’estero, esportando il nostro modo di intendere la danza e ponendosi all’attenzione della critica e del grande pubblico come autentiche icone. Questo premio, dedicato alla gioia che Stefano Valentini provava nel danzare, è a loro indirizzato».

Stefano Valentini, danzatore originario di Cosenza, completa la propria formazione artistica a Roma dove si trasferisce nel 1976 per studiare danza contemporanea. Dopo aver arricchito il proprio bagaglio artistico, grazie ad Elsa Piperno ed allo stesso Joseph Fontano, inizia a collaborare con i grandi nomi della danza contemporanea: Yuriko, Christine Dakin, Marcia e Rob Esposito, Margherita Trayanova, Ernest Pagano e Hal Yammanouchi. Nel 1983 viene nominato docente di ruolo presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”. E soltanto due anni dopo riceve una borsa di studio per la Martha Graham School for Contemporary Dance di New York. Nel 1989 fonda insieme a Joseph Fontano la Compagnia Scenamobile, che segna il suo esordio come coreografo. Stefano Valentini scompare nel 1993 lasciando una luce interiore da seguire: l’umiltà.

Sulla base di questo scenario, nelle precedenti edizioni il premio è stato assegnato a Luca Di Paolo, Luciana Savignano, Ambra Vallo: nomi ed espressioni artistiche di indubbio valore non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra coloro che seguono il mondo del ballo per ammirazione artistica.

«Questa quarta edizione – anticipa Joseph Fontano – vedrà la consegna del premio a Francesco Ventriglia, direttore della Compagnia “MaggioDanza”, per i successi ottenuti come coreografo e come coordinatore di una delle compagnie italiane più importanti al mondo. Un riconoscimento che rende onore al nuovo corso dell’evento, che da questa edizione verterà anche su alcuni momenti formativi che consentiranno di conoscere meglio l’arte della danza. Il prossimo 18 maggio dalle 9.30 alle 11, sul palco del teatro Rendano, avrà luogo un Master class di danza classica e di danza contemporanea e nella stessa data alle ore 12.30 sempre al Rendano, verranno presentati i volumi di Sara Zuccari “Danza – Aforismi e citazioni”, e di Mariafrancesca Garritano “La verità, vi prego, sulla danza!”».

“Lo Stipo” del Centro RAT chiude la rassegna di teatro contemporaneo del Morelli

COSENZA – Il piacere di ospitare una produzione di una Compagnia storica del nostro territorio e allo stesso tempo un modo per manifestare solidarietà ad un’istituzione teatrale che sta vivendo un momento di grande difficoltà sul quale è giusto che la voce di chi fa e produce teatro in questa regione si faccia sentire.

Con questo spirito il progetto MORE di Scena Verticale, titolare della residenza teatrale del Morelli, chiude la sua prima fase – quella che ha offerto il palcoscenico del teatro di via Oberdan a produzioni di teatro contemporaneo di grande qualità ed i numeri relativi alle presenze esprimono tutto l’apprezzamento del pubblico – con “Lo stipo”, produzione del Centro RAT-Teatro dell’Acquario, in scena venerdì 10 maggio alle ore 21.00.

Lo spettacolo è liberamente ispirato al racconto “Piedi nudi” di Corrado Alvaro, dalla raccolta “L’amata alla finestra”. L’adattamento è di Dora Ricca, che firma anche scene e costumi, la regia è di Antonello Antonante.

Giovedì 9 maggio, alle ore 18.00, incontro con la Compagnia nel Ridotto del teatro Morelli. I partecipanti avranno diritto al biglietto ridotto (€ 5,00) per lo spettacolo.

Spenti i riflettori sul teatro, la stagione MORE prevede una seconda ed ultima finestra sulla musica, il 15 maggio, con lo spettacolo “Nel dubbio suona” del quartetto “Il Circolo delle Quarte”.

 

Note su “Lo Stipo”

Procopio (Maurizio Stammati) e Lucrezia (Maria Marino) sono rimasti superstiti sventurati di un terremoto che ha provocato la loro disperata ricerca di un nuovo posto in cui insediarsi. Anche lo “stipo” in legno di ciliegio è andato distrutto, compreso il servizio di tazzine dorate che costituiva un’ultima risorsa di nobiltà su cui agganciare la loro vita di stenti. I due si incamminano dal loro paese, quindi, verso la stazione ferroviaria, fiduciosi che, prendendo un treno e indirizzandosi verso la città, con l’aiuto di un parente possano capovolgere la direzione della loro “fortuna”.

Lo spettacolo è incentrato su questa impresa, scandita da un’originale scelta scenica che, mediante la predisposizione di tavoli reclinati in senso verticale con relativo sciabordio di pietre, testimonia gli ostacoli che il cammino della coppia incontra. Sono in tal modo formalizzati i cambi di scena e l’ininterrotto peregrinare dei due, alla ricerca del treno che li trasbordi in questo agognato luogo, desiderio e speranza di molti emigranti degli anni ’60, come si desume dal racconto di Corrado Alvaro, da cui la rappresentazione teatrale prende spunto.

La regia ha puntellato la soluzione interpretativa con un prologo eschilo/euripideo ed un epilogo in musica che intervalla una canzone calabrese ed un ritmo canzonettistico del cosiddetto boom economico degli anni ’60. A significare, insomma, che la soluzione dei problemi nasce dalle scelte dei singoli, anche se i cosiddetti magnifici anni ’60 volevano convincerci del contrario.

PUNTI VENDITA E ORARI BIGLIETTERIA
InPrimafila
Via F. Alimena 4/b
Tel. 0984/795699
Ore 09.30 – 13.00 / 16.30 – 19.30
Prevendita online www.inprimafila.net

Teatro Morelli
Via Lungo Busento Oberdan, 1
Tel. 0984/793639 – 389/9232141
venerdì dalle 18.00 alle 20.45
info@progettomore.it
www.progettomore.it

Compagnia dei Sognatori Erranti UniCal

RENDE (CS) – GIOVEDI’ 9 MAGGIO, alle ore 21.00, al PTU Piccolo Teatro Unical, alle spalle dell’Aula Magna:

LA PROVA GENERALE

Liberamente ispirato a RUMORI FUORI SCENA di M. Frayn

Regia: Paolo Spinelli

Personaggi ed interpreti:
Lloyd I ———————————————— Gennaro Ponte
Lloyd II ———————————————- Susanna Trocini
Poppy ———————————————- Stefania Perrotta
Tim ———————————————- Fabrizio Francomano
Jim ————————————————— Antonio Chiellino
Signora Clacket alias Dotty ————— Teodolinda Capocasale
Roger alias Garry —————————— Francesco Capuano
Vicki alias Brooke ————————————— Michela Macrì
Philiph alias Frederick ——————————– Robero Crocco
Flavia alias Belinda ————————— Maria Carmen Luciani
Scassinatore capo alias Selsdon ——————- Davide Caprino
Scassinatore apprendista alias Mister Aiman —— Roshdy Aiman

 

Direttrice di scena: Enrica Gucciardi; Scenografia: Giuseppe Delia; Assistenti di scena: Vittoria Oliva e Manuela Muoio; Costumi: Rosalba Zupi; Trucco: Maria Rinaldi; Suoni: Alessandro Rizzo;Organizzazione: Adele Iannuzzi

LA PROVA GENERALE

L’esperienza della “Compagnia dei sognatori erranti” nasce nel 2011 grazie alla lungimiranza della delegata Adele Losso che individua nel teatro, una possibile attività extra didattica rivolta agli studenti universitari diversamente abili. La scelta si è rilevata azzeccata perché tanti studenti hanno partecipato al primo laboratorio/spettacolo, sperimentando nuove possibilità espressive e raggiungendo ottimi risultati.
L’obiettivo a lungo termine è quello di creare un laboratorio teatrale permanente e di far nascere una Compagnia teatrale all’interno dell’Università della Calabria, una compagnia che possa partecipare a festival e rassegne e che sia “visibile” a livello nazionale.
L’anno scorso abbiamo voluto cominciare con un grande classico, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, un opera fra le più rappresentate al mondo, e secondo noi perfetta per avviare dei giovani ad un percorso attoriale.
Lo spettacolo è stato rappresentato due volte, al PTU e al TAU, e ha riscosso un grande successo.
Quest’anno ci è stata data la possibilità di bissare l’esperienza e, per creare la nostra “Prova generale”, abbiamo scelto, come fonte d’ispirazione, la commedia Noises off, di Michael Frain. L’idea che sottende alla commedia originale, il teatro nel teatro, è interpretata da Frayn in maniera geniale. Per mettere in scena una tormentata prova generale di uno spettacolo da parte di una compagnia di terz’ordine, l’autore ha creato un sistema di piccoli intrighi, porte che si aprono e si chiudono, sardine che volano, equivoci, rapporti umani incrociati e sullo sfondo la miseria della vita quotidiana dei teatranti, e il terrore e l’impotenza dei registi che temono il fallimento del loro progetto artistico, proprio ad un passo dal traguardo. La drastica, ma necessaria, riduzione operata, ha snaturato un po’ il senso dell’opera originale, che ci ha comunque offerto spunti di irresistibile comicità. Uno spazio importante ha avuto l’improvvisazione. Abbiamo inventato nuove battute, sono nati nuovi personaggi, grazie alla collaborazione e alla creatività di tutto il gruppo.

Sorrido al ricordo delle facce esterrefatte dei ragazzi il giorno che gli abbiamo prospettato la messa in scena di quest’opera. “E noi dovremmo fare questo spettacolo? Impossibile!”, ci dicevano perplessi alcuni dei ragazzi. Poi piano, piano e dopo tre mesi di duro lavoro la diffidenza ha lasciato spazio alla disponibilità e tutto è diventato più chiaro. I ragazzi si sono cimentati in entrate e uscite di scena velocissime, muovendosi sul palco come attori navigati e fugando, di fatto, ogni piccolo dubbio sulla loro capacità di sostenere uno spettacolo dinamico come questo.

XVI edizione del Festival Teatro Scuola di Altomonte con l’Orchestra Giovanile dell’Istituto Comprensivo di Rovito

ALTOMONTE (CS) – Si alza il sipario sulla serata inaugurale della XVI edizione del Festival Teatro Scuola di Altomonte 2013. Giovedì 9 maggio, alle ore 20, presso il teatro “Costantino Belluscio”, l’Associazione di Volontariato Mos@ico, presieduta da Carmelo Cammarisano, darà il via al Festival, accompagnata dalle note dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo di Rovito, con i suoi 80 giovanissimi elementi, ragazzi e ragazze della scuola media, diretti dal Maestro Daniele Costanzo, docente di Fagotto. L’Orchestra, che si avvale delle prestigiose presenze, nel ruolo di docenti, di Anna Stella Cirigliano, Primo Violino; Simona Castiglione, Primo dei Secondi Violini; Emma Carnevale, Pianoforte e Maria Patrizia Pisciotta, Primo Violoncello è nata da tre anni, si connota per la caratteristica della sua fluidità – com’è facile intuire, per via dell’avvicendamento scolastico – ma si presenta come un autentico concentrato di passione ed energia, non solo per il forte e motivato impegno dei docenti, ma anche per il sostegno dei genitori, delle autorità religiose e civiche locali che guardano con amorevole interesse alla crescita culturale dei giovani virgulti rovitesi. In questi tre anni di vita, sono già tanti i successi riscossi dall’Orchestra, premiata per le sue partecipazioni nazionali ed internazionali. Ricco e vasto il repertorio dei brani che allieteranno la serata e che spaziano dal classico al leggero. A seguire, l’illustrazione del ricco cartellone della manifestazione che prevede per sabato 11 maggio, giornata iniziale delle rappresentazioni, l’andata in scena alle 18 di Miseria Bella, commedia ispirata a varie opere teatrali partenopee, a cura della Scuola Primaria Statale “ S. Domenico Savio” di Terzigno (NA) e alle 21 di Espresso 51 Aspettando Treni Ascoltando Storie, commedia di Francesca Marchese messa in scena dall Liceo Scientifico “S. Patrizi” di Cariati. L’ingresso alle rappresentazioni teatrali è gratuito.

 

Bruxelles omaggia Rino Gaetano nell’anniversario della sua scomparsa con la tribute band pugliese “Giù le Mani dalla Zia”

Giù le mani dalla Zia! Band tributo a Rino Gaetano, da più di tre anni solca i palchi di tutta la Puglia e del sud Italia, celebrando il martire cantautore “Rino”  prima di cominciare il prossimo tour estivo vola a Bruxelles alle porte del parlamento europeo a commemorare l’artista calabrese.  L’esibizione della band si terrà nel locale “Chez Jacques” nella notte tra il 1 e il 2 Giugno,  precisamente a 32 anni dalla scomparsa di Rino Gaetano.  Il concerto è stato organizzato da italiani che vivono e lavorano nella città del parlamento Europeo e che hanno nostalgia di casa e del calore del nostro sud, chi meglio di Rino Gaetano ha saputo descrivere nelle sue canzoni i colori e le persone che caratterizzano la nostra terra?

Giù Le mani dalla Zia, è una band andriese composta da:

Michele Sgaramella: Voce

Leonardo Addati: Chitarra

Nicola Riccardo Liso: Basso

Giuseppe Celiberti: Batteria.

 

Per la Band si prevede un’estate ricca di appuntamenti da “piazzare sotto il sole”.