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Vigor Lamezia: prime operazioni di mercato

 

La Vigor Lamezia Calcio comunica di aver concluso le seguenti operazioni di mercato.

 

Dal Parma F.C. giungono in biancoverde:

–           Rapisarda Francesco, nato a Catania, il 04/06/1992, difensore, ultima stagione a L’Aquila;

–           Bibba Matteo, nato a San Pietro Vernotico, il 29/02/1992, portiere,  ultima stagione al Casale.

–           Rossini Stefano, nato a Formia, il 03/01/1991, centrocampista, ultima stagione a Fondi

–           De Giorgi Diego, nato a  Galatina, il 27/05/1993, centrocampista, ultima stagione a Fondi.

Per il difensore siciliano la formula è quella della comproprietà; gli altri tre calciatori arrivano in prestito.

Nella città ducale si trasferiscono:

–           Catalano Giovanbattista, formula comproprietà

–           Antonio Maglia, cessione a titolo definito.

 

La società comunica, inoltre, di essersi assicurata, per la prossima stagione, le prestazioni sportive dei calciatori:

–           Scarsella Fabio, nato ad Alatri, il 19/07/1989, centrocampista, ultima stagione a Martina Franca.

–           Padulano Fabio, nato a Torre Annunziata, l’11/04/1994, attaccante, in prestito dal Chievo Verona, ultima stagione a Savoia.

–           Asiedu Ofosu Martin, nato ad ACCRA (Ghana), l’08/06/1992, attaccante, proveniente dal Novara, ultima stagione a Lecco.

 

Il Cosenza cambia idea: ritiro precampionato a Pescina

Mister Cappellacci impartisce il primo ordine: il ritiro estivo non si svolgerà più al Villaggio Baffa di Crotonei, ma a Venere di Pescina, nella Valle di Giovenco,  piccolo borgo dell’Abruzzo, dal 18 luglio al 13 agosto.  Un luogo portafortuna per il neo tecnico rossoblù, abruzzese doc, che conosce quei luoghi perfettamente.  Così come conosce i numerosi itinerari che si diramano dall’albergo e che consentiranno alla squadra di faticare proficuamente per accumulare la “resistenza” necessaria nel corso del ritiro. I sopralluoghi hanno avuto esito positivo e così oggi è stato dato il via libera al cambio di destinazione del ritiro.

L’hotel la Rupe, collocato sullo sfondo di un bellissimo paesaggio, a 735 metri dal livello del mare, ospiterà la squadra calabrese, che lavorerà allo stadio comunale “Alfredo Barbati” di Pescina, impianto di tutto rispetto a due passi dall’hotel (un chilometro percorribile con una “navetta”).  L’Hotel, inoltre, è stato teatro di due fortunatissimi ritiri precampionato della formazione del Pescina, allora allenata proprio da Cappellacci, che sono stati il preludio per una promozione dalla Serie D alla Serie C2 e per una finale play off. Il Cosenza Calcio lascerà il ritiro per giocare, domenica 4 agosto, il primo turno della Tim Cup, e rientrerà a Venere di Pescina dopo la conclusione della partita e fino alla data prestabilita del 13 agosto. Successivamente, i calciatori avranno due giorni di riposo e si ritroveranno il 16 agosto allo stadio San Vito.

La Palmese presenta Colle e Varrà, il neo tecnico: “A Palmi perchè…”

Palmi (RC) – “Ricominciare da dove abbiamo lasciato”. Queste sono le parole pronunciate dal presidente Pino Carbone nella conferenza stampa indetta dalla società domenica pomeriggio. A seguire il benvenuto al neo mister 37enne  Marco Colle.

 Un curriculum di tutto rispetto quello del mister proveniente dall’estremo nord Italia. Infatti Marco Colle, nativo della provincia di Pordenone, può vantare nella sua carriera calcistica da difensore, oltre 80 presenze e un goal nel campionato di serie B con la maglia del Cosenza insieme a tanti campionati disputati in serie C.  Ha esordito da allenatore con la squadra del Mirto in prima categoria nella stagione 2009/2010 e, dopo aver allenato Rossanese e Acri, si “trasferisce” nella parte più meridionale  della Calabria accettando l’incarico di tecnico della Palmese.

 Alla nostra domanda di che cosa lo ha spinto ad accettare la corte della dirigenza neroverde, Marco Colle risponde così:

«ho accettato molto volentieri questo incarico per diversi motivi; innanzitutto per la società che da subito mi ha dato un’impressione molto positiva per la serietà che ci mette nel lavoro e perché ha molto chiari quelli che sono gli obiettivi che si è prefissata di raggiungere. Perciò sono perfettamente in linea con i dirigenti perché anch’io sono un tipo abbastanza ambizioso e l’ambizione deve essere da sprono per migliorarsi sempre di più.  Un altro motivo non può non essere la piazza di Palmi. Stiamo parlando di una squadra centenaria e che ha fatto la storia del calcio calabrese dilettantistico. Ed infine la tifoseria, da sempre una delle più passionali e che mi auguro che anche quest’anno continueranno ad essere il 12° uomo in campo perché abbiamo bisogno del sostegno del pubblico. Per quanto riguarda gli obiettivi, siamo consapevoli che il campionato sarà molto duro quindi è inutile parlare prima del tempo. Di sicuro lavoreremo duramente perché solo attraverso i sacrifici si possono raggiungere traguardi importanti. Però è anche vero che esistono gli avversari in campo per cui dobbiamo tenere conto di questo. Ovviamente noi cercheremo di arrivare il più in alto possibile ma sempre costruendo la strada domenica per domenica. Inizieremo già da subito valutando l’organico dell’anno scorso e poi intervenire con gli acquisti laddove ce ne fosse bisogno. Io spero solo di poter fare un calcio semplice ma molto efficace e che faccia divertire e coinvolgere il pubblico».

 Ma un altro benvenuto è stato dato anche a Fortunato detto Natino Varrà il quale rappresenta il primo acquisto ufficiale della Palmese. Difensore  dalla grande personalità e carisma, non solo sarà un punto fermo della difesa ma quasi sicuramente sarà anche il futuro capitano della squadra.

                                                                                                                                             Dario Cambrea

Ripescaggio in Lega Pro: Il Cosenza ci crede

 Martedì 9 luglio, il Consiglio Federale si riunirà presso la sede FIGC di Roma per discutere un eventuale ritorno del Cosenza Calcio in Lega Pro Seconda Divisione. Il Presidente Guarascio ci sta pensando ormai da diverse settimane: il salto di categoria non è impossibile.  Però, vanno valutate alcune questioni finanziarie. Un eventuale ripescaggio costerà al Cosenza quasi un milione di euro, un sacrificio che può rilevarsi un’arma a doppio taglio. Infatti, per il salto di categoria, oltre all’iscrizione serve una squadra competitiva che punti subito alla Prima Divisione o perlomeno ad un campionato di assoluta tranquillità. Non avrebbe senso iscriversi in Seconda Divisione con il rischio di retrocede lo stesso anno. Se questo evento si avverasse sarebbero guai seri per il Cosenza a livello di immagine, ma soprattutto a livello economico. Ecco perché tutto lo staff della squadra sta valutando attentamente questa possibilità. Intanto la città  e i tifosi sognano il ripescaggio e un super campionato.

Un altro giorno molto importante per i rossoblù sarà il 25 luglio. Per quella data, il Cosenza conoscerà la sua avversaria del primo turno di Tim Cup di domenica 4 agosto. I Lupi affronteranno in trasferta un club appena retrocesso dalla Serie B in Prima Divisione Lega Pro, o  una squadra che ha partecipato ai play off per salire nel campionato cadetto.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

 

Clamoroso ad Acri, la società mette in vendita il titolo

Dopo gli ultimi appelli di ieri all’Amministrazione comunale per sostenere economicamente la squadra, vedendosi per la seconda volta rifiutata la richiesta d’aiuto (“Ora il Comune ha altre priorità, poi aiuteremo la squadra” aveva detto ieri il sindaco Tenuta), la società dell’Acri dichiara in vendita il titolo d’Eccellenza. Queste le parole del presidente Ferraro:

“E’ bene ricordare che l’F.C. Calcio Acri è per il 99% di proprietà del Comune e solo per l’1% della società. Per questo abbiamo chiesto il giusto sostegno economico al sindaco e alla nuova Amministrazione comunale. L’Fc Calcio Acri era interessata a far domanda nel massimo campionato dilettantistico nazionale di serie D, dal momento che era fra le poche squadre calabresi in regola per la presentazione della domanda. Le amministrazioni che si sono succedute hanno sempre dato il loro fattivo contributo alla società dell’Acri, contribuendo, ogni anno, con trentamila euro; Apprendiamo invece oggi dalla nota del neo sindaco che l’Acri non è una priorità anzi ci sembra proprio che la stessa sia un peso. A questo punto – conclude Ferraro – abbiamo deciso che la società è in vendita, visto che il principale azionista, l’amministrazione comunale, non ha nessun interesse a dare un contributo decretando così la morte della squadra rossonera, per cui si è deciso di mettere in vendita il titolo.  Ad oggi abbiamo già ricevuto diversi contatti con realtà interessate a disputare il prossimo anno il campionato di Eccellenza e se non ci dovesse essere nessuno che abbia a cuore le sorti della squadra rossonera, saremo costretti a cedere il titolo con tutte le conseguenze del caso. La società – conclude Ferraro – ha creduto molto nella possibilità del contributo che ci avrebbe permesso di sperare in un possibile ripescaggio, a nostro avviso c’erano ottime possibilità ma qualcuno evidentemente non ha voluto».

Colle saluta i tifosi rossoneri: ” Lascio ad Acri tanti amici”

Questo pomeriggio è stato presentato ufficialmente ai tifosi e alla stampa dal presidente Giuseppe Carbone e dalla dirigenza nero verde.

Colle alla presentazione con l'F.C. Calcio Acri un anno fa

Ma prima di intraprendere fattivamente questa nuova avventura da allenatore sulla panchina della neopromossa squadra neroverde, Marco Colle ci tiene a precisare che: ”Prima di accettare la proposta della Palmese mi sono messo in contatto con l’Acri per mettere Siciliano e gli altri dirigenti a conoscenza della trattativa. Avrei voluto restare ma quando la società mi illustrato la difficile situazione della squadra ho accettato la proposta della Palmese. Io sono un allenatore e voglio prima di tutto allenare”.

La nuova squadra e i suoi nuovi tifosi lo attendono dunque ma il tecnico friulano non può che ricordare positivamente l’ottima stagione appena conclusa sulla panchina rossonera che ha visto, seppur fra mille difficoltà, Longo e compagni raggiungere un insperato, a inizio campionato, quinto posto finale: ”Anche se è stato un anno travagliato, sotto il punto di vista sportivo è per me stato assolutamente ricco di soddisfazioni. Lascio ad Acri tanti amici, tante persone che mi hanno sempre dimostrato la massima disponibilità e fiducia: fra gli altri tutti i componenti della società, i vari presidenti, dai fratelli Castrovillari a Siciliano, da Ferraro ad Altomare, Vita e tutti gli altri”. Infine il doveroso e caloroso saluto ai suoi ormai ex tifosi: “Ringrazio tutta la gente di Acri, tutti i tifosi, che sono sempre stati il nostro uomo in più in campo.”

La prossima stagione del Campionato di Eccellenza è ormai alle porte e Palmese e Acri, salvo clamorose sorprese negative da scongiurare, saranno avversarie, ma Colle, ancora legatissimo ai lupi rossoneri augura: “all’ Acri che si possa rimettere in piedi prima possibile a livello societario e di disputare un campionato da protagonista”.

Andreina Morrone

 

F.C. Acri, il sindaco Tenuta: “Purtroppo ora il Comune ha altre priorità”

Nei giorni scorsi, per tentare la clamorosa carta del ripescaggio in Serie D, i dirigenti dell’Acri avevano chiesto l’aiuto dell’ Amministrazione comunale Tenuta ma, come raccontato da loro stessi, si sono visti rifiutare il sostegno economico necessario per presentare domanda di ammissione alla massima serie dilettantistica.

Ora che appare a rischio anche l’iscrizione al campionato di Eccellenza, la società rossonera torna a chiedere una mano alla neo Amministrazione comunale: “E’ bene ricordare che l’F.C. Calcio Acri è per il 99% di proprietà del Comune e solo per l’1% della società. Per questo abbiamo chiesto il giusto sostegno economico al sindaco e alla nuova Amministrazione comunale”, aveva dichiarato il presidente Ferraro.  Ma il sindaco Tenuta replica in maniera chiara: “Il Comune non può sostenere la squadra di  calcio se mancano i soldi per le manutenzioni ordinarie. Ci troviamo purtroppo costretti a dover pensare alle priorità e poi alla squadra di calcio.” Il neo sindaco conclude poi cosi: “Una volta approvato il bilancio preventivo del 2013, che la vecchia Amministrazione non ci ha lasciato, se avremo la possibilità, sosterremo economicamente anche la squadra.”

Andreina Morrone

La Palmese domani presenta il nuovo mister Marco Colle

L’U.S. Palmese ha trovato il suo allenatore, e che allenatore. Dopo il divorzio da Morelli e le voci che la volevano vicina a Di Maria, la società neroverde ha comunicato in serata, con un comunicato stampa, di aver raggiunto l’accordo con l’allenatore Marco Colle affidandogli la conduzione tecnica della prima squadra, in vista del prossimo campionato regionale di Eccellenza, 2013/2014. Di origini friulane, Marco Colle è nato il 18 marzo del 1976 a Spilimbergo, arriva a Palmi dopo la buona stagione dello scarso anno sulla panchina dell’F.C. Calcio Acri, stagione culminata con il quinto posto a pari punti col Soverato.

Da giocatore professionista Colle conta 80 presenze e un goal in serie B, con la maglia del Cosenza. Ha indossato anche la maglia del Castrovillari in serie C2, dal 1995 al 1998. 72 le presenze con i “lupi del Pollino” del compianto presidente Agostino Caligiuri giocando, nel 1997, a fianco di Luigi De Rosa e Luigi Marulla, provenienti dalla serie B. Nel 1998 e fino al 2001 arriva la serie cadetta con il Cosenza di Giuliano Sonzogni e Bortolo Mutti (80 presenze e 1 goal, come sopra). Dal 2001-02 milita in serie C1, prima nel girone B con l’Avellino (12 presenze), l’anno successivo (2002-03) nel girone A con la maglia della Spal (23 presenze). Nel 2004-05 approda alla Lucchese, stesso campionato, stesso girone. Nel 2004-05 il ritorno al Cosenza in serie D (30 presenze) e nel 2005-06 chiude la sua carriera con i siciliani dell’Alcamo, sempre serie D.

L’esordio da tecnico è con il Mirto in Prima Categoria, nel 2009/2010. Poi due anni alla Rossanese, prima in serie D, l’anno dopo in Eccellenza e infine lo  scorso anno ad Acri, sempre in Eccellenza.

Il nuovo allenatore dei neroverdi sarà presentato alla stampa domani sera, domenica 7 luglio 2013, alle ore 18:00. Intanto  sul fronte delle giovanili, la Società comunica che il dirigente Francesco Iannello, da quest’anno, avrà il doppio incarico di Responsabile del settore e allenatore della Juniores.

F.C. ACRI, la delusione dei dirigenti rossoneri che rinnovano il loro appello al sindaco

ACRI (Cs) – Come noto sono scaduti due giorni fa i termini di presentazione delle domande di richiesta di ripescaggio in Serie D. Fra le squadre  calabresi che avevano i requisiti per fare richiesta di ammissione poteva esserci anche l’Acri. A questo proposito una delegazione della società rossonera con in testa il ds Siciliano, a parte cercare di coinvolgere imprenditori locali per tentare l’iscrizione nella massima serie dilettantistica nazionale, aveva chiesto anche il sostegno dell’Amministrazione comunale del neo sindaco Nicola Tenuta. Nello specifico la società aveva chiesto a Comune di poter coprire almeno in parte la quota necessaria per l’iscrizione alla categoria (con eventuali fideiussioni e vertenze annesse, ndr). Ma questo aiuto economico, evidentemente ingente, da parte del Comune non è arrivato. “A quanto pare il bilancio preventivo del Comune non considera le voci di spesa relative allo sport e alla squadra locale. Eppure esiste un Assessorato allo sport. –  dichiara deluso il presidente Ferraro – E’ bene ricordare che l’F.C. Calcio Acri è per il 99% di proprietà del Comune e solo per l’1% della società. Per questo abbiamo chiesto il giusto sostegno economico al sindaco e alla nuova Amministrazione comunale.”

Intanto, sfumata la possibilità di iscrizione alla serie D, i dirigenti della società rossonera sono alle prese con un altro nodo da sciogliere. In calendario c’è alle porte un’altra importante scadenza: l’11 luglio infatti scadono i termini per l’iscrizione al campionato di Eccellenza. La difficile situazione attuale fa pensare che sia a rischio anche l’iscrizione al campionato regionale ma per questo i vertici dell’Acri, con caparbietà ma soprattutto apertura a qualsiasi tipo di collaborazione, rinnovano la loro richiesta all’ Amministrazione comunale e agli imprenditori locali per sostenere la squadra locale, “perché l’Acri calcio – come dichiarato dai dirigenti – è un patrimonio di moralità e dignità”.

Andreina Morrone

De Caro: “Ho perso interesse nel venire ad Acri”

Tutto fumo e niente arrosto. Doveva essere il presidente del rilancio verso grandi scenari (“Ho in serbo grandi sorprese per i tifosi dell’Acri”, ci aveva detto, ndr) e invece Franco De Caro, se mai la sua presenza fosse stata richiesta e desiderata dall’ambiente e dai tifosi rossoneri, si tira fuori e chiude cosi lapidariamente la storia che lo voleva nei giorni scorsi vicino a diventare patron unico della società rossonera.

D. Ci racconta allora come sono andati per lei questi giorni convulsi? Come mai è saltata la trattativa con l’Acri?

R. Perchè semplicemente non ho più interesse a venire ad Acri.

D. I suoi interessi non sono quindi coincisi con quelli dell’Acri?

R. Diciamo si che non abbiamo interessi comuni.

D. E Cosenza?

R. Io se una cosa la devo fare la faccio subito, non mi piace perdere tempo.

D. De Caro quindi che fa?

R. Mi riposo, e per un anno sto lontano dal calcio.

D. Salvo clamorose sorprese?

R. Salvo clamorose sorprese.

Andreina Morrone