Archivi categoria: Società&Partecipazione

Presentato il vino Terre di Cosenza

CASTROVILLARI (COSENZA), 25 GIU 2012 – E’ in commercio il vino Terre di Cosenza sottozona Pollino dop, prodotto dalle migliori uve magliocco dolce delle Tenute Ferrocinto ed il nuovo vino e’ stato presentato a Castrovillari, alla Locanda di Alia domenica a pranzo, per segnare anche il nuovo appuntamento del prestigioso ristorante della citta’ del Pollino che da ieri, appunto, torna ad essere nuovamente aperto all’ora di pranzo di domenica.(ANSA).

Dalla Calabria si rialza la voce delle donne: “Se Non Ora Quando?” a Gerace (Rc)

Se non ora quando?Ritorna a farsi sentire la voce delle donne e riparte dal sud. Il Comitato Nazionale “Se Non Ora Quando?” ha scelto la Locride ed in particolare la città di Gerace per organizzare un incontro nazionale sui temi dell’istruzione, del lavoro e della rappresentanza.

Nella piazza principale di uno dei borghi più belli d’Italia, sul palco appositamente allestito per l’occasione, si sono alternate le voci di imprenditrici, insegnanti, esponenti della politica e delle istituzioni, professioniste dei vari settori, che con la loro presenza e il loro lavoro quotidiano hanno voluto dare testimonianza del ruolo femminile nella società attuale. Racconti ed esperienze che sono veicolo di un messaggio ben preciso: portare alla luce il valore delle donne nella vita di tutti i giorni.

Dopo l’esperienza del 13 febbraio 2011 che ha portato nelle piazze di tutta Italia milioni di persone sul tema della dignità femminile, l’appuntamento di ieri ha voluto sottolineare la voglia di cambiamento che serpeggia nell’attuale società. E quale migliore luogo per ripartire se non la Calabria, terra di violenze e di soprusi, in cui lavora meno di una donna su quattro e le imprese femminili sono il 26%, ma anche terra di determinazione e coraggio. Caratteristiche che sono salite alla ribalta delle cronache dell’ultimo periodo proprio grazie ad alcune donne. É il caso di Elisabetta Tripodi sindaco di Rosarno e di Maria Carmela Lanzetta sindaco di Monasterace, protagoniste di una serrata lotta alla ‘ndrangheta, presenti all’incontro insieme ad Annamaria Cardamone sindaco di Decollatura (Cz). Ma è il caso anche di Lea Garofalo e delle altre donne vittime della subdola mano mafiosa ricordate ed omaggiate dalla cantastorie Francesca Prestìa nella sua “Ballata per Lea Garofalo”.

Un appuntamento che ha radunato molte donne calabresi, ma anche diverse presenze importanti dal resto d’Italia. Cristina Comencini e Anna Carabetta, promotrici e organizzatrici dell’evento, mostrano la loro soddisfazione e la convinzione di essere ad un nuovo punto di partenza per il movimento ma soprattutto per il futuro delle donne e della società. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, tramite un messaggio, ha voluto lasciare un suo saluto, aggiungendo un rinnovato impegno nei confronti della lotta alla violenza sulle donne sia all’interno delle mura domestiche che all’esterno.

Voci di donne diverse, dunque, che incidono sulle proprie comunità lavorando in settori differenti, ma che affrontano con la stessa caparbietà le sfide di ogni giorno. Sono presenti tra le altre Emanuela Ientile, giornalista e presidente del Club Unesco di Gerace e Tina Macrì, imprenditrice e presidente della Cooperativa “Aracne”, così come Wanda Ferro e Doris Lo Moro, Angela Napoli ed Eva Catizone, ma anche Saveria Marturano, docente vicaria dell’Istituto “Cinque Martiri” di Gerace e Filomena Fotia, consigliera del sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria. Più di trenta si alternano sul palco per dare esempio e testimonianza dell’importanza di impegnarsi in prima persona per cambiare il futuro e dargli una nuova impronta di colore.

Un appuntamento non solo per donne, come dimostrano le numerose presenze maschili e gli interventi del sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli e del giudice Nicola Gratteri chiamato a sorpresa al microfono. A dimostrazione del fatto che una società basata sulle pari opportunità è interesse di ogni essere umano che si senta cittadino e parte di una comunità, perché è una condizione che deve permeare le vite di ciascuno per essere tangibile e fattiva. E le testimonianze dimostrano che si deve partire dalle famiglie, dalle scuole, dai luoghi di socializzazione, per allargare lo sguardo agli esempi delle istituzioni, dei mezzi di comunicazione, dei luoghi di lavoro. Ogni fase della vita delle persone dovrebbe essere accompagnata e permeata da questo sentimento di parità di genere, che è parità di sentimenti, di competenze, di relazioni, di capacità.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

I colori del Kenya nel chiostro di San Domenico a Cosenza

Mostra pittura MociL’artistico chiostro di San Domenico ospita in questi giorni “Let’s start with art”, una mostra di quadri realizzati dai bambini e dai ragazzi ospiti nella casa di accoglienza per disabili di Kathonzweni e della scuola dei mestieri gestita dall’associazione St. Patrick di Wote, in Kenya. Un’iniziativa proposta dal Mo.c.i. di Cosenza (Movimento per la Cooperazione Internazionale) che da anni è impegnato in attività a favore degli immigrati, per la diffusione di una cultura dell’accoglienza e per sensibilizzare alla sostenibilità ambientale ed economica. Da qualche anno in particolare è stato avviato il progetto dei laboratori di arte-terapia in collaborazione con l’associazione di Wajukuu Art Project attiva nello slum di Mukuru a Nairobi, da cui scaturisce l’idea della mostra.

Una carrellata di colori si snoda nell’antico colonnato della chiesa cosentina e accoglie il visitatore, un’esposizione di tele che rappresentano il mondo, le esperienze e le speranze dei piccoli artisti che le hanno realizzate. Una cornice singolare ma certamente indicata per la tavola rotonda che si è tenuta nel pomeriggio dal titolo “La cooperazione allo sviluppo in tempo di crisi”. Un tema sviscerato con competenza e coinvolgimento dai relatori presenti, declinato da ciascuno secondo l’ottica della propria esperienza e del proprio ruolo. La convinzione che ha legato tutti è che la crisi va affrontata creando nuovi modelli, nuovi strumenti e nuovi parametri di riferimento. “Occorre necessariamente mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo – esordisce Giuliana Martirani docente dell’Università Federico II di Napoli – perché non funziona più. La crisi che sta attraversando ormai le nazioni più ricche dell’Europa e del Nord America può essere lo stimolo a quel cambiamento di cui molto si parla ma che al momento poco si applica. Occorre recuperare un diverso punto di vista, vedere attraverso gli occhi dei secondi della storia e della geografia”. È il modello di sviluppo capitalista occidentale che sta fallendo e quindi siamo noi civiltà opulente che dobbiamo essere in grado di ripensare i nostri stili di vita. Siamo noi che dobbiamo imparare a vedere “il germoglio del nuovo che cresce”. E la via suggerita da Martirani è quella del pensiero e del sogno meridiano di don Tonino Bello che restituisce centralità alle relazioni collettive nel senso più ampio del termine, che recupera la dimensione del tempo legata alla ciclicità della vita e del cosmo intero, che esalta la dignità del lavoro se è legata al talento e alle capacità di ciascuno, che recupera il valore reale di termini quali ospitalità, solidarietà, lealtà e fiducia. Concetti che vengono ripresi anche nelle riflessioni degli altri intervenuti.

“La crisi offre al volontariato una sfida nuova – dice Giovanni Serra vicepresidente nazionale del MoVi (Movimento del volontariato italiano) – perché in assenza di risorse economiche costringe ad un ripensamento del proprio ruolo all’interno della società. Il volontariato ha necessità di un ritorno alle origini, di recuperare il senso profondo del valore della gratuità come stimolo per un reale impegno nella cura e nell’attenzione verso gli altri”. Non è quindi più pensabile una mera fornitura di servizi su delega delle istituzioni spesso assenti, ma l’inversione del cammino verso una solidarietà che sia diffusa e completare all’essere cittadini. Un percorso che è quanto mai indispensabile nell’ambito specifico del volontariato internazionale, che si confronta ancor più direttamente con i cambiamenti globali e le conseguenze locali. Secondo Gianfranco Cattai presidente Focsiv (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario) la solidarietà non si può limitare ad un gesto isolato e sporadico ma deve entrare a far parte di una nuova visione del mondo. “Non si può sottovalutare il fatto che i processi di migrazione sono veri e propri progetti familiari e comunitari rispondenti a bisogni contingenti e che riguardano i nuclei familiari di tutto il mondo”. La strada è quella di nuove sperimentazioni nella direzione della cooperazione tra intere comunità che scambiano risorse, esperienze, competenze secondo un modello di sviluppo equo per tutti.

Al dibattito ha preso parte per un breve saluto anche l’assessore del Comune di Cosenza alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa, sottolineando l’attenzione e l’impegno dell’amministrazione nei confronti dei soggetti del volontariato locale.

La mostra resterà aperta fino al 24 giugno ed il ricavato della vendita dei quadri andrà a sostegno dei progetti che il Mo.c.i. promuove in Kenya.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

LiberEtà 2012: festa del volontario per il welfare

Festa di LiberetàDue giorni di manifestazioni sul corso principale di Cosenza per attirare l’attenzione su diritti sociali e volontariato. Esibizioni sportive per i ragazzi, dibattiti in Piazza XI Settembre e tanta musica per unire trasversalmente tutta la cittadinanza sulle tematiche legate al welfare e alla sua attuale evoluzione. Una festa che è stata organizzata dal sindacato dei pensionati della Cgil con il nome del proprio giornale “LiberEtà”, in collaborazione con la sezione territoriale Auser di Cosenza e con il patrocinio del Comune, della Provincia e del Coni.

Cuore della prima giornata la tavola rotonda “Il ruolo del volontariato in Calabria nell’ambito della crisi”. Un incontro che accoglie una pluralità di voci per dare un’ampia panoramica del volontariato calabrese, mettendo a confronto rappresentati delle istituzioni e operatori del settore. Sono intervenuti infatti, tra gli altri, Mimmo Bevacqua vicepresidente della Provincia di Cosenza con delega alle politiche sociali e al volontariato, Alessandra De Rosa assessore comunale alla solidarietà e coesione sociale, Maria Annunziata Longo presidente del Csv (Centro Servizi per il volontariato), Antonio Levato presidente regionale di Auser e don Giacomo Panizza fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia con una lunga e profonda esperienza attiva nell’ambito del volontariato.

Punto di partenza della discussione la difficile situazione economica che porta ad una riduzione sempre crescente dei fondi per le associazioni e le organizzazioni della società civile. Una crisi del mercato che incide fortemente sui bisogni della cittadinanza, soprattutto perché ci si rende conto di come le logiche del mercato stesso abbiamo invaso ogni settore della società. Sono soggetti quindi a monetizzazione i diritti sociali, conquistati in passato con tanta fatica, ma anche i rapporti e le relazioni tra persone. Il settore pubblico ha ceduto alle lusinghe di quello privato, interpretando però spesso in maniera errata il principio di sussidiarietà tra gli attori. A farne le spese i cittadini e le loro necessità.

Da qui l’urgenza di riequilibrare e ristabilire i ruoli, dando la giusta connotazione alle modalità di collaborazione tra i soggetti coinvolti: il volontariato non può e non deve sostituirsi allo Stato, i diritti sociali sono garanzie costitutive proprie di ogni cittadino in quanto tale. Una presa di coscienza trasversale che riguarda i volontari che prestano la propria opera accanto a chi ha bisogno, che investe chi riceve l’aiuto nella direzione di un percorso di autonomia e consapevolezza, che include gli amministratori in quanto garanti e custodi delle necessità dei propri amministrati.

A tal proposito un riferimento esplicito è stato fatto alla legge regionale sul volontariato attualmente in discussione, nata dalla reale partecipazione delle associazioni del territorio e che dovrebbe vedere completato a breve il proprio iter. Uno strumento che colma un vuoto legislativo e che risponde ad una precisa esigenza del terzo settore di maggiore rappresentanza e quindi di maggiore incidenza sulle scelte politiche e sociali della nostra regione. Un contributo che facilita il lavoro degli amministratori, in quanto mediatore dei reali bisogni espressi dalla cittadinanza.

Ideale la cornice in cui si è svolto il dibattito che è stato circondato dai numerosi stand delle associazioni che operano sul territorio, in particolare in ambito sanitario e assistenziale. Un’occasione preziosa per mostrarsi alla cittadinanza e per far conoscere le proprie attività, intercettando curiosi a passeggio come potenziali volontari, potenziali utenti, potenziali sostenitori.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

150 milioni di euro per le minoranze linguistiche

costumi popolariCATANZARO, 21 GIU 2012 – Sono otto le domande presentate, relative ai finanziamenti dei Pisl ”Contrasto allo Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in Declino” e ”Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria”. Le risorse stanziate dall’amministrazione regionale a valere sul Por Calabria Fesr 2007-2013 relative ai Pisl ”Contrasto allo spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginale e in Declino” sono pari 41.975.360,70 euro, e quelle relative ai Pisl ”Tutela, Salvaguardia e Valorizzazione del Patrimonio Etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria” sono pari ad Euro 14.391.552,20. Nello specifico cinque domande, una per ogni territorio provinciale, riguardano i Pisl ”Contrasto allo Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in Declino” e tre i Pisl ”Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria”: quella albanese, quella grecanica e quella occitana. Soddisfazione e’ stata espressa dall’Assessore al Bilancio e alla Programmazione Comunitaria e Nazionale Giacomo Mancini, che ha visto concretizzarsi l’impegno riservato all’attivita’ di animazione e che ha coinvolto, piu’ volte, i 143 comuni interessati ai due Pisl. – ”Le aspettative dell’amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti, ha affermato, sono state pienamente rispettate e la realizzazione delle opere e dei servizi contenute nei Pisl rappresentano una nuova e concreta opportunita’ di sviluppo che la Regione mette a disposizione del territorio calabrese”.

 

(ASCA)

Attesissimo ritorno dei Blues Brothers al cinema. Il film sarà proiettato anche a Cosenza

COSENZA – 2O GIU I Blues Brothers, quelli veri, ritornano al cinema! Dopo 22 anni  in contemporanea nei cinema di tutto il mondo oggi e domani, 20 e 21 giugno, il pubblico avrà la straordinaria occasione, solo per due giorni purtroppo, di riscoprire nelle sale cinematografiche uno dei cult movie più apprezzati e amati di tutti i tempi. Anche Cosenza, così come tante altre città italiane, celebrerà il ritorno sullo schermo del grande film, proponendolo nelle sale di due dei suoi cinema, il Modernissimo e l’Andromeda River di Zumpano.

Le date scelte per il ritorno al cinema dei fratelli Blues non sono casuali, anzi l’occasione è addirittura doppia. Sono infatti passati 30 anni dalla prematura scomparsa di John Belushi, morto a soli 32 anni nel 1982, e ben 100 dalla nascita della Universal Pictures, che all’epoca produsse il celebre film. Per la prima volta la pellicola sarà proposta in versione restaurata in alta definizione cinematografica, per regalare ai fans di tutto il mondo una serata unica in compagnia dei fratelli Jake ed Elwood Blues sulle note dell’indimenticabile e travolgente colonna sonora.

Un cast d’eccezione – oltre ai due protagonisti, John Belushi e Dan Aykroyd, anche James Brown, Ray Charles, Aretha Franklin, Matt Murphy, Steve Cropper, Tom Malone, Lou Marini, John Lee Hooker, Twiggy Lawson, Carrie Fisher – l’intramontabile mix tra blues e soul, un paio di occhiali neri e una camicia bianca, uno spettacolo live e una rapina in grande stile… tutto questo e molto molto altro ancora fanno dei The Blues Brother appunto uno dei grandi classici mai destinati a tramontare!

Giuseppina Pascuzzo

La “nuova stagione” di Corso Telesio

foto di Giuseppe Grasso

Il progetto di valorizzazione del centro storico di Cosenza con i Temporary Stores

Piazza Duomo gremita di gente, il clima ormai estivo e il caro vecchio rock inglese dei Beatles riproposto dai Rubber Soul – cover band ufficiale dello storico gruppo britannico -, che ha saputo tenere alto l’entusiasmo del pubblico presente; questi gli ingredienti di una serata che ha “riacceso” la via principale del centro storico di Cosenza. E il caro vecchio Corso Telesio che fino a qualche anno fa, prima che la “movida” traslocasse altrove, verso i quartieri nuovi di Cosenza e Rende, era il fulcro della vita notturna dell’intera area metropolitana, non si è fatto cogliere impreparato.

Il suggestivo contesto, i vecchi edifici svelati dalle illuminazioni notturne con le vie secondarie che sfumano nell’ombra dell’ora tarda, gli storici pub e l’imponente Duomo si sono dimostrati all’altezza di ospitare le serate dell’imminente estate cosentina; perché non necessariamente si debba “migrare” al mare per trascorre qualche ora di divertimento in piacevole compagnia.

Lungo questa linea probabilmente corre il progetto dell’amministrazione comunale che ha in questi giorni presentato la nuova veste del centro storico con l’inaugurazione dei Temporary Stores: “Cosenza e il suo centro storico si animano con il progetto Tempoary Stores: ravvivare l’anima commerciale e valorizzare le antiche botteghe di Corso Telesio strada principale e cuore del centro storico della città di Cosenza”.

I vecchi locali ristrutturati e messi a disposizione di attività commerciali nazionali e internazionali a ricambio bimestrale, riportano in vita il vecchio spirito commerciale della storica salita che dalla confluenza dei due fiumi, Crati e Busento, porta al teatro Rendano, allo scopo di attrarre visitatori e accendere nuovamente l’interesse per una delle più belle zone della città, custode di monumenti e cultura di pregio.

Corso Telesio, una zona, forse, negli ultimi tempi un po’ trascurata dai cittadini, ma che adesso viene messa al centro dell’attività economica e dell’intrattenimento. In occasione dell’inaugurazione, che si è articolata in tre giornate, nel week end dal 14 al 16 giugno, infatti, l’organizzazione ha previsto diversi momenti di svago, spaziando dall’arte, alla fotografia alla musica, con uno spazio dedicato alle video proiezioni, non dimenticando l’animazione dedicata a bambini e ragazzi.

Un’ottima partenza per questo inizio d’estate, che si spera proceda lungo questa linea, consentendo a chi questi mesi li trascorrerà in città di dimenticare il caldo afoso e soprattutto di non rimpiangere il clima delle località di mare, godendo a pieno di ciò che una città con un centro storico affascinante come quello cosentino, ha da offrire.

Giovanna M.Russo

 

Foto di Giuseppe Grasso

Una festa e una nuova struttura d’accoglienza: la Casa di Giusy

Associazione Gianmarco De MariaTaglio del nastro per la nuova casa di accoglienza dell’associazione Gianmarco De Maria. Una giornata di festa che segna una tappa emozionante dell’attività decennale, ma soprattutto un’occasione per recuperare le forze e riprendere con maggiore slancio, tenacia e fiducia il percorso di affiancamento e sostegno ai bambini ricoverati nei reparti ospedalieri e alle loro famiglie.

La Casa di Giusy è sicuramente la risposta più indicata per stare vicino a coloro che attraversano un momento tanto doloroso della propria vita, quale quello della malattia di un figlio, per far sentire il calore e l’affetto umano a chi perde la speranza e cede allo sconforto, per allontanare la solitudine. Un ambiente confortevole e funzionale realizzato in una porzione del Convento del SS. Crocifisso di Cosenza, data in comodato gratuito da parte dei frati cappuccini. Una ristrutturazione fatta nel pieno rispetto della struttura esistente, ma con l’obiettivo di rispondere alle esigenze abitative dei nuovi ospiti. “Si è lavorato pensando soprattutto ai bambini – racconta uno degli architetti – curando ogni piccolo particolare per fare in modo che qui possano sentirsi come a casa con mamma e papà”. 20 posti letto per la sistemazione di circa 10 nuclei familiari, bagno in camera, cucina, lavanderia, tutto arricchito da tonalità di colore appositamente studiate per contribuire alla serenità della permanenza. E un occhio di riguardo è stato dedicato anche all’ambiente e al risparmio energetico. Nella Casa infatti è stato introdotto un impianto per il riuso dell’acqua piovana ed uno per il riciclo di ogni possibile materiale di combustione per il funzionamento dei condizionatori e dei riscaldamenti.

Il colore è il tratto predominante, sia nella parte operativa del primo piano dotata di sala conferenze, segreteria, reception, ecc, sia nella parte dedicata all’accoglienza vera e propria cioè le stanze per le famiglie al secondo piano. Colore come sinonimo di sorriso che viene completato in questa inaugurazione dai festosi palloncini e dalle variopinte magliette dei numerosissimi volontari che l’associazione raccoglie intorno a sé. “Impossibile elencarli tutti singolarmente – esordisce commossa la presidente Ornella De Paola – ma loro sono la forza dell’associazione: i Camici Colorati, i clown del gruppo Cucusettete, i donatori di sangue, i volontari della Casa, i membri dello staff e del direttivo e tutti coloro che con le loro donazioni e il loro sostegno hanno permesso la realizzazione di questo sogno. Questa Casa racchiude un pezzo di ciascuno di voi e di chi ha voluto regalarci un po’ del proprio tempo, così come il ricordo di tutti gli angeli che abbiamo conosciuto in questi dieci anni di attività in corsia (Gianmarco, Giusy, Rachele, ecc.)”.

La storia dell’associazione è costellata di significativi incontri provvidenziali, tra cui spicca quello con i frati cappuccini e quello con Domenico Sperlì, primario del reparto di Pediatria dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza che ha aperto le corsie ai clown. Una sinergia che è emblema della necessità di uno stretto rapporto di sussidiarietà e collaborazione tra pubblico e privato, tra istituzioni e società civile. Un aspetto sottolineato dalle altre autorità presenti, Gianfranco Scarpelli direttore generale dell’Asp, Mario Oliverio presidente della Provincia, il prefetto Raffaele Cannizzaro, che nei loro interventi hanno inserito opinioni e riflessioni sulla politica sanitaria regionale. Da più voci è emersa la necessità di valorizzare le eccellenze presenti sul territorio, quale quella del reparto diretto da Sperlì, per diminuire l’emigrazione per motivi di salute verso le altre regioni, una prassi dettata spesso dalla “smania dei calabresi di sottovalutare e disconoscere se stessi e le proprie risorse”. Discorsi che non sono solo parole di circostanza e relative al ruolo istituzionale ricoperto, ma che vengono suffragate da dati statistici e dall’esigenza di affrontare con praticità e concretezza le situazioni di sofferenza della cittadinanza.

L’inaugurazione ufficiale si è conclusa con l’intitolazione della Casa e la consegna della targa. Commovente la sorpresa preparata dagli architetti che hanno lavorato alla ristrutturazione dello stabile: poiché la struttura dista esattamente 50 passi dall’ospedale sono state realizzate 50 mattonelle con il fiore, simbolo dell’associazione, da posizione lungo il marciapiede esterno, affinché possa essere un’indicazione di percorso ma soprattutto di speranza e di accoglienza per i genitori che frequentano la Casa.

La giornata invece è proseguita anche nel pomeriggio con l’intrattenimento a cura del gruppo Cucusettete, clown di corsia, e con Simone Perrotta che ha estratto il biglietto vincente per le magliette autografate da grandi campioni da lui stesso donate.

 

 Mariacristiana Guglielmelli

Torna in mare la statua di S.Francesco di Paola

s.francesco di paolaPAOLA (CS), 14 GIU 2012 – Sara’ ricollocata sabato in mare la statua di San Francesco di Paola. La statua era stata agganciata nel dicembre scorso da un peschereccio e trascinata per circa duecento metri.

Dopo il ritrovamento, avvenuto il 18 gennaio, la statua e’ stata restaurata dal maestro Michele Zappino, che e’ l’autore dell’opera. L’effige sara’ benedetta da Padre Rocco Benvenuto, Correttore provinciale dell’Ordine dei Minimi, presente anche il sindaco di Paola, Basilio Ferrari.

 

 

(ANSA)

Conoscere il mondo biologico: “Le piazze del bio 2012”

Piazze del bio 2012Piazza dei Bruzi si è trasformata per un giorno in un grande mercato all’aperto. Nell’ambito del progetto “Bioesploriamo” promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, infatti, nello spazio antistante il Comune sono stati allestiti circa trenta gazebo per offrire alla cittadinanza la possibilità di avvicinarsi al mondo del biologico.

Un’iniziativa che ha coinvolto aziende, associazioni di categoria, enti per promuovere la conoscenza del mondo agroalimentare calabrese e le diverse realtà locali che operano nel settore. Una vetrina colorata e multiforme per un importante momento di incontro e confronto tra produttori e consumatori. Uno spazio dedicato a chi ha scelto di impegnarsi in questo ambito che unisce la tradizione del lavoro agricolo e del contatto con la natura alla contemporaneità di un sistema normativo ed economico in continua evoluzione. “Chi decide di intraprendere la strada della coltivazione biologica – spiega uno degli espositori – lo fa essenzialmente spinto da forti motivazioni etiche e valoriali: l’amore per la natura, il rispetto delle biodiversità, la cura della terra sono elementi che nel lungo periodo prevalgono sugli aspetti prettamente economici. Chi si impegna seriamente in questa dedizione non ha un percorso facile da affrontare: quando lavori la terra devi adeguare i tuoi interventi ai processi naturali, non puoi forzare la mano o prendere scorciatoie, e questo penalizza il prodotto finale ad esempio rispetto a quello della grande distribuzione o delle produzioni industriali. Però da noi sai cosa mangi, riconosci il sapore delle cose, ne riscopri l’odore.”

Nell’intento di favorire questi percorsi sensoriali nell’arco della giornata sono stati realizzati diversi momenti di degustazione guidata di formaggi, miele e olio biologici, con la collaborazione dell’ARSSA (Agenzia Regionale Sviluppo Servizi Agricoltura). Tra gli stand più frequentati sicuramente quello della CIA (Confederazione Italiana Agricoltura) che ha proposto ai visitatori dimostrazione – e assaggio – della lavorazione della mozzarella e di altri latticini freschi. Ma una discreta affluenza hanno registrato anche i vari produttori locali: Terre di Daporni e la Masseria Caporelli dalla provincia di Vibo Valentia rispettivamente con i propri prodotti ortofrutticoli e con il miele, l’azienda agricola Ferruccio Romano di San Giovanni in Fiore con i salumi di suino nero animale tipico della nostra regione, Dolcezze Mediterranee di Marano Principato (Cs) con i fichi, l’azienda agricola Mascaro della provincia di Catanzaro con gli ortaggi, la Masseria De Tursi della provincia di Crotone con i formaggi. Diverse le aziende che hanno presentato la propria produzione di olio, come la Bio Fattoria Sociale Marinello di Cervicati (Cs), l’Olearia Armentano John Loris di Tarsia (Cs), il Querceto di Santa Severina (Kr), l’Olio Bova di Amaroni (Cz), l’azienda agricola Posterino di Santo Stefano d’Aspromonte (Rc).

Ma una buona spesa e quindi un’alimentazione salutare partono naturalmente da una corretta informazione. A questo era predisposto lo stand di AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica), nonché i diversi punti espositivi istituzionali come quelli dell’ICEA, del Parco Nazionale della Sila o il Corpo Forestale dello Stato.

Particolari attenzioni sono state riservate anche ai più piccoli con l’allestimento della fattoria virtuale, l’esibizione dei giocolieri e l’opuscolo didattico “Io Mangio Bio”, distribuito dall’AIAB in cui si racconta, attraverso un linguaggio semplice e colorato, il contributo che un’alimentazione biologica dà ad una crescita salutare e compatibile con l’ambiente.

Il biologico però non è solo legato al settore alimentare. Lo stand del laboratorio Kaloil infatti esponeva una serie di prodotti artigianali di cosmesi: sali da bagno, olii profumati, creme per viso e corpo, prodotti per capelli e per l’estate la linea di solari, rigorosamente naturali e certificati.

La serata cosentina di “Le piazze del bio 2012” si è conclusa con l’esibizione del gruppo folcloristico Shqiponiat che attraverso la performance “Te quielli llargu shog” (Nel cielo lontano scorgo) hanno presentato agli spettatori canzoni, musiche, poesie, racconti della cultura arbëreshë nei tipici abiti tradizionali.

Il mondo del bio rinnova oggi l’appuntamento a Reggio Calabria, in piazza Castello.

 

Mariacristiana Guglielmelli