Il premio Salvatore Branda assegnato a due ragazzi del Liceo Valentini

COSENZA – Nella sede di Confindustria Cosenza si è svolta, ieri, giovedì 14 maggio, la cerimonia di premiazione della II edizione del Premio“Cinema & Creatività- Premio Salvatore Branda”. A vincere il viaggio all’Expo 2015 a Milano sono stati gli studenti Carlo Bernardini e Sara Cipparrone del Liceo Scientifico “Valentini” di Castrolibero. I due ragazzi sono stati gli autori di un video e di un racconto dedicato all’importanza di seguire i propri sogni e di impegnarsi, nonostante le difficoltà e gli ostacoli, per realizzarli . Il progetto dal nome Cinema e Creatività” è un progetto-pilota, nato dalla rassegna “La scuola a cinema” ideato dalla Società CGC e promosso da Confindustria Cosenza sezione Agis /Anec Calabria.

Un’iniziativa a cui hanno aderito, durante l’anno scolastico, gli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie superiori della provincia di Cosenza. Gli studenti che hanno partecipato, durante l’anno scolastico, hanno visionato “Jobs”,nella sala del Cinema Citrigno di Cosenza, il capolavoro del regista Joshua Michael Stern del 2013, un biopic su una vera e propria icona contemporaneasteve quale era Steve Jobs. Una pellicola che descrive la vita e la carriera del fondatore della Apple, dal 1971, periodo in cui visse come hippy, fino al 2000 , poco prima dell’invenzione dell’iPod.

A premiare i primi due classificati, il presidente della giuria tecnica, Rosario Branda, il Segretario Delegazione Calabra AGIS: “I due lavori che abbiamo selezionato ci hanno colpito per il messaggio e per la tecnica con cui sono stati realizzati – spiega – i ragazzi hanno rielaborato le tematiche affrontate nel film”. “La visita all’Expo, nella settimana del protagonismo della Calabria, sarà per loro un’esperienza entusiasmante”.

Siamo lieti che il Premio Salvatore Branda abbia incontrato il favore degli insegnanti e degli studenti – spiega nel suo intervento Giuseppe Citrigno, Presidente Anec Calabria – un progetto su cui punteremo anche l’anno prossimo”.

Domani presentazione della FNAARC alla Confcommercio

COSENZA – Il prossimo 16 maggio alle ore 10:30 nella Sala Conferenze della Confcommercio, situata in Via Alimena n.14, verrà costituita all’interno della Confcommercio una nuova Federazione provinciale, quella della F.N.A.A.R.C. – Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio. Il sistema di rappresentanza di Confcommercio Cosenza si sviluppa sia a livello Confcommercio_Fnnarc (1)territoriale, per mezzo di associazioni e delegazioni presenti capillarmente in tutta la provincia, sia a livello settoriale, con la presenza di organizzazioni di categoria. L’obiettivo è quello di estendere l’attività di rappresentanza, la tutela sindacale e fornire servizi dedicati alla categoria. Durante la manifestazione interverranno Antonio Franceschi, Vice Presidente Vicario Nazionale e componente del Consiglio direttivo di Enasarco e Alberto Petranzan, componente di Giunta Nazionale

La F.N.A.A.R.C. è l’organizzazione di categoria degli agenti e rappresentanti di commercio più rappresentativa, grazie agli 80.300 Agenti di Commercio iscritti in tutta Italia e regolarmente certificati.Questa organizzazione rappresenta autorevolmente tutta la categoria presso le autorità politiche, amministrative ed economiche. Attraverso Fnaarc gli imprenditori del settore potranno usufruire di formazione specializzata, di un costante aggiornamento normativo,  in merito alle convenzioni e ai servizi legati al mondo Confcommercio.

 

Ci Lascia nel Sonno il “Re del Blues”: B.B. King

B-B-King-7Si è spento nel sonno B.B. King, il Mostro Sacro del Blues, all’età di 89 anni.

La leggenda del blues ha influenzato milioni di musicisti in tutti il mondo, vincendo 15 grammy per i sui lavori, di cui l’ultimo nel 2009 con l’album “One Kind Favor”.

“The Grand Master”, appellato così da Eric Clapton, adorava la sua chitarra come una donna e la presentava al suo pubblico col nome “Lucille”, scelto nel 1949 a seguito di una rissa ed un incendio scoppiati in un bar e da cui King scappò senza la sua chitarra. Tornato indietro per il recupero, scoprì che la rissa era stata generata per l’amore della cameriera “Lucille”.

”Con l’eccezione del sesso, solo Lucille mi dà pace”.

Oggi il Mississipi piange il suo Re.

Miriam Caruso

 

La rottura del tendine d’Achille: diagnosi e riabilitazione

ALTOMONTE (CS) – La lesione del tendine d’Achille è un infortunio che interessa la parte posteriore della gamba sotto al polpaccio e si verifica più frequentemente negli sportivi. Esso è un forte cordone fibroso che collega i muscoli del polpaccio con il tallone. Se si stira troppo il tendine d’Achille, questo si può strappare. Il tendine può rompersi completamente o solo parzialmente. In caso di rottura si può sentire un rumore di strappo o una frustata, seguito da un immediato forte dolore nella parte posteriore della caviglia e della gamba che di solito riduce la capacità di camminare correttamente. Generalmente, la miglior opzione di trattamento per riparare la rottura del tendine d’Achille è l’intervento chirurgico. Tuttavia, per molte persone il trattamento non chirurgico funziona altrettanto bene.

Quali sono le cause della lesione di questo tendine? Questo infortunio può essere causato da: uso eccessivo, aumento del livello di attività fisica in maniera troppo rapida, non aver fatto abbastanza stretching prima di un allenamento o di una gara, indossare regolarmente i tacchi (quando si tolgono aumenta lo stress sul tendine). I problemi ai piedi, con il conseguente infortunio al tendine d’achille, riabilitazionepossono derivare dai piedi piatti, oppure dall’iperpronazione. Altre cause possono essere: una lesione degenerativa in seguito ad una tendinite del tendine d’achille non trattata oppure la sua rottura a causa dell’uso di farmaci, specialmente alcuni antibiotici che provocano la levofloxacina.

Le lesioni del tendine sono frequenti nelle persone che praticano gli sport come il podismo, la ginnastica, danza, calcio, basket, tennis e la pallavolo.

È più facile rompere il tendine d’Achille se si inizia l’attività con un movimento improvviso, per esempio un velocista, il quale potrebbe avere una lesione all’inizio di una gara. La brusca contrazione del muscolo può essere troppo stressante per il tendine. Gli uomini oltre i 30 anni sono particolarmente a rischio di lesioni del tendine d’Achille.

 

Segni e sintomi di rottura del tendine d’Achille

Si può sentire un improvviso e grave dolore sul retro della caviglia o del polpaccio. Spesso è descritto come “qualcuno che lancia un sasso contro la caviglia”. Si dovrebbe sentire un forte suono simile a uno schiocco o uno scoppio. La prevenzione della lesione è possibile effettuando lo stretching prima dell’attività fisica e con un buon riscaldamento.

I sintomi di una rottura completa del tendine sono un improvviso dolore acuto, spesso descritto come se si ricevesse un colpo da dietro. Questo è accompagnato da un rumore simile a uno scoppio. All’inizio si avverte rigidità, gonfiore e dolore, successivamente si vede un vistoso ematoma e il polpaccio diventa debole o completamente inefficace.

 

Diagnosi

L’atleta non è in grado di camminare correttamente o di stare in punta di piede. Si può vedere un buco nel tendine dove si è strappato, con la probabilità di un accentuato gonfiore. Un risultato positivo al test di Thompson, consistente nella compressione del muscolo del polpaccio da entrambi i lati con l’atleta sdraiato a pancia in giù, può aiutare a confermare la diagnosi. Se il piede non si muove bisogna sospettare una rottura completa. Questo test consente di isolare la connessione tra il muscolo del polpaccio e il tendine, eliminando gli altri tendini che possono ancora permettere un debole movimento. Il medico può fare questa diagnosi con un buon esame fisico. La radiografia di solito non si effettua perché mostra solo le ossa. La rottura del tendine d’Achille è spesso scambiata per uno tendinestrappo o un infortunio minore. Il gonfiore e la capacità di puntare debolmente le dita dei piedi possono confondere l’esaminatore. L’ecografia e la risonanza magnetica sono esami che possono aiutare nella diagnosi. Il miglior trattamento per una lesione del tendine d’Achille dipende dall’età, dal livello di attività e dalla gravità della rottura. In genere, le persone più giovani e più attive decidono di operarsi per riparare una rottura completa del tendine, mentre gli anziani sono più propensi ad optare per il trattamento non chirurgico.

Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato l’efficacia simile nella gestione chirurgica e non chirurgica. Il trattamento conservativo comporta in genere l’utilizzo di un tutore: una cavigliera o camminare con delle tallonite per elevare il tallone, in modo da permettere all’estremità del tendine strappato di guarire ed evitare i rischi legati alla chirurgia, come ad esempio le infezioni. La probabilità di ulteriori rotture può essere superiore con un approccio non chirurgico e il recupero può necessitare di più tempo. Per accelerare la guarigione è possibile: tenere la gamba a riposo, evitare di mettere il peso sulla caviglia lesa per quanto possibile, oltre all’uso se necessario delle stampelle. Applicare impacchi di ghiaccio per ridurre il dolore e il gonfiore, tenendo la caviglia nell’acqua fredda per 20 minuti, ogni tre o quattro ore per i primi due giorni. Appoggiare la gamba su un cuscino quando si sta seduti o sdraiati, prendere antidolorifici o antinfiammatori. Tuttavia, questi farmaci hanno alcuni effetti collaterali come un aumento del rischio di sanguinamento e lo sviluppo di un’ulcera, da usare quindi occasionalmente, a meno di prescrizioni da parte del medico (da assumere dopo i pasti). Eseguire lo stretching e gli esercizi di rinforzo, come raccomandato dal fisioterapista. Solitamente, queste terapie sono sufficienti, anche se nei casi più gravi di lesione al tendine d’Achille, potrebbe essere necessario un tutore rigido per un periodo da sei a dieci settimane, l’intervento chirurgico per la riparazione del tendine o per rimuovere il tessuto in accesso.

L’operazione al tendine prevede un’incisione lungo la parte posteriore della caviglia, lateralmente alla linea mediana, in modo che le scarpe non strofinino sull’area della cicatrice.

L’intervento si effettua in anestesia locale o regionale e non fa male, ma quando passano gli effetti il paziente può avvertire dolore durante i movimenti. Le complicazioni più comuni e preoccupanti dopo una riparazione del tendine sono i problemi con la guarigione della ferita. La pelle sopra il tendine d’achille a volte non guarisce bene. Pertanto, un’attenta gestione della ferita è di massima importanza dopo la riparazione chirurgica della rottura del tendine. Altri problemi potenziali sono un’infezione, la rigidità della caviglia e nuove lesioni del tendine: la fisioterapia può accelerare il tempo di recupero. In genere, quando la parte rotta guarisce, un piccolo grumo rimane nell’area cicatrizzata. L’atrofia del muscolo del polpaccio è una complicanza abbastanza frequente. L’appoggio del peso inizia circa sei settimane dopo la rottura con un supporto sotto al tallone, con la possibilità di tornare a correre dopo circa 4 – 6 mesi.

La Riabilitazione

0 – 3 settimane: tutore regolabile bloccato a 30° di flessione plantare, non si può tenere il piede a tutoremartello, non è concesso il carico per 3 settimane, non si può camminare in punta di piedi, controllo del dolore e dell’edema (cioè crioterapia, farmaci, massoterapia e laserterapia), movimenti delle dita dei piedi, delicato movimento del piede nel tutore, elevazione della gamba dritta, flessione ed estensione del ginocchio.

3 – 8 settimane: aumentare gradualmente il carico sulla gamba lesionata ed effettuare la rieducazione al passo in base alla tolleranza. Dopo 6 settimane si può passare al carico completo. Camminare con un ortesi aumentando la flessione dorsale di 5° ogni settimana fino a 10° di flessione plantare. Si possono eseguire esercizi isometrici dei muscoli dell’arto inferiore ad eccezione del polpaccio, leggeri movimenti di dorsiflessione attiva della caviglia fino ad allungare delicatamente il tendine d’achille, aumentare gradualmente l’intensità e l’ampiezza dei movimenti isometrici del tendine d’achille, aumentare lentamente l’ampiezza di movimento passivo e l’estensione del tendine dopo 6 settimane ed effettuare gli esercizi propriocettivi e il rinforzo intrinseco dei muscoli. Inoltre, dopo 6 settimane si può praticare il ciclismo, con l’appoggio del tendine sul pedale e con degli allenamenti in acqua profonda.

8 – 12 settimane: pieno carico con tallonetta se tollerato, allenamento al passo. Indossare una scarpa normale ed aumentare gradualmente gli esercizi attivi e contro resistenza del tendine d’achille (cioè submassimali isometrici, isotonici e con gli elastici). Bisogna raggiungere la completa ampiezza di movimento passivo del tendine, senza forzare. Progredire con l’attività in bicicletta e con il nuoto.

3 – 6 mesi: eliminare gli spessori sotto al tallone. Effettuare esercizi a catena cinetica chiusa, per esempio: squat, affondi, salita sulle punte bilaterale, sollevamento della punta dei piedi, contrazioni eccentriche lente e controllate con il peso corporeo. Si possono eseguire le seguenti attività: ciclismo, versaclimber, vogatore, nordictrack.

6 mesi: progredire nell’allenamento jogging/running, salti ed esercizi eccentrici. Si può passare ad attività sportive non competitive, esercizi di simulazione dello sport praticato.

8 – 9 mesi: ritorno allo sport competitivo e ai lavori pesanti.

 

Dott. Fisioterapista Mario Turano, Via Aldo Moro, Altomonte (CS), cell. 348 8841170

L’inconscio ha 100 anni, da oggi una tre giorni con i più noti psicoanalisti italiani

locandina_l'inconscio ha 100 anniARCAVACATA DI RENDE (COSENZA) – ‘L’inconscio ha 100 anni’: presso il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria – su iniziativa del Centro Studi Filosofia e Psicoanalisi dello stesso ateneo – un’occasione di conoscenza e di riflessione sul nostro tempo unica in tutta la regione. Da oggi fino a domenica 17 maggio, presso l’Unical, si terrà un convegno con alcuni dei più noti psicoanalisti italiani e con studiosi provenienti da tutta Italia. Quattro sessioni sull’inconscio e sulle sue intersezioni con il cinema, la filosofia e la letteratura, coinvolgeranno tutto il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università. Questa mattina la tre giorni è stata presenta dal docente Unical Felice Cimatti a Buongiorno Regione. I lavori si apriranno domani alle ore 15.00 presso l’Aula Magna. Le altre sessioni si svolgeranno allo University Club.

La tre giorni del dipartimento di Studi Umanistici nasce da una idea di Felice Cimatti, docente di Filosofia del Linguaggio all’Università della Calabria e vincitore del premio Musatti 2012 assegnato dalla Società di Psicoanalisi Italiana, insieme a Fabrizio Palombi, docente Unical di Teoria dei Saperi filosofici e scientifici e membro del Forum Psicoanalitico Lacaniano FPL.

A cento anni dalla pubblicazione del saggio L’inconscio di Sigmund Freud, il convegno dell’Unical si sofferma su una questione quanto mai attuale. Cento anni fa l’operazione di Freud era paradossale e affascinante. Paradossale perché non si ha accesso diretto all’inconscio, ma questo può essere descritto solo a partire dalla coscienza e dai suoi inciampi (lapsus, sogno, atti mancati ecc.): dell’inconscio si può dire solo ciò che non è. Affascinante perché si tratta, appunto, di esplorare l’inesplorabile.

Oggi – qualcuno ha osservato – il grande rimosso è proprio l’inconscio. Definito da Freud come il campo del desiderio (di un più-di-godere dirà Lacan) anonimo, impersonale, eccentrico: nessun ordine sociale può ammetterlo. A maggior ragione, l’iperconsumismo imperante. Oggi, infatti, a dominare sono le entità economiche e finanziarie, l’imperativo del neocapitalismo (“godi!, perché tutto ti è concesso, purché tu non metta in discussione questo stesso imperativo”), le terapie sempre più aggressive della psiche che negano, appunto, l’inconscio. Il campo è occupato dall’Io, dalla soggettività e dalle sue pretese. Riparlare dell’inconscio, quindi, vuol dire riportare l’attenzione sulle forme espressive non linguistiche, l’ambiente, la comunità, l’animalità. Ecco perché quella dell’inconscio non è solo una questione psicoanalitica e filosofica, estetica e politica, ma è soprattutto etica.

Il convegno dell’Unical si articolerà in quattro sezioni. La prima, più generale, dedicata al concetto di inconscio da un punto di vista più direttamente psicoanalitico. La seconda incentrata sull’inconscio implicito nel campo del visivo e, in particolare, del cinema. Nella terza, al centro dell’attenzione le intersezioni tra inconscio e letteratura. Nella quarta, l’inconscio filosofico.

I lavori si apriranno oggi, alle ore 15.00, presso l’Aula Magna ‘Beniamino Andreatta’, con i saluti del rettore Gino Mirocle Crisci e del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Raffaele Perrelli.

A seguire la prima sessione, presieduta da Fabrizio Palombi (Università della Calabria, FPL), dedicata all’inconscio in generale. Interverranno Massimo Recalcati (Psicoanalista, Jonas), Manuela Fraire (Psicoanalista, SPI), Ida Dominijanni (Ithaca, Cornell University, collegamento Skype) e Felice Cimatti (Università della Calabria, Istituto freudiano).

Le altre sessioni si terranno presso lo University Club. Sabato 16 maggio, alle ore 9.30, la sessione incentrata sull’inconscio letterario, presieduta da Raffaele Perrelli (Università della Calabria). Interventi di Romano Luperini (Università di Siena), Alessandra Ginzburg (Psicoanalista, SPI), Renzo Bragantini (Università degli Studi di Roma La Sapienza), Fabio Stok (Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Alberto Luchetti (Psicoanalista, SPI).

Nel pomeriggio, alle ore 15.00, Roberto De Gaetano (Università della Calabria) presiede la sessione sull’inconscio ottico. Interverranno Chiara Mangiarotti (Psicoanalista, SLP, Istituto freudiano), Daniela Angelucci (Università degli Studi Roma Tre), Rosamaria Salvatore (Università degli Studi di Padova), Lucilla Albano (Università degli Studi Roma Tre) e Bruno Roberti (Università della Calabria).

Domenica 17 maggio, alle ore 9.30, la sessione focalizzata sull’inconscio filosofico, presieduta da Pio Colonnello (Università della Calabria). Interventi di Antonio Di Ciaccia (Psicoanalista, SLP, Istituto freudiano), Bruno Moroncini (Università degli Studi di Salerno), Michele Borrelli (Università della Calabria), Francesco Saverio Trincia (Università degli Studi di Roma La Sapienza), Pietro Bria (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Francesco Napolitano (Psicoanalista, SPI).

 

 

Per maggiori informazioni:

http://unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/dsu/csfp/

http://www.linconsciohacentoanni.it

info@linconsciohacentoanni.it

Fb: L’inconscio ha 100 ani

 

 

“Telefonicamente”: nasce il progetto di ascolto per coloro che assistono i malati di Alzheimer

alzheimer“L’assenza è indifferenza e con l’indifferenza non si colma il dolore delle persone. Sono queste parole, a conclusione della conferenza stampa dedicata al nuovo progetto nato a supporto di coloro che si prendono cura dei malati di Alzheimer, a raccontare lo spirito che anima l’iniziativa dell’ Associazione Penelope in collaborazione con Neverland Capelli d’Argento Onlus, di dar vita ad un punto di ascolto, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, a sostegno di tutti coloro che si trovano a dover fare i conti con una malattia devastante e senza via d’uscita, destinata a cambiare le abitudini di chi ne soffre ma soprattutto di chi ne è spettatore.

Volta a cancellare ogni forma di ricordo e di relazione che il tempo e la vita ci aiuta a costruire con chi amiamo, l’ Alzheimer, è spesso una delle cause che induce a riconoscere negli anziani e nel loro divenire “bambini”, un peso più che una risorsa. Questa mattina, Castrolibero, particolarmente attenta a considerare questi ultimi un bene prezioso e ad esaltarne il valore, attraverso attività e associazioni, è diventata, ancora una volta, palcoscenico attento di riflessione profonda grazie all’apporto di figure dal calibro notevole quali il Dott. Antonio Siniscalchi, neurologo presso il reparto di Neurologia dell’Ospedale Civile di Cosenza, Brunella Stancati, presidente regionale Federanziani,Franco Veltri, direttore Università della Terza Età,Ferdinando Verardi, presidente regionale della Calabria A.G.C.I. (Associazione Generale Cooperative Italiane), Giorgio Marchese, medico psicoterapeuta nonché presidente Neverland Scarl e Neverland Capelli d’Argento ONLUS e Mariano Marchese,presidente Assocultura in Confcommercio Cosenza.

telefonicamente

L’evento, tanto importante quanto unico nel territorio cosentino, ha visto, tra gli altri, anche la presenza dell’ Assessore Marco Porcaro, che, nonostante la sua giovane età, ha promesso impegno e collaborazione da parte della giunta comunale nel voler riprendere, in particolar modo, la legge 46 del 2010 a favore degli ammalati e di coloro che li assistono. Un momento importante, nato dall’esperienza di chi ha dovuto fare i conti con questa difficile malattia, che ha messo in luce la necessità di aiuto e di collaborazione da parte del mondo politico e mediatico per quello che potrebbe essere non solo un progetto a supporto dei più deboli ma anche dei più giovani, che grazie all’avvento e alla ricerca di nuove figure, potrebbero diventare oggetto di nuova occupazione. Un’idea che richiede   la partecipazione e l’ entusiasmo di tutti i cittadini nel pieno sostegno di una categoria che merita protezione e rispetto e che rappresenta ciò che, un giorno tutti, potremmo diventare.

Lia Giannini

 

 

L’inconscio ha 100 anni, da domani una tre giorni con i più noti psicoanalisti italiani

locandina_l'inconscio ha 100 anniARCAVACATA DI RENDE (COSENZA) – ‘L’inconscio ha 100 anni’: presso il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria – su iniziativa del Centro Studi Filosofia e Psicoanalisi dello stesso ateneo – un’occasione di conoscenza e di riflessione sul nostro tempo unica in tutta la regione. Da domani fino a domenica 17 maggio, presso l’Unical, si terrà un convegno con alcuni dei più noti psicoanalisti italiani e con studiosi provenienti da tutta Italia. Quattro sessioni sull’inconscio e sulle sue intersezioni con il cinema, la filosofia e la letteratura, coinvolgeranno tutto il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università. Questa mattina la tre giorni è stata presenta dal docente Unical Felice Cimatti a Buongiorno Regione. I lavori si apriranno domani alle ore 15.00 presso l’Aula Magna. Le altre sessioni si svolgeranno allo University Club.

La tre giorni del dipartimento di Studi Umanistici nasce da una idea di Felice Cimatti, docente di Filosofia del Linguaggio all’Università della Calabria e vincitore del premio Musatti 2012 assegnato dalla Società di Psicoanalisi Italiana, insieme a Fabrizio Palombi, docente Unical di Teoria dei Saperi filosofici e scientifici e membro del Forum Psicoanalitico Lacaniano FPL.

A cento anni dalla pubblicazione del saggio L’inconscio di Sigmund Freud, il convegno dell’Unical si sofferma su una questione quanto mai attuale. Cento anni fa l’operazione di Freud era paradossale e affascinante. Paradossale perché non si ha accesso diretto all’inconscio, ma questo può essere descritto solo a partire dalla coscienza e dai suoi inciampi (lapsus, sogno, atti mancati ecc.): dell’inconscio si può dire solo ciò che non è. Affascinante perché si tratta, appunto, di esplorare l’inesplorabile.

Oggi – qualcuno ha osservato – il grande rimosso è proprio l’inconscio. Definito da Freud come il campo del desiderio (di un più-di-godere dirà Lacan) anonimo, impersonale, eccentrico: nessun ordine sociale può ammetterlo. A maggior ragione, l’iperconsumismo imperante. Oggi, infatti, a dominare sono le entità economiche e finanziarie, l’imperativo del neocapitalismo (“godi!, perché tutto ti è concesso, purché tu non metta in discussione questo stesso imperativo”), le terapie sempre più aggressive della psiche che negano, appunto, l’inconscio. Il campo è occupato dall’Io, dalla soggettività e dalle sue pretese. Riparlare dell’inconscio, quindi, vuol dire riportare l’attenzione sulle forme espressive non linguistiche, l’ambiente, la comunità, l’animalità. Ecco perché quella dell’inconscio non è solo una questione psicoanalitica e filosofica, estetica e politica, ma è soprattutto etica.

Il convegno dell’Unical si articolerà in quattro sezioni. La prima, più generale, dedicata al concetto di inconscio da un punto di vista più direttamente psicoanalitico. La seconda incentrata sull’inconscio implicito nel campo del visivo e, in particolare, del cinema. Nella terza, al centro dell’attenzione le intersezioni tra inconscio e letteratura. Nella quarta, l’inconscio filosofico.

I lavori si apriranno domani, alle ore 15.00, presso l’Aula Magna ‘Beniamino Andreatta’, con i saluti del rettore Gino Mirocle Crisci e del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Raffaele Perrelli.

A seguire la prima sessione, presieduta da Fabrizio Palombi (Università della Calabria, FPL), dedicata all’inconscio in generale. Interverranno Massimo Recalcati (Psicoanalista, Jonas), Manuela Fraire (Psicoanalista, SPI), Ida Dominijanni (Ithaca, Cornell University, collegamento Skype) e Felice Cimatti (Università della Calabria, Istituto freudiano).

Le altre sessioni si terranno presso lo University Club. Sabato 16 maggio, alle ore 9.30, la sessione incentrata sull’inconscio letterario, presieduta da Raffaele Perrelli (Università della Calabria). Interventi di Romano Luperini (Università di Siena), Alessandra Ginzburg (Psicoanalista, SPI), Renzo Bragantini (Università degli Studi di Roma La Sapienza), Fabio Stok (Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Alberto Luchetti (Psicoanalista, SPI).

Nel pomeriggio, alle ore 15.00, Roberto De Gaetano (Università della Calabria) presiede la sessione sull’inconscio ottico. Interverranno Chiara Mangiarotti (Psicoanalista, SLP, Istituto freudiano), Daniela Angelucci (Università degli Studi Roma Tre), Rosamaria Salvatore (Università degli Studi di Padova), Lucilla Albano (Università degli Studi Roma Tre) e Bruno Roberti (Università della Calabria).

Domenica 17 maggio, alle ore 9.30, la sessione focalizzata sull’inconscio filosofico, presieduta da Pio Colonnello (Università della Calabria). Interventi di Antonio Di Ciaccia (Psicoanalista, SLP, Istituto freudiano), Bruno Moroncini (Università degli Studi di Salerno), Michele Borrelli (Università della Calabria), Francesco Saverio Trincia (Università degli Studi di Roma La Sapienza), Pietro Bria (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Francesco Napolitano (Psicoanalista, SPI).

 

 

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Shellac e Uzeda: il rock arriva in Calabria. Evento Unico firmato Officine Sonore

Se qualcuno ha impegni per la sera del 24 maggio, che li disdica,  3_shellac espresso perché in Calabria, grazie alla cura e alla perseveranza delle Officine Sonore di Lamezia Terme, si terrà un evento unico: il concerto degli Shellac, band tra le più rilevanti dello scenario rock internazionale. L’appuntamento è per le ore 22.30 presso lo Zoom Music Club di Marcellinara dove il gruppo si esibirà insieme agli Uzeda, band noise catanese attiva ormai da quasi trent’anni che sta accompagnando gli Shellac per tutto il tour.
La valenza di questo evento, come ci ha spiegato Fabio Ferlaino delle Officine Sonore, s’individua soprattutto nel fatto che una band tanto importante, nella quale è parte attiva S1_shellac by Abbey Bradenteve Albini, storico ingegnere del suono di gruppi come i Nirvana, i Foo Fighters e i Gogol Bordello tra molti altri, arriva per la prima volta nel Meridione d’Italia, facendo tappa solo in Sicilia e in Calabria. È un risultato soddisfacente per Lamezia, città alla quale le Officine Sonore sono legate logisticamente e affettivamente, ma anche per l’intero territorio calabrese, in quanto si tratta di uno di quegli eventi capaci di trascinarci fuori dal provincialismo, aprendoci a panorami culturali d’ampio respiro e dal sapore internazionale. Lamezia Terme, tramite le Officine Sonore, diventa quindi il trampolino di lancio di un sud Italia che esce dal bozzolo per affacciarsi su un panorama di offerte artistiche che oltrepassano i confini innalzati dai predominanti gusti massificati. “In questo evento trova il culmine l’attività che stiamo portando avanti ormai da tre anni – spiega Ferlaino – introducendo sulla scena artistica lametina e calabrese artisti di levatura nazionale e internazionale. In tal senso, intendiamo anche far conoscere la nostra terra sotto una luce diversa da quella veicolatUzeda - foto Dom Barillaroa comunemente dai media”. Da considerare, inoltre, che Lamezia ha letteralmente strappato la data del 24 maggio a città apparentemente molto più forti come Napoli e  Pompei. Una data che porterà i suoi strascichi nell’intero fine settimana, quando, sempre in linea con la propria mission, le Officine Sonore accoglieranno in spiaggia amici ‘non calabresi’ per condividere una sorta di grigliata sociale e lanciare l’idea del ‘week end musicale’ nella nostra regione. Un progetto, questo, messo in piedi anche grazie all’appoggio di Dj Iguana, assiduo collaboratore delle Officine.
Tornando all’epocale concerto degli Shellac e degli Uzeda in Calabria, Enrico De Grazia individua nell’evento un riconoscimento al lavoro condotto dalle Officine che in tre anni hanno proposto a Lamezia (e non solo) un’offerta culturale originale, indipendente rispetto ai gusti di massa. De Grazia parla di un lavoro ‘educativo’ nei confronti di “un pubblico che altrimenti non avrebbe trovato altro spazio né possibilità analoghe. Grazie alle Officine Sonore la Calabria non è più terra di passaggio, bensì luogo di sosta” costruttiva. Si consideri, in riferimento alla levatura dell’appuntamento del 24 maggio, che gli Shellac sono attivi dal 1992 grazie alla volont11269505_10205590596436304_280508622_nà e all’intenso lavoro di un artista e produttore del calibro di Steve Albini e che, per contro, gli Uzeda calcano le scene rock italiane (e non) dal 1987, con la medesima formazione. I primi arrivano da Chicago portandosi dietro tutta la storia del rock anni ’90; i secondi giungono da Catania, città dalla quale hanno fatto germogliare un solido sviluppo musicale che si è esteso per tutta la Sicilia.
Altro elemento rilevante è da individuare nella collaborazione fattiva che ha preso vita fin da subito tra i diversi operatori culturali della regione. “Infatti, quello che è importante sottolineare è che dietro questo evento si siano riunite più realtà calabresi che ogni giorno operano per portare eventi, musicali e non, in Calabria: abbiamo infatti creato una piccola rete di distribuzione e promozione dell’evento grazie all’aiuto di Limitazione (Reggio Calabria), una nuova realtà che sta operando nell’ambito musicale da poco ma che sta già avendo i suoi riscontri positivi; TurnoOver Concerti (Cosenza), impegnati attivamente nel cosentino; Overdrive Records (Soverato) etichetta indipendente che lavora sul territorio jonico da ormai qualche ann11263804_10205590590876165_1623532396_no e che ora ha anche aggiunto la sede di Milano; Note Al Margine (Lamezia Terme) che organizza eventi nel lametino ormai da anni. In più si aggiungano anche altre realtà come Musica Per Organi Caldi di Taranto; Radio Flo, radio web salentina ma che ha delle ‘cellule’ in diverse parti d’Italia tra cui la Calabria; OndAnomala, programma radiofonico operante sul reggino e Tag, mensile gratuito dedicato agli eventi sul territorio catanzarese che da poco ha anche una redazione distaccata di Lamezia Terme”, ha spiegato Loredana Ciliberto dell’associazione Fata Morgana, addetto stampa dell’evento. Alla Ciliberto ha fatto eco Renato Failla, di Radio Flo, anch’egli coinvolto nella gestione dei rapporti con la stampa. “Per questo le Officine Sonore si stanno impegnando per l’organizzazione di eventi anche sabato 23 maggio, il pomeriggio al lido B-Club di Gizzeria Lido e la sera alle Officine Sonore con Dj Iguana The Cooker, Dj internazionale diventato orami uno dei Dj Resident delle Off, nonostante provenga da un’altra regione. Voglio anche aggiungere che la data di Roma è già sold out e le due band terranno un secondo concerto nello stesso giorno (il 25 maggio), questo per far capire quanto sia sentito questo evento e quanta eco porti. Da Nord a Sud sono tutti entusiasti e anche sorpresi che tra le tappe del tour ce ne sia una in Calabria ed essere inseriti nel calendario insieme a città ben più note per live importanti (Catania, Roma, Bologna, Torino) non può che renderci orgogliosi”, ha concluso.
Queste le premesse, ora attendiamo (con non poche aspettative) la sera del 24 maggio.
Daniela Lucia

Acquisto Biglietti: Piattaforma Inprimafila oppure contattare i soggetti coinvolti nell’organizzazione, in primis Officine Sonore di Lamezia Terme.

“Donne in Black”: fuori a Giugno la compilation di Grandi Voci Black Italiane

music in blackMusic in Black & il #NuovoMei2015 presentano ‘DONNE IN BLACK’, la compilation che raccoglie le voci femminili italiane di black, soul e reggae music. La track list è formata da dodici brani, dodici voci cercate e selezionate da Alessandra Margiotta, giornalista salentina e redattrice del sito Music in Black con il quale promuove tutta la black music.
L’uscita della compilation è prevista per il mese di giugno 2015 in occasione della Festa della Musica del 21 giugno prossimo, sulla quale il MEI e la Rete dei Festival stanno organizzando in rete l’evento Buongiorno, Musica, che unira’ territori, prodotti a kilometro zero, riprese web innovative con gli artisti indipendenti ed emergenti, e sarà presentata durante lo svolgimento del #nuovomei che quest’anno torna rinnovato e si svolgerà dal 1 al 4 ottobre a Faenza.
La track list sarà composta dalle voci, le migliori in Italia in ambito black, di:
Azzurra, Francisca, Jahba, Jennifer Villa, La Marina, La Nena, Layla Jallow, Simple Momy, Sista Namely, Sistah Awa, Tizla e Vahimiti
e presentano tutte brani originali e inediti.

Pensionato spara ad avvocato, arrestato

CarabinieriBRANCALEONE (RC) – Giuseppe Pangallo, pensionato di 75 anni, ha fatto fuoco con un fucile caricato a pallini contro un avvocato civilista, Saverio Caridi, di 60 anni, senza colpirlo. È accaduto a Brancaleone. L’uomo è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. I militari sono riusciti in breve tempo ad identificare lo sparatore. Alla base del tentato omicidio ci sarebbe una controversia tra il pensionato e il legale per una parcella non pagata.